Il blog di Isico dedicato alla scoliosi
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Terapia a tempo pieno: no stress!

29 febbraio, 2024 (15:50) | Di: Lorenza Vallini

Si chiama “terapia a tempo pieno” e implica l’indossamento del corsetto per la quasi totalità della giornata (23 o 24 ore).  Il trattamento della scoliosi può richiedere infatti l’utilizzo di un corsetto che spesso, per poter essere efficace soprattutto nelle curve gravi (che superano i 40 gradi Cobb) o nelle situazioni ad alto rischio (fase di crescita rapida puberale), richiede un impegno terapeutico di questo tipo. Faticoso e gravoso considerando che la maggior parte di questi trattamenti iniziano intorno alla preadolescenza o piena adolescenza, fra gli 11 e 15 anni di età, una fase particolare della vita che già di per sé comporta cambiamenti: ci si affaccia al mondo non più come bambini, si nutrono dubbi ed incertezze, a volte si ...

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Spinometria vs Scolioscan: quando utilizzare l’uno o l’altro?

12 gennaio, 2024 (08:32) | Di: Carmelo Pulici

Partiamo dal punto in comune: ridurre l’esposizione alle radiazioni. Entrambe le metodiche nascono infatti con l’intento di ridurre l’esposizione a radiazioni dei pazienti nel monitoraggio delle patologie della colonna vertebrale, soprattutto durante la crescita puberale, pur non riproducendo l’angolo di Cobb. L’assenza di esposizione alle radiazioni e la non invasività rappresentano un enorme vantaggio e permettono una valutazione delle curve del rachide, fisiologiche e non, che, affiancate alle misurazioni e valutazioni cliniche, consentono allo specialista di decidere come proseguire con la terapia. Tutto questo senza ricorrere, in molti casi, alla radiografia di controllo. Abbiamo già approfondito le caratteristiche e le peculiarità di questi strumenti in precedenti post al link sullo Scolioscan e sulla spinometria. Quando allora utilizzare l’una o l’altra? Spinometria: la ...

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Possibile che corsetto ed esercizi continuino ad essere l’unica via per ‘risolvere’ il problema?

1 dicembre, 2023 (12:53) | Di: Francesca Febbo

E’ una domanda che in tanti ci ponete ogni giorno trovandovi spiazzati dinanzi alla diagnosi di scoliosi con una curva impegnativa, in qualche caso avendo vissuto da ragazzi le difficoltà della medesima patologia. Come nel caso di una mamma che si pone questa domanda per la diagnosi di scoliosi della propria figlia di soli 5 anni, costretta a una terapia impegnativa e ‘imprigionata’ di già in un corsetto. Purtroppo ad oggi, nonostante i grandi passi fatti nella formulazione di corsetti meno invasivi e più efficaci (come lo Sforzesco che da anni utilizziamo in Isico in sostituzione, con la medesima efficacia dimostrata, del gesso), la terapia con corsetto è l’unica terapia conservativa per la scoliosi, insieme agli esercizi specifici. Da genitori sicuramente nessuno ...

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Ernia del disco nei più giovani: cos’è e  come si può prevenire

27 ottobre, 2023 (17:21) | Di: Sara Rossi Raccagni

Tre persone su dieci si portano dietro un fastidioso dolore nella parte bassa della schiena che talvolta si irradia ed arriva fino agli arti inferiori, durando fino all’anno e oltre, non risolvendosi in due o tre settimane come capita nella maggior parte dei casi. Si tratta di una patologia nota come ernia del disco lombare, una causa comune di lombalgia e di dolore (comunemente definita come “sciatica o lombosciatalgia”) che può avere un impatto significativo sulla qualità di vita di chi ne è affetto. Purtroppo, questa problematica oggi riguarda anche i più giovani: “Nel corso degli anni, il cambiamento dello stile di vita dei ragazzi, che passano sempre più tempo seduti e sempre meno in movimento, è andato di pari ...

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I ragazzi affetti da scoliosi camminano in modo diverso? Di Bruno Leonelli

5 ottobre, 2023 (13:20) | Di: Bruno Leonelli

Negli ultimi anni sono stati svolti molti studi sull’analisi del passo (gait analysis) e del controllo posturale durante la camminata. Alcuni di questi riguardano anche l’analisi del passo dei ragazzi affetti da scoliosi. La prima cosa che emerge dalla letteratura è che non è il tipo di scoliosi ad influenzare il passo, in quanto non ci sono differenze nelle variabili analizzate tra i pazienti con scoliosi idiopatica adolescenziale e quelli con scoliosi congenita. Quindi si deduce che l’alterazione dell’andatura è secondaria all’esistenza della scoliosi e non è correlata all’insorgenza o all’eziologia. In generale, i risultati degli studi hanno indicato che i pazienti affetti da scoliosi hanno prodotto uno schema di rotazione asimmetrico nei piani frontale e trasversale , quindi durante il ...

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Scoliosi adolescenziale e mal di schiena: esiste una correlazione?

4 settembre, 2023 (10:17) | Di: Martina Poggio

Nei paesi più ricchi la lombalgia è una patologia talmente comune da essere diventata una delle principali cause di disabilità e di spesa sanitaria. Il mal di schiena nei bambini non va sottovalutato perché può condurre a un’ulteriore ridotta attività fisica, assenteismo scolastico e limitazioni nelle attività quotidiane. Una premessa che introduce una serie domande a cui la nostra fisioterapista, Martina Poggio, prova a fornire delle risposte alla luce degli ultimi dati pubblicati rispetto a un possibile legame con la scoliosi adolescenziale. Qual è la prevalenza della lombalgia nei bambini e negli adolescenti? Negli ultimi decenni è stata identificata un'elevata prevalenza (39,9%) di lombalgia anche tra bambini e adolescenti . Le evidenze sono invece contrastanti sull'effetto degli zaini ...

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Estate che caldo e ora col corsetto come faccio?

28 luglio, 2023 (07:51) | Di: ISICO

 Niente paura, l'impresa può risultare difficile ma vi assicuriamo che non è impossibile. Abbiamo messo insieme tanti consigli e suggerimenti raccolti negli anni per permettervi di vivere al meglio questo periodo di vacanze. Li mettiamo in fila in questo post, aggiungendo un video di una delle puntate di Isico on Air, condotte qualche anno fa dalla nostra fisioterapista Marta Tavernaro, proprio dedicata al corsetto in estate. Di seguito il link per rivederla e scoprire consigli ed esperienze di pazienti nel momento più caldo dell'anno. Qui il video completo In questo post approfondiamo nuovamente un tema che interessa tanti chiarendo ulteriormente dubbi e spiegando come portarsi questo amico “scomodo” in vacanza. Perché un pezzo di plastica può caricarsi del potere di trasformare un periodo di ...

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I nostri pazienti: Ciao Zoe, insieme contro la scoliosi

10 luglio, 2023 (12:52) | Di: ISICO

Tutto è partito da un messaggio arrivato sul nostro blog da parte di una giovane paziente, Zoe, in uno dei momenti più complicati e difficili della terapia in corsetto: l'inizio, ossia quel periodo in cui si sta per indossare il corsetto o lo si è appena indossato e tutto appare una montagna con in cima un nemico terribile, il corsetto stesso. Ecco che allora, oltre a rispondere noi specialisti di Isico, abbiamo pensato che nessuno come i nostri ragazzi potesse veramente "parlare" a Zoe, condividendo la propria esperienza. Chi può rassicurarti o farti capire che poi sarà più semplice, che niente è così impossibile come chi "indossa le tue stesse scarpe"?:-) Le nostre fisioterapiste, Marta Tavernaro e Valentina Premoli,  hanno chiesto ...

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Ruolo clinico dell’ecografia 3D nella diagnosi e nel monitoraggio della scoliosi in età evolutiva

29 giugno, 2023 (12:13) | Di: Sofia Sideri

Secondo le linee guida attuali la radiografia sotto carico in proiezione anteroposteriore è il metodo più affidabile per fare diagnosi di scoliosi. Il monitoraggio della patologia richiede però, specialmente in età evolutiva, frequenti esposizioni alle radiazioni (una radiografia della colonna completa ogni 6-12 mesi). Per quanto sia stato sviluppato un sistema radiografico a basso dosaggio (EOS Imaging System), proposto ai nostri pazienti, negli ultimi anni l’attenzione degli esperti si è concentrata sulla ricerca di un sistema alternativo totalmente privo di radiazioni che sia in grado di fornire ai clinici informazioni altrettanto affidabili. Lo Scolioscan®, sviluppato ad Hong Kong, è il primo sistema ecografico che si propone come valido supporto alla clinica per il monitoraggio della progressione delle curve scoliotiche e per effettuare uno ...

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Scoliosi adulti: parola d’ordine prendersi cura di sè

8 giugno, 2023 (09:26) | Di: ISICO

In età adulta spesso la scoliosi è accompagnata dall’idea che non si possa fare più nulla, anche perché per anni si è ritenuta che la scoliosi non peggiorasse dopo la crescita. Purtroppo ci si è accorti che non è così, al contempo però in Isico sappiamo che oltre a porre attenzione con controlli periodici si possono proporre percorsi terapeutici in grado di migliorare le condizioni del paziente. Ripetiamo spesso ai nostri pazienti che conoscere la propria situazione per saperla gestire al meglio è sicuramente il miglior modo per gestire la propria schiena e la propria scoliosi: tenersi in forma, eseguire regolarmente degli esercizi adatti, utilizzare delle strategie per non stressare troppo la colonna nella quotidianità. “La scoliosi dell’adulto va distinta tra la ...

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Scoliosi: parliamo di chirurgia

2 maggio, 2023 (08:27) | Di: Sara Rossetti

La scoliosi è la più frequente deformità vertebrale nei bambini, adolescenti e giovani adulti, con una incidenza nella popolazione che arriva fino al 5.2%. L’80% delle scoliosi viene diagnosticato durante l’adolescenza, un momento critico perché, di solito, questa patologia ha proprio la sua maggiore evoluzione in questo periodo con un peggioramento progressivo fino alla maturazione ossea (a circa 18 anni). E’ in questo lasso di tempo che la terapia deve stabilizzare il più possibile il naturale peggioramento della curva. Il trattamento per scoliosi prevede diversi step a seconda dell’aggressività e della gravità della patologia, quali esercizi specifici e/o corsetto. Qualora questi strumenti non fossero efficaci o sufficienti può essere necessario ricorrere all’intervento chirurgico. Solitamente l’intervento chirurgico si utilizza per curve sopra i 50°, ...

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La differenza di lunghezza degli arti inferiori può provocare o far peggiorare la scoliosi?

31 marzo, 2023 (11:37) | Di: Carmelo Pulici

La differenza di lunghezza degli arti inferiori (LLD) è una condizione ortopedica comune tra la popolazione pediatrica e adulta, con un tasso di prevalenza del 90% nella popolazione generale e del 40% tra gli atleti. La LLD si verifica quando gli arti inferiori sono di lunghezza diversa ed è tipicamente inferiore a 10 mm e asintomatica. Viene facilmente compensata dal paziente attraverso piccoli adattamenti, molto spesso inconsapevoli (come piegare o estendere di più una gamba rispetto alla controlaterale). In alcuni casi i bambini nascono con discrepanze alle gambe, mentre altre cause di LLD vengono acquisite, come in casi di tumori, radiazioni, infezioni o lesioni. A seconda dell’eziologia ossia dalle cause che la provocano, la LLD può essere classificata come funzionale o ...

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Corsetto? Non ti temo!

3 marzo, 2023 (12:33) | Di: Irene Ferrario

Purtroppo il trattamento della scoliosi coincide con un periodo della vita molto delicato, l'adolescenza, in cui si è divisi tra il desiderio di indipendenza e il desiderio di appartenenza. Ci siamo passati tutti e sappiamo bene le difficoltà che si possono incontrare in un'età di crescita così delicata. Anche essere il genitore di un adolescente non è semplice, a volte si fa fatica a capire i problemi dei ragazzi perché ci sembrano così lontani dai nostri o si vorrebbe risolvere per loro tutte le difficoltà che stanno attraversando, ma questa è una sfida che tocca a loro superare. Quello che, come adulti, si può fare è star loro vicini, aiutandoli a ragionare e analizzare bene la situazione, senza mai minimizzare i loro problemi ...

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Prima notte in corsetto? Parola d’ordine resistere!

25 gennaio, 2023 (11:46) | Di: Bruno Leonelli

Nella vita dei ragazzi che devono combattere contro la scoliosi, c’è un momento particolare della terapia che determina il prima e il dopo…la prescrizione del corsetto. Non è sempre facile prendere confidenza con il corsetto e per quanto possa sembrare difficile portarlo di giorno, per alcuni la difficoltà maggiore arriva la notte. La prima notte in corsetto ci si trova ad avere un ospite indesiderato nel letto, con il quale condividere il proprio spazio sul materasso, che fino alla notte prima non ci si era resi conto davvero di quanto fosse morbido. La prima notte sarà la più dura e la più lunga, ma se si riesce a resistere alla tentazione di toglierlo, si arriverà con tanto di quel sonno arretrato alla seconda ...

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Buon Natale e Felice 2023

23 dicembre, 2022 (09:32) | Di: ISICO

E' il primo Natale della Prima Guerra Mondiale, anno 1914. Un Natale che, sotto un manto di neve, segnò una tregua fra tedeschi, scozzesi e francesi, impegnati in un estenuante conflitto di trincea. Un soldato bavarese Josef Wenzl scrisse ai genitori: "Era commovente; uomini, fino a quel momento nemici feroci, stavano insieme intorno a un albero in fiamme a cantare le canzoni di Natale. Non dimenticherò mai questa scena. Si vede che i sentimenti umani sopravvivono persino in questi tempi di uccisioni e morte". L'episodio fu nascosto e osteggiato dagli alti comandi che decisero di trasferire i militanti responsabili in altre zone per evitare il diffondersi del clima pacifista. Un regista,  Christian Carion, ha raccontato questo miracolo di Natale nel film Joyeux Noel: vi consegniamo questa storia come augurio di ...

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Quanto tempo prima di fare la RX devo togliere il corsetto?

2 dicembre, 2022 (08:18) | Di: Maria Parzini

Nel corso della terapia per la scoliosi con il corsetto i medici richiedono radiografie di controllo ogni 6-12 mesi per verificare l’efficacia della terapia stessa e la fase di crescita e di conseguenza adattare la prescrizione nel tempo. Sorge spontanea una domanda: “Quanto tempo prima di fare le RX bisogna togliere il corsetto?” Vediamo cosa ci dice la letteratura. Da uno studio è emerso che ci vogliono circa 2 ore per raggiungere la massima correzione ottenibile con il corsetto, e anche dopo averlo tolto la colonna vertebrale tende a perdere correzione per circa 2 ore, per poi stabilizzarsi . Un altro studio ha indicato che la perdita di correzione dopo averlo tolto è presente ...

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Affidabilità della spinometria nel sostituire la RX nella diagnosi e il controllo nel tempo della scoliosi.

4 novembre, 2022 (10:28) | Di: Carmelo Pulici

Ad oggi, la diagnosi della scoliosi si basa sulla valutazione clinica e sulla conferma all’esame radiologico. Il monitoraggio della progressione della scoliosi prevede spesso frequenti valutazioni radiologiche, con conseguenti rischi associati all’esposizione radiologica soprattutto in fase di crescita. Sebbene sia stata recentemente sviluppata una indagine radiologica a basso dosaggio di radiazioni (EOS Imaging System, proposta anche ai nostri pazienti) la possibilità di sfruttare metodi privi di radiazioni per monitorare la scoliosi e la sua progressione rappresenterebbe un vantaggio. “Sono stati sviluppati numerosi sistemi basati sulla topografia della superficie posteriore del tronco come alternativa alla radiografia normale, con lo scopo di ridurre l’esposizione del paziente alle radiazioni ionizzanti e che siano in grado di riprodurre accuratamente l’angolo di Cobb - spiega il dott. ...

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In attesa del corsetto la mia scoliosi può peggiorare? Di Martina Poggio

14 ottobre, 2022 (08:31) | Di: Martina Poggio

Dalla prescrizione del medico al ritiro del corsetto trascorrono in media 1-2 mesi, dovuti sia all’iter burocratico per poter avere il corsetto pagato dal SSN sia ai tempi di costruzione. Considerato che il corsetto è stato prescritto per evitare peggioramenti, è lecito chiedersi cosa possa succedere nel tempo di attesa. La scoliosi può peggiorare? C’è solo un modo per saperlo: fare una nuova radiografia appena prima di indossare il corsetto. I medici in ISICO la richiedono quando per varie cause passano più di 3-4 mesi tra la prescrizione e il collaudo del corsetto. Da queste radiografie ci siamo resi conto che in alcuni casi la scoliosi rimane sostanzialmente stabile, in altri c’è un aggravamento di qualche grado. Le probabilità più elevate di peggiorare anche in poche settimane sono ...

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Per ogni specialista una prescrizione diversa: quale scegliere?

23 settembre, 2022 (08:38) | Di: Valentina Premoli

Molti genitori con figli che hanno la scoliosi sono accomunati da un percorso comune: dopo la prima diagnosi si ricerca il parere di altri specialisti per avere più o meno conferme, rassicurazioni e/o semplicemente risposte a dubbi sorti nel frattempo. Tutto ciò però provoca nei genitori spesso più domande che risposte. Questo succede perché specialisti diversi di fronte alla stessa schiena possono fare diagnosi differenti e dare prescrizioni differenti. Senza contare che anche a fronte di una stessa diagnosi medici diversi possono dare prescrizioni diverse. Perché succede? Le motivazioni possono essere varie. Ricordiamo innanzitutto che solo un medico con una specializzazione specifica sulle patologie vertebrali può trattare la scoliosi. Una volta fatta una diagnosi puntuale e corretta bisogna decidere come trattarla. A supporto ...

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“Sono stata operata di scoliosi, corro qualche rischio per la gravidanza?”

25 agosto, 2022 (09:35) | Di: Kevin Masetto

Immaginiamo una giovane donna in salute, attiva, che in adolescenza ha affrontato una terapia impegnativa come quella per la scoliosi e che arriva a doversi sottoporre a un intervento. Trascorso qualche anno ecco che si trova davanti ad una nuova sfida: una gravidanza per realizzare il sogno di avere un bambino. Tra i mille pensieri e le tante informazioni nuove da imparare per vivere con serenità questo momento della propria vita, ecco che si affaccia un ulteriore dubbio: “La mia scoliosi e l’intervento che ho affrontato possono comportare delle problematiche durante la gravidanza?”. Oppure il contrario: “La gravidanza potrebbe peggiorare la condizione della mia schiena?”. Proviamo ad aiutare questa futura mamma, rispondendo a tutti i suoi interrogativi con l’aiuto delle migliori evidenze scientifiche ...

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Corsetto: caldo non ti temo!

27 luglio, 2022 (10:15) | Di: ISICO

Può un pezzo di plastica trasformare un periodo di gioia irrefrenabile in un incubo? Sì, certo, lo sappiamo bene che molti dei nostri pazienti in corsetto temono l’arrivo dell’estate. Magari evitano il mare, preferendo il fresco della montagna, non si concedono un bagno e cercano di nascondere il più possibile questo scomodo compagno. Eppure, anche se non è sempre facile e scontato, si può vivere l’estate, anche al mare. E’ una sfida da affrontare a viso aperto, con il fondamentale appoggio della famiglia e il sostegno della propria volontà, dopotutto il periodo della giovinezza è universalmente costellato di prove da superare. Che si tratti di doversi lanciare da un albero con solo una liana alla caviglia, che si debba affrontare per un periodo la ...

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Giulia, la campionessa di Judo

7 luglio, 2022 (09:09) | Di: Giulia

Giulia è una campionessa di judo. Salita sul gradino più alto nei Campionati Italiani della sua categoria, 13 anni e una eccezionale forza di volontà, Giulia ha saputo plasmare le sue giornate per fare posto a un amico-nemico un po’ scomodo, il corsetto. Subito i primi dubbi e i primi timori?  Quante cose sarebbe riuscita a fare nonostante la terapia in salita che si è trovata ad affrontare? Come conciliare gli allenamenti, i bagni in mare e i compiti con le sessioni di esercizi? La sua storia, che lei stessa ci racconta di seguito, dimostra che “se si desidera davvero qualcosa e si lotta per averla, neanche una difficoltà come la nostra ci può fermare e siamo esattamente come tutti gli altri”. “Sono Giulia, vivo a Genova dove ...

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Scoliosi: perché la prevenzione è importante

15 giugno, 2022 (08:20) | Di: ISICO

Il mese di giugno è dedicato alla scoliosi, un'iniziativa organizzata dalla Scoliosis Research Society, la più antica società scientifica che si occupa di scoliosi dal 1966, per sensibilizzare su questa patologia e sostenere chi deve affrontare la terapia. Lo screening di prevenzione è la migliore arma per scoprire presto e in tempo utile per intervenire con il trattamento più adatto. Quando si parla di patologie vertebrali, come la scoliosi, si sente spesso ripetere che la prevenzione è importante quanto il trattamento. Facciamo chiarezza, partendo da un paio di definizioni, quella di screening e quella di scoliosi. Il primo è un’attività che mediante l’impiego di un test, di esami o di altre procedure che possono essere applicate rapidamente. può portare all’identificazione in via presuntiva di una ...

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Perché ho una scapola in fuori? 

20 maggio, 2022 (08:45) | Di: Bruno Leonelli

La scoliosi provoca una flessione e una rotazione della colonna vertebrale, trascinando con sé altre parti del tronco; tuttavia, ciò passa inosservato fino alla prima radiografia e alla conseguente diagnosi di scoliosi. Allora, improvvisamente, l’attenzione del paziente e della sua famiglia viene focalizzata verso l’impatto estetico di questa patologia: un fianco più evidente, una spalla più alta, una scapola più sporgente… Perché allora nessuno aveva mai notato prima quella scapola così in fuori, che ora invece appare tanto evidente? Le scapole sono due ossa piatte che si articolano con l’omero e con la clavicola, formando il cosiddetto “cingolo scapolo-omerale”, e si appoggiano sulle costole. Nella quotidianità le scapole sono quasi sempre asimmetriche, perché si muovono e cambiano posizione accompagnando i movimenti delle braccia e delle spalle. 

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Odiato gibbo!

29 aprile, 2022 (15:15) | Di: Marta Tavernaro

In presenza di scoliosi, in flessione anteriore del tronco, compare una discrepanza sul dorso, con una parte più sporgente, in corrispondenza della curva scoliotica: si chiama gibbo. La colonna modifica l’allineamento in maniera tridimensionale quando si ha la scoliosi: le vertebre coinvolte si spostano di lato, cambiando la loro forma sul profilo laterale, e subiscono una rotazione, che, in modo particolare se riguarda le vertebre dorsali, fa ruotare anche la gabbia toracica. Chi è affetto da scoliosi vive la presenza del gibbo come un problema estetico evidente agli occhi di tutti. In realtà non è proprio così, spesso c’è una grande discrepanza tra quello che realmente c’è e che si vede rispetto a ciò che si nota nella quotidianità. Durante un’analisi posturale accurata, ...

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Curve sotto 10 gradi: serve trattarle?

28 marzo, 2022 (11:23) | Di: Carmelo Pulici

Sappiamo che per definizione la diagnosi di scoliosi, come suggerito dalla Scoliosis Research Society (SRS), è confermata quando l'angolo di Cobb è di 10° o superiore ed è presente rotazione assiale delle vertebre. La rotazione assiale massima è misurata a livello della vertebra apicale. (1) Il limite dei 10° e stato definito dalla SRS nel 1977, sostituendo il limite di 7° dell’anno precedente. Da quel momento a livello mondiale si accetta convenzionalmente questa soglia per porre diagnosi di scoliosi. Tuttavia, la scoliosi strutturale, con potenziale di progressione, può essere osservata anche con un angolo di Cobb inferiore a 10°. Infatti, è stato evidenziato come in curve di 4°-7° sia possibile talvolta riscontrare una iniziale cuneizzazione delle vertebre e dei dischi ...

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Ritorno all’attività fisica dopo intervento chirurgico per scoliosi idiopatica dell’adolescente

2 marzo, 2022 (11:53) | Di: Carmelo Pulici

L’attività fisica e lo sport sono essenziali per il benessere psicosociale e fisico di bambini e adolescenti. I ragazzi con diagnosi di scoliosi non hanno limitazioni e possono partecipare a sport e attività allo stesso modo dei loro coetanei. Nei casi di scoliosi grave, come in presenza di curve superiori ai 50°, con importante deformità estetica ed evolutive nonostante il trattamento ortesico adeguatamente condotto secondo i criteri SOSORT , vi è l’indicazione chirurgica. I pazienti sottoposti ad intervento di correzione della scoliosi possono mostrare nel post-operatorio una diminuzione della loro partecipazione all'attività fisica dovuta alla perdita di flessibilità del rachide e alla presenza di dolore. Ciò porta inevitabilmente ad un peggioramento della loro qualità di vita. Ancora oggi non sono state pubblicate ...

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Scoliosi allo specchio: estetica e supporto psicologico di Irene Ferrario

14 febbraio, 2022 (12:37) | Di: Irene Ferrario

Quante volte osservandoci allo specchio ci ritroviamo a guardare ogni piccolo particolare con attenzione chirurgica, a volte ingigantendo dei difetti estetici che gli altri nemmeno notano? Capita anche in presenza di curve e asimmetrie dovute a una patologia come la scoliosi che, agli occhi dei nostri giovani pazienti, diventano estremamente evidenti quando invece spesso amici e familiari dicono di non vedere proprio nulla di anomalo nella loro schiena. Una piccola premessa. L’attenzione all’estetica della schiena riveste un ruolo fondamentale all’interno di un trattamento per la scoliosi non solo perché costituisce uno degli obiettivi del trattamento (Negrini et al., 2018), ma anche perché un’alterazione più o meno marcata dell’aspetto della schiena può avere ripercussioni sul piano psicologico. Certo è anche che la valutazione ...

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Segno di Risser, crescita e scoliosi: facciamo chiarezza

19 gennaio, 2022 (08:02) | Di: Bruno Leonelli

Durante la visita medica e la seduta di fisioterapia vengono prese e annotate sempre molte misure che sfuggono a volte agli occhi di chi è meno esperto. Al contempo ce ne sono alcune che suscitano sempre interesse sia da parte dei genitori sia dei ragazzi. Una per esempio è l'altezza. Neanche il tempo di avvicinare l'altimetro alla testa del paziente che spesso si sentono nello studio le parole speranzose dei ragazzi: “Sono cresciuto? Quindi posso togliere il corsetto?” Un'altra informazione che spesso ci viene riferita con fretta durante la valutazione iniziale è l'arrivo del menarca nelle ragazze, con la convinzione da parte dei genitori che la crescita della ragazza si stia arrestando e che di conseguenza sia possibile interrompere il trattamento. Non ...

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Fine Terapia! E ora cosa faccio?

23 dicembre, 2021 (16:35) | Di: Il team di ISICO

Quando arriva il momento tanto sospirato della fine della terapia, quello in cui bisogna solo decidere dove buttare il corsetto e che sport continuare a praticare dopo l’abbandono definitivo degli esercizi, si insinua un piccolo tarlo a rovinare la grande gioia e soddisfazione: cosa ne sarà della mia schiena in futuro? Dopo tutte queste cure e queste attenzioni, posso davvero non pensarci più? Il tarlo rode molto più papà e mamma rispetto ai ragazzi. In ogni caso, questo passaggio deve essere preparato sia dal medico sia dal terapista che guidano la terapia. Avvicinandosi alla data fatidica dell’abbandono del corsetto, è essenziale accennare al futuro perché maggiori conoscenze e consapevolezza prevengono le ansie e danno gli strumenti per gestire i diversi scenari ...

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Corsetto di notte o di giorno: cosa fare se l’evidenza scientifica non ci aiuta?

26 novembre, 2021 (12:36) | Di: ISICO

Quando ci sediamo di fronte ad un medico siamo spesso portati a pensare che abbia tra le mani la soluzione ad ogni nostro problema ma non è così. Perché la medicina basata sull’evidenza (EBM) non funziona così. L’EBM è definita come un uso esplicito, coscienzioso e giudizioso della migliore evidenza (neologismo dall’inglese “evidence” per indicare non ciò che è “evidente”, ma ciò che “si trova dopo averlo cercato” – ossia i risultati della ricerca) scientifica attuale per prendere le decisioni riguardanti il trattamento di un singolo paziente o di una popolazione. La pratica clinica basata sull’evidenza è costituita da 3 elementi principali che si integrano tra loro:

  • la migliore evidenza della ricerca
  • l’esperienza clinica del medico
  • i valori e le aspettative del
...

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Si possono migliorare le asimmetrie del tronco con il corsetto nei giovani adulti?

5 novembre, 2021 (13:25) | Di: Fabio Zaina

La scoliosi è una patologia che comporta una deformità vertebrale nei tre piani dello spazio, deformità che è visibile anche dall’esterno in modo più o meno evidente a seconda del caso. E’ proprio per questo che, secondo le recenti linee guida sviluppate da SOSORT (Società Scientifica internazionale sul Trattamento Ortopedico e Riabilitativo della Scoliosi) tra gli obiettivi primari del trattamento conservativo della scoliosi c’è il miglioramento delle asimmetrie del tronco. Il raggiungimento di tale obiettivo è strettamente correlato con la qualità di vita: avere una percezione positiva di sé aiuta anche a godere di un buon livello di benessere psicologico e quindi di una buona qualità di vita. Spesso però accade che in età adolescenziale non si è trovata la forza e ...

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Scoliosi: perché scegliere un trattamento conservativo?

18 ottobre, 2021 (11:29) | Di: Valentina Premoli

Ho la scoliosi: cosa devo fare? Devo per forza seguire una terapia o non serve a nulla? Mi devo operare? Queste le domande che ci sentiamo fare dai pazienti a cui è stata diagnosticata una scoliosi. Gli approcci terapeutici alla scoliosi si dividono in due: il trattamento chirurgico, riservato ad un numero limitato di casi, e il trattamento conservativo – che noi preferiamo chiamare riabilitativo. In quest’ultimo gruppo le scelte terapeutiche sono diverse e basate sulla gravità della scoliosi. Si parte dalla semplice osservazione clinica per scoliosi molto lievi, passando alla terapia con esercizi specifici basati sull’autocorrezione in caso di scoliosi lievi e, infine, si arriva ai corsetti per scoliosi di media entità, distinguendo tra corsetti elastici, rigidi e super-rigidi. La scelta ...

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Corsetto + esercizi + adesione al trattamento = successo!

1 ottobre, 2021 (15:25) | Di: Antonella Napolitano

La scoliosi idiopatica è una patologia che comporta la crescita anomala della colonna vertebrale: una volta che la curva si è presentata, per tutto il tempo dello sviluppo le vertebre possono andare incontro a una deformazione sui tre piani dello spazio. Scopo della terapia conservativa è offrire alla schiena dei nostri pazienti una buona funzionalità in età adulta, arrivando a fine crescita con una colonna vertebrale sana e funzionale e non necessariamente perfettamente diritta. La decisione di seguire una terapia medica ha quindi l’obiettivo di limitare il naturale peggioramento delle curve con trattamenti proporzionati all’entità della patologia. Due gli strumenti fondamentali: esercizi fisioterapici specifici e corsetto, che devono essere utilizzati con precisione e costanza da parte dei nostri giovani pazienti. Per valutare se ...

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Scoliosi? La cura continua anche da adulti

15 settembre, 2021 (08:37) | Di: Maria Parzini

Frequentemente i giovani pazienti che seguo per il trattamento conservativo della scoliosi, hanno genitori affetti dalla stessa patologia. Alcuni di loro sono stati trattati con esercizi e/o corsetto in fase adolescenziale, altri non hanno fatto nulla, altri ancora hanno scoperto la scoliosi casualmente in età tardiva. Spesso affermano convinti che per la loro scoliosi non ci sia più niente da fare! Non c'è nulla di più SBAGLIATO. Negli adulti la prima difficoltà da superare è proprio il non volersi occupare della propria patologia: per alcuni c'è il timore di affrontare un problema che li ha fatti soffrire in passato, altri pensano che non ci siano soluzioni, altri ancora danno precedenza prima di tutto alla cura dei figli. E' naturale comprenderne le ragioni, ...

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Perché le scapole alate non sono un problema?

20 agosto, 2021 (09:37) | Di: Martina Poggio

Durante l'estate capita talvolta di guardare la schiena dei proprio figli e di notare delle asimmetrie o delle sporgenze, che non avevamo mai notato prima. Ad esempio le scapole, le due ossa triangolari poste lateralmente alla colonna vertebrale, che collegano il tronco agli arti superiori, potrebbero risultare staccate medialmente dal torace, apparendo quindi sollevate e maggiormente visibili. Questo difetto, comunemente chiamato "scapole alate", generalmente si presenta bilateralmente e colpisce prevalentemente ragazzi in età 12-14 anni. Le scapole sembrano scivolate lateralmente e le braccia arrotolate in avanti; il dorso può apparire maggiormente appiattito, proprio perché le scapole sono staccate dal torace. Tendenzialmente non sono un problema di cui allarmarsi. Sovente è dovuto ad una debolezza dei muscoli che stabilizzano la scapola durante il movimento delle braccia (per lo più il ...

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Il corsetto mi ha fatto crescere !

29 luglio, 2021 (12:45) | Di: Ilaria

Sono Ilaria una ragazza che ha portato per 6 anni il corsetto per la scoliosi. Finalmente il 28/6/2021 il mio percorso con ISICO è giunto al termine dopo tanti sacrifici, tanti momenti in cui tutto sembrava difficile e altri dove sembrava tutto un po’ più leggero. Nonostante le difficoltà, però, il tempo è passato, le visite sono sempre andate meglio, la schiena si è stabilizzata, le ore diminuivano e l’estetica del tronco grazie agli esercizi migliorava. Ovviamente, il mio percorso è stato di alti e bassi, però nonostante questo sono cresciuta come persona: ho imparato che dai momenti di down (bassi) si impara sempre ad andare avanti a testa alta e cercando di trovare sempre il lato positivo. Indossando il corsetto ho capito come ...

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ETA’ ADULTA: l’ipercifosi può migliorare?

5 luglio, 2021 (07:59) | Di: Valentina Premoli

Succede a molti adulti di guardarsi allo specchio e di notare che col passare degli anni si sono incurvati sempre di più in avanti Qualcuno non si arrende e si chiede: posso arrestare questo processo? E’ possibile migliorare o è inutile provarci? Iniziamo cercando di capire che cos’è una IPERCIFOSI. Guardando una schiena di lato possiamo accorgerci come questa non sia dritta, ma presenti delle curve la cui funzione è quella di ammortizzare le forze che gravano sulla colonna. Partendo dall’alto abbiamo una curva in avanti a livello cervicale, chiamata LORDOSI, una curva indietro a livello dorsale, chiamata CIFOSI, e un’altra curva avanti a livello lombare, chiamata sempre LORDOSI. Quando la cifosi dorsale, misurata su radiografia, supera il range di normalità ...

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Specialisti, non sono tutti uguali: come scegliere quello giusto?

15 giugno, 2021 (14:31) | Di: Stefano Negrini

Gentile signora Lilla, lei solleva due problemi estremamente importanti: come scegliere il medico giusto e come mai ci sono opinioni così contrastanti tra medici diversi. Vediamole una per volta. Scegliere il medico giusto. Sono un medico ma sono un paziente anche io, ed ho esattamente lo stesso problema per me o per i miei genitori ed i miei figli: come scegliere il medico quando c'è una necessità che è al di fuori del mio ambito di competenza? Ci sono due aspetti: uno tecnico ed un altro umano. Il primo si basa sulla competenza acquisita, il secondo sulla capacità di interagire con le persone e quindi rendere efficiente l'aspetto tecnico. Il primo prevale in un ambito come la chirurgia, dove le procedure devono ...

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Scoliosi – perché l’estetica conta

25 maggio, 2021 (09:58) | Di: Irene Ferrario

Quando si parla di scoliosi se ci si approcciasse a curarla focalizzandosi sulla sola immagine radiologica, valutando solo lo scheletro, si commetterebbe un errore madornale. La scoliosi, per la sua caratteristica di evoluzione, ossia un cambiamento su 3 piani dello spazio della colonna, con conseguente modifica della gabbia toracica, modifica difatti l’aspetto del tronco. Secondo le linee guida internazionali sugli obiettivi del trattamento conservativo della scoliosi stilate da Sosort, il miglioramento dell’estetica è al secondo posto fra quelli prioritari Nell’evoluzione di una scoliosi si modifica anche l’aspetto del tronco, che può impattare in modo più o meno evidente sull’estetica del paziente in relazione alla gravità della curva. Se la cura non procede in maniera adeguata o efficace, queste modificazioni risulteranno sempre ...

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Siamo sicuri che questo corsetto funzioni?

5 maggio, 2021 (10:02) | Di: Marta Tavernaro

Il corsetto è uno strumento utilizzato per contrastare l’evoluzione della scoliosi. Spesso viene nominato in vari modi: chi lo chiama busto, chi corsetto. E può essere costruito in materiali diversi: plastica, con parti metalliche, in parte in cuoio oppure totalmente con elastici e stoffa. Infine i modelli, tanti e vari: Cheneau, Sforzesco, PASB , Lapadula, Maguelone …. per non parlare delle varie tipologie dello stesso modello.  Insomma una vera “giungla” di termini in cui un genitore si ritrova improvvisamente a vagare, dopo aver ricevuto una  diagnosi di scoliosi o di altra patologia della colonna vertebrale del proprio figlio. Perché sembra esserci tanta confusione? In realtà non c’è confusione, esistono solo diversi modelli creati tutti con lo stesso scopo: quello di imporre il ...

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Scoliosi: in quali posizioni dormire?

8 aprile, 2021 (13:28) | Di: Kevin Masetto

La determinazione dei genitori e dei pazienti stessi nel cercare di contrastare l’evoluzione della scoliosi porta spesso a porsi domande e a cercare più strategie possibili. In questo percorso, le famose posizioni “contorte”, che bambini e adolescenti assumono sul divano, nel letto o mentre scrivono, portano qualcuno a domandarsi se per caso influiscano in qualche modo o siano la causa della scoliosi. Proviamo a rispondere partendo dai dati essenziali. Il primo: la scoliosi è una patologia che comporta una deviazione della colonna nei tre piani dello spazio e che ha una propria progressione naturale; nella maggior parte dei casi si manifesta nelle principali fasi di crescita. La postura o le posizione assunte nel quotidiano incidono solo in parte e non sono la ...

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Piedi piatti e scoliosi

18 marzo, 2021 (10:24) | Di: Martina Poggio

La scoliosi è una complessa deformità strutturale della spina dorsale che si torce sui tre piani dello spazio; sul piano frontale si manifesta con un movimento di flessione laterale, sul piano sagittale con un'alterazione delle curve, il più spesso provocandone un'inversione (modifica della cifosi o della lordosi fisiologiche), sul piano assiale con un movimento di rotazione. Il piede piatto invece è un dismorfismo in cui risultano alterati i rapporti anatomici del piede, caratterizzata dalla riduzione dell'arco plantare con un conseguente aumento della superficie d'appoggio della pianta del piede. Nei primi anni di vita del bambino è un fenomeno fisiologico, cioè normale: viene infatti osservato in quasi tutti i bambini da zero a due anni (97%) e si riduce progressivamente con l’aumentare dell’età, fino a circa il 50% a tre anni, il 25% ...

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Il corsetto: il mio nemico…amico!

22 febbraio, 2021 (11:57) | Di: Aury Gymnastics

Non sono nata con la scoliosi, tutto è iniziato all’età di 10 anni quando il pediatra si accorse che la mia schiena non era proprio dritta come tutti gli altri. Mi consigliò di fare una lastra e da questa venne fuori che avevo un atteggiamento scoliotico, che andava corretto con un po' di ginnastica correttiva. Andai da un posturologo e in varie sedute, imparai a fare alcuni esercizi che migliorarono la mia postura e il problema sembrava risolto. Facendo ginnastica artistica a livello agonistico, spesso andavo dal fisioterapista per fare dei controlli e mi vedeva che avevo il fianco un po' storto. Così un giorno, all’età di 12 anni, parlando con il pediatra, abbiamo deciso di fare una nuova lastra di controllo e ...

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I figli sono qualcosa di più di ossa dritte o storte

3 febbraio, 2021 (13:28) | Di: Il team di ISICO

Buongiorno, Vorrei porre alcune domande che mi ronzano nella mente…. Onde evitare di trasmettere dubbi e perplessità alla mia bambina cui, a sette anni, è stata riscontrata una scoliosi dorso lombare di 22 gradi. Ce ne siamo accorti a causa di un’asimmetria delle anche e degli angoli della taglia. La bambina non presenta gibbo tanto che inizialmente si pensava ad un atteggiamento scoliotico, ipotesi tradita dalla radiografia da cui è emersa una lieve rotazione vertebrale. Le è stato prescritto un corsetto Cheneau e fisioterapia per rafforzare ed allungare la muscolatura essendo la bambina piuttosto esile. Infatti, tutto sembra nato da un apparato muscolare sproporzionato rispetto alla crescita scheletrica. Abbiamo iniziato il nostro percorso con il corsetto da una decina di giorni. Lei ...

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Una schiena perfettamente dritta? – Cosa rara  

18 gennaio, 2021 (12:32) | Di: Luca Selmi

Una schiena dritta e un corpo perfettamente simmetrico sono rari tanto quanto la scoliosi,  che colpisce non oltre il 5% della popolazione. La scoliosi è dovuta a fattori diversi che influiscono sulla forma e sullo sviluppo della colonna vertebrale nei tre piani dello spazio. La causa? Nella maggior parte dei casi sconosciuta al momento. Quello che conosciamo bene, però, è il suo tipico comportamento. Infatti, una scoliosi lasciata libera sfrutterà la crescita ossea per peggiorare. Fondamentale, per minimizzare le conseguenze, diventa quindi una diagnosi precoce e un trattamento efficace, guidato da mani esperte in materia. Diamo due numeri: quando curare la scoliosi?  Ciò che caratterizza la pericolosità di una scoliosi è la sua ampiezza (misurata in gradi Cobb) e l’età di crescita ossea ...

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Scoliosi e postura: un binomio inscindibile

11 dicembre, 2020 (15:27) | Di: Marta Tavernaro

Partiamo da un dato certo: la scoliosi idiopatica non è un disturbo posturale ma una patologia evolutiva della colonna vertebrale che deforma le ossa in modo tridimensionale. Non si è ancora potuto appurare il perché questo avvenga, ma sappiamo di sicuro che parte dell’evoluzione della patologia stessa dipende dalla forza di gravità (attenzione: non la causa della malattia, ma la sua evoluzione quando la malattia c'è già). Proviamo a spiegare con un esempio: immaginiamo la nostra colonna come una torre di mattoncini, che ha la funzione di sostenerci e distribuire il peso che grava su di essa in maniera omogenea. In presenza di scoliosi nostri mattoncini non sono più ben conformati e quindi la torre non è più perfettamente allineata ma mostra delle curve. Di conseguenza non ...

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Quando la scoliosi è secondaria

20 novembre, 2020 (13:08) | Di: Giulia Fregna

Scoliosi: idiopatica o secondaria? Facciamo chiarezza! La scoliosi si definisce come una “deformità tridimensionale della colonna vertebrale”, complessivamente riguarda il 3% della popolazione e nell’80% dei casi la sua origine non è conosciuta, per questo viene definita idiopatica. D’altra parte, nel restante 20% dei casi, la causa della scoliosi è nota e secondaria ad altre patologie. In particolare, la scoliosi può essere manifestazione di difetti congeniti, ovvero alterazioni che si originano prima della nascita, come anomalie nella formazione vertebrale, fusioni costali o saldature vertebrali. Altri disturbi che possono dare origine a scoliosi sono sindromi eredogenetiche, coinvolgenti il sistema nervoso e/o quello muscoloscheletrico e malattie quali neurofibromatosi, morbo di Marfan, sindrome di Willi-Prader e siringomielia. In un'altra quota di casi, la scoliosi può essere secondaria a cause iatrogene, ovvero “effetti collaterali” di trattamenti ...

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La percezione del dolore? E’ anche una questione di testa   

2 novembre, 2020 (08:51) | Di: Martina Poggio

Di recente una mia cara paziente affetta da lombalgia cronica è uscita dalla visita di controllo con una prescrizione di un consulto psicologico oltre alla terapia fisioterapica specifica. La sua espressione sembrava dire ma io il mio dolore non me lo sto inventandoed è la stessa frase che mi riportano alcuni pazienti cronici quando provo a spiegare cosa significa la sensibilizzazione centrale”. Facciamo chiarezza: il dolore è un meccanismo di difesa per il nostro corpo perché ci permette di capire se e quando siamo in pericolo. Questo meccanismo può arrivare a non funzionare bene, producendo non abbastanza dolore oppure troppo. Nel primo caso è un problema perché viene a mancare la percezione del pericolo e ...

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Cedimento posturale e cedimento vertebrale: parole simili, significati diversi

16 ottobre, 2020 (08:56) | Di: Marta Tavernaro

Il cedimento posturale è strettamente connesso alla colonna vertebrale. Si tratta di una situazione molto frequente, ogni qualvolta la muscolatura non è in grado di controllare la corretta postura. In questo caso la colonna non è in grado di far fronte attivamente alla forza di gravità e viene schiacciata dal proprio peso. Si dice che la schiena si lascia "andare": la forza dei muscoli non è sufficiente o non lavorano in maniera corretta con la conseguenza che la postura risulta rilasciata e la colonna tendenzialmente più flessa. Se nelle persone senza scoliosi il tutto si manifesta con una flessione in avanti, creando una brutta postura, in chi ha una scoliosi purtroppo il problema non riguarda solo l'atteggiamento posturale. Immaginiamo la colonna con ...

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