Perché chiediamo che le ore di indossamento del corsetto siano continuate?
Cari ragazzi,
durante la visita medica vi sentite raccomandare dal medico di fare un’unica pausa dal corsetto ogni giorno, mettendo insieme consecutivamente tutte le ore di libertà. Quando tornate a casa e vi trovate a gestire la quotidianità, vi rendete conto che non è semplice, in particolare quando le ore di libertà diventano più cospicue, cioè 8, 10, o anche più. In estate togliete il corsetto durante il pomeriggio, magari per un tuffo in piscina, poi però c’è l’uscita serale con gli amici e di nuovo vorreste farne a meno. In inverno lo togliete presto per andare a scuola, poi c’è lo sport verso sera e di nuovo tutto diventa difficile.
Allora ci chiedete: ma le ore di libertà devono proprio essere continuate? E perché?
I motivi sono essenzialmente tre.
Il primo si basa su uno studio pubblicato di recente che dimostra che ci vogliono almeno due ore perchè la colonna vertebrale raggiunga la correzione desiderata dopo aver indossato il corsetto: i legamenti, le capsule articolari e i dischi presenti tra una vertebra e l’altra hanno delle proprietà viscoelastiche e impiegano del tempo ad adattarsi alla sollecitazioni a cui viene sottoposta la nostra colonna vertebrale. In pratica, la schiena non raggiunge la massima correzione appena indossato il corsetto, ma dopo almeno 2 ore. Quindi, ogni volta che togliete e rimettete il corsetto, dovreste sommare alle ore di libertà dal corsetto anche le ore necessarie per ritornare in correzione all’interno del corsetto. Con più pause, la terapia può risultare meno efficace, a parità di ore di indossamento.
Il secondo motivo è legato al fatto che ogni volta che togli il corsetto la tua schiena tende a ritornare al punto di partenza (è una specie di molla che il corsetto porta in tensione e che torna poi indietro). Quindi, quello che si deve cercare di fare è dare un ritmo, un’abitudine alla schiena sul numero di ore in cui resta senza (dal punto di vista della schiena significa un ritmo su quanto la lasciamo ripeggiorare). Tutto il trattamento viene poi gestito per aumentare gradualmente le ore senza corsetto in modo tale che la correzione persa rimanga la stessa pur aumentando le ore di libertà. Infatti, il tempo che passa rende la colonna più adulta e quindi più resistente, di conseguenza col passare dei mesi, di visita in visita, è probabile che le ore di libertà aumentino; inoltre gli esercizi aiutano la schiena a resistere alla tendenza al peggioramento. Quindi, considerato che l’obiettivo del tuo medico è di ridurti gradualmente le ore di indossamento del corsetto, per abituare la tua schiena a sostenersi da sola senza perdere correzione è essenziale che la pausa dal corsetto sia unica. Se per esempio vuoi arrivare nel giro di qualche mese a stare 6 ore senza corsetto, dovrai essere abituato a farne almeno 4 da qualche tempo. Ma se abitualmente togli il corsetto per due volte al giorno per due ore (quindi 4 ore nella giornata), poi quando ti capiterà di stare senza corsetto per 6 ore consecutive, la tua schiena tenderà a crollare e non sarà in grado di resistere, perché non sarà abituata a sostenersi per tutto quel tempo, ma solo per due ore per volta.
Il terzo motivo è che ovviamente togliere il corsetto è un piacere (anche i più piccini imparano in un attimo!), rimetterlo molto meno, per cui spesso tergiversate, indugiando sotto alla doccia, finendo una telefonata o tardando in giro con gli amici. Così le ore di libertà si dilatano senza che ve ne rendiate conto. E se questo avviene più volte al giorno, sarà ancora più difficile rispettare le indicazioni del medico.
Quindi, prendetevi un’unica pausa e fateci stare tutto, dal giretto alla doccia!
Commenti
Il 28/01/2019 alle 10:22 Gentile Roberta, La storia naturale, l’andamento cioè della patologia in assenza di trattamento, della scoliosi infantile è variabile, con alcuni casi che si risolvono spontaneamente e la maggior parte che necessitano di corsetti e spesso di intervento chirurgico. A differenza delle scoliosi che esordiscono in età adolescenziale o giovanile, nel caso delle scoliosi infantili soprattutto se con esordio nel primo anno di vita vi è il rischio di una riduzione della funzione respiratoria. Come ci ha lei stessa raccontato, sua sorella è stata trattata prima con corsetti e successivamente con l’intervento chirurgico. Sicuramente questo intervento precoce ha portato ad ottenere la migliore funzionalità possibile. Purtroppo, essendo una patologia con esordio precoce, è possibile che i polmoni non si siano sviluppati del tutto correttamente nei primi anni di vita, portando ad una predisposizione a problematiche di tipo respiratorio anche nella vita adulta, nonostante il trattamento. Come lei stessa ci ha scritto, sua sorella ha sempre tenuto duro, nonostante abbia affrontato molte sfide durante la sua vita. Per avere un parere riguardo alla situazione polmonare penso che la cosa migliore attualmente sia affidarsi ad uno specialista pneumologo di fiducia e continuare a mantenere una vita il più possibile attiva, compatibilmente con il recente peggioramento. Seguendo questo link può trovare un approfondimento sull’argomento tenuto dal Prof. Stefano Negrini. Cordiali saluti |
Commento di Patrizia
Il 27/02/2019 alle 20:07 Buonasera….mia figlia ha 12 anni e porta un corsetto cheneau. .. volevo sapere se durante la notte può mettersi di fianco o a pancia in giù. |
Commento di Anna Maria
Il 09/02/2020 alle 21:20 Qualcuno può darmi qualche testimonianza positiva di casi uguali al mio? |
Il 28/01/2021 alle 07:48 Buongiorno sig.ra Luisa, |
Il 10/02/2021 alle 09:46 Gentile Cristina, Dopo aver sentito diversi pareri, è fondamentale che scegliate il medico specialista a cui affidarvi e che rispettiate scrupolosamente le sue indicazioni. Non avere una guida sicura e improvvisare nella gestione del corsetto genera solo confusione e non vi da nessuna garanzia di risultato. È inoltre fondamentale che sua figlia sia costante nell’indossare il corsetto ogni giorno lo stesso numero di ore, in quanto la costanza nell’indossamento impatta sul risultato finale, come dimostrato da uno studio pubblicato . Una schiena abituata a sostenersi senza aiuti 4 ore al giorno, se viene lasciata senza sostegno una volta a settimana per più del doppio delle ore può crollare, e questo può portare ad annullare il beneficio ottenuto negli altri giorni. |
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Il 17/03/2016 alle 17:47
E’ un problema anche il corsetto per 15-20 minuti per farsi una doccia o “riposarsi un po’ dopo una nottatta con il corsetto per poi rimetterlo per andare a scuola? Le due ore successive di riassestamento della colonna sotto la spinta del corsetto valgono anche in quel caso o se la pausa è breve è come non averla fatta ?