La scoliosi nell’adulto
La maggior parte delle scoliosi, circa l’80 per cento, viene di solito diagnosticata durante l’adolescenza e viene definita idiopatica, un modo per dire che non se ne conosce la causa; sappiamo solo che esiste una familiarità e di conseguenza una componente genetica. Nel resto dei casi, quindi con una percentuale decisamente inferiore, la scoliosi è invece una patologia secondaria a un’altra malattia, che può essere di diversa natura, neurologica, congenita o metabolica.
E nell’età adulta?
Partiamo prima da una classificazione. La scoliosi dell’adulto va distinta tra la scoliosi scoperta durante l’adolescenza (al di là del fatto che sia stata o meno trattata), e la scoliosi scoperta in età già adulta ossia sopra i 18 anni e la cosiddetta scoliosi de novo. Quest’ultima è tipica della terza età e si associa a una sintomatologia clinica spesso rilevante. Pur essendo di entità medio-lieve, queste scoliosi provocano degli sbilanciamenti marcati della schiena in avanti e/o lateralmente, perché a causa della rigidità complessiva legata all’età di chi ne è colpito non riesce a creare curve di compenso che permetterebbero di riportare la schiena in asse.
Per le scoliosi adolescenziali (sia scoperte in adolescenza che in età adulta) la soglia di gravità oltre la quale è possibile un peggioramento in età adulta sono i 30°, mentre le curve sopra i 50° hanno ovviamente una probabilità nettamente superiore di continuare a evolvere, tanto che questa è considerata la soglia per l’intervento chirurgico. Il peggioramento in età adulta è molto lento (in media circa 0,5-1 grado all’anno) portando spesso al tipico incurvamento di lato e in avanti dell’età senile.
Le scoliosi de novo, invece, sono generalmente di entità medio lieve, normalmente non superano la soglia dei 30°, ma si associano ad una sintomatologia clinica anche rilevante: a volte vengono scoperte in modo occasionale durante l’esecuzione di un esame radiografico prescritto per altre ragioni.
Ci può essere dolore?
In età adulta, le scoliosi con curvature inferiori ai 30° in genere non causano grossi problemi di dolore né tendono a peggiorare dopo la crescita. Invece le scoliosi che a fine crescita superano i 30° possono portare a mal di schiena, deformità progressiva e, a volte, in scoliosi molto gravi si possono avere problemi cardiocircolatori.
Il dolore può essere lombare (ossia localizzato nella parte bassa della colonna vertebrale) oppure a livello del gibbo, che è causato dalla rotazione del corpo vertebrale e si misura quando il paziente è in flessione anteriore (“bending anteriore”). La curvatura del gibbo può essere localizzata a tutti i livelli della schiena, da cervicale a dorsale fino a lombare e il dolore che ne consegue è paragonabile a quello di un coltello piantato nella schiena.
E cosa posso fare?
In presenza di dolore provocato dalla patologia e di progressione accertata della scoliosi a livello radiografico sono possibili tre tipologie di terapia: la fisioterapia, l’uso di un corsetto elastico e la chirurgia. E’ stato dimostrato scientificamente che esercizi specifici appropriati tendono a rallentare o a bloccare l’evoluzione della scoliosi e vanno ad agire sul dolore perché rinforzano la muscolatura che sorregge la colonna vertebrale. Con una pratica costante di attività fisica mirata, il dolore tende quindi a diminuire.
L’altra strategia, in via totalmente sperimentale, è basata sull’utilizzo di un corsetto elastico detto Spinecor. Lo stiamo sperimentando in pazienti adulti affetti da scoliosi gravi. Quando c’è una sensazione di cedimento, questo strumento è un aiuto al sostegno, anche se non ha alcuna ambizione di migliorare le curve a livello radiologico. Si tratta semplicemente di un sollievo che viene dato al paziente per qualche ora, una sorta di sostegno esterno e consiste in un sistema di fasciature elastiche.
Nei pazienti adulti e anziani non si utilizza di solito il busto rigido perché non offre un miglioramento a livello radiografico ed è poco tollerato. Questo strumento viene proposto in età adulta, ossia alla fine della crescita, solo in casi molti rari, per esempio per giovani fino ai 20-25 anni per un rimodellamento estetico della schiena. In questo caso l’utilizzo del busto persegue una finalità semplicemente estetica, non correttiva della curva, perché le strutture ossee ormai a questa età sono molto rigide e strutturate, a differenza di quelle più flessibili degli adolescenti che sono ancora in crescita. Come ultima possibilità terapeutica a nostra disposizione, in tutti quei casi in cui il trattamento conservativo può non essere sufficiente, c’è ovviamente la chirurgia. L’intervento chirurgico è mirato a stabilizzare la colonna mediante degli appositi mezzi di sintesi (artrodesi definitiva con barre e viti) che bloccando la colonna, frena definitivamente il peggioramento della curva scoliotica e allevia il dolore legato ad essa.
Scoliosi dell’adulto sotto controllo
Nell’adulto con scoliosi è importante monitorare la situazione nel tempo, attraverso controlli clinici eseguiti ogni due-tre anni e radiografie da effettuare ogni quattro-cinque anni. Inoltre praticare una costante attività fisica è sempre utile per avere una buona muscolatura: un buon tono muscolare aiuta infatti a sostenere la colonna vertebrale. Infine in caso di dolore o peggioramento delle curve, è fondamentale seguire una terapia mirata che preveda l’esecuzione e ripetizione di esercizi specifici.
Commenti
Commento di Lino
Il 09/03/2017 alle 23:43 Silvia,qui non si possono fare nomi di specialisti, lascia il tuo indirizzo, cosi qualcuno potrà risponderti. |
Commento di Marina
Il 06/03/2018 alle 08:24 Vorrei sapere per favore se per la diagnosi della scoliosi è necessario fare la rx o un bravo ortopedico riesce a fare la diagnosi. Grazie mille |
Il 27/04/2018 alle 14:57 Gentile Marina, |
Commento di Neva Zudenigo
Il 08/06/2018 alle 13:48 Ho inviato un messaggio, ma qualcosa é andato male perché mi ha dato errore. É arrivato? Neva |
Il 02/08/2018 alle 10:21 Cara Angelica, |
Commento di Fernanda
Il 08/11/2018 alle 23:24 Sono Fernanda una donna di 55 anni con una scoliosi lombare più torsione di 53 gradi, mi è stata sconsigliata l’operazione , non so cosa fare . |
Commento di SONIA
Il 20/11/2018 alle 21:58 Buonasera, a mia figlia è stata riscontrata una scogliosi idiopatica. Sapete consigliarmi un centro in nord Italia specializzato in scogliosi?Grazie |
Il 14/04/2020 alle 09:21 Cara Erika, |
Il 07/05/2021 alle 13:09 Gentile Mery, |
Commento di Alessio Fabbri
Il 09/07/2021 alle 00:11 Salve, ho 20 anni e ho una scoliosi lieve di 15 gradi, è possibile fare qualcosa per ridurla? |
Il 15/07/2021 alle 08:06 Ciao Alessio, |
Il 27/08/2021 alle 11:39 Buongiorno Antonio, |
Il 14/02/2022 alle 09:42 Ciao, Scoliosi e gravidanza – Isico News Buona fortuna! |
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Il 13/05/2016 alle 09:48
buongiorno Dott.ssa Luisini, sono un ragazzo di 19 anni e soffro di ipercifosi. Da anni faccio fisioterapia ma vorrei sapere se dal punto di vista estetico è possibile un miglioramento con un corsetto oppure se è troppo tardi. Abito in provincia di Varese