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Gli esercizi servono? A cura di Michele Romano

6 giugno, 2008 (16:02) Di: Michele Romano

Risposta all’intervento sul blog di Andrea del 4/6/2008.

Rispondo volentieri a questo post-fiume per cercare di mettere un po’ d’ordine nelle affermazioni appassionate ma vagamente confuse di Andrea che sembra pervaso dalla sacra furia della ricerca della verità.

Proprio la verità che è merce veramente rara in questo ambito in cui, come ricorda giustamente l’autore del messaggio, idee, teorie, proposte più o meno ortodosse si scontrano come in una giostra governata da un manovratore distratto.

  • Partiamo dalla teoria del caos di De Mauroy. Teoria dal nome affascinante che, volendo però banalizzare, non fa che affermare una cosa che tutti gli operatori esperti nel trattamento della scoliosi conoscono già per esperienza: la scoliosi è una patologia subdola, con un potenziale evolutivo non identificabile e che per il momento si fa beffa dei tentativi di diversi studiosi di trovare una formula, un procedimento, un esame in grado di definirlo. Al momento, purtroppo, non siamo in grado di sapere in anticipo il destino della singola scoliosi.Questo è assolutamente vero, ma è un grosso errore confondere questa incompetenza (speriamo ancora provvisoria) con l’incapacità di affrontare efficacemente le scoliosi che vediamo essere evolutive. Per chiarezza estrema: non sappiamo in anticipo quali scoliosi peggioreranno ma sappiamo affrontare abbastanza bene tutte quelle che vediamo peggiorare.E’ vero, possiamo contare solo su sistemi di contenimento. Non conosciamo la causa della patologia ma abbiamo strumenti sufficientemente adeguati a ridurre tutti gli effetti della sua evoluzione. Siamo come bravi carpentieri, a digiuno di nozioni di ingegneria. Vediamo una colonna che tende a crollare, non sappiamo niente sui calcoli delle tensioni interne o sul carico di punta, ma vivaddio una bella impalcatura di sostegno che eviti il crollo siamo in grado di costruirla! Poco elegante ma efficace.
  • Sull’uso dell’espressione “ginnastica correttiva” non posso che dar ragione a chi scrive anche se allo stesso tempo mi permetto di far notare bonariamente che questo modo di definire la chinesiterapia specifica per scoliosi rappresenta solo un retaggio culturale arcaico, ormai fuori tempo come i battelli a vapore e da cui buona parte degli operatori aggiornati si è liberato.Al giorno d’oggi nessun esperto si sognerebbe più di usare queste due parole; all’estero non so se siano mai state usate ma anche in Italia, parlando con persone competenti si rischia di essere osservati con la curiosità che si riserva a un irriducibile soldato giapponese che difende la sua postazione dopo quaranta anni dalla fine della guerra.Ormai sappiamo da tempo che la ginnastica purtroppo non corregge, almeno non come i pionieri di questa disciplina avevano immaginato. La ginnastica specifica non raddrizza le curve ma riduce significativamente l’evolutività, la necessità di prescrizione di un corsetto e, dove possibile, anche la deviazione originaria.

    Eh sì, perché le affermazioni veementi di Andrea si scontrano con una serie di dati che negli ultimi anni ci sono stati offerti dalla ricerca scientifica finalmente risvegliatasi dal torpore degli ultimi, desolanti decenni.

    Pensate che in questi ultimi cinque anni sono state pubblicate ben 4 revisioni sistematiche sull’efficacia degli esercizi.

    Le revisioni sono dei lavori di sintesi in cui vengono raccolti i risultati ottenuti con tutti gli studi pubblicati sull’argomento fino a quel momento.

    Gli autori della revisione elaborano le informazioni e offrono un riassunto delle conclusioni.

    Ebbene, anche se l’evidenza scientifica non è stata ancora definitivamente raggiunta i risultati sono coerenti e incoraggianti. La chinesiterapia sembra essere effettivamente efficace nel contenere l’evoluzione delle curve rispetto ai pazienti che non hanno fatto trattamento.

  • Contrariamente a quanto scrive Andrea la chinesiterapia specifica ha anche il pregio di ridurre il tasso di prescrizione del corsetto. Uno studio appena pubblicato mostra anche come i risultati migliori sono legati alla qualità degli esercizi proposti.
  • C’è anche un’altra questione che Andrea giustamente solleva e che mi permette di fare ancora una considerazione: la grande quantità e varietà di proposte terapeutiche basate sugli esercizi che vengono offerte. Da quelle “vintage” a quelle più di tendenza c’è veramente da avere le idee confuse. Di fatto non sappiamo ancora con certezza quali siano gli approcci più efficaci, però la letteratura scientifica seria comincia ad aiutarci con qualche studio mirato in cui si evidenzia come i risultati possono essere influenzati decisamente dalla qualità degli esercizi proposti. Esistono dati di efficacia sui metodi Schroth, SEAS e Side Shift, mentre altri metodi come il Mezières e il Souchard vengono proposti e insegnati come specifici per la scoliosi senza che ne siano mai stati verificati i risultati.
  • Due cose invece mi suscitano maggiore perplessità:
    1. Affermare che la chinesiterapia “come efficacia dimostrata scientificamente nel contenere l’evoluzione della scoliosi è al pari della ginnastica ritmica, del basket o del calcetto” è un azzardo concettuale astratto e non basato su nessuna prova a mia conoscenza.
    2. Il discorso che viene fatto rispetto alla maniera di valutare le curve non mi è del tutto chiaro. La misura delle radiografie prese in piedi è lo standard internazionale accettato da tutti, su cui stranamente sia i diversi professionisti (ortopedici, fisiatri, fisioterapisti) che i fautori delle più differenti scuole di trattamento non litigano.

    Questo perché solo in quella posizione siamo in grado di capire la reale condizione della colonna sottoposta alla forza di gravità e le modificazioni che si è riusciti a determinare con il trattamento (ginnastica o corsetti) sul sistema di controllo della postura della colonna.

  • Sull’appello finale, un’ultima precisazione: mentre è condivisibile la richiesta di maggiore umiltà, sottolineo come sia scorretto confondere il concetto di patologia evolutiva con quello di patologia non curabile.La scoliosi è una patologia evolutiva (ma ci sono anche quelle che non evolvono) perché se lasciata a se stessa il suo destino è quello del peggioramento.Questa è la sua storia naturale.

    La cosa fondamentale da comprendere è che noi possiamo modificare questa storia, Se individuiamo la scoliosi precocemente e se utilizziamo gli strumenti di trattamento più giusti per ogni singolo caso abbiamo delle armi a disposizione sufficientemente forti per combattere la battaglia con ragionevole fiducia sul buon esito finale.

Commenti

Commento di monica
Il 07/06/2008 alle 16:42

Gentilissimo Dottor Romano,
da quasi due mesi frequento ISICO e seguo il piano di esercizi che mi viene prescritto nel corso della seduta di chinesiterapia.
Faccio gli esercizi tutti i giorni per circa 30 minuti e sono contenta di aver iniziato questo percorso.
Premetto che ho 45 anni e la mia é una scoliosi idiopatica adolescenziale , trattata con Milwaukee.
Attualmente ho una curva lombare sin. di 47 gradi e una toracica dx di 35 gradi.
Soffro molto di mal di schiena.
Chiedo: continuando con gli esercizi e con l’attività motoria (pratico nuoto) ho speranza che le mie curve non evolveranno ?
Ho qualche speranza di soffrire meno di male alla schiena? (per ora non ho avuto giovamento sul dolore)
Il chirurgo spinale mi ha, per ora, sconsigliato l’intervento.
In caso lo dovessi affrontare, la ginnastica che pratico ora mi potrà aiutare in termini di irrobustimento muscolare ?
Infine, il chirurgo spinale mi ha consigliato shiatzu: ma che tipo di giovamento può avere la mia schiena con questo tipo di trattamento?
Ringrazio infinitamente per la sua cortese risposta.

Commento di Michele Romano
Il 09/06/2008 alle 16:09

Gentile signora,

I dati a nostra disposizione consentono di avere buone speranze che le curve raggiungano una condizione di buona stabilità con la ginnastica specifica.

Il trattamento della scoliosi dell’adulto rappresenta un ambito ancor meno studiato del trattamento della scoliosi dell’adolescente e quindi le sperimentazioni disponibili sono rarissime. Noi abbiamo appena presentato uno studio in cui veniva seguita l’evoluzione della condizione di un gruppo di pazienti nell’arco di parecchi anni e i risultati preliminari ci permettono di dare due diverse notizie, una buona e una meno buona.
La buona è che impegnarsi con un trattamento specifico di esercizi consente di osservare mediamente una buona stabilizzazione della situazione di partenza e, in alcuni casi, una leggera regressione del valore delle curve. Quella meno buona è che il trattamento non può essere paragonato a una cura antibiotica (con un inizio e una fine) ma piuttosto al costante mantenimento sotto controllo di una patologia cronica. Infatti, i pazienti che hanno abbandonato il trattamento hanno manifestato, nel tempo, una progressiva perdita dei risultati ottenuti.
Messa così sembra una condanna perpetua; in realtà può essere interpretata come l’occasione per acquisire una salutare abitudine al movimento regolare che rappresenta una delle attività indispensabili al buon mantenimento della salute in generale, oltre a quello della colonna.

Questo, da quel che ho capito, lei lo fa già con il nuoto. Se a questo associa qualche esercizio specifico, si dovrebbe riuscire a tener bene sotto controllo la sua scoliosi. Tenga comunque presente che il nuoto non è terapeutico per la scoliosi, anche se una attività aerobica (come nuotare, correre, andare in bicicletta, fare aerobica o step) si integra molto bene con gli esercizi specifici (questi sì “terapeutici”) per aiutare a ridurre il dolore ed a star meglio in generale.

Mi scrive che sta facendo gli esercizi tutti i giorni – ottimo – consideri che nel giro di qualche tempo l’impegno dovrebbe divenire meno pressante. Nella fase di mantenimento di solito basta un totale di 90-120 minuti alla settimana distribuiti nel modo più comodo.

Il problema del dolore è diverso. Non è possibile essere certi che dipenda direttamente dalla scoliosi perché ci sono tantissime persone che soffrono di dolore alla schiena anche se hanno la colonna perfettamente dritta. Sicuramente la deviazione è un elemento di instabilità che predispone. Oltretutto alla deviazione si associa spesso un “accasciamento” posturale che grava sulla colonna: ridurlo dà quasi sempre grossi vantaggi.
Con gli esercizi dovrebbe andare meglio anche questo sintomo ma è difficile fare previsioni sui tempi e sulla percentuale di riduzione.

Rispetto alle ultime due domande: nel caso malaugurato di dover essere costretti a ricorrere alla chirurgia (ma io non credo, se lavorerà in continuità) una buona condizione muscolare della colonna è un elemento di vantaggio per il recupero post-operatorio.

Sullo shiatzu non mi sento di pontificare; non sono un esperto ma per le esperienze che ho non credo possa dare più di un temporaneo senso di benessere quando viene praticato da un esperto massaggiatore. Dal punto di vista scientifico non ci sono poi dati per dare risposte coerenti.

Un sincero in bocca al lupo e cordiali saluti

Commento di monica
Il 10/06/2008 alle 17:08

Gentilissimo Dottor Romano,
la ringrazio ancora per la sua chiara e articolata risposta e concordo pienamente con lei che é necessario fare di un problema di salute (come può essere la scoliosi) un’opportunità di movimento e di salutare attività fisica.
Le sue parole mi hanno aiutato, così come le persone che ho incontrato all’ISICO e il chirurgo spinale del Galeazzi che mi ha da voi indirizzato.
Faccio infine presente che, in precedenza, ero stata visitata da un chirurgo spinale che mi aveva prospettato esclusivamente e a breve termine, l’intervento.
Sono contenta di non essermi fermata lì.

Cordialmente
Monica

Commento di lucia
Il 19/06/2008 alle 15:44

sono una signora di 54 anni con scoliosi grave chiedo gentilmente se qualcuno mi può indicare come posso fare per una visita specialistica ringrazio anticipatamente

Commento di Segreteria ISICO
Il 19/06/2008 alle 16:33

Se desidera informazioni su come contattare le segreterie di Isico, può trovate i riferimenti alla pagina dei Centri Isico del sito.

Commento di FRANCESCA
Il 30/06/2008 alle 15:11

SONO UNA RAGAZZA DI 12 ANNI CHE PORTA IL CORSETTO DA 5 MESI CIRCA.
LA MIA FISIOTERAPISTA MARTA E IL MIO MEDICO STEFANO NEGRINI, CHE RINGRAZIO DI TUTTO CUORE CHE FANNO IL POSSIBILE PER CURARMI, RIPETONO CHE GLI ESERCIZI SERVONO E AIUTANO.
IO LI FACCIO ANCHE SE NON CON TANTA VOGLIA MA VISTO CHE DICONO CHE SERVONO IO LI FACCIO REGOLARMENTE PERCHè VOGLIO GUARIRE DALLA SCOLIOSI….RINGRAZIO IN PARTICOLARE MARTA, IL DOTTORE STEFANO NEGRINI E FABRIZIO. GRAZIE DI TUTTO

Commento di roberto
Il 14/08/2008 alle 00:22

Credo solo in una sola cosa,
quasi certamente son stato fortunato,
nel non avere dolori, vista la gravità della mia scoliosi

75° gradi circa, ma 27 anni fa x scoliosi come la mia oltre al MILWAUKEE, peggior corsetto che esisteva a quei tempi!! non c’erano rimedi,
saluto Monticone che credo non faccia + parte del vs.equipe, e Michele Romano,

Roberto Modenese.

Commento di valeria
Il 14/07/2009 alle 13:49

Salve ho 24 anni e soffro di scoliosi. Dalla radiografia risulta:

regolare allineamento dei somi vertebrali.
Conservate le fisiologiche curvature.
Scoliosi ad ampio raggio ad s italica sinistro convessa nel tratto lombare medio con rotazione omologa dei metameri.
Conservate le sincondrosi sacroiliache.
Minimo slivellamento della bisiliaca (+ 5 mm a sinistra).

A livello estetico un po’ si vede, e mi crea imbarazzo. E’ possibile ridurre i gradi e l’asimmetria nonostante io sia fuori età dello sviluppo?

Commento di SUSY GIORDANO
Il 28/01/2010 alle 15:44

VI PREGO AIUTATEMI SONO UNA RAGAZZA DI ANNI 14, SONO AFFETTA DA SCOLIOSI s italica conversa sx e conversa dorsale lombare…a chi posso rivolgermi vi prego dottori salvatemi..penso che la mia vita e inutile continuarla a volte mi viene voglia di uccidermi..ma credo che lo farò…scusatemi

Commento di Clara
Il 28/01/2010 alle 18:02

Susy, calma! Ce l’hai davanti (virtualmente :D) una ex 14enne affetta da scoliosi a S italica ecc ecc e posso assicurarti che la nostra vita non è inutile! 😀
A parte il fatto che nessuna vita è inutile, quello che devi fare è affidarti con i tuoi genitori a un buon dottore (come credo tu abbia già fatto, dato la puntuale diagnosi).
La scoliosi si cura ed è solo UN aspetto della tua vita, che sarà piena di altre cose.
Parla della tua tristezza con i tuoi genitori e con le tue amiche, ti aiuterà a calmarti.
Più tranquilla starai e meglio ti andranno le cose 🙂

Commento di rodolfo
Il 13/02/2010 alle 00:07

Susy, Clara ha ragione. Essere portatrici di una scoliosi non significa affatto avere la vita inutile, rovinata. Ho un centro dove mi occupo di ginnastica adattata dove diversi ragazzi e ragazze indossano un corsetto e ti posso assicurare che tutti hanno una vita felice. Ogni essere umano è speciale, tutti i dottori che si prendono cura di qualcuno lo sanno e insieme ai tuoi genitori sicuramente ti affideranno al centro migliore possibile….guardati intorno Susy, il mondo, nonostante tutto, è bellissimo e sono certo che intorno a te ci sono 1 milione di cose per essere felici, ciao

Commento di aldo
Il 02/03/2010 alle 20:15

Salve a tutti, sono Aldo e ho 60 anni. Vi racconto la mia esperienza circa la scoliosi.
In 12 anni ho provato di tutto. Vari tipi di busto, nuoto, i calzari su consiglio di uno specialista (costo 300€) senza ottenere alcun risultato, anzi peggiorando e spendendo soldi inutilmente. Da 3 anni mi sottopongo a due sedute settimanali di ginnastica della durata di un’ora e mezza ciascuna: finalmente i risultati.
La testa ora sfiora il pavimento mentre prima più di un palmo, in decubito supino, mi separava dal pavimento. Ora cammino più lentamente e non soffro più i momenti di mancanza di respiro; indosso anche la giacca e maglie strette perché il gibbo si è spianato di molto. Il mio consiglio personale è di non sottoporsi all’intervento chirurgico…e di non scoraggiarsi: provate e riprovate, e affidatevi a chi vi saprà far star bene.

Commento di Daniele
Il 21/04/2010 alle 22:53

Scrivo anche qui la mia storia
Ho 37 anni e una scoliosi idiopatica dorsale dx convessa di 40 gradi ma a dic 2009 era di 50 gradi, cosa ho fatto?..34 sedute di gyrotonic, nuoto, pilates e posturale.
Le mia evoluzione è stata:
14 anni 32 gradi- busto(1anno), ginnastica correttiva
16 anni 38 gradi- nuoto nuoto nuoto
20 anni 42 gradi -magmaterapia (una volta la settimana per un anno)
da 22 a 38 anni palestra-pesi-boxe-aerobica-nuoto-sport
controllo a 27 anni 45 gradi
controllo 38 anni 50 gradi il 18 dic 2009 dopo 10 sedute gyrotonic
38 anni 40 gradi il 16 apr 2010 dopo 24 sedute gyrotonyc dalla lastra

Commento di Tina
Il 07/05/2010 alle 21:09

Vorrei chiedere al sig.Aldo, che tipo di ginnastica ha effettuato?
Ci sono esercizi fatti con le sole braccia che possono essere utili?
Grazie

Commento di Aldo
Il 07/05/2010 alle 22:02

seguo il metodo ginnastico di un professore di Educazione Fisica.Egli programma gli esercizi in base ad un suo esame sulla radiografia in toto in ortastatica sul piano laterale.Ora,la mia testa manca poco per toccare il pavimento e mi sento,ogni settimana,via via meglio.

Commento di Tina
Il 07/05/2010 alle 22:31

Grazie della risposta, ero incuriosita dello spianamento del gibbo, perchè di dolori non ne ho mai avuti, ma adesso non essendo in piedi faccio esercizi con i pesi, per tenermi in allenamento, per cui posso fare esercizi si ma da seduta.

Commento di marialuisa
Il 08/05/2010 alle 07:00

Per Tina , Susy e Aldo: grazie Tina per la tua risposta, mi dispiace per l’incidente di malasanità che ti ha colpito così duramente e mi congratulo con te per il tuo spirito che infonde molta sicurezza in chi ti legge. Invidio un pò il tuo coraggio nell’aver affrontato due gravidanze, io avevo iniziato la seconda poi, stranamente, o segno del destino, tutto si è risolto brutalmente nel giro di qualche settimana….prima era stata accertata…poi si è pensato ad un malinteso ritardo…e così mi sono fermata. In seguito poi, verificandosi il peggioramento graduale, forse è stato un bene. Se non fosse un dramma, la vista delle mie radiografie, sarebbe uno spasso! Una S italica dalle curve incredibili che sovente lasciano i medici stupefatti tanto da voler controllare “de visu” anche quando le radiografie sono solo un corredo di routine a interventi banalissimi quali la cataratta. Però non mi sono mai fermata fisicamente, nè in casa nè sul lavoro che ha riempito la mia vita e che tutt’ora lo impegna notevolmente, viaggio in macchina ed ho avuto una vita relazionale … discretamente soddisfacente anche dal punto di vista emotivo. Ovviamente il percorso è stato molto duro ma piano piano ci si forma una corazza verso il mondo “normale” e si scoprono piccole cose che ci possono gratificare. Quindi consiglio a Susy di mettere da parte qualsiasi malumore! Quando il nostro cuore è in frantumi per situazioni irrimediabili, si devono cercare altre strade che non quella di piangersi addosso… si scopre la simpatia, il sorriso, l’ironia, la cultura per potersi affermare con il modo di fare ..al di là dell’aspetto fisico. A 14 anni sarai sicuramente una gran bella ragazza ! Come lo ero io (quasi !!!) anche se il mio cuore sanguinava tutte le volte che dovevo scegliere tra i pochissimi capi di abbigliamento che “non segnassero troppo” !!! Il mio terrore di passare davanti a qualche gruppetto di persone e scoprire…che si voltavano a guardare. Nel senno di poi… mi chiedo se forse non si giravano a guardare la 16enne che aveva i bei capelli corti alla Sabrina, belle gambe lunghe lunghe (in compenso avevo il corpo tozzo tozzo !) grandi occhi con lo sguardo vivo e un sorriso che conquistava! Questo era quello che, a distanza di tempo, mi riconoscevo guardando le fotografie del mio fidanzato che sarebbe poi diventato mio marito e che mi adorava, nonostante i veti e le critiche acide di sua mamma…..la solita suocera….ehehe. Quindi forza Susy, curati con molta costanza, non tralasciare niente ma non lasciarti intimorire da nessuna critica o apprezzamento. Ad ogni mancanza fisica, per la legge di compensazione, si accentua qualche altra qualità che potrebbe anche essere un talento…l’importante è scoprirlo in fretta per farlo crescere. Un abbraccio a tutte e due Tina e Susy
marialuisa
Aldo, piacerebbe anche a me conoscere qualche cosa di più sulla ginnastica che riesce a “spianare” il gibbo….(che brutta parola !) rifuggo sempre da questo tipo di considerazione, mi umilia molto ma tant’è, non ci posso fare niente… sono pigrissima però se veramente ci fosse una piccola possibilità di “rientrare” nei miei vecchissimi vestiti, potrei anche decidermi a fare qualche cosa. Grazie anche a te.
marialuisa
potete anche rispondermi in e-mail, se la cosa può essere più facile e immediata
lavolpeluva@tele2.it

Commento di Aldo
Il 08/05/2010 alle 21:07

Marialuisa, io sono stato invitato dal prof…, che già conoscevo, a provare il suo metodo. Ero scettico, ma non avevo alternative e accettai. Ora metto il dorso al muro e la presenza del gibbo non la sento. La ginnastica non è uguale per tutti, sono otto modi. Io faccio esercizi solo dorsali con attrezzi fatti in casa. Io non sono un caso unico, anche una mia amica, che stava peggio di me, si è trovata bene. Il mio amico non ha palestra, mette a disposizione la sua abitazione non a tutti, pratica il suo metodo, perché, dice- Un’autorità competente deve accertare la validità di un metodo. Se vuoi, gli passo il tuo indirizzo così se può aiutarti sono sicuro che ti contatterà. E’ disponibile con tutti. CIAO

Commento di marialuisa
Il 09/05/2010 alle 06:50

Per Aldo, grazie della precisazione, avrei piacere di avere coordinate un pò più precise per vedere se è possibile raggiungere questo Prof anche solo telematicamente e approfondire la questione. Grazie ancora e a presto
lavolpeluva@tele2.it

Commento di Tina
Il 09/05/2010 alle 12:58

Grazie Marialuisa per le tue parole, diciamo che con la scoliosi pensavo di avere già dato, ma è capitato altro, anche se credo nulla accada per caso, (io ci ho trovato un senso) ma è un pensiero tutto mio e comprendo che non è semplice condividerlo. Ti scrivo in e-mail se non disturbo, anche solo per un saluto. Un abbraccio. Tina

Commento di Tina
Il 09/05/2010 alle 13:01

Per Aldo, scusa non vorrei essere invadente, ma daresti anche a me, se puoi eh, il modo di poter contattare il Professore, anche se il mio è un caso particolare, vorrei poter avere alcuni consigli. Grazie . Tina
tina56@hotmail.it

Commento di marialuisa
Il 10/05/2010 alle 17:41

Per Aldo, grazie del contatto. Il prof. si è fatto vivo e in settimana gli telefonerò per alcuni chiarimenti. Grazie ancora…
marialuisa

Commento di Aldo
Il 10/05/2010 alle 21:04

Per Tina, giovedi vado dal mio amico per fare la seduta e gli chiedo di mettersi in comunicazione con te. Ti saluto, Aldo

Commento di Tina
Il 11/05/2010 alle 02:00

Grazie Aldo!
buon inizio settimana a te e a tutti.
Tina

Commento di Stefano Negrini
Il 20/05/2010 alle 12:06

Caro Aldo, cari frequentatori del blog,
le tue sensazioni sono assolutamente importanti a livello soggettivo, ma non sono purtroppo un dato oggettivo. Ogni trattamento di rinforzo muscolare, facendo crescere la muscolatura, “maschera” la deformità: ho pazienti culturisti la cui scoliosi non si vede proprio, ma non vuol dire che il culturismo sia una cura per la scoliosi: la deformità esterna non si vede, ma la scoliosi radiografica è ancora lì.
Purtroppo ci sono poi delle tecniche applicate nella scoliosi che danno benefici soggettivi momentanei, ed in un adulto questo è un obiettivo determinante. Ma il dolore molto spesso non è dovuto alla scoliosi, è dovuto ad altri problemi che queste tecniche curano. Dal momento che però alcune di queste tecniche tolgono la capacità di sostegno e di stabilità alla colonna, nel lungo periodo la scoliosi peggiora ancora di più ed ancora più rapidamente. Ce ne sono diverse, e ne abbiamo già parlato anche in questo stesso blog. Quindi, se ti trovi bene, ottimo, ma verifica la scoliosi anche al di là del dato soggettivo. Ed il comportamento della persona che ti sta seguendo è da un certo punto di vista corretto (un esperto dovrebbe verificare se le cose che lui propone sono effettivamente valide – quindi dovresti farti vedere da un esperto) dall’altro no, perché non dovrebbe proporre a scopo terapeutico tecniche che potrebbero non solo non funzionare, ma addirittura essere dannose. Come fa a sapere di rispettare il detto Ippocratico (quello del giuramento dei medici) “primum, non nocere”, prima cosa non far danno ?
Non ti voglio deludere, ma voglio mettere in guardia te e gli altri che ti leggono. La scoliosi è cosa da esperti e non da praticoni, in nessuna età. Anche perché, una volta che i danni sono fatti, non si torna più indietro e si sopportano per il resto della propria vita…
In bocca al lupo
Stefano Negrini

Commento di marialuisa
Il 21/05/2010 alle 13:03

Prof. Negrini, grazie per la sua chiara e dettagliata risposta ai miei già numerosi dubbi in proposito allo “spianamento” di quella brutta protuberanza … conseguenza della scoliosi. Anche se ero sopraffatta dalla mai sopita speranza di poter rientrare nei miei vecchissimi vestiti…. avevo, ovviamente, forti perplessità sul come si potesse modificare, anche solo con una postura adeguata, tutte quelle costole curvate e consolidate da 60 anni di malacrescita e calcificazione libera! In questi ultimi giorni ho scritto in modo particolareggiato tutta la mia esistenza e, anche se non ho la presunzione di pensare che lei possa aver letto tutti i miei post, le sarei molto grata se, nel caso ravvedesse una benchè minima possibilità di “fare qualche cosa” me ne descrivesse le modalità. Un consulto, a distanza di tanti anni, potrebbe ancora aprire qualche spiraglio? Mi permetta di salutarla cordialmente.
Marialuisa
lavolpeluva@tele2.it

Commento di Aldo
Il 22/05/2010 alle 00:34

Prof. Negrini, la ringrazio per l’interessamento della mia salute. Mi ha fatto sentire un pò male quel “praticone” dato ad una persona che ha fatto molto per la mia salute. Io non lo giudico un praticone. Altri, che hanno fatto il giuramento di Ippocrate, mi hanno deluso e preso soldi. A proposito del gibbo non è un mia sensazione, è un fatto oggettivo, notato da familiari ed amici. IO questa cosa non la devo vendere a nessuno. Sono convinto,poi,che il gibbo non è mascherato dal rinforzo muscolare, perché la mia muscolatura non è cresciuta. Sono stato da vari prof.perché, in decubito supino, la testa più di un palmo non toccava il pavimento, e tutti lo attribuivano alla cifo scoliosi. Ora la mia testa manca poco che tocchi il pavimento, grazie a questo amico praticone. Come ho già detto lui ha otto modi di ginnastica per la scoliosi e l’ernia del disco. A me fa praticare esercizi in decubito supino di stiramento muscolare e dei banali esercizi con delle spugne. Niente pesi e niente attrezzi che si usano in palestra. Appunto non penso che il gibbo sia mascherato dall’accrescimento muscolare. Dico, ancora, dopo sette mesi di questo trattamento ho rifatto le radiografie. In quelle precedenti il referto dice: marcata scoliosi deformante rotazione…, nelle seconde il referto dice: scoliosi con rotazione….Insieme al mio amico vado da un medico specialista per far misurare la scoliosi. Al momento della visita gli dico il mio problema della testa che non tocca terra, intanto il mio amico tira dalla busta le radiografie e le dà al medico, chiedendogli di misurare le due scoliosi. Il medico le guarda attraverso la luce della finestra e poi mi fa stendere sul lettino e con un righello misura la distanza della testa al piano del lettino. Dopo dice: venga fra sei mesi con altre radiografie al che il mio amico, subito, con modi sgarbati insiste per la misurazione delle scoliosi e cosi nacque una polemica un po rumorosa e stridente. L’amico mi portò fuori dallo studio del medico dicendo: andiamo via questo…i soldi della visita non se li merita. Comunque, quando la testa toccherà a terra rifaccio le radiografie. Ora, mi dica Prof. Negrini cosa dovrei fare, indossare di nuovo i vari busti, i vari corsetti, cercare lo specialista per perdere quello che ho guadagnato in salute. Ci tenevo a fare questa precisazione, preferisco i consigli del mio amico praticone.
La saluto cordialmente
Aldo Mancino
Sparanise
Caserta

Commento di Salvo
Il 30/06/2010 alle 22:47

Gentile Michele Romano, ho avuto la fortuna di conoscerla e di poter apprezzare, seppur per poco tempo, la sua valida competenza e volevo chiederle un consiglio: con un’accentuata scoliosi e in presenza di un pectus excavatum asimmetrico (un pettorale più ampio dell’altro) vi è la possibilità di praticare esercizi per lo sviluppo (o meglio rendere uguali) dei pettorali senza che si corra il rischio di peggiorare la scoliosi e amplificare lo stesso pectus excavatum? Ed esistono reali e validi esercizi per (non dico guarire) ridurre almeno leggermente il pectus? Grazie e buon lavoro.

Commento di molly
Il 01/07/2010 alle 08:40

Gentili Dottori di Isico,
ho sentito dire che l’adulto, con grave scoliosi, arriva all’intervento per risolvere il problema dei dolori. Eppure mi é capitato di leggere sul blog di persone operate da adulte che continuano ad avere dolore o che questo si manifesta a distanza di anni dall’intervento.
Come ciò é possibile ?
Infine, come agiscono e se agiscono i laser e la tecarterapia sul dolore causato da scoliosi ?
Vi ringrazio per la vostra disponibilità

Molly

Commento di stefania
Il 09/05/2011 alle 07:54

ciao volevo avere qualche informazione in più da Daniele sil girotonic,perche non si legge tutto il messaggio, grazie ciao

Commento di francesco
Il 02/09/2011 alle 08:08

Gentilissimo Aldo, ho letto la tua testimonianza, visto che mi trovo nelle zone del casertano, vorrei chiederti se posso avere delle informazioni per contattare questo tuo amico, ovviamente come faceva notare il dott.Negrini, assicurandomi che sia una persona competente.
Saluti, Francesco.

Commento di amico Aldo
Il 02/09/2011 alle 09:23

Per Franceso
Ti rispondo invece di Aldo, invia qui un tuo recapito,cosi, io, possa contattarti. Per valutare le competenze ti mostro radiografie di scoliosi migliorate, anche quella di Aldo. Sono disponibile ad avere un incontro con il medico che ti tiene in cura.

Commento di Elle
Il 11/01/2012 alle 21:12

Cari amici di Isico, vi scrivo per raccontarvi la mia esperienza. Ho tredici anni e un anno fa mi è stata diagnosticata una scoliosi sinistra lombare di circa 20 gradi con dissassamento a sinistra.. il mio fisiatra mi ha consigliato di portare un corsetto e di tenerlo per 3 anni (fino ai 16) questa cosa mi è pesata molto perché non so quanto il busto potrà essermi d’impedimento… ma leggendo i vostri commenti mi sono tirata un pò su di morale! Voglio anche mandarvi un grosso abbraccio… siete stupendi ed è come foste miei fratelli!

Commento di francesca balistreri
Il 03/09/2012 alle 10:45

I migliori complimenti a Michele Romano,autentico mito per i tdr CRI Napoli.
L’interrogativo -spero non già trattato e nel caso domando gentilmente le coordinate-è il rapporto possibile? fra il trattamento di una scoliosi idiopatica giovanile e prescrizione ortesi? correttiva da parte dello gnatologo.Spero non tediare,tuttavia spesso assistiamo a diatribe in merito alle attribuzioni delle ortesi dentali.grazie

Commento di giorgio
Il 26/09/2014 alle 23:15

Salve a dott.
Sono un ragazzo di 29, anni. da circa 2 anni ho dolori alla schiena bassa e alle gambe, mi risulta dalla rmn una leggera scoliosi a s e una piccola ernia l4-l5.
Attualmente il dolore al lombo sacrale sembra diminuito grazie alla continua frequenza della piscina con un corso di antalgica. Il problema che mi è subentrato da poco è il dolore al collo, con dolore anche quando deglutisco, Alle spalle e allo sterno.
Come posso riparare? Per curare la scoliosi mi potrei affidare a dei chiro pratici? La piscine è opportuno continuarla?
La.ringrazio per la sua cortese attenzione.

Commento di rosatipaldi
Il 03/10/2015 alle 08:38

Io nn so da chi dottore andarlee per i problemi delle mie bimbe Cicosì è scoliosi

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