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Il corsetto: il mio nemico…amico!

22 febbraio, 2021 (11:57) Di: Aury Gymnastics

Non sono nata con la scoliosi, tutto è iniziato all’età di 10 anni quando il pediatra si accorse che la mia schiena non era proprio dritta come tutti gli altri.
Mi consigliò di fare una lastra e da questa venne fuori che avevo un atteggiamento scoliotico, che andava corretto con un po’ di ginnastica correttiva. Andai da un posturologo e in varie sedute, imparai a fare alcuni esercizi che migliorarono la mia postura e il problema sembrava risolto.
Facendo ginnastica artistica a livello agonistico, spesso andavo dal fisioterapista per fare dei controlli e mi vedeva che avevo il fianco un po’ storto. Così un giorno, all’età di 12 anni, parlando con il pediatra, abbiamo deciso di fare una nuova lastra di controllo e abbiamo visto che c’era un principio di scoliosi di pochi gradi che però andava tenuta sotto osservazione.

Ho continuato normalmente la mia attività sportiva, fino a che, un bel giorno, sono iniziati i primi problemi. All’età di 13 anni, mi iniziò un forte dolore alla schiena, nella parte bassa verso il bacino, che mi creò parecchi disturbi durante tutto il campionato agonistico di ginnastica artistica. Un dolore così forte e pungente che ho dovuto allenarmi e gareggiare tutto l’anno con una fascia elastica di contenimento intorno alla schiena…ma non ho mai mollato!

Dopo vari esami per risolvere questo dolore, venne fuori che la mia scoliosi era notevolmente peggiorata ed era passata da pochi gradi a più di 30 grandi in un solo anno. Una brutta “S” che partiva dal bacino e coinvolgeva anche la scapola, tanto brutta da dover mettere subito il corsetto.  Così dopo vari esami e procedure per poter richiedere il busto, all’età di 14 anni ho messo il mio primo corsetto che dovevo tenere per almeno 18 ore al giorno.

Devo dire la verità, il mio primo pensiero non è mai stato quello di dover tenere il busto, anche perché non sapevo cosa volesse dire, ma piuttosto avevo una forte paura di dover smettere il mio amato sport: la ginnastica artistica. Una volta superata questa paura, mi sono rassicurata e ho iniziato a portare il corsetto.

La prima settimana l’ho odiato, l’ho visto come un nemico, non riuscivo a fare niente, non riuscivo a stare in piedi, mi bloccava su tutto, non riuscivo a vestirmi, ad allacciarmi le scarpe, a fare le cose normali che si fanno tutti i giorni nella vita quotidiana… ero arrabbiata!! Arrabbiata di avere la scoliosi, arrabbiata di dover portare il corsetto, arrabbiata di dover sopportare tutto quel dolore…perché proprio a me!?

Ma poi ho capito e mi sono rassegnata…tanto lo avrei dovuto portare comunque….quindi era inutile arrabbiarsi.

La ginnastica in questo mi ha aiutato molto, primo perché è uno sport che mi ha abituato sin da piccola al dolore e al sacrificio e poi perché era la mia unica valvola di sfogo. Durante l’attività sportiva lo toglievo e lo rimettevo subito dopo finiti gli allenamenti.

Non nego che inizialmente ho provato un po’ di disagio e vergogna a portarlo, ma è stata una sensazione che è svanita quasi subito perché ho un carattere che non pensa troppo al giudizio degli altri, piuttosto pensa a star bene con sé stessa.

Oggi ho 15 anni ed è già più di un anno che lo porto.

Ho già cambiato tre corsetti a causa della crescita e a parte il dolore iniziale, perché ci si deve abituare ad un nuovo guscio, tutto successivamente diventa più semplice. Adesso riesco a vestirmi da sola, allacciarmi le scarpe, insomma riesco a fare tutto senza l’aiuto di nessuno. Il fastidio rimane, non è che sparisce, però ho capito che il corsetto è mio amico, non è mio nemico. Un amico che mi aiuta a risolvere un problema, che cerca di non farmi peggiorare, che cerca di farmi avere una schiena più dritta e una linea più bella.

Così ho imparato a conviverci, gli ho dato pure un nome, perché ormai fa parte di me, l’ho chiamato Dori. Ogni tanto lo ringrazio perché insieme allo sport, mi sta facendo venire delle bellissime forme, un bellissimo punto vita che prima non avevo, anche se devo ammettere che spesso ci litigo e non lo sopporto!

Ho imparato a vestirmi nella maniera corretta per far si che si noti il meno possibile, mi sono comprata abiti nuovi e più adatti che mi aiutano a stare bene con me stessa!

E’ già passato più di un anno e sono molto contenta!  Non so ancora quanto lo dovrò tenere dal momento che la mia crescita è appena iniziata, ma so già che ne avrò ancora per un bel po’.

Con il mio racconto, spero di avervi dato un pò di aiuto e di conforto per superare al meglio questo lungo viaggio che state affrontando con impegno e sacrificio, come sto facendo io. Vi saluto, con un messaggio positivo ricordandovi che in fondo al tunnel c’è sempre la luce…quindi non disperate!

Forza e coraggio…non mollate!!

@Aury Gymnastics

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