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Amici e Corsetto

27 gennaio, 2020 (10:41) Di: Irene Ferrario

Adolescenza e corsetto non è un binomio semplice da affrontare. E, aggiungiamo noi, è naturale e legittimo che non lo sia.
L’adolescenza nell’immaginario comune è considerata un periodo difficile in cui i ragazzi sono immaturi, non sono in grado di pensare razionalmente e non sono capaci di regolare le loro emozioni. Recentemente, diverse ricerche che studiano lo sviluppo del cervello degli adolescenti, hanno sfatato questi falsi miti e l’adolescenza viene concepita in un’ottica più moderna come una fase piena di possibilità, grande creatività e desiderio di sperimentare.

Sono però proprio i grandi cambiamenti a cui si va incontro che rendono questa fase della vita  un momento di grande vulnerabilità. Il crescente bisogno di indipendenza e autonomia spinge i ragazzi al di fuori della famiglia d’origine, gli amici acquisiscono sempre più importanza e diventano la base da cui partire per costruire la consapevolezza di sé e la propria identità personale.

Ritrovarsi proprio in questo periodo della vita a dover indossare un corsetto rigido anche per 23 ore al giorno e a dover fare tutti i giorni gli esercizi specifici per la scoliosi rappresenta sicuramente una sfida.

Le emozioni che si provano quando viene prescritto il corsetto sono tante e diverse per ognuno: c’è chi si arrabbia, chi è triste, chi ha paura e chi si vergogna.

La vergogna è un’emozione che coinvolge la paura del giudizio degli altri: cosa diranno di me i miei amici vedendomi con il corsetto? Cosa penseranno se dovessero scoprire la mia scoliosi? Durante l’adolescenza, proprio perché stiamo scoprendo chi siamo, possiamo essere particolarmente sensibili al giudizio degli altri, vogliamo sentirci parte di un gruppo e temiamo di essere rifiutati.

Il corsetto in questi casi può essere avvertito come un ostacolo alle relazioni amicali e alle prime relazioni sentimentali. Il corsetto diventa così un segreto che non deve lasciare le mura di casa. Ci sono ragazzi che cercano di nasconderlo sotto i vestiti, evitano il contatto fisico con gli altri fino ad arrivare a evitare una serie di esperienze in cui il corsetto sarebbe visibile per forza diventando così vittime del loro stesso segreto.

Nascondere il corsetto richiede un grande sforzo, siamo sicuri che sia la scelta migliore?

Nonostante nascondersi sia la risposta che ci viene automatico attuare quando ci vergogniamo, è anche la risposta più dannosa, mentre quella più innaturale (cioè esporsi) è quella più curativa! Comunicare fin da subito ad amici e compagni di classe che dovrai indossare il corsetto è la scelta migliore. Può sembrare difficile, ma è ancora più impegnativo tenere un segreto. Puoi cominciare a dirlo ai tuoi amici più stretti per poi, piano piano, condividerlo con gli altri.

Non c’è nulla di cui tu debba vergognarti, anzi dovresti essere orgoglioso di quello che stai facendo per la salute della tua schiena!

Irene Ferrario Psicologa e Antonella Napolitano fisioterapista

Commenti

Commento di Martina
Il 27/01/2020 alle 22:24

Scusate ma il Concorsetto 2020 ci sarà? E se sì, quando?

Commento di ISICO
Il 31/01/2020 alle 16:12

Cara Martina,
siamo felici di dirti che sì, una nuova edizione del Concorsetto è prevista a breve. Visto il grande entusiasmo riscontrato dai nostri pazienti nel 2019, abbiamo deciso di aprire in primavera la sesta edizione del nostro Concorso.
Aspettiamo anche te!
Il Team di Isico

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