Il blog di Isico dedicato alla scoliosi
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FAQ: LA SEAS

 

 


 

Che cosa significa SEAS?
SEAS significa Approccio Scientifico con Esercizi alla Scoliosi. E’ l’approccio teraputico adottato da Isico per impostare gli esercizi nel trattamento delle deformità vertebrali. Non è un metodo ma è un approccio e come tale è in continua evoluzione grazie alle conoscenze e alle evidenze scientifiche che Isico costruisce attraverso la ricerca.

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Quali sono le differenze tra SEAS è metodo Schroth?
La tecnica Schroth è una terapia nata in Germania all’inizio del secolo scorso e ha dato buona prova di efficacia in letteratura, sia abbinata al corsetto sia da sola. Il limite principale di tale metodica è che richiede grande impegno (economico e di tempo): 4 settimane intensive di trattamento una volta all’anno (8 ore al giorno in regime di ricovero), poi gli esercizi vengono continuati in parte da soli e in parte con un terapista tutti i giorni della settimana per 60-90 minuti.
La SEAS, nata in Italia e che noi applichiamo, ha altrettante prove scientifiche di efficacia rispetto allo Schroth classico (vedi http://www.isico.it/ricerca/default.htm) e richiede una sola seduta di apprendimento di 90-120 minuti con il terapista ogni 2-3 mesi, dopo la quale i ragazzi possono essere seguiti presso centri riabilitativi o palestre vicino a casa (o eventualmente lavorare a casa), facendo gli esercizi per 45 minuti 2-3 volte alla settimana (o anche 15 minuti tutti i giorni), riducendo notevolmente l’impegno sia economico che di tempo. Obiettivo della SEAS è infatti portare la qualità (appresa presso i nostri Centri) alla comodità (esercizi sotto casa) in un ambito dove la qualità è inevitabilmente poca e difficilmente raggiungibile.
Come è possibile una differenza così marcata di impegno personale (e quindi anche di costi)? Dal punto di vista scientifico per ora non lo sappiamo, così come non sappiamo se una tecnica è superiore per efficacia all’altra (ma i dati pubblicati dalle due scuole non sembrano dimostrare differenze significative). Una possibile spiegazione risiede nella “modernità” maggiore della SEAS, nata negli anni ’90 pur provenendo da una storia risalente alla scuola lionese degli anni ’60, che consente di applicare tecniche più efficaci in termini di apprendimento: all’interno di una specifica autocorrezione individualizzata per ogni curva e per ogni istante del trattamento, gli esercizi vengono appositamente variati e aggiornati continuamente per evitare la noia e stimolare sempre di più il nostro sistema nervoso e la nostra colonna. Viceversa lo Schroth si basa su un set di una ventina di esercizi dai quali se ne scelgono 3 o 4 sulla base della curva del paziente e che vengono ripetuti sempre uguali per tutta la terapia del paziente.

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Quali sono le terapie veramente efficaci?
Quando la scoliosi crea danni? L’unica risposta arriva dalla letteratura scientifica: la scoliosi può dare danni estetici (che si vedono ad occhio nudo, ma sono anche soggettivi, nel senso che la stessa estetica crea problemi a qualcuno e a qualcun altro no), ma soprattutto può creare problemi per il resto della vita quando supera i 30° (probabile) o i 50° (sempre).
Gli esercizi sono una terapia indispensabile. Non tutti gli esercizi però sono uguali (come non lo sono tutti i corsetti – ci sono cilici poco utili e ci sono corsetti ben fatti e che correggono). Noi di Isico cerchiamo di lavorare in scienza e coscienza, per questo non abbiamo nemici. Ossia non ci sono terapie vietate. Facciamo solo quello che ha dimostrato di servire, nel modo meno invasivo possibile.
Quindi, finché si può esercizi, ma quando non si può più corsetto; finché si può corsetto elastico (Sistema SpineCor), quando non si può più corsetto rigido; finché si può corsetto rigido 18 ore al giorno, quando non si può più 23 ore. Siamo aperti a qualunque terapia, purché serva.
Un paziente può fidarsi solo di chi si pone nell’ambito della scienza, ossia di chi propone terapie che hanno dimostrato di funzionare sulla base di ricerche formali e non sulla base della semplice esperienza di ciascun professionista.
Medicina è tutto ciò che si muove in ambito scientifico, con verifica dei risultati, e “non scientifico” tutto il resto. Ed un paziente dovrebbe fidarsi solo di chi si muove in ambito scientifico: tra questi non ci sono i Metodi, che per definizione sono basati sulle idee del loro inventore, che spesso è persona carismatica e di grandi capacità, ma questo non basta. Meziéres, Souchard (o Rieducazione Posturale Globale, o Campo Chiuso, o Posturale), Bertelè, Pancafit, Sohier, ID (Istituto Duchenne) sono solo alcuni dei Metodi confrontatisi con la scoliosi sulla base delle idee di chi li ha inventati e non sulla base delle conoscenze scientifiche.

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Perché gli esercizi sono indispensabili?
Se la scoliosi è in una fase per cui non è necessaria la prescrizione di corsetto, gli esercizi riducono di molto la probabilità di peggiorare e quindi di doverlo poi portare (attenzione, non la eliminano purtroppo… quindi sappiate che a volte al corsetto si arriva lo stesso, ma comunque con molte meno ore di prescrizione e lo si porta per meno tempo). Se invece si porta il corsetto, per quanto riguarda la scoliosi, aiutano ad ottenere una correzione migliore e soprattutto a non perderla quando si toglie il corsetto; e poi aiutano la muscolatura di tutto il tronco “ingabbiato” a crescere meglio.

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