Il blog di Isico dedicato alla scoliosi
Cerca nel blog

Scoliosi infantile e intervento chirurgico

15 giugno, 2012 (15:04) Di: Stefano Negrini

Partiamo dalla domanda di una lettrice del blog, Nonna Vanna, per parlare di una tecnica chirurgica all’avanguardia da utilizzare con i bambini più piccoli. Ecco cosa ha spiegato il prof. Stefano Negrini.
La scoliosi infantile è rara, rispetto alle scoliosi giovanili e adolescenziali, e riguarda bambini molto piccoli, da pochi mesi fino ai tre anni. Una lettrice ci ha chiesto dell’intervento chirurgico di cui ha letto sulle pagine di Repubblica. Prima di tutto una precisazione. L’intervento di Repubblica fa riferimento ad una tecnica chirurgica d’avanguardia utilizzata ormai da qualche anno negli USA. Questa tecnica si usa solo nei bambini più piccoli per evitare di ripetere troppo spesso l’intervento per allungare i mezzi di sintesi (ossia quelli che bloccano le vertebre interessate dalla scoliosi). Grazie a questa tecnica, che consente l’impianto di barre allungabili tramite un comando impartito dall’esterno, gli interventi successivi sono molti di meno. Tuttavia ne sono necessari almeno due: quello iniziale e quello definitivo a fine crescita. Spesso se ne devono fare altri in mezzo, perché in un bambino che è alto meno di un metro non è possibile impiantare una barra sufficientemente lunga da poter raggiungere una altezza successiva anche solo di un metro e cinquanta (che comunque raramente può essere l’altezza finale).
Detto questo, va puntualizzato anche che tutti questi interventi innovativi nelle scoliosi infantili sono tuttora, dopo molti anni, del tutto sperimentali. Ci sono solo i risultati a breve-medio termine, ma nessuno di questi ha ancora prodotto dati scientifici certi a fine crescita, che è il momento finale per tutte le terapie della scoliosi. E infatti, anche all’ultimo congresso di SOSORT (la società scientifica mondiale di chi si occupa di trattamento non chirurgico per la scoliosi) Richard E. McCarthy, il Presidente della SRS – la società mondiale gemella, quella dei chirurghi- un vero pioniere di questi interventi, ha onestamente riportato a tutti che c’è ancora molto da fare prima di ritenere questa chirurgia come una certezza.
In ogni caso, si tratta di soluzioni da considerare individualmente e con attenzione (e in accordo con i genitori) in bambini con gravi scoliosi congenite o sindromiche, o anche idiopatiche, insorte molto presto (in particolare dalla nascita sino ai 2-3 anni, a volte anche più in là). Purtroppo in questi casi le alternative sono molto poche: o crescere in un corsetto (con la speranza, ma senza la garanzia, di evitare l’intervento a fine crescita – a dire il vero in letteratura c’è scritto che nessuno evita questo intervento finale: nella nostra casistica però non è così, e abbiamo percentuali di fusioni vertebrali molto basse, al di sotto del 15%), o sottoporsi a ripetuti interventi sino a quello definitivo.
Il destino di questi bambini può far riflettere certamente tante nostre ragazze con la scoliosi idiopatica adolescenziale….
Un caro saluto a tutti e un bacio a tutti i bambini con la scoliosi infantile
Stefano Negrini

Commenti

Commento di marzia
Il 22/06/2012 alle 17:05

Salve dott Negrini sono una ragazza di 29 anni che soffre di scoliosi dorso lombare e bacino dislivellato sin da quando avevo 17 anni ho fatto visite fisiatriche e radiografie con scarsi risultati perché mi è stato sempre detto che il corsetto peggiora la situazione della scoliosi provocando il rilassamento totale dei muscoli della schiena e che i plantari servono a ben poco. Sono passati gli anni e avendo dovuto affrontare 2 gravidanze la mia schiena e peggiorata dalle ultime radiografie fatte nel 2006 infatti si evidenziava il peggioramendo evidenziando (scoliosi lombare sn convessa ad ampio raggio con rotazione dei metameri, cresta iliacasn e testa femorale sottolivellate e marcata incentuazione della lordosi lombare) e non parliamo del punto di vista estetico, disastroso. Ho letto nei suoi siti che si può adottare il corsetto anche a 25 26 anni …non so se il mio caso rientra tra questi e se a 29 anni si può fare qualcosa di concreto ma se ci fosse anche per me di migliorare sareri felice di darmi una possibilità ….le chiedo di darmi un consiglio sul come muovermi e se cè posto per il mio caso….le faccio i miei più cordiali saluti.
Aspetto con ansia una risposta

Commento di Caterina Sita
Il 26/06/2012 alle 12:52

Sono la madre di una ragazza di 20 anni che aveva una grave scoliosi infantile ( a tre anni era di 34°) ed è sempre stata trattata con busti e gessi, fino ai 16 anni quando ha fatto una RM per valutare l’intervento chirurgico. Solo allora abbiamo riscontrato la Sindrome di Chiari e siringomielia, patologia neurologica che ha tra i sintomi la scoliosi, quindi suggerirei ai genitori di bambini con scoliosi infantile di fare subito una RM e non solo RX. Saluti

Commento di Fabio Zaina
Il 26/06/2012 alle 15:41

Gent.ma Marzia,
rispondo in vece del Dott Negrini. Più passano gli anni dopo la fine della crescita ossea più diventa difficile e faticoso migliorare l’estetica con il corsetto. Abbiamo avuto pazienti tra i 25 e i 30 anni che hanno scelto di provare questa strada, alcune hanno completato il trattamento con un miglioramento, altre hanno abbandonato. Dipende ovviamente dalla motivazione di ciascuno oltre che dagli aspetti pratici della vita quotidiana.
Bisogno comunque prima valutare l’opportunità o meno di provare questa strada sottoponendosi ad una visita. Se c’è questo desiderio basta telefonare alla nostra segreteria per fissare un appuntamento nella sede più comoda.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di Chiara
Il 12/07/2012 alle 14:40

Salve Dott Negrini, la ringrazio inanzitutto per una sua eventuale risposta! Sono una ragazza di 23anni venuta in cura presso il vostro centro e mi è stata diagnosticata una scoliosi idiopatica adolescenziale di media entità.Curva dorsale prossimale destra,dorso-lombare sinistra.gradi circa 30.Lo so che forse a lei sembrerà una domanda di poca importante o non determinante però è da un periodo in avanti che al mattino svegliandomi avverto dei leggeri dolori alla schiena(non sempre)dovuti alle volte da fattori esterni ma soprattutto perchè ho un letto davvero scomodo,abbastanza duro.
Il guanciale è alto per impedire che la spalla si curvi( assumendo poi questa postizione un po’ gogga durante la giornata) e sotto al materasso ho disposto inoltre 2 cuscini che lo rialzino per la circolazione delle gambe.
vorrei comprare un materasso tempur perchè dicono allevi la pressione e offra sostegno ortopedico.
Ora la chiedo se è possibile che un materasso possa donare al collo, allla schiena,alle spalle un sostegno ortopedico e addirittura migliorare la scoliosi.
In ogni caso è preferibile utilizzare un materasso morbido extra soft o appunto un materasso che offra sostegno ortopedico senza strato soffice?( meglio tendente al morbido?o tendente al duro?)
inoltre l’altezza del guanciale o il tipo (esempio mi hanno consigliato quello cervicale pur non avendola)possono influire sul corretto allineamento della colonna vertebrale , per accogliere le vertebre superiori e garantire sostegno terapeutico(giusto cuscino basso o alto?).
Le chiedo infine ma i”famosi” cuscini che metto sotto al materasso non è che mi fanno mantenere una scorretta posizione del bacino aggravando la mia scoliosi? O vanno bene?Perchè sinceramente ho notato un spostamento maggiore del fianco.
Dottore lo so che forse la scelta del materasso, del cuscino o dei rialzi in caso di scoliosi non è poi così influente però alle volte anche solo piccoli gesti o accortezze possono cambiare la qualità della vita :-). La ringrazio ancora dott.Negrini attendo al più presto una sua risposta. Complimenti per il sito di grande aiuto. Salve

Commento di Alessandra Negrini
Il 17/07/2012 alle 14:08

Cara Cecy,
tieni presente che i bambini non hanno mai problemi anche se dormono su qualcosa di estremamente rigido, ma solitamente gli adulti gradiscono un materasso più accogliente. Questa tendenza si accentua col passare degli anni. Ovviamente, il materasso non deve “imbarcarsi” (le doghe sono ottimali per dargli una buona stabilità), ma deve accogliere il corpo e non respingerlo. Detto questo, ognuno di noi ha le proprie caratteristiche e le proprie preferenze, per cui non esiste una regola uguale per tutti, come non esiste un materasso perfetto per tutti.
C’è un modo per capire se i dolori al risveglio sono provocati da un materasso inadeguato (e non dal fatto di essere rimasti quasi immobili per tante ore): se quando si dorme su un letto diverso, un po’ più o un po’ meno rigido – in vacanza, o facendo scambio di letto con un familiare per fare un esperimento – i dolori tendono a scomparire o a peggiorare in modo significativo, è davvero possibile che la consistenza del materasso influisca sui sintomi. Poi, il tipo di dolore che si avverte quando si è dormito su un letto troppo rigido, è una sensazione di essere tutti ammaccati quando si fanno i primi movimenti dopo essersi alzati, che scompare entro pochi minuti con il movimento.
Non do volutamente indicazioni su quale sia il tipo di materasso migliore, in commercio la scelta è fin troppo ampia e la spesa che si affronta è spesso notevole, per cui l’ideale è farsi consigliare da personale competente che dia consigli che tengano presente le caratteristiche dell’individuo. Nella consapevolezza che un materasso (ma anche un cuscino), per quanto inadeguato, non potrà mai far peggiorare o migliorare una scoliosi.
Anche per quanto riguarda il cuscino, ognuno deve lasciarsi guidare dalle proprie sensazioni: un cuscino troppo alto o troppo basso difficilmente provocherà problemi, ma se i problemi già ci sono – per esempio dolori cervicali che compaiono anche di notte e/o al risveglio – allora vale la pena di capire come modificare il proprio guanciale per essere più confortevoli e non risvegliare i sintomi.
Chi dorme prevalentemente sul fianco deve avere un cuscino piuttosto alto, perché la testa sia ben sostenuta e non cada. Chi dorme prevalentemente a pancia in giù può usare un cuscino basso (ma la posizione a pancia in giù spesso è mal tollerata da chi soffre di dolori cervicali). Chi dorme prevalentemente supino (a pancia in su) deve avere un cuscino di altezza adeguata, in base alle curve fisiologiche della colonna: se ha la cifosi dorsale un po’ accentuata sarà meglio avere un cuscino più alto, perché la testa non cada indietro. Se la cifosi dorsale è ridotta, sarà meglio un cuscino più basso, perché la testa non si pieghi troppo in avanti. Per capire se l’altezza del proprio cuscino è adeguata, basta stendersi a pancia in su, appoggiare la testa sul cuscino e verificare se il viso è più o meno parallelo al soffitto: se cade indietro il cuscino è troppo basso, se si piega in avanti è troppo alto.
E’ meglio che il cuscino sia di un materiale morbido, accogliente, in modo che la testa sprofondi un po’ nel cuscino e in questo modo si arrivi ad appoggiare sul cuscino anche il collo. Tante persone trovano comodo rimboccare un po’ il cuscino ripiegandolo sotto al collo: meglio il collo appoggia sul cuscino, più i muscoli cervicali che sono già in tensione durante il giorno per sostenere la testa riusciranno rilassarsi di notte.
Per quanto riguarda i cuscini sotto alle gambe, effettivamente modificano in modo sensibile la postura e non sempre la schiena li tollera. Di nuovo, chi non avverte fastidi di notte e al risveglio non deve mai temere di provocarsi patologie o peggiorare quelle che ha già a causa della posizione del sonno: il nostro corpo parla ed è sufficiente ascoltarlo, e se non si lamenta vuol dire che tollera. Se si dorme con le gambe rialzate e di notte o al mattino si hanno fastidi alla schiena, basta provare a dormire in posizione normale con le gambe allineate al busto e veder se va meglio. Se così fosse, o si arriva a una posizione di compromesso (sollevando le gambe solo di poco), o si trovano altre soluzioni per aiutare la circolazione sanguigna (es. attività fisica regolare).
Infine, i famosi cuscini “ergonomici”, “per la cervicale” sono costruiti seguendo principi corretti, ma… guardatevi attorno e vedrete che di quelli c’è troppa scelta: più alti, meno alti, più rigidi, meno rigidi, dei materiali più disparati… prima di qualsiasi acquisto, visto che per capire se un guanciale è comodo e adatto bisogna utilizzarlo almeno per una settimana, meglio fare qualche esperimento in casa propria, adattando il proprio per esempio aggiungendo un cuscinetto basso per rialzarlo e capire se con un cuscino più alto si dorme meglio, provando a dormire con un cuscino di tipo diverso usando quello di un familiare o un cuscino di scorta che abbiamo nell’armadio… Insomma prima di acquistare rischiando di sbagliare, meglio sperimentare, e non si sa mai che non occorra acquistare nulla ma semplicemente si riesca ad adattare il proprio cuscino fino a sentirsi comodi.
Se da un lato spero di averti tranquillizzata dandoti la certezza che materassi e cuscini non provocano o peggiorano le patologie, dall’altro concordo pienamente che certi piccoli accorgimenti possano modificare a volte anche in modo sostanziale la qualità della nostra vita.
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi, un caro saluto
Alessandra Negrini

Commento di marzia
Il 25/07/2012 alle 00:13

carissimo dottore fabio zaina la ringrazio tantissimo di aver risposto al mio commento ,non pensavo assolutamente che avrei ricevuto una vostra risposta,ed è per questo che vi ringrazio tanto per la serietà che mostrate nel fare il vostro lavoro.ho prenotato una visita nel vostro centro nella sede di catania per novembre e mi hanno detto che non sarà il dottor negrini a fare la visita ma una dottoressa che non ricordo come si chiama…non riesco a capire cosa significa che dipende dalle motivazioni di ognuno di noi e dagli aspetti pratici della vita quotidiana..la prego di spiegarmi meglio…io ho letto nel blog che magari a 30 anni non si ridurranno i gradi di scoliosi visto la struttura ossea ma ke sicuramente l’aspetto estetico migliorerebbe sicuramente,,,non sò dottore ho letto male forse io? l’ho letto nella pagina iniziale del sito dove parla di scoliosi in età adulta…mi scusi se insisto così tanto ma vorrei essere preparata da un punto di vista psicologico a questa visita non voglio farmi inutili illusioni,come avrà capito è un argomento che mi colpisce particolarmente visto che ho 30 anni quasi e non più 16,e le possibilità come dice lei si riducono sempre di più.spero di nn averla disturbato molto,e aspetto se ha tempo e voglia una sua ulteriore risposta. 🙂 🙂 …. cordialissimi saluti e grazie ancora

Commento di Fabio Zaina
Il 27/07/2012 alle 12:11

Cara Marzia,
proverò a spiegarmi meglio. Mettere un corsetto a 30 anni è molto faticoso perché la schiena è molto rigida, così come il corsetto, e questo può causare qualche dolore. Inoltre il corsetto dà delle limitazioni oggettive, penso per esempio al divieto del codice della strada di guidare indossando il corsetto. Perciò, se chi fa la terapia col corsetto deve usare la macchina non può curarsi adeguatamente. Ho visto giovani donne che hanno provato a mettere il corsetto ma che poco dopo si sono arrese, così come ne ho viste altre portare a termine con determinazione questa difficile terapia.
Non è veramente possibile essere più specifici su questo argomento in questo contesto, le consiglio di aspettare con pazienza la visita con la mia collega per scoprire cosa le consiglierà sulla base della visita e degli esami.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di MARZIA
Il 17/09/2012 alle 23:51

buona sera carissimo dottore,volevo chiederle una cosa,quando ho prenotato la visita mi hanno chiesto di portare delle lastre di radiografia recenti ,che quindi dovrei fare prima della visita,visto che io ho problemi sia al bacino che alla schiena,come deve essere fatta la radiografia per essere più dettagliata,cioè per vedere i gradi di scoliosi o per vedere di quanti cm è dislivellato il mio bacino?cosa dovrebbe scrivere il mio medico curante nella ricetta? oppure le radiografie alla schiena vengono effettuate tutte allo stesso modo??mi pùo delucitare gentilmente…le auguro una buona serata,cordiali saluti….

Commento di rosi
Il 28/01/2014 alle 20:34

Salve, desideravo kiedervi, nel vs centro è possibile fare un teleconsulto ufficiale? Se si mi date gentilmente indicazioni? Se non è fattibile, vi illustro il caso e se possibile mi date un consiglio: mia figlia ha 30 mesi e dagli rx e visita ortopedica le è stato diagnosticata una scoliosi infantile idiopatica di 49 gradi cobb, nella risonanza il midollo è in perfetto stato e così anke gli altri organi, il medico ke la segue non vede soluzioni diverse da quella dell’intervento d kirurgia del rakide con la tecnica del magnete, ke ne pensate? Vi sarei veramente grata se mi rispondeste, cordiali saluti

Commento di Fabio Zaina
Il 04/02/2014 alle 11:12

Cara Signora Rosi,
in realtà, anche tra i chirurghi c’è un’accesa discussione se in casi come quello di sua figlia sia meglio operare subito sapendo che però ci vorranno più interventi oppure mettere un corsetto rigido. Il problema della chirurgia a questa età è infatti quello della necessità di intervenire più volte per seguire la crescita, e ogni intervento comporta rischi importanti. L’obiettivo del corsetto è quello di controllare la situazione durante gli anni della crescita puntando, se possibile, a evitare del tutto l’intervento, viceversa ad arrivare alla tarda adolescenza per poter fare un solo intervento riducendo drasticamente i rischi.
Quindi, in queste situazioni, noi di ISICO optiamo per il corsetto. Se volesse un parere personalizzato sul caso di sua figlia potrebbe contattare la nostra segreteria per fissare un appuntamento con un medico della nostra equipe. Purtroppo il teleconsulto non è adatto a valutare i pazienti con questi problemi, specialmente così piccoli.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di Simona
Il 12/10/2014 alle 23:13

Sono la mamma di Riccardo, un bambino di 8 anni nato con varie malformazioni all’apparato digerente (atresia dell’esofago, del duodeno ) e, in associazione, alcune malformazioni vertebrali e costali nel tratto dorsale( emispondilo, fusioni arcali e costali, vertebre a farfalla) . Fino a qualche mese fa, la sua scoliosi destro convessa di 20° e’ rimasta pressoché invariata. Adesso invece sta cominciando ad evolvere. La tac parla di 56° per vertebre neutre nel tratto d 5 d 10 anche se, esteticamente non sembra cosi’ importante. Le strade che ci hanno prospettato sono due: il corsetto Milwakee fino a fine crescita, o il percorso chirurgico ( barra vertebra-costola, allungabile periodicamente con delle incisioni o rimozione dell’emispondilo ). Noi siamo propensi per la via chirurgica anche perche’ l’enorme sacrificio del busto non escluderebbe l’intervento definitivo oltre ad aggravare i problemi psicologici che Riccardo ha a causa della sua storia pregressa. Siamo pero’ molto spaventati da quello che il nostro bambino dovra’ affrontare, dei rischi, delle sofferenze fisiche.
Ho letto molto il blog di Isico e so che la filosofia alla base e’ conservativa.Mi sembra un approccio molto attento, professionale e valido. Mi chiedo pero’ andrebbe bene anche peruna scoliosi causata da malformazioni complesse come quella di Riccardo? Vorrei davvero avere un vostro parere.
Grazie per l’attenzione che vorrete dedicarmi.
Simona

Commento di Fabio Zaina
Il 15/10/2014 alle 11:37

Cara Signora Simona,
le scoliosi congenite sono piuttosto imprevedibili: esistono casi che non evolvono e rimangono stabili anche senza trattamenti ed altre che progrediscono in maniera significativa. Questo dipende dal tipo di deformazione e dall’equilibrio generale della schiena nei tre piani dello spazio, e se il tronco è in equilibrio non è affatto improbabile avere una situazione stabile.Ma in generale bisogna dire che in queste situazioni più che mai ogni caso è a sé.
Noi siamo abituati a gestire anche questi casi, così come facciamo con le scoliosi idiopatiche. Il vantaggio dei nostri corsetti è che hanno un impatto molto meno negativo rispetto a quello del Milwaukee, e vista la vostra preoccupazione, dal punto di vista psicologico mi sento di rassicurarvi. E’ però importante ricordare che l’impatto psicologico non dipende solo dalla terapia in sé, che sia un corsetto, un intervento chirurgico o una compressa, ma dipende da come viene accettato e gestito dai pazienti. Nel caso di un bambino di otto anni, dipende soprattutto dai genitori, dai medici, dai tecnici ortopedici, dai fisioterapisti, che devono essere in grado di far capire l’importanza della strada scelta e la necessità di curarsi senza per questo sacrificare la propria infanzia e adolescenza. E credo che il nostro blog sia pieno di ragazzi e ragazze che testimoniano proprio questo.
Un ultimo commento tecnico: non bisogna confrontare TAC e radiografie, perché una è fatta in carico e l’altra in scarico, e in caso di scoliosi congenita, molto dipende da come vengono scelte le vertebre da misurare. Quindi non darei per certo questo peggioramento a meno di un confronto Rx in piedi contro Rx in piedi misurato dallo stesso operatore.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di Simona
Il 17/10/2014 alle 08:04

Grazie dott. Zaina, per la sua risposta esauriente. Il medico che sta seguendo Riccardo ha definito la sua curva scoliogena, osservando le malformazioni sui due lati. Adesso dovremo fare una risonanza per escludere malformazioni al midollo.
Mi chiedevo, potrebbe esserci la possibilita’ di incontrarla a Roma o nella sedeIsico di Palestrina per una visita?
Buona giornata e grazie ancora!
Simona

Commento di Ivanka
Il 16/01/2015 alle 22:07

Salve! Sono una mamma di una ragazza che é in cura a ISICO, e mi trovo molto bene. Dopo 4 mesi sono spuntati fuori i primi risultati positivi di miglioramento e sono molto felice. La prossima visita è tra poco e speriamo a nuovi risultati.Come che ho letto che i dottori di ISICO hanno fatto anche un seminario in Slovenia, volevo sapere se anche la c’è la possibilità di curare i ragazzi come qui. Voglio aiutare una mia amica che vive in Croazia. Grazie mille! Cordiali saluti, Ivanka.

Commento di susie
Il 18/01/2015 alle 23:28

Salve sono la mamma di Alessia una bambina in cura c/o Isico dal mese di novembre.Mia figlia porta il corsetto tipo chenneau 21 ore al giorno.Ha incominciato ad indossarlo il 20 dicembre e tra pochi giorni faremo la rx in corsetto.È una bambina molto paziente e ha indossato da subito ( tranne i primi 3 giorni) il corsetto facendosene una ragione ma spesso si lamenta dicendo che il corsetto tende a salire molto( anche se lo stringiamo correttamente fino ai segni indicati).Cortesemente potreste dirmi se è normale che sia così anche perchè, al collaudo, se non ricordo male, il dottore ci disse che non poteva abbassarle il corsetto che già le faceva male sotto le ascelle, perchè dopo qualche giorno sicuramente il suo corpo avrebbe tentato di sfuggire al corsetto uscendo verso l’alto quindi esattamente il contrario di ciò che invece succede. Considerando che a metà febbraio abbiamo l’incontro con il fisioterapista x controllare gli esercizi è secondo voi opportuno che venga controllato anche il corsetto da un dottore o da un tecnico?
Grazie mille a chi mi risponderà.
Cordiali Saluti, Susie

Commento di Rossana
Il 19/01/2015 alle 18:03

Cara Susuie direi che puoi stare tranquilla,il fastidio alle ascelle il primo mese è normale e si può protrarre anche un pò di più essendo la zona molto delicata,e non è che il corsetto tende a salire, è che il busto x correggere deve essere alto.Con il tempo vedrai che tua figlia si abituerà,all’inizio la mia metteva dei salvaslip non solo sotto le ascelle ma ovunque avesse fastidio e la pasta fissan,spero di esserti stata di aiuto.In bocca al lupo!

Commento di susie
Il 19/01/2015 alle 21:48

Cara Rossana grazie mille della tua gentile risposta.
In effetti pensavo fosse come hai detto tu… ma una rassicurazione aiuta a stare più sereni.Seguirò i tuoi consigli.Un caro saluto.

Commento di Monia Lusini
Il 20/01/2015 alle 10:43

Buongiorno Sig.ra Ivanka,
purtroppo non abbiamo centri ISICO in Slovenia, abbiamo solo tenuto delle lezioni come corsi di aggiornamento.
Sicuramente ci saranno colleghi altrettanto bravi e competenti, ma non c’è un nostro centro di riferimento.
Cordiali saluti
Monia Lusini

Commento di Sabrina Donzelli
Il 21/01/2015 alle 08:11

Gentile Signora Susie,
generalmente dopo poco tempo dall’inizio dell’indossamento la spinta verso l’alto genera un abbassamento delle ascelle, questo avviene grazie alla correzione ottenuta stringendo il corsetto sempre di più, arrivando a superare notevolmente i segni fatti in occasione del collaudo in officina ortopedica. Esistono, però alcune eccezioni a questa regola, come ad esempio una crescita accentuata nei diametri che causa una risalita del corsetto e talvolta rende impossibile superare i segni fatti al collaudo. Da quello che lei scrive, potrei anche ipotizzare che Alessia non stringe abbastanza il corsetto, in quanto si limita ad arrivare ai segni, e quindi il corsetto oltre a risalire sicuramente le ballerà addosso! In quest’ultimo caso inviti Alessia a stringere sempre il corsetto al massimo, solo in questo modo il corsetto lavora bene, si nasconde meglio sotto i vestiti, non risale e non balla addosso.
In ogni caso non si tratta di un mal funzionamento del corsetto, ma di compensi che si correlano con l’imprevedibilità della crescita.
Con la valutazione della radiografia con il corsetto, il medico che la segue le farà sapere se è meglio rivedere il corsetto in officina ortopedica per attuare delle piccole modifiche.
Tenga poi presente che i terapisti, in occasione della seduta fanno sempre una valutazione del corsetto, e in caso di necessità vi indirizzeranno a un controllo con il medico, o semplicemente vi invieranno in officina per dei piccoli adattamenti.
Spero di averle chiarito un po’ le idee!
Sabrina Donzelli

Commento di susie
Il 22/01/2015 alle 12:37

Gentile Dott.ssa Sabrina Donzelli,
La ringrazio tanto per la Sua pronta risposta effettivamente non abbiamo mai provato a stringere il corsetto oltre i segni fatti un mese fa al collaudo, adesso proveremo a fare come Lei ha suggerito forse risolveremo così il problema.Proprio ieri abbiamo fatto la radiografia con il corsetto che manderò oggi al Dott.Negrini e a febbraio vedremo il terapista e magari anche loro potranno controllare meglio.
Grazie ancora per i Suoi chiarimenti.
Cordiali Saluti
Susie

Commento di Elena Petru
Il 02/02/2015 alle 23:32

Gentile dr. Negrini,mia figlia ha 12 anni ed le è stato diagnosticata la scoliosi con spalla sx abbassata di 15mm,strapiombo del tronco sx di 15mm,importante asimmetria della scapola dx e del triangolo della taglia sx, gibbo dorsale dx di 15mm e di 8 mm a livello lombare,dorso piatto e marcato strapiombo anteriore del tronco, curva dorsale dx 30 e lombare sx pressoché uguale. Terapia :corsetto Lionese classico 22ore su 24, rieducazione posturale 2 volte sett. e sedute di osteopatia e ridurre nuoto e volte/sett.Vorrei sapere la sua opinione, potrei fare qualcosa in più? Il tipo di corsetto va bene per i problemi che ha mia figlia? So che lei è molto impegnato, ma spero che riuscirà a rispondermi, farei di tutto per cercare di aiutare mia figlia, se lei pensa che è meglio visitarla, prenoto una visita. La ringrazio per tutto quello che ha scritto, leggere mi ha aiutato molto, le auguro tutto il bene del mondo e spero di ricevere una risposta. Grazie.

Commento di Stefano Negrini
Il 10/02/2015 alle 10:48

Cara Elena,
la scoliosi è una patologia complessa e per questo, in alcuni casi si può approcciare in maniera diversa.
Da quello che scrive la prescrizione di un corsetto associato ad esercizi specifici potrebbe essere adatta. Ma senza aver visitato sua figlia è impossibile darle pareri rispetto al tipo di corsetto ed al dosaggio. Per quel che riguarda lo sport sua figlia può fare ciò che le piace, con regolarità. Per quel che riguarda le sedute di osteopatia non ci sono prove scientifiche che confermino la loro utilità.
Spero di averle chiarito un po’ le idee.
Stefano Negrini

Commento di Virginia
Il 10/02/2015 alle 11:15

Buongiorno, ho bisogno di un consiglio: mia figlia porta lo sforzesco a tempo pieno da più di sei mesi ed è molto brava. Ora ci troviamo alle prese ( temevo da tempo questo momento) con l’influenza, per di più quella con dolori di pancia, vomito e disturbi intestinali. Con il busto è una vera tortura. So che non si può e non si deve togliere, gliel’ho però allentato parecchio, perché le fa male tutta la zona addominale. È pericoloso per la sua scoliosi tenerlo qualche giorno meno stretto del solito? Grazie a chi mi risponderà

Commento di MILENA
Il 11/02/2015 alle 09:21

Buongiorno, mia figlia di 8 anni porta un busto Cheneau da 2 mesi e adesso tutte le volte che se lo toglie per fare ginnastica a scuole le viene mal di testa molto forte…. Qualcuno ha avuto lo stesso problema ? Puo’ essere causato dalla circolazione modificata dalla costrizione del busto ? Grazie a chi puo’ aiutarmi !!

Commento di giovanna
Il 18/02/2015 alle 11:34

Buongiorno , mia figlia dal 22 gennaio porta lo Sforzesco 23 ore, la ammiro tantissimo perché sin da subito lo ha indossato per le ore prescritte nonostante tutti i disagi che ne conseguono. Da qualche giorno mi riferisce di avere fastidio alla gamba dx, dice che di tanto in tanto si sente il piede intorpidito come se non lo sentisse. Vorrei capire se questo può dipendere dai fastidi che si avvertono nei primi giorni, o se non ha nulla a che vedere con il corsetto .
Grazie mille in anticipo a chi mi vorrà rispondere!!!!!!!!!

Commento di Roberto
Il 18/02/2015 alle 14:47

Buona sera a tutti , anche mia figlia 12 anni che porta il busto sforzesco da 5 giorni per 23 ore , ha iniziato ieri sera a lamentare dolori alla gamba più che al piede, la sente gonfia strana e indolenzita. Anche io gli stò dicendo che potrebbe essere il nuovo busto che magari sforza diversamente la muscolatura poi ho visto il commento di Giovanna…… Puo essere davvero cosi??? Poi ho un altro quesito da chiedere ai medici ISICO oppure a chi sa per certo. L’ora libera ( tenendo il busto 23 ore al giorno ) deve essere per forza sempre la stessa??? Cioe sempre dalle 20 alle 21 o dalle 19 alle 20, comunque tutti i giorni alla stessa ora?? Grazie a chi mi toglierà il dubbio…. Saluti Roberto dalla prov. di Cagliari..

Commento di giovanna
Il 19/02/2015 alle 10:17

Ciao Roberto, per l’ora di “libertà” io ho capito che possono decidere i ragazzi in piena autonomia quando toglierlo, il Dr. Negrini che ha visitato mia figlia le ha detto che può toglierlo quando decide lei vuoi che sia per l’ora di danza o quando esce da scuola l’importante che sia 1 ora + 20 minuti compresi gli esercizi. Per i fastidi alla gamba spero che ci rispondano i medici per rassicurarci. Un caro saluto Giovanna

Commento di Sabrina Donzelli
Il 19/02/2015 alle 11:18

Cara Giovanna,
i formicolii e la sensazione di avere la gamba o il piede intorpidito, possono essere causati dal corsetto. La prima cosa da fare è verificare che il corsetto venga indossato in maniera corretta, ossia bene alto sotto ascelle. Spesso i ragazzi abbassano il corsetto per non avvertire il fastidio sotto le ascelle, ma questo genera una eccessiva compressione a livello del bacino che porta questo tipo di disturbi.
Se sua figlia indossa sempre il corsetto ben alto sotto le ascelle, allora il corsetto va rivisto in officina, il prima possibile, per apportare le modifiche necessarie ad evitare tale disturbo.
Sabrina Donzelli

Commento di giovanna
Il 19/02/2015 alle 12:31

Grazie Dott.ssa, per le informazioni e per la tempistica della Sua risposta, siete davvero splendidi, verificherò, sa i primi giorni sono un po un rodaggio per tutti e spero che lo indossi male piuttosto che sia un difetto del corsetto, visto che siamo un po lontani (Catanzaro – Calabria ).
Buona giornata e grazie ancora!!!

Commento di roberto
Il 19/02/2015 alle 19:08

Un ringraziamento anche da parte mia alla gentilissima dott.ssa Donzelli che rispondendo a Giovanna a risposto anche a me…. Rivediamo bene il momento in cui lo indossa dopo la pausa con piu attenzione. Grazie Giovanna per avermi gentilmente risposto.

Commento di Sabrina Donzelli
Il 20/02/2015 alle 14:26

Gentile Signor Roberto,
ricordo anche a voi che il corsetto va indossato sempre ben alto sotto le ascelle.
Soprattutto i primi giorni è fondamentale che i ragazzi si possano sdraiare, per indossarlo, in questo modo la schiena è rilassata, e si lascia correggere di più; il corsetto non scivola giù e si è più sicuri di aver rispettato le altezze corrette e si riesce a chiudere e quindi stringere meglio. Come vi è stato spiegato in sede di collaudo è fondamentale stringere sempre al massimo il corsetto, per evitare che balli troppo addosso. Un fastidio alla regione anteriore della coscia, come un formicolio o una lieve alterazione del tatto, è spesso correlato con un indossamento scorretto, corsetto troppo basso o corsetto troppo largo, spesso si presenta quando i ragazzi sono seduti. Se il fastidio persiste nonostante un corretto indossamento, allora è possibile che il corsetto debba essere adeguato in officina ortopedica. Se il fastidio alla gamba si presenta con un dolore o fastidio che scende lungo la coscia, sotto il ginocchio, fino al piede, allora conviene consultare il medico che vi segue per un ulteriore controllo del corsetto.
Vi ricordo, inoltre che il supporto del terapista che vi segue per gli esercizi è di fondamentale importanza anche per il controllo del corsetto, o per i disturbi che talvolta si generano durante la terapia.
L’ora di libertà può essere fatta in qualsiasi momento della giornata e sarà sua figlia a scegliere quando per lei è comodo farla. E’ importante che la pausa sia sempre di un’ora, e non di più, poi può essere fatta un giorno al mattino, il giorno successivo al pomeriggio e a volte la sera, non ha importanza.
Spero di averle chiarito un po’ le idee.
Sabrina Donzelli

Commento di roberto
Il 20/02/2015 alle 19:21

Grazie dott. Donzelli, per la sua disponibilita’ e gentilezza, mia figlia inizia giovedi 26 il programma di esercizi a Sassari, verificheremo con il medico isico in citta’. Spero il corsetto vada bene, dopo tutti i vari ritocchi di venerdi 13, ricorda c’era lei al collaudo….. Un saluto. Roberto

Commento di Giovanni
Il 14/09/2015 alle 19:06

Buongiorno io ho un figlio di 3 anni con scoliosi infantile e curato al — perche ha una malattia rara sindrome di di George.Noi genitori siamo,molto preoccupatoi da questa scoliosi di 30 gradi che ha,ci hanno messo in lista di attesa per questa operazione con le barre magnetiche che si allungano con il tecomando con delle pulsazioni ho tanta paura vorrei tanto conoscere qualche genitore che gia ha effettuato questo operazione se mio figlio potra svolgere atti quotidiani uguali ad altri bimbi normali.mi potete assicurare se questa tecnica nuova sia la cosa giusta da fare.la mia vita e nello sconforto piu totale.grazie delle risposte

Commento di Sabrina Donzelli
Il 22/09/2015 alle 15:00

Caro Signor Giovanni,
l’intervento che le hanno proposto, come tutti gli interventi alla colonna vertebrale, comporta dei rischi intraoperatori, ma la scelta della chirurgia come prima approccio alla scoliosi, nei bambini piccoli come suo figlio, comporta la certezza di sottoporli a più di un intervento chirurgico, con conseguente moltiplicazione dei rischi stessi.
L’uso delle barre allungabili, ha permesso di ridurre il numero degli interventi, rispetto a quanto veniva fatto anni fa, ma in ogni caso parliamo di 2-3 interventi nella migliore delle ipotesi, da qui a quando la crescita sarà conclusa. Inoltre, l’uso delle barre allungabili, è ancora molto controverso anche tra i chirurghi vertebrali. Almeno la metà dei chirurghi non è d’accordo con l’uso delle barre allungabili, perchè si tratta di tecniche chirurgiche nuove e per le quali non esistono valutazioni a lungo termine. Ecco perchè alcuni chirurghi, ritengono opportuno provare con il corsetto, e rimandare il più possibile l’intervento.
Quali altre alternative ci sono ?
Nei bimbi piccoli l’alternativa è quella di far indossare un corsetto per tutto il periodo dell’accrescimento, con l’obiettivo assoluto di rimandare la terapia chirurgica a fine crescita, ossia affrontare un unico intervento. In alcuni casi si riesce ad evitare completamente l’intervento chirurgico.
Mi sembra doveroso darle alcune informazioni relative alle indicazioni terapeutiche per la scoliosi, sancite dalle linee guida internazionali attualmente in vigore.
La terapia della scoliosi punta ad arrivare a fine crescita con curve che non superino i 30° perchè è dimostrato un rischio crescente di peggioramento anche nella vita adulta per tutte le curve che superino questa soglia. Il tipo di corsetto, e il numero di ore di indossamento variano a seconda dei casi, cercando di scegliere la terapia a più basso impatto ma con la massima probabilità di riuscire a perseguire l’obiettivo ottimale realizzabile.
L’indicazione chirurgica sussiste per curve che superino i 45-50°; ma esistono alcune eccezioni, ad esempio le forme di scoliosi secondaria, (come potrebbe essere quella di suo figlio) che hanno un potenziale di peggioramento maggiore rispetto alle forme idiopatiche, ed altri motivi variabili da caso a caso per cui lo specialista esperto fa questo genere di scelta.
Capirà che è molto difficile, darle delle indicazioni personalizzate senza una approfondita valutazione.
Come genitore, capisco profondamente i suoi dubbi, ma per poter fare una scelta consapevole rispetto alla salute di suo figlio, oltre a raccogliere informazioni circa le esperienze altrui, (potrà trovare alcune testimonianze in questo Blog) vi consiglio di chiedere ulteriori consulti, da parte di specialisti esperti nel trattamento della scoliosi infantile.
Vi faccio i miei più sinceri auguri
Sabrina Donzelli

Scrivi un commento