Il blog di Isico dedicato alla scoliosi
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Perché aggiornare le terapie

7 maggio, 2019 (09:17) Di: Fabio Zaina

In Isico proponiamo ai nostri pazienti terapie comprovate dalle evidenze scientifiche che risultano da studi nostri e di altri istituti di ricerca pubblicati su prestigiose riviste internazionali. Usare un corsetto al posto di un altro non è semplicemente il risultato di una scelta personale ma deriva dai dati che hanno dimostrato che quel corsetto ha risultati migliori nella terapia oppure paragonabili ad  altri che sono però molto più invasivi nella vita dei nostri pazienti.
Le terapie non aggiornate sono un problema reale (e aggiungiamo a volte pericoloso per la salute dei pazienti), che riguarda tutti gli ambiti della medicina, non solo quello ortopedico e fisiatrico. Di fatto, possiamo affermare che l’aggiornamento va a macchia di leopardo: ci sono clinici estremamente aggiornati ed altri che non lo sono affatto.
Per quanto riguarda la terapia della scoliosi, le innovazioni ci sono state e alcune sono state rivoluzionare. Se vogliamo parlare di corsetti meno invasivi, abbiamo per esempio lo SpineCor, nato negli anni novanta e che noi utilizziamo da più di 10 anni. Pur non essendo adatto a tutti i casi può essere applicato con successo nella maggior parte delle scoliosi giovanili (quelle diagnosticate prima dei 10 anni di età e nelle quali abitualmente trova ancora troppo spazio il corsetto Milwaukee) e nelle scoliosi adolescenziali non troppo severe.

Presso il nostro Istituto è stato sviluppato un corsetto estremamente innovativo, lo Sforzesco, completamente “Made in Italy”:  sostituisce il gesso garantendo risultati analoghi insieme ad una migliore qualità di vita in virtù della possibilità di rimuoverlo quotidianamente per una una doccia e un cambio maglietta.

Nel nostro centro il corsetto Milwaukee non viene usato, anche perché ha un impatto psicologico sui ragazzi non trascurabile. In letteratura ci sono corsetti che si sono dimostrati efficaci senza questo impatto e molto più facilmente nascondibili sotto ai vestiti, proprio come il nostro Sforzesco.

Questi sono un paio di esempi, ma possiamo anche aggiungere gli esercizi SEAS, che hanno sostituito la “ginnastica posturale” o “ginnastica correttiva” o “ginnastica medica” che dir si voglia permettendo di ridurre il numero di ragazzi che hanno bisogno il corsetto.

Ci sono invece terapie che vengono proposte, attualmente, ma non hanno mai dato dimostrazione di efficacia, come l’elettrostimolazione. Per quello che riguarda la cura della scoliosi in letteratura si parla di osservazione, esercizi, corsetti e chirurgia. Tutto il resto deve essere dimostrato per essere dichiarato utile.

Le innovazioni ci sono, e non sono poche.  Aggiornarsi costa fatica, e la tentazione di rimanere fermi a quello che già si conosce e che ha permesso dei buoni risultati è forte. Noi di ISICO siamo convinti della necessità di mantenersi sempre aggiornati, e questo lo dimostra sia il nostro sforzo nel campo della ricerca, sia nell’applicare immediatamente tutte le novità supportate da dati scientifici, evitando quanto non sia scientificamente provato.

Commenti

Commento di Anna
Il 21/06/2019 alle 16:56

Buonasera vorrei avere più informazioni su di voi….mia figlia ha scogliosi di 40 gradi

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