Il blog di Isico dedicato alla scoliosi
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Curare la scoliosi …con le illusioni

14 luglio, 2010 (13:30) Di: Stefano Negrini

In risposta all’intervento di Salvo.

Purtroppo non è fantascienza ma l’ennesima teoria scagliata addosso alle schiene di chi soffre di scoliosi. Come se creare illusioni non fosse nefasto almeno quanto applicare delle tecniche di non provata efficacia che potrebbero addirittura poi rivelarsi dannose.
Già Ippocrate (sulla base dei mosaici romani) appendeva i pazienti scoliotici a testa in giù per trazionarli e raddrizzarli, ed in passato in Russia mettevano a letto per anni i bambini con scoliosi nell’idea che “fuori” dalla forza di gravità la scoliosi non si formasse. Purtroppo non ha funzionato (o per fortuna…).
Oggi in Italia qualcuno propone gli esercizi in sospensione, appesi: nessuna prova di nessun genere, e neanche alcuno studio teorico che sostenga che possa essere in qualche modo qualcosa di utile. Ma i seguaci sono partiti dalla Toscana e si stanno diffondendo…
Poi qualcuno ha pubblicato su giornali nazionali che cura la scoliosi con la ginnastica da circo. Una volta nei circhi si “sfruttavano” le malattie per mostrare al mondo i cosiddetti fenomeni da baraccone, oggi si fa il contrario. Ma anche per questa terapia non ci sono prove da nessuna parte, e neanche studi teorici che dicano che possa avere un senso. Anzi, ci sono forti sospetti (ossia molti studi) che tutto ciò che rende molto elastica la schiena, che la rende molto snodata fa peggiorare la scoliosi.
Speriamo che questa ginnastica circense prima di tutto non faccia danni (su questa ginnastica si può leggere un  articolo apparso sulla rivista della Società Italiana Ginnastica Medica: http://www.gss.it/la_ginnastica_aerea.pdf).
Una parola a parte merita un’altra “religione” spuria (basata sulla fede in chi alla “santona” – almeno in questo caso –  crede, includendo fisioterapisti e pazienti) che è nata a Milano negli ultimi anni, di cui a volte si parla nei giornali o si sente per radio anche nazionali, che predica che la scoliosi ha cause psicologiche (assurdo !!!), che colpevolizza i genitori separati dicendo che sono loro ad aver causato la scoliosi (evviva l’attenzione psicologica !), che propone esercizi che da anni hanno dimostrato di essere controproducenti per la scoliosi, applicati da uno, a volte due terapisti, e che richiede “stage” intensivi annuali.
Questa purtroppo si diffonde come una malattia infettiva in giro per l’Italia. Ma state attenti, non ha senso ed ho già visto troppi pazienti rovinati (letteralmente) da questa terapia.Ho già avuto modo di polemizzare in passato con qualche persona che al blog partecipa a proposito dei “praticoni”: in questo caso neanche di “praticoni” si tratta, ma di persone che hanno studiato, hanno lauree e specialità mediche, ma fanno dei danni. Infatti, se queste terapie vengono applicate dovrebbero avere almeno uno straccio di prova scientifica, altrimenti diventano sperimentazione, e la sperimentazione si può applicare sull’uomo solo rispettando alcune precise norme etiche, altrimenti si fa danno e si compie una frode. Ed i danni che si provocano non possono in alcun modo essere giustificati neanche dal “fin di bene”, come avviene in medicina in generale.
Ovviamente, applichiamo sempre il beneficio del dubbio: è possibile che queste tecniche, così “chiare” ed efficaci per chi le propone, possano anche essere utili in qualche caso specifico; ed è possibile che gli ignoranti siamo noi ed i conoscitori siano coloro che propongono queste metodiche; quindi, è possibile che un domani, di fronte alle pubblicazioni di questi colleghi creativi e molto convincenti, ci ricrederemo. Ma dopo anni che queste tecniche vengono applicate, insegnate, e diffuse in Italia, non abbiamo ancora visto le pubblicazioni SERIE e scientifiche che dimostrassero che servono a qualcosa. Continuiamo ad aspettarle, ma nel frattempo non solo dubitiamo ma vediamo anche dei danni. E non ci risulta che i pazienti sappiano di essere inclusi in sperimentazioni cliniche. Quindi, è comprensibile perché il beneficio del dubbio si affievolisce sempre più e la rabbia invece aumenta…
In Italia abbiamo avuto il caso Di Bella per i tumori, ma non avete idea di quanti “casi Di Bella” si potrebbero mettere in piedi per la scoliosi… e nel nostro blog ne abbiamo la chiara dimostrazione. Purtroppo il processo della fiducia acquisita da parte delle persone impedisce poi di essere oggettivi una volta caduti in una di queste trappole e quindi anche il danno può essere poi giustificato o interpretato in modo positivo (ricordate la Sindrome di Stoccolma, un processo psicologico assolutamente ben descritto ? E’ quella situazione in cui chi subisce il torto si “innamora” di chi lo compie e lo giustifica, descritto per la prima volta nella capitale Svedese su persone rapite e tenute a lungo in ostaggio. Ecco, si applica anche al rapporto terapeuta-paziente, dove c’è un’inevitabile dipendenza cui si aggiunge la fiducia… un processo utile per curare, ma anche pericoloso se la fiducia è mal riposta).
Scegliete con cautela, per favore, e non fidatevi solo di chi vi affascina o vi propone qualcosa che vi piace di più di quello che la medicina ufficiale offre. Potreste dovervi pentire e vi garantisco che, dopo aver visto tanti, troppi genitori pentiti della “religione milanese” per la scoliosi, trovar pace è difficile…
Stefano Negrini

Commenti

Commento di caterina melillo
Il 20/07/2010 alle 17:04

Buongiorno, sono la madre di una ragazzina di 13 anni compiuti a dicembre 2009 alla quale è stata riscontrata nel mese di gennaio una scoliosi dorso lombare.
E’ cominciato l’incubo, come una nuvola a ciel sereno non avendo alcun precedende in famiglia e avendo sottovalutato l’impercettibile differenza che la ragazzina aveva notato l’estate scorsa nella curva dei fianchi.

La diagnosi dell’esame del rachide in toto ortostatismo è la seguente:

scoliosi ad S italica del rachide dorso lombare senza dismetria del bacino ne’ degli arti inferiori. Non apprezzabili alterazioni morfologiche strutturali a carico dei metameri esaminati. Spazi intertersomatici di ampiezza regolare.

La diagnosi dell’ortopedico e’ stata la seguente:
Rx 25° Risser 1/2.
C…50-0-40
S…D7 dx L5L, sin 6 Gibbo d7 dx 5L sin 10
Si consiglia l’uso di corsetto Boston alto con pail di spinta lombare sinistra centrato su L2 e dorsale destra su D9.

Preciso che:

la prima mestruazione e’ arrivata a 10 anni e mezzo, negli ultimi due anni la ragazzina è cresciuta ancora piu’ di 10 cm, raggiungendo un’altezza di 1,52 m per 40 Kg, noi genitori non siamo alti (io 150 cm e mio marito 160 cm) la costituzione è definita dal pediatra longilinea, non ha mai praticato sport e solo nel mese di dicembre ad un controllo pediatrico è stato suggerito il controllo ortopedico, mentre nel settembre 2008 era stato rilevato dal pediatra un atteggiamento scoliotico e suggerito di praticare uno sport qualunque.

Oggi l’ortopedico ha prescritto l’uso del corsetto fin dal collaudo dello stesso per 22 ore al giorno.
Dopo il primo controllo il 23/4 e’ stato riscontrata l’idoneità del corsetto anche se non completamente contenente la dorsale e un miglioramento nella curva lombare C. 30-0-50 prescrivendo una radiografia per settembre con indosso il corsetto.

Dopo aver consultato il vostro blog chiedo cortesemente di sapere se è possibile immaginare quando finira’ l’accrescimento, se prima del raggiungimento della completa maturazione ossea (Risser 5?) potra’ essere ridotto l’uso del corsetto, se è necessario praticare ginnastica correttiva perché l’ortopedico ha considerato non indispensabile praticare alcuna ginnastica.

Ringraziando saluto cordialmente

Commento di caterina melillo
Il 20/07/2010 alle 17:20

Non so se ho sbagliato ad inserire la mia richiesta come commento, ma avrei piacere di conoscere il parere del Dottor Negrini per valutare la possibilità di un controllo presso il centro, noi abitiamo a Napoli e siamo in cura presso il Policlinico della ns citta’.
Grazie

Commento di Fabio Zaina
Il 22/07/2010 alle 11:58

Gent.ma Sig.ra,
è difficile rispondere con certezza alle sue domande. Mediamente, per arrivare al completamento della crescita ossea da Risser 1/2 ci vogliono dai 3 ai 5 anni, salvo poi casi particolari. Lo svezzamento dal corsetto dovrebbe avvenire in maniera graduale, riducendo le ore progressivamente per abituare la schiena a sostenersi senza l’aiuto del corsetto. Ma la rapidità con cui si riducono le ore dipende dal risultato e dal mantenimento dello stesso durante il progressivo abbandono. Per quanto riguarda gli esercizi, abbiamo documentato la loro importanza nella fase correttiva e nella fase di abbandono del corsetto. Tuttavia, siamo al corrente del fatto che non tutti li prescrivono, e ciò può essere in parte dovuto al fatto che incappare in “esercizi sbagliati” che al posto di aiutare favoriscono il peggioramento è concreto. Tuttavia è chiaramente documentato che chi non fa esercizi durante la fase di abbandono tende a perdere parte del risultato, perché la schiena non è in grado di sostenersi.
Quindi, ancora una volta, il consiglio è di impostare una terapia completa, con corsetto + esercizi specifici.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di caterina melillo
Il 23/07/2010 alle 13:09

Gentile dottore, La ringrazio veramente di cuore per aver risposto alla richiesta. Sono molto spaventata perche’ anche se l’ortopedico che segue mia figlia mi comunico’ che 25° di scoliosi dorso lombare non sono gravi, non fa previsioni per il futuro e mi riprende duramente se chiedo circa la possibilita’ di ridurre le ore di corsetto.
Le confesso che mia figlia ora che siamo in estate non lo indossa per le 22 ore prescritte, riducendo a 19 ore e minaccia di fare altrettanto all’inizio dell’anno scolastico. Questo potrebbe aggravare la situazione o evitare solo un eventuale miglioramento gia’ che ho letto che 16 ore sono contenitive e piu’ di 16 ore correttive? Possiamo sperare in caso di miglioramento che le ore si riducano prima della completa maturazione ossea?
Grazie

Commento di Sofia
Il 23/07/2010 alle 13:50

Caro dottor. Negrini,
la ringrazio davvero di cuore per aver creato questo blog , mi ha aiutata molto ad accettare il busto. Volevo fare il camp ISICO, ma l’ho scoperto tardi, non è che mi potrebbe dare altre informazioni? Davvero complimenti è un dottore molto competente e mi fa davvero piacere che si preoccupa del nostro stato psicologico.
Sofia

Commento di Fabio Zaina
Il 27/07/2010 alle 16:14

Gent.ma Sig.ra,
se è difficile per il medico che la segue fare previsioni, per me è proprio impossibile dire su questo blog cosa accadrà. Tutto quello che posso dire è che più sconti sua figlia si farà rispetto alla prescrizione, maggiori saranno i rischi. Ma non posso dire nulla di preciso.
A volte (raramente) ci sono ragazze fortunate che si fanno lo sconto in termini di ore di indossamento e non hanno problemi, mentre la maggior parte delle volte chi si fa lo sconto perde almeno in parte il risultato che stava ottenendo.
Per quanto riguarda le ore per contenere o migliorare la curva, secondo la nostra esperienza ci vogliono almeno 18 ore per migliorare. Stare al di sotto di questo dosaggio non sempre consente di mantenere la stabilità, dipende dall’entità della scoliosi e dalla fase di spinta.
L’unico consiglio resta di affidarvi al medico che vi segue e seguire le sue indicazioni.
Fabio Zaina

Commento di caterina melillo
Il 27/07/2010 alle 20:13

Grazie mille dottore, insieme con mia figlia osserveremo quanto prescritto

Commento di rosa
Il 08/08/2010 alle 22:18

Salve,
all’età di 16 anni mi è stata diagnosticata un’ ipercifosi con angolo > 90° e iperlordosi con angolo = 64°. L’ortopedico mi aveva prescritto della fisioterapia alquanto inutile e successivamente corsetto non meglio definito.
Non soddisfatta decido di cambiare medico, ricordo ancora quel giorno che uscii dall’ambulatorio in lacrime… l’ortopedico mi disse che ormai era troppo tardi e il busto non poteva servire a nulla, ma che non sarei comunque peggiorata..magari!
Cambio ancora ortopedico, corsetto lionese, in attesa dell’intervento chirurgico.
Non vedendo risultati e pensando che l’ortopedico precedente avesse ragione, mi sono arresa e ho lasciato passare inutilmente gli anni.
Così, ora, dopo 10 anni, mi ritrovo con un maggior peggioramento, ormai è diventato un peso anche uscire dalla porta di casa per via dell’estetica, se potessi metterei un corsetto soltanto per sentirmi più a mio agio.
Vorrei fissare un appuntamento, ma ho paura di sentirmi dire che l’unica cosa che posso fare per migliorare l’estetica è sottopormi all’intervento chirurgico, cosa che per ora non voglio fare.
Chiedo gentilmente ai dottori del blog se potrei essere ancora in tempo per sperare di migliorare sul piano estetico.

Commento di marco
Il 11/08/2010 alle 17:13

Io mi sono operato di scoliosi un mese e qualcosa fa…se qualcuno voglia sapere qualunque cosa…mi aggiunga a questo contatto…intermarkus@hotmail.it

Commento di Fabio Zaina
Il 12/08/2010 alle 08:46

Gent.ma Rosa, se non ho fatto male i conti, lei dovrebbe avere circa 26-27 anni. A questa età è possibile utilizzare ancora il corsetto per migliorare l’ipercifosi. I risultati sono un po’ inferiori a quelli che si ottengono in adolescenza, ma si può ancora fare qualcosa.
Fabio Zaina

Commento di Stefano Negrini
Il 23/08/2010 alle 09:41

Gentile Rosa
l’ipercifosi si può curare sino alla prima età adulta (questo è nostra esperienza quotidiana ed è stato pubblicato dai colleghi di Lione recentemente).
Personalmente ho avuto una paziente di 38 anni che, nonostante io lo sconsigliassi, ha voluto a tutti i costi mettere un corsetto per migliorare esteticamente la propria cifosi con la quale non riusciva più a vivere. Ha fatto una grande fatica per un paio di anni, ha fatto tantissimi esercizi, si è impegnata a fondo … ed è migliorata. Quindi, se si è disponibili a fare fatica, i risultati si possono ottenere anche abbastanza avanti negli anni, di più di quanto io pensassi sino a quando questa signora mi ha fatto cambiare idea. E senza intervento.
Ovviamente, per sapere se e che cosa si può provare a fare, ci vuole preliminarmente una visita e si devono condividere degli obiettivi ed un percorso terapeutico. Ed ogni caso resta sempre storia a sé.
Cordiali saluti
Stefano Negrini

Commento di francesca
Il 28/08/2010 alle 16:11

A mia figlia è stata diagnosticata la scoliosi ad s italica del rachide.La curva sup. dx convessa ha angolo di cobb di 11° e fulcro nella 7 v.D.La inf.lombare sx convessa ha angolo di cobb di 16° e fulcro nella 1.v.L.Bacino, la porzione di dx è più alta della sx di 1 cm. Cosa devo fare?

Commento di rosario
Il 12/10/2010 alle 08:09

Forse non posso essere in grado di esprimere questa mia opinione, ma la espongo a mò di domanda. Chi appende le persone, non tiene conto della fisiologia muscolare?

Commento di ANGELA SALVIA
Il 30/11/2010 alle 11:28

Gentile Dottore,
a mia figlia è stato prescritto un corsetto lombare tipo Boston. Nell’indossarlo ho notato che la parte pelvica viene fortemente compressa. Non potrebbe causa problematiche all’apparato riproduttivo??? Sono davvero spaventata

Commento di Fabio Zaina
Il 01/12/2010 alle 11:29

Cara Signora Angela,
il corsetto non crea problemi all’apparato riproduttivo. Può stare tranquilla da questo punto di vista. I corsetti come il Boston, per funzionare devono essere piuttosto aderenti. In ogni caso se ci dovessero essere ulteriori dubbi è meglio parlarne con il vostro medico.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di Visitatore
Il 04/05/2012 alle 19:06

Salve,
è la prima volta che trovo questo sito internet e questo blog; il servizio fornito da questi medici, che danno consigli ed esprimono pareri gratuitamente via internet è molto utile; intervengo in questo post, anche se un po’ datato, perchè vorrei porre una domanda più precisa ai medici che sono intervenuti; si è parlato della possibilità di migliorare un dorso curvo mediante corsetto anche in un giovane adulto; ma perchè allora la maggior parte degli ortopedici considera questo trattamento adatto solo in età di accrescimento e inutile al raggiungimento della maturità scheletrica? Inoltre, qual’è più precisamente l’entità dei risultati? Sono risultati sostanziali e apprezzabili visivamente o è un “tentativo” o un “palliativo”? Per esempio, per un giovane tra i 20 e i 30 anni, se il trattamento è eseguito correttamente, con un corsetto adatto e ben realizzato, partendo da una cifosi di 60° secondo Cobb, a quanti gradi potrà arrivare a fine trattamento? Grazie

Commento di Fabio Zaina
Il 08/05/2012 alle 13:09

Gent.mo Visitatore,
come abbiamo già scritto, è possibile migliorare il dorso curvo anche dopo la fine della crescita ossea con il corsetto abbinato agli esercizi. Questo perché con la terapia possiamo modificare la tensione dei legamenti e all’allineamento delle vertebre. I risultati sono variabili e dipendono dalla rigidità della schiena, dalle ore di indossamento effettivo del corsetto, dagli esercizi, e dall’età. Ne consegue che anche il grado di soddisfazione sia soggettivo, anche perché dipende molto dalle aspettative.
Oltre a questo non si possono fare ulteriori generalizzazioni, ma la valutazione e la scelta di intraprendere questa strada dipende da caso a caso.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di $Roberto Maria Francesca
Il 23/10/2012 alle 17:53

Gent.le Dottore,
sono la mamma di un ragazzino di quasi 14 anni a cui è stata diagnosticata una ipercifosi osteocondrosica (60°COBB) per la quale alla luce del quadro RX è stato consigliato un trattamento ortesico da valutarsi: Lionese classico o bivalve. Mio figlio credo difficilmente accetterà di dover indossare un corsetto. Lei cosa mi consifglia ci sono soluzioni alternative quali esercizi di fisioterapia che possono migliorare la situazione? Grazie

Commento di Monia Lusini
Il 25/10/2012 alle 11:48

Buongiorno Signora,
è difficile rispondere senza avere una valutazione clinica, soprattutto nei casi di ipercifosi. Infatti è molto importante valutare la rigidità della schiena. Se esiste un margine di riducibilità è possibile tentare con un trattamento di esercizi specifici, ma se siamo di fronte ad un rachide molto rigido gli esercizi da soli non sono sufficienti e dobbiamo ricorrere ad un aiuto esterno come il corsetto.
Cordiali saluti
Monia Lusini

Commento di stefania
Il 19/03/2013 alle 21:59

Cara Angela,
mia figlia è seguita presso il centro Isico di Pescara dal Dr. Zaina. Puoi prendere appuntamento senza difficoltà telefonando ai numeri telefonici che trovi sulla home-page del sito di Isico, o compilando il modulo di prenotazione on line: sono gentilissimi e ti richiamano rapidamente per l’appuntamento.

Commento di veronica
Il 08/08/2013 alle 00:13

Buonasera io ho un ipercifosi strutturata e ho 26 anni. A 14 anni misi un gesso per tre mesi.seguito da un corsetto che utilizzai per pochissimo tempo perché lo trovavo molto fastidioso. Cosi ho lasciato perdere facendo progredire il tutto. Negli ultimi anni mi sono iscritta in palestra al corso di pilates ma non essendo seguita ho notato che non riuscivo a seguire correttamente gli esercizi e cosi ho abbandonato con la paura di non fare altro che peggiorare ulteriormente. Mesi fa mi sono rivolta ad un ortopedico privato il quale mi ha messo un altro gesso che ho tenuto per due mesi coordinato con semplici esercizi seguiti da una fisioterapista.tra qualche mese ho una visita di controllo ma l ortopedico data l eta mi ha detto che non crede sia il caso di mettere corsetti. Girando in rete ho letto di una nuova fisioterapia con l utilizzo di una panca “pancafit’ per un allungamento muscolare decompensato. Sapreste dirmi se funziona davvero? O meglio mettere il corsetto?o data l età é tutto inutile ? Non ho molti dolori per il momento.ma esteticamente é inguardabile. Aspetto una risposta.grazie

Commento di Alessio
Il 04/09/2013 alle 20:18

Buonasera.
Figlia di 20 anni. Scoliosi curata da bambina con bustino durante la notte e alcune ore di giorno. Nel 2008 lastra che diagnostica: “scoliosi a S dorsolombare con asimmetria delle creste iliache, la dx sopraelevata di 9 mm. Angolo di Cobb di 25* circa”.
In Agosto 2013 nuova lastra: “Scoliosi a S italica dorso-lombare. (idem) creste iliache dx sopraelevata sulla sx di 7 mm”.
Nonostante i 20 anni il fisico non è ancora completamente sviluppato (io ho continuato a crescere fino a 23 anni) e il medico pensa che si stabilizzerà solo tra due anni.
Domanda: in questi due anni si può fare qualcosa per migliorare la situazione?
Grazie.
il papà.

Commento di Dorella Bernardi
Il 19/09/2013 alle 17:11

Buonasera
Mia figlia 12 anni,3 anni fa diagnosticata scoliosi doppia curva dorsale e lombare, 3 anni di corsetto chenau la notte e poche ore del giorno.pochissimo miglioramento .. Abbiamo provato con ginnastica correttiva e ora la bambina rifiuta il corsetto e la notte non dormiamo piu’, so che c’è di molto peggio ma purtroppo questa situazione mi sembra un incubo… Vorrei un suo parere. Grazie

Commento di sara
Il 20/09/2013 alle 15:19

Mia figlia 12 anni, peso 38kg altezza 141 cm, no menarca, scoliosi DL dx, spondilolistesi L5-S1,calcagno stop aprile 2012,pratica nuoto agonistico per 6 volte alla settimana. Ogni allenamento è molto intenso e dura circa 1ora e 30.
Le è stato prescritto un busto ortopedico da indossare 12/24 ore al giorno.
Vorrei sapere se la bambina potrà continuare a praticare in modo agonistico il nuoto o se necessariamente è consigliabile ridurre l’attività fisica. L’ortopedico che la segue le ha per i momento sconsigliato solo lo stile delfino poiché potrebbe peggiorare la spondilolistesi.

Commento di sara
Il 20/09/2013 alle 15:22

Mia figlia 12 anni, peso 38 kg, altezza 141 cm, no menarca, scoliosi DL dx, spondilolistesi L5-S1 di I grado ,calcagno stop aprile 2012, pratica nuoto agonistico per 6 volte alla settimana. Ogni allenamento è molto intenso e dura circa 1ora e 30.
Le è stato prescritto un busto ortopedico da indossare 12/24 ore al giorno.
Vorrei sapere se la bambina potrà continuare a praticare in modo agonistico il nuoto o se necessariamente è consigliabile ridurre l’attività fisica. L’ortopedico che la segue le ha per i momento sconsigliato solo lo stile delfino poiché potrebbe peggiorare la spondilolistesi.
grazie

Commento di Fabio Zaina
Il 20/09/2013 alle 15:49

Gent.ma Sig.ra Dorella,
per avere un parere sarebbe necessario vedere sua figlia, vedere le radiografie, verificare l’andamento della terapia. Il corsetto portato di notte fa migliorare talvolta in casi di curve lievi e bambini relativamente piccoli. Di solito in adolescenza sono necessarie più ore.
Purtroppo non posso dirle molto di più, perché non ho queste informazioni.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di Daniela
Il 01/02/2015 alle 22:51

Vorrei Sapere se esistono centri specializzati in Campania per mia figlia che ha 13 anni e una scoliosi a doppia curva.
Cordiali saluti.

Commento di monica b.
Il 02/02/2015 alle 09:16

Buongiorno ,scrivo per riportare la nostra esperienza con isico e il corsetto sforzesco.mia figlia Sara di 15 anni porta lo sforzesco dal 17 dicembre per 23 ore al giorno e con un permesso “speciale ” del dott Minnella ,3 volte alla settimana può portarlo 21 ore per permetterle di allenarsi siccome è una ginnasta agonista di ginnastica ritmica.prima di tutto abbiamo notato notevoli miglioramenti dopo solo 1 mese e la radiografia in corsetto li ha confermati ,e ieri alla sua prima gara di campionato di specialità ,è salita sul podio con un 1° ed un 2° posto. ringrazio ISICO e nella fattispecie il dott Minnella per avere permesso a Sara di portare avanti il suo sogno e contemporaneamente di riuscire a migliorare la sua scogliosi ,cosa che per altri medici sembrava impossibile. tutto ciò per ribadire ,come hanno già detto altri genitori ,che niente è impossibile . tenete duro ragazzi ,ne vale la pena e anche se a volte vi viene la voglia di mollare ,non fatelo sarebbe un gesto di cui vi pentirete per tutta la vita .

Commento di Giovanna
Il 02/02/2015 alle 14:33

Ciao Daniela sono Giovanna la mamma di Luca quasi 15 anni von una scoliosi doppia curva io vivo a Napoli centro e abitando in un palazzo di Professionisti ne ho girato tanti tanti confondendomi l’idee cosi mi sono rivolta a Isico vado a Roma x purtroppo in Campania non ci sono centri.Se vuoi sapere altro scrivimi pure dono a disposizione x qualsiasi chiarimento.

Commento di Costanzo Rosa
Il 09/03/2015 alle 19:37

Sono un medico di Napoli che ha scoperto che il figlio di 14 ha una scoliosi a doppia curva dorso lombare con un angolo di cobb di 50 a livello dorsale.Ho già prenotato una visita presso il centro Isico di Milano, dal prof Negrini, ma andrebbe bene anche un centro isico più vicino, tipo quello di Pescara. Va bene lo stesso,seguono tutti lo stesso protocollo?

Commento di Giovanna
Il 10/03/2015 alle 22:01

Buonasera dott. anche noi siamo di Napoli e Luca viene seguito sempre da Isico ma x comodità andiamo a Roma presso Itop, la dott.si chiama Monia Lusini e la fisioterapista dott.Premoli Valentina per qualsiasi altra informazione contattami sono sempre a disposizione.

Commento di Alessandra Negrini
Il 11/03/2015 alle 11:05

Gentile dottoressa,
in tutta Italia, i protocolli seguiti dai medici di ISICO e le loro competenze sono uguali.
Si rivolga pure alla sede più vicina.
Alessandra Negrini

Commento di Elisabetta
Il 29/03/2015 alle 08:50

Sono una mamma preoccupatissima perché mia figlia dovrà portare un busto Milwaukee per 21 ore al giorno per curare una cifosi dorsale di 64 gradi. Premetto che la mia bambina ha 10 anni e mezzo con un fisico minuto. Dopo una serie di controlli medici riguardanti non solo la schiena, ma anche gli occhi, i denti, una verruca sotto il piede destro e un tentativo non riuscito di farla alimentare di più, ha cominciato a rifiutare il cibo e per qualche giorno è rimasta completamente a digiuno, adducendo una nausea inesistente. Adesso la situazione si sta lentamente ristabilendo: ha ricominciato a mangiare anche se poco come sempre. E’ ritornata a ballare, sua grande passione, per una sola ora a settimana. Fa ginnastica posturale impegnandosi molto, come in tutto ciò che fa. Esiste un’alternativa al busto, ci sono magari corsetti meno “costrittivi”; aggiungo che la bimba è molto elastica!

Commento di Virginia
Il 29/03/2015 alle 13:20

Cara Elisabetta, anche mia figlia è minuta, elastica, ha sempre mangiato poco e fa danza da tanti anni. A 12 anni ( un anno fa) abbiamo scoperto che ha la scoliosi. Come te mi sono preoccupata moltissimo, ma per fortuna ho trovato Isico, e abbiamo iniziato un percorso faticoso ma fattibile. Il suo corsetto è invisibile dall’esterno e dopo i primi tempi si è abituata molto bene. È dura, non ti nascondo che occorrono molte energie da parte di tutta la famiglia, ma ora comincuo a vedere i risultati e credo di aver fatto la scelta giusta. Il mio consiglio da mamma è: prova a rivolgerti a Isico, secondo me non te ne pentirai. Tanti tanti auguri!

Commento di Sara
Il 29/10/2015 alle 11:21

Buongiorno, non so se sia la sede più adatta per una simile richiesta, spero di non sbagliare.
Sono una donna di 35 anni affetta da scoliosi ad S dall’età di 11 anni.
Ho portato per anni corsetti e addirittura busti gessati.
Dopo 6 anni, a causa di molteplici fratture costali da parte dei medici del — nel 1997/1998 ho interrotto i trattamenti con corsetto lionese, ho continuato per qualche anno la ginnastica correttiva, poi causa lavoro ho smesso.
Ora sto cercando di rimanere incinta e vorrei essere seguita da uno specialista per quanto riguarda la mia scoliosi che di sicuro negli anni non è migliorata.
Capirete la mia reticenza nei confronti della categoria “Ortopedici” che mi hanno torturata per anni non solo senza risultati ma provocando danni, e che pur di auto scagionarsi hanno addirittura messo a me ed ai miei genitori il dubbio di un Osteosarcoma (spero vi renderete conto della gravità di un’affermazione simile verso chiunque in particolare verso una ragazza di 17 anni).
Sto cercando uno specialista serio in zona Milano a cui riaffidarmi per essere seguita riguardo la mia schiena.
Mi è stato fatto più volte il nome del dottor Negrini, che purtroppo si trova a Vigevano.
Attualmente abito in provincia di milano (cinisello balsamo) e mi chiedevo se ci fosse la possibilità di una visita con uno specialista serio nelle vicinanze.
Mi hanno parlato anche della Don Gnocchi, ma non saprei a chi rivolgermi.
Potete aiutarmi?
Cordialmente
Sara

Commento di Ornella
Il 18/01/2016 alle 19:55

Rispondo a Sara : guarda che il dott. Negrini visita Milano nella sede ISICO in via Bellarmino 13/1 Te. 0381-310851 !!!
Quindi puoi prenotare una visita con lui a Milano!! Te lo consiglio vivamente perchè è molto competente in materia e l’ISICO è un centro d’eccellenza per le patologie della colonna vertebrale!!!
In bocca al lupo!

Commento di Germano
Il 28/03/2016 alle 21:34

Salve sono il papà di una bambina di 12 anni con menarca avvenuto ad agosto e in pochi mesi ci siamo resi conto del problema,diagnosticato da 3 ortopedici diversi scoliosi s italica con doppia curva superiore 38 gradi e inferiore 26 con risser 0/1e un gibbo di 3 cm.abbiamo iniziato subito con il corsetto lionese all`inizio di marzo per 23 ore al giorno, anche se volevano ingessarla per 2 mesi ma ci siamo rifiutati!
Quante probabilità abbiamo che la bambina possa evitare l’intervento? In attesa di una risposta la ringrazio anticipatamente!

Commento di Salvatore Minnella
Il 06/04/2016 alle 10:33

Caro Germano,
la sua è la classica domanda a cui non è possibile rispondere senza conoscere bene, dopo un’accurata visita, la paziente in questione, ossia in questo caso sua figlia (a volte resta difficile rispondere anche dopo un’accurata visita). La scoliosi è infatti una patologia contro cui bisogna lottare facendo un passo per volta ed avendo cura però di lavorare sodo tra un passo e quello successivo, che il Collega Specialista di riferimento vi indicherà volta per volta: visita dopo visita. Potremmo solo “azzardarci” a dire forse che se la scoliosi di sua figlia non è classificabile tra quelle ‘cattive’, perché molto aggressive, se la terapia è correttamente calibrata e se voi fate con attenzione e precisione tutto quello che il Collega Specialista vi prescriverà, ci sono buone probabilità che l’intervento chirurgico possa essere evitato. Legga però mi raccomando attentamente tutti i “se”.. inseriti nella risposta.
Sperando di esserle stato d’aiuto Le faccio intanto un grosso in bocca al lupo.
Salvatore Minnella

Commento di Raffaella
Il 26/06/2016 alle 13:14

Buongiorno a nostra figlia di 12 anni ( menarca da 12 mesi ) , e’ stata diagnosticata scoliosi dorso lombare 45 gradi , Ritter 1. Ci hanno immediatamente prospettato corsetto gessato tipo Ritter X almeno nove mesi e ciò X valutare esclusione di intervento chirurgico. La bambina è comprensivamente stravinta e abbiamo deciso di far passare i due mesi estivi X poi ingessarla a settembre. Abbiamo poi letto del corsetto Sforzesco. Come possiamo decidere tra le due scuole di pensiero ?
Grazie di cuore X l’aiuto .

Commento di Barbara
Il 03/09/2016 alle 11:57

Salve, sono la mamma di una ragazza di 13 alla quale è stata diagnosticata una scoliosi idiopatica dell’adolescenza. Dal 2014 al oggi, la ragazza ha raggiunto secondo la valutazione del medico del — 50 gradi di curvatura. L’unica soluzione secondo questo dottore è intervenire chirurgicamente nei prossimi mesi, inserendo nell’altezza L6 -L12 (approssimativamente) due barre e viti in titanio. Per evitare il corsetto a nostra figlia, in questi anni siamo intervenuti con ginnastica correttiva, nuoto e per ultimo tecniche riabilitative della dottoressa — (nostra figlia dopo un anno di questa pseudo fisioterapia e’ peggiorata notevolmente). Non so più cosa fare oltre ad essere caduta nel terrore più assoluto. La nostra richiesta e di aiuto, aiutateci a capire quale sia la strada giusta, vi prego. Barbara.

Commento di Barbara
Il 03/09/2016 alle 12:02

P.s: vorrei aggiungere che mia figlia ha sviluppato un anno fa. Grazie ancora a chi ci potrà dare un aiuto.

Commento di Fabio Zaina
Il 07/09/2016 alle 13:41

Cara Signora Barbara,
una scoliosi intorno ai 50° è considerata chirurgica perché c’è il rischio di un progressivo peggioramento anche dopo la fine della crescita ossea. Se non siete convinti dell’intervento, e soprattutto se non avete ancora fatto un tentativo serio con un buon corsetto e dei buoni esercizi è ragionevole provare prima questa strada. In un buon numero di casi è infatti possibile migliorare e scongiurare la necessità dell’intervento.
Tutto questo è un consiglio generico, perché c’è necessita di una visita specialistica per valutare il caso di sua figlia e darvi delle indicazioni personalizzate.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di gabriella
Il 13/09/2016 alle 20:39

Buonasera Mi chiamo Gabriella madre di una bambina di 10anni e mezzo. ..l’inverno scorso aveva sempre dolori alla schiena. ..dopo alcuni.tipi di raggi oltre alla scoliosi ha la 5 vertebra instabile e ha un dislivello del bacino di 11 mm. .. ….il nostro ortopedico mi ha prescritto 6 mesi di una buona posturale per vedere come va….io ho prenotato al bambino Gesù per una visita ma se ne parla per il 2 dicembre. ..ho paura che ora con lo.zaino con il libri il peso potrebbe causare ancora dolori. …ho scritto per.un parere. Ps. Mia figlia non ha ancora sviluppato .

Commento di gabriella
Il 13/09/2016 alle 20:46

Sempre Gabriella sono il nome della dianiosi è atteggiamento scoliotico spondilolisi listesi di L5

Commento di Fabio Zaina
Il 16/09/2016 alle 14:58

Gent.ma Sig.ra Gabriella,
generalmente lo zaino pesante può essere causa di dolori se viene portato a lungo, per più di 15-20 minuti consecutivi. Nel caso in cui lo zaino sia la causa del dolore, questo si manifesta immediatamente.
Da quello che scrive probabilmente la causa del problema non è lo zaino, ma la spondilolistesi. In ogni caso ponga queste domande al suo specialista, perché solo con una visita e la presa visione degli esami è possibile dare una risposta certa ai suoi dubbi.
In bocca al lupo.
Fabio Zaina

Commento di Diana
Il 06/10/2016 alle 21:50

Salve ho 47anni e da piccola ho portato sia i busti di gesso sia altri ma non è servito a nulla xc mi dissero che c’era bisogno dell’intervento che allora non ho voluto proprio sapere ad oggi mi ritrovo con diversi problemi tra cui quelli estetici inaccessibile x via del gibbo (gobba) adesso dopo l’ultima visita ne dovrei fare un’altra ma la sentenze sarà l’intervento,mi chiedo mi può dire se è talmente difficoltosi e doloroso grazie

Commento di Jacquelyn
Il 25/10/2016 alle 16:41

Salve, a mio figlio é stata diagnosticata una scoliosi dorso lombare sx convessa di 26 gradi. Sono stata da 2 medici: Il primo gli aveva prescritto corsetto Milwaukee senza collare da portare per 18 ore mentre l’altro mi ha detto che prescrivere il Milwaukee al giorno d’oggi é una cattiveria e quindi ha prescritto a mio figlio corsetto lionese a 3 punti da indossare 23 ore al giorno. Ho tantissimi dubbi e spero che il dottor Negrini o un suo collega possano rispondermi. Innanzitutto l’ansia maggiore é se riuscirà a migliorare la curva indossando questo corsetto; esteticamente é visibile (mio figlio é già molto insicuro…); qualsiasi ortopedia é in grado di costruire un corsetto aderente e di buona fattura? Come si fa a dormire con un corsetto rigido? Quali sono le cose e i movimenti che mio figlio non potrà fare? Un:angoscia enorme é poi pensare a quanti anni dovrà portare il corsetto a tempo pieno? Ne metterà poi qualcuno meno rigido? Se capita una gita scolastica…dovrà rinunciare? Ho preso informazioni sullo Spinecor, sarebbe idoneo al caso di mio figlio? Scusate per le tantissime domande ma ho tanta paura ed un’ansia immensa!!!! Grazie a chiunque mi risponderà!

Commento di Caterina
Il 25/10/2016 alle 19:55

Salve a tutti, mi chiamo caterina e ho 18 anni compiuti un po’ di mesi fa, e combatto con la scoliosi da quando avevo 9 anni, quindi porto il busto dal lontano 2007. La mia scoliosi è a doppia curva, ma quella dorsale è davvero ridotta, quella che mi fa un po’ paura è quella lombare non so i gradi ma credo siano 40 o più…il punto è che i risultati sono visti ma solo a livello estetico non a livello radiografico! La mia tortura sono i fianchi, che sono asimmetrici, però se sto dritta questa asimmetria si vede molto poco se invece sto rilassata si vede un po’ di più.Premetto che non ho dolori, faccio una vita uguale a quella di tutti i miei amici, metto i tacchi il sabato sera e mi metto anche i vestiti aderenti, e non si vede nulla! In tutto questo tempo nessuno si è accorto del mio problema, a parte i miei familiari ovviamente che lo sanno! Quello che mi chiedo è: perché se la mia curva lombare è così grave nelle radiografie, al di fuori non si nota nulla? P.s. faccio palestra, ma non ginnastica correttiva, faccio esercizi per dimagrire e tonificare, questi possono peggiorare la mia scoliosi? Se tonifico i muscoli della schiena questi mi potranno far male? Un abbraccio, e grazie in anticipo!

Commento di Alessandra Negrini
Il 02/11/2016 alle 12:22

Cara Caterina,
uno degli effetti positivi del corsetto è proprio quello di migliorare l’estetica del tronco. Pensa che alcune nostre pazienti che hanno indossato il corsetto per anni a causa di scoliosi anche gravi sono addirittura arrivate in finale a Miss Italia!
Scrivi che la tua curva principale è quella lombare, e se ti “rilassi” l’asimmetria dei fianchi diventa più evidente. Il mio consiglio è proprio quello di abituarti a non rilassarti, cercando di mantenere durante la giornata il sostegno della colonna che permette di camuffare le tue asimmetrie. Questo non (solo) per motivi estetici, ma perchè quando rilassandoti tendi a lasciarti andare in direzione della curva lombare e assumi una postura che nel lungo periodo potrebbe favorire un peggioramento della scoliosi. In età adulta, soprattutto in presenza di curve di una certa importanza, la scoliosi può continuare a peggiorare semplicemente perchè la schiena, a causa delle forza di gravità, può cedere sempre di più. Nel lungo periodo questi cedimenti si strutturano, provocando un aggravamento progressivo della scoliosi. Il sostegno della colonna (“allungarsi verso l’alto”) è uno degli elementi cardine dell’autocorrezione, soprattutto negli adulti.
Puoi fare palestra, ma anche lì ricordati di mantenere la correzione durante ogni esercizio con macchine. Se invece fai attività dinamiche a corpo libero, non preoccuparti, lo sport può solo farti bene aiutandoti a tonificare la muscolatura di tutto il corpo, e quindi anche dei muscoli che sorreggono la colonna vertebrale.
Ti saluto
Alessandra Negrini

Commento di Alessandra Negrini
Il 02/11/2016 alle 12:26

Gentile Jacquelyn,
i suoi dubbi sono davvero tanti, e aver consultato due specialisti diversi, come spesso accade, ha contribuito ad alimentarli: quale corsetto? Per quanto tempo? Quale ortopedia? Che conseguenze ci potranno essere?
Non conoscendo a fondo la situazione di suo figlio, posso rispondere solo ad alcune domande.
Sarà esteticamente visibile? Sia il corsetto Milwaukee (intendo quello senza collare, come è stato prescritto a suo figlio) che il corsetto lionese sono poco visibili quando i ragazzi sono vestiti.
Qualsiasi ortopedia può costruire un corsetto efficace? Perchè un corsetto sia efficace non deve avere un certo “nome” (es. Milwaukee, Lionese) ma deve essere ben costruito dal tecnico ortopedico e ben controllato dallo specialista che lo prescrive. Solo le ortopedie che costruiscono molti corsetti e collaborano strettamente con gli specialisti che li hanno prescritti, sono in grado di creare corsetti efficaci.
Sarà idoneo lo Spinecor? La scelta di usare lo Spinecor non si basa solo sull’entità della scoliosi ma anche su una serie di altri parametri che devono essere valutati.
Quello che le raccomando è di ritrovare presto serenità e determinazione nell’affrontare quello che è adesso il vero problema: la scoliosi, e non il corsetto. La scoliosi è una malattia che ha il grosso vantaggio di poter essere curata in modo che non ci siano conseguenze in età adulta. Il corsetto è quindi un aiuto e non un nemico.
Come succede quando si mette l’apparecchio per i denti, passati i primi giorni di adattamento ci si rende conto che nulla è cambiato e si può fare una vita normale anche indossando il corsetto.
La saluto
Alessandra Negrini

Commento di Caterina
Il 12/11/2016 alle 17:16

La ringrazio moltissimo Dottoressa Alessandra Negrini. Ha capito perfettamente il mio problema. Quello che mi preoccupa è soprattutto l’età adulta, perché non so che “fine” farà la mia schiena…Se resterà com’è oppure (come lei ha detto) peggiorerà, magari quando sarò incinta o subito dopo il parto…Le devo confessare che a volte dico a me stessa che non fare figli sarebbe la cosa migliore e questo è davvero un trauma per me, perché qualsiasi ragazza sogna un giorno di costruire una famiglia! Per il momento sono tranquilla perché, come ho detto, non ho dolori (il mio medico dice sempre che le mie radiografie sembrano essere di un’altra persona perché c’è davvero una GRANDE differenza) . Io continuo a portare il corsetto e vorrei farlo fino a 21/22 anni…secondo lei può servire? Può essere ancora efficace ? Grazie ancora!! e ringrazio tutti voi esperti perché non sapete il grande conforto che mi date!!

Commento di Alessandra Negrini
Il 24/11/2016 alle 09:53

Cara Caterina,
le preoccupazioni aggiungono un problema – quello psicologico – al problema fisico esistente. Da tempo si sa che la scoliosi non preclude di condurre una vita normale. Min Mehta, medico ortopedico inglese, una delle più grandi esperte di tutti i tempi nella cura della scoliosi, ora in pensione perché ha superato gli 80 anni, ha una scoliosi che rasenta i 100°. Lei, grande esperta, ha scelto di non farsi operare e la sua patologia non le ha impedito di avere figli e di fare una vita estremamente attiva su tutti i fronti, girando per il mondo fino a tarda età per partecipare a corsi e congressi. Questo per dirti che in età adulta una scoliosi deve essere monitorata regolarmente (una volta all’anno) da esperti, e tenerla sotto controllo è il modo corretto di preoccuparsene. Per il resto è giusto condurre una vita attiva, senza rinunciare a nulla e impegnandosi a fare attività fisica regolare. Se si presenteranno delle difficoltà le affronterai, ma non devi sentirti diversa dagli altri.
Per quanto riguarda l’indossamento del corsetto, solitamente viene abbandonato al raggiungimento della maturità ossea, quindi al termine della crescita. La scelta di portarlo oltre questo termine non deve essere tua ma del medico che te l’ha prescritto, che conosce a fondo la tua situazione.
Ti saluto
Alessandra Negrini

Commento di Roberto
Il 04/02/2017 alle 12:01

Buongiorno.
Ho 50 anni.
Qualche anno fa il Dott. Fabio Zaina mi visitò :

Arti inferiori e postura frontale
Spalle Elevata ds
Elevazione 1
Scapole Sporgente ds
Sporgenza 2
Strapiombo Sinistra
Entità mm 30
Cifosi e lordosi
Freccia C7 mm 60
Freccia D12 mm 10
Freccia L3 mm 30
Rigidità cifosi Assente
Scoliosi
Curva dorsale destra
Atr gradi 8
Gibbo mm 19
Rigidità Marcata

Vi chiedo gentilmente :
la sporgenza della scapola destra si può eliminare con un intervento chirurgico ?
se si, controindicazioni, suggerimenti ?

Grazie !!! e complimenti , siete fantastici, continuate così!
Buon Lavoro!
Roberto

Commento di Deborah
Il 09/02/2017 alle 20:41

Buonasera sono Deborah ha 47 anni, trent’anni fa sono stata operata di scoliosi, per me è stato un sogno poter finalmente non pensare più a questo problema. Anni di busti…ginnastica mirata…nuoto correttivo. Ora sono mamma di due splendidi ragazzi, con parto naturale e zero problemi. Favorevolissima all’intervento . Il mio problema è questo: mi dovrei sottoporre ad un esame di risonanza magnetica, ma i radiologi non se i sono sentiti di effettuarmelo per paura del chiodo, non sapendo di che materiale consista. Qualcuno di voi ha effettuato questo esame? Ha fatto presente il chiodo che aveva nella schiena? Grazie per le eventuali risposte.

Commento di Valeria
Il 19/02/2017 alle 23:12

Buonasera, sono la mamma di una ragazza con una scoliosi piuttosto seria, purtroppo ha anche un ipertensione polmonare,operata 2 volte al cuore con una valvola mitralica non funzionante al 100%, volevo sapere se nel vostro centro a Pescara affrontate anche questo tipo di paziente. Grazie

Commento di Valeria
Il 19/02/2017 alle 23:15

P.S. messaggio per il Dott. Fabio Zaina. Grazie

Commento di Alessandra Negrini
Il 20/02/2017 alle 11:55

Gentile Roberto,
la sporgenza della scapola è provocata dalla deformità del torace, a sua volta dovuta alla rotazione delle vertebre (sempre presente in caso di scoliosi e tanto più marcata quanto più è importante la curva), che determina una modifica della posizione delle coste. Se la curva è dorsale, le coste sul lato della curva sporgono di più e quelle sul lato opposto rientrano. Se la curva è lombare, avviene lo stesso però non alle coste ma ai muscoli: quelli che si inseriscono sul lato della curva sporgono di più e gli altri rientrano. Per questo motivo, c’è un solo modo per modificare la posizione della scapola: intervenire chirurgicamente sulle coste, con un’operazione invasiva che comporta purtroppo importanti rischi.
L’unica alternativa sono gli esercizi specifici, che ovviamente non possono modificare la deformità costale, ma migliorando la postura e riducendo il cedimento della colonna vertebrale in direzione della curva possono comunque ridimensionarlo e renderlo meno evidente.
Tenga presente che c’è un altro stratagemma per mascherare una scapola sporgente e un’asimmetria del torace: il potenziamento muscolare mirato all’aumento della massa e quindi all’ingrossamento dei muscoli della schiena che si può ottenere con un allenamento specifico in palestra. Eviti però di allenarsi con esercizi asimmetrici, mirati a rinforzare i muscoli di un lato del tronco più di quelli dell’altro.
Grazie per i complimenti!
La saluto
Alessandra Negrini

Commento di Speranza
Il 04/03/2017 alle 19:54

Buonasera, sono la mamma di una bambina di 13 anni. nel Novembre 2013 mia figlia ha fatto la prima rx alla colonna , con il seguente esito:curvatura scoliotica di 11° sinistro-convessa del tratto dorsale inferiore e del tratto lombare. Il bacino è pressochè simmetrico. La cifosi dorsale e la lordosi lombare rientrano nei limiti della norma. Nel maggio 2014 hafatto un esame formetic per la seguente diagnosi : Atteggiamento scoliotico in piede piatto algolasso il cui esito era il seguente curva lombare sinistra con compenso dorsale di 12° gli vennero dei plantari . Nel Marzo 2015 l’angolo di atteggiamento scoliotico misurato è di 18° rispetto ai 12° precedenti. Il 2 Marzo 2017 abbiamo ripetuto rx alla colonna e il referto è il seguente: Scoliosi di 35° destro-convessa del tratto dorsale e rotoscoliosi 37° destro-concava tratto-lombare. Assimmetria del bacino: l’anca destra è più alta di 8mm rispetto la controlaterale. Riduzione della cifosi e della lordosi lombare. Da mamma sono notevolmente spaventata e impressionata dall’evoluzione che ha avuto la scoliosi ma soppratutto , vista la giovane età mi chiedo quanto ancora potrebbe evolvere. Noi risediamo in Sardegna vorremmo essere seguiti dal vostro centro. Siamo alla ricerca un professionista capace nell’approccio con i giovani che ci aiuti a far accettare a nostra figlia questa nuova situazione e il percorso che dovremmo fare. Essere seguiti a distanza non credo sia facile ma almeno all’inizio vorrei trovare un medico che ci supporti per affrontare e gestire tutto con serenità. Mi concentro su questo aspetto perchè circa un anno e mezzo fà la bambina da un trauma a scuola subì una lussazione di spalla e fù una lotta farle indossare il tutole di sostegno del braccio. Non oso immagginare dover portare un busto? Le domande sono tante? Il miglior busto , il meno visibile.per quante ore ecc. ecc. Per quanto riguarda la riabilitazione è possibile che voi sviluppiate un programma da far eseguire al nostro fisioterapista di fiducia ed eventualmente incontrarci periodicamente per i controlli? Non so se ho spiegato bene ma spero che possiate darmi le prime indicazioni utili su come funziona quando seguite persone che abitano molto distanti da voi. Spero di avere al più presto un riscontro ad ogni modo lunedì chiamerò al vostro contatto per richiedere un appuntamento. Grazie

Commento di Monia
Il 13/03/2017 alle 23:50

Buonasera, sono la mamma di Chiara 12 anni che ha una scoliosi dorsale. Un anno fa abbiamo iniziato terapia con corsetto cheanaux, dovevamo fronteggiare una scoliosi di 18 gradi. Dopo mesi di duro lavoro Chiara ha iniziato a mettere sempre meno il corsetto e da novembre ad oggi è peggiorata notevolmente. La radiografia ci ha mostrato una scoliosi di 34 gradi con risser ancora 0. Lo specialista che la segue da un anno le ha prescritto lo Sforzesco. Sono molto preoccupata che mai figlia non sai seguita nel migliore dei modi e che facciamo sacrifici inutili. Il dottore mi ha detto che per lui la ginnastica correttiva unità al busto non è necessaria ma mi ha detto che se voglio posso fargliela fare. In più Chiara pratica ginnastica ritmica e lei non vorrebbe smettere, del resto anche il dottore dice che per lui non ci sono problemi. Ho paura e sono confusa su che strada prendere, mi piacerebbe avere un vostro consiglio.

Commento di Fabio Zaina
Il 21/03/2017 alle 14:04

Gent.ma Sig.ra Valeria,
presso il nostro centro di Pescara seguiamo anche casi con scoliosi associate a problemi cardiaci. Può tranquillamente contattare la nostra segreteria per ulteriori dettagli e informazioni.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di daniela bolognesi
Il 23/03/2017 alle 11:43

Buongiorno,sono la mamma di Maria Vittoria, 15 anni a settembre 2017. Nel febbraio 2016 le è stata diagnosticata presso un centro di Medicina Fisica e Riabilitativa di — una scoliosi ad S italica dorso-lombare con angolo di Cobb di 22°. Simmetria di spalle,scapole e TT. Non strapiombo. Al bending test salienza dorsale destra pari a 6°Bunnel e 5/6° al passaggio DL sinistra. Ha avuto il menarca nel settembre 2013.Visita di controllo dopo 6 mesi senza lastre della colonna, il medico dice che la salienza a livello lombare sembra migliorata. Visita di controllo marzo 2017…nel primo controllo le era stato prescritto un corsetto di tipo Cheneau da tenere 20/22 ore al giorno. Torniamo all’ultima visita:il medico presente ha ricontrollato la prima lastra confermando naturalmente la scoliosi, ma con un angolo di Cobb di 26 non più di 22 come ci era stato detto in precedenza.La nuova lastra rivela un angolo di Cobb dorsale destra di 31° e DL sinistro di 28° Risser 3+ perciò un peggioramento della scoliosi. Ha chiesto perchè non da subito non era stato pensato di far indossare a Maria Vittoria uno Sforzesco più rigido….Vorrei una vostra valutazione al riguardo. Io come mamma sono molto preoccupata di questo aggravamento, ora hanno detto a mia figlia di non toglierlo mai…questo mi lascia tanti dubbi , anche per quanto riguarda il profilo psicologico. Confido in una vostra risposta. Grazie mille

Commento di Salvatore Minella
Il 29/03/2017 alle 10:18

Buonasera Daniela,
Dare un parere senza visitare accuratamente non è mai corretto. In ogni caso per ciò che attiene le misurazioni da lei riportate, tenga sempre conto del fatto che la variabilità nel misurare delle radiografie tra due professionisti diversi ha un range ampio, di circa +\- 5 gradi. Ecco perché noi di ISICO diciamo sempre che non è mai utile, ne’ produttivo fissare il singolo grado di misurazione, quanto piuttosto un intervallo di almeno 5 gradi.
Per ciò che attiene invece le sue perplessità circa il percorso terapeutico, il consiglio è quello di porre tutte le domande di cui sente il bisogno al collega specialista, che segue sua figlia; se poi qualcosa comunque non dovesse convincerla, lei ha il diritto di sentire anche un parere in più.
Sperando di esserle stato d’aiuto,
Le invio un grosso in bocca al lupo per tutto.
Salvatore Minnella

Commento di Alessandra Negrini
Il 03/04/2017 alle 11:11

Gentile Monia,
è probabile che questo peggioramento sia stato provocato dalle difficoltà nel seguire la terapia così come era stata prescritta. E’ stato ampiamente dimostrato che l’efficacia del corsetto dipende dal numero di ore di indossamento quotidiano: più lo si indossa, più è efficace. E’ stato dimostrato anche che i ragazzi che hanno meno costanza nell’indossarlo (alternando giorni o periodi in cui lo tengono più ore ad altri in cui lo indossano meno) hanno risultati peggiori rispetto a chi è più costante. Quindi Chiara deve essere molto precisa e collaborante nell’indossare il corsetto.
Se avete dubbi sulla terapia prescritta potete sentire un altro specialista, ma nel momento in cui vi affidate a un medico, dovete applicare in modo scrupoloso quanto ha prescritto. Una scoliosi di 34° a Risser 0 è ancora ad alto rischio evolutivo, ed è importante arrestarla.
La saluti
Alessandra Negrini

Commento di Antonia Marini
Il 28/07/2017 alle 17:24

Sono la mamma di un ragazzo autistico di 26 anni affetto da una grave scoliosi dorso lombare….come si interviene con i soggetti che non sanno fare gli esercizi e non tollerano i corsetti?Grazie per l eventuale risposta.

Commento di Antonia Marini
Il 29/08/2017 alle 18:01

Gent.ma dott.ssa, ho letto ora la sua risposta e la ringrazio..abitiamo a Lecce..vorrei cortesemente sapere se il vostro centro ha un referente in questa città.può suggerirmi come muovermi e da chi far visitare mio figlio?L ultimo ortopedico era contrario all intervento ma ci ha abbandonato per strada..la scoliosi di Federico è molto grave e vivo nella paura che possa compromettere gli organi interni..mi sento impotente..

Commento di Monia Lusini
Il 30/08/2017 alle 11:13

Buongiorno Sig.ra,
generalmente se il quadro clinico e radiografico non è grave il consiglio è di fare molta attività motoria come psicomotricità e sport per mantenere una buona muscolatura di sostegno del tronco. Se invece il quadro è importante con curve che superano i 50° e soprattutto non sono stabili in età adulta, ovvero tendono a peggiorare negli anni, associato anche a dolore allora l’unica soluzione resta l’intervento chirurgico.
Le porgo i miei più sinceri auguri
cordialmente
Monia Lusini

Commento di Emanuela
Il 11/05/2018 alle 22:47

Buonasera, sono Emanuela ho 23 anni e ho sempre sofferto di scoliosi. Fino a 16 anni ho portato il corsetto lionese, poi non l’ho messo per stupidità adolescenziale, a 18 anni avevo una curva di 38 gradi ed il mio ortopedico mi ha consigliato l’intervento. Dato che ho una mamma che è stata operata 20 anni fa ed ancora oggi ha moltissimi problemi ho desisito. Negli ultimi anni ho fatto ginnastica posturale e grazie a questa non ho molti dolori ma vorrei sapere se posso fare qualcosa di più mirato per migliorare La situazione . Si può mettere un corsetto? Si potrebbe fare qualche esercizio mirato ?
Grazie

Commento di Alessandra Negrini
Il 26/06/2018 alle 10:13

Cara Emanuela,
il termine “esercizi posturali” è molto vago perché comprende tutti gli esercizi mirati a migliorare la postura. In realtà la tua alterazione della postura non è un “atteggiamento” ma è provocata da una patologia.
In età adulta la scoliosi necessita di una vera e propria terapia se tende ad aggravarsi, se provoca dolori o compromette la possibilità di fare tutto ciò che i tuoi impegni quotidiani richiedono. In questo caso gli “esercizi posturali” sono insufficienti perché non specifici, mentre potresti trarre beneficio da esercizi fisioterapici mirati e da un intervento che ti insegni come gestire al meglio questi disturbi. L’uso regolare di un corsetto non permetterebbe di ridurre la curva e rischierebbe di indebolire la muscolatura di sostegno.
Se stai bene, l’attività fisica regolare è la migliore prevenzione che puoi attuare, insieme a visite regolari e radiografie ogni 4-5 anni, per verificare che la scoliosi rimanga stabile e che l’assetto globale della colonna vertebrale rimanga equilibrato.
Ti saluto
Alessandra Negrini

Commento di Monica
Il 26/11/2018 alle 16:50

Buonasera vorrei un consiglio per quanto riguarda mia figlia, una ragazza di 12 anni (menarca 10 anni e mezzo) a cui è stata riscontrata una scoliosi all età di 7 anni e da allora ha indossato diversi corsetti per diverse ore. Attualmente ha una scoliosi di 42 gradi e lo specialista ci ha consigliato l intervento ma per adesso ci siamo rifiutati e come opzione all’ intervento ci ha consigliato il gesso per 4 mesi in totale ( 45gg_45gg_35gg). Stiamo scegliendo la cosa giusta? Attendo con ansia un vostro consiglio. Cordiali saluti!

Commento di Raffaella
Il 26/11/2018 alle 22:46

Buonasera, sono la mamma di una bambina di 6 anni e mezzo a cui in seguito a radiografia è stata diagnosticata una scoliosi sinistra convessa lombare di 10° Cobb. Eterometria di 8,5 mm a sinistra. Le è stato prescritto un di RGP secondo le LG SOSORT con esercizi di autocorrezione ed un plantare con rialzo da portare sempre.
Leggendo questo blog è stato detto varie volte che questi esercizi non hanno nessuna efficacia, volevo sapere se questo piano di cura può essere valido oppure rischio un peggioramento della situazione, vista la tenera età della bambina. Inoltre, il plantare con rialzo è efficace in questo caso o no?

Commento di Emanuela
Il 28/11/2018 alle 13:47

Salve a tutti, volevo scrivere la mia testimonianza in quanto anch’io sono stata operata di scoliosi al — all’ etá di dodici anni se.nza barre o viti varie.
Ora ho 52 anni e a parte la cervicale che mi da problemi , che per altro ha anche mia sorella e non ha scoliosi, devo dire che conduco una vita normale e dopo un periodo brutto di circa un anno dopo l’intervento dove ho tenuto gesso alto,probabilmente per fissare le vertebre dopo innesto osseo, io non ho avuto problemi ne dolori. Faccio da sempre attività sportiva in acqua , cammino quanto mi pare e sto in piedi senza problemi di stanchezza o altro. Scrivo questo per rasserenare tutte quelle persone che dovranno affrontare questo tipo di intervento, dopo si può avere una vita pressoché normale con qualche limitazione per la mancata flessione della schiena, per intenderci niente capriole o sforzi eccessivi per alzare pesi, ma per il resto si fa tutto e si sta bene. Ciao.

.

Commento di Fabio Zaina
Il 07/12/2018 alle 10:19

Gent.ma Monica,
a 12 anni con una situazione come quella descritta io cercherei di fare di tutto per evitare l’intervento. Niente è ancora deciso, e la partita certamente aperta. Un gesso correttamente applicato è certamente efficace nel contrastare la scoliosi. Tuttavia, ormai da una quindicina di anni esiste una valida alternativa, ovvero il corsetto super-rigido (Sforzesco). Ovviamente, il dosaggio deve essere paragonabile a quello del gesso per avere la stessa efficacia, ma se tale condizione è rispettata, la qualità di vita è decisamente migliore.
In bocca al lupo.
Fabio Zaina

Commento di Fabio Zaina
Il 07/12/2018 alle 10:21

Gent.ma Sig.ra Raffaella,
le linee guida di SOSORT non consigliano la metodica RPG, in quanto mancano le dimostrazioni che tale approccio possa funzionare per la scoliosi. Al contrario, le linee guida consigliano di scegliere terapie con esercizi di dimostrata efficacia e che si basino sull’autocorrezione. Come commento generale, salvo rarissime eccezioni, a sei anni i bambini non hanno le capacità motorie e di attenzione per svolgere in maniera effice gli esercizi. Di solito è possibile fare gli esercizi a partire dagli 8-9 anni.
Per il rialzo, preciso che non si tratta di una terapia per la scoliosi, ma di un aiuto per riequilibrare l’assetto generale del bacino.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di Melissa
Il 07/12/2018 alle 20:15

Buona sera.
Sono la mamma di una ragazzina di 13 anni a cui è stata diagnosticata 2 anni fa una scoliosi lombare di 14° Risser 0.
L’ortopedico a cui ci siamo rivolti e di cui ci fidiamo molto ci aveva detto di continuare a fare sport e che x il momento non serviva altro trattamento.
Nel 2017 , la curva è passata da 14 a 26° ..e quindi abbiamo iniziato trattamento con corsetto Cheneaux per 15 ore al g.
Mia figlia è stata fantastica..ha portato il busto fino a ottobre senza problemi.
Purtroppo al controllo di novembre 2018 con lastre di ottobre la scoliosi dorsale era passata a 30° con la comparsa di una scoliosi lombare di compensazione di 20°
Ci prescrive visita da chirurgo della colonna Dott.Cecchinato ( fantastico) il quale consiglia di aumentare le ore da 15 a 22 e aggiungere ginnastica correttiva presso centro Isico.
Il 22 gennaio 2019 avremo la visita con una fisiatra presso il vostro centro per vedere gli esercizi più adatti a nostra figlia.
Spero per lei di aver intrapreso il percorso giusto.
Grazie scusate lo sfogo.
Buona sera

Commento di giusy
Il 11/12/2018 alle 15:52

Buonasera, mia figlia 14 anni, ha una scoliosi di 70 gradi, peggiorata in due anni di 35 gradi..ci sono ancora possibilità che il busto funzioni?

Commento di Lino
Il 11/12/2018 alle 16:20

GiusY. in questi due anni, la tua figliola ha indossato un busto, ha fatto posturale? Scusa, ma sono in ansia per un mio parente.

Commento di Giulia Rebagliati
Il 19/12/2018 alle 15:14

Gentile Sig.ra Melissa,
il percorso che ha intrapreso per sua figlia è corretto. Avendo infatti raggiunto la soglia dei 30°, è fondamentale portare il corsetto inizialmente a tempo pieno, per poi ridurre gradualmente il numero di ore. Gli esercizi saranno inoltre fondamentali per la cura della scoliosi: il corsetto porta infatti ad una riduzione della muscolatura, e gli esercizi, eseguiti con regolarità e costanza, hanno lo scopo di contrastare questa perdita. In questo modo, con una progressiva riduzione delle ore di corsetto, la colonna vertebrale sarà sostenuta e si potrà mantenere più facilmente la correzione ottenuta.
Auguro un grosso in bocca al lupo a sua figlia per la terapia!
Giulia Rebagliati

Commento di Martina Poggio
Il 19/12/2018 alle 15:16

Buongiorno,
sicuramente la situazione è seria e con 70° si parla di una scoliosi di interesse chirurgico, ma non bisogna dimenticare che non è un’operazione salvavita. Se sua figlia vuole provare la strada del trattamento conservativo (corsetto e esercizi) un tentativo vale la pena farlo, se non è mai stata intrapresa questa strada. Bisogna però tenere ben presente che in questa situazione l’unico scopo è di evitare ulteriori peggioramenti, di procrastinare l’intervento in età adulta e di migliorare l’estetica.
Il mio consiglio è di fare una visita ortopedica da uno specialista di chirurgia vertebrale per capire bene i rischi e i vantaggi dell’operazione, perchè è comunque importante avere un’idea anche di quale strada potrebbe andare ad affrontare.
Se poi sua figlia è ancora decisa a temporeggiare con l’intervento potreste provare a farvi seguire da un buon team specializzato nel trattamento conservativo della scoliosi che vi imposti la terapia più appropriata per la situazione e che vi fornisca tutti i reali obiettivi raggiungibili con questo tipo di percorso.
I miei migliori auguri
Martina Poggio

Commento di Patrizia
Il 06/02/2019 alle 12:39

Buongiorno .
Ho bisogno di togliermi un dubbio.
Mi.hanno diagnosticato osteocondrosi vertebrale con comodo dorso lombare.
In alcuni casi chiamata sindrome di scheuermann.
Ho 40 anni .
Voi per me sareste l’ultima spiaggia o mi fermo già in partenza?
Al momento vado regolarmente da un chiropratico,ma a momenti alterni mi si congelano le braccia ,prima una ,poi l’altra .
Se salto seduta chiropratico mi si accentua dolore nella parte in cui la schiena fa la curva e mi sembra che si spezzi .
Mi si addormentano le gambe e molti altri problemi legati ad un ernia discale c5 c6 .
Mi hanno parlato dei vostri miracoli .
Ma io ho 40 anni e una fase avanzata degenerativa dei dischi .
Dottore mi dia per favore una risposta sincera senza illusioni
Per me siete l’ultima spiaggia .
Grazie per l’attenzione ,mi scuso per il disturbo.

Commento di Alessandra Negrini
Il 16/02/2019 alle 04:47

Gentile Patrizia,
a 40 anni la sua schiena è ancora sufficientemente giovane da poter rispondere alle terapie.
La sindrome di Scheurmann esordisce e crea problemi durante la crescita, in età adulta possono permanere alcuni esiti che predispongono a un’alterazione della postura e a un irrigidimento della colonna vertebrale, ma non necessariamente a dolori. Inoltre, a 40 anni è normale che alcuni dischi siano degenerati e le ernie sono frequenti anche in soggetti più giovani, pur non provocando necessariamente dolori. Se le variazioni che si individuano in radiografia e in risonanza avessero una corelazione elevata con i sintomi, tutti noi staremmo sempre peggio, ogni anno che passa, perchè è inevitabile che la nostra colonna vertebrale invecchi e degeneri. Eppure non è così.
Le consiglio di fare una visita specialistica per avere non solo una diagnosi ma soprattutto delle indicazioni precise per la tipologia di trattamento che può aiutarla, nella consapevolezza che le probabilità di migliorare la sua condizione sono elevate.
La saluto
Alessandra Negrini

Commento di Enzo
Il 27/06/2020 alle 17:07

Buonasera. Caro Prof Negrini, sono stufo di avere a che fare,
con tanti medici stupidi. Non adeguati per un consulto medico legale per mio figlio, medici che non vogliono accertare un certificato medico legale che, quella curva di cobb è __13, un certificato medico legale è, a tutti gli effetti un atto pubblico, sia in sede di visita medica di un Professionista con anni di esperienza nella pa, che in sede di Tar Appello con 6 certificato medici struttura pubblica medico legali non conoscono le basilari misure della costola sporgente in alto che in basso,per misurare il punto che va a intersegare le rette con la curva di cobb con un goniometra decente è non in carta pesta, in varie situazioni bibliografiche scientifiche avete chiarito in una semplicità favolosa,una correttezza medica che vi fa onore, che la curva di cobb non è solo la misura ma tutto l’insieme della della scoliosi perché la persona sta sempre in movimento anche se è in carico con la Rx non sarà mai precisa, scientificamente si può dire che é lieve media grave, ma da un esperto in materia di deformazione della scoliosi si è vincere se è lieve o grave. Sono stufo che, medici militari e non di P .A non vogliono vedere i vostri studi bibliografici scientifici,di tanto lavoro Universitario con una grossa esperienza in Isico ventennale. specialistica e professionista di alto profilo. Vi ringrazio un saluto affettuoso, Dott Enzo SilvestriLega Consumatori della Provincia di Napoli Tel 3382861874

Commento di Fabio Zaina
Il 30/06/2020 alle 08:57

Buongiorno Sig. Enzo,
come abbiamo già detto, la scoliosi non è solo il grado Cobb. Tuttavia, la norma per accedere al servizio militare è chiara e fissa il limite a 25°. I medici militari non possono che attenersi a quel parametro.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di Nicole
Il 04/08/2020 alle 23:51

Salve, scusate sono sempre io…non avendo ricevuto nessuna risposta nell’altra discussione(so perfettamente che siete molto impegnati), provo qua.Sono una ragazza di 20 anni che è stata operata ormai quasi 8 anni fa e da quel momento non ho più fatto alcuna visita. Adesso vorrei fare un controllo, ma non saprei a chi rivolgermi. Volevo sapere se per caso presso i vostri centri vi occupate anche di pazienti già operati e cosa devo fare per prenotare una visita nella sede di Padova (abito in provincia di Verona e penso che questa sia la sede più vicina a me)
Grazie mille in anticipo!

Commento di Isico
Il 05/08/2020 alle 09:51

Cara Nicole,
ci dispiace per la mancata risposta. Il nostro Centro Unico Prenotazione si metterà a breve in contatto con Lei per trovare lo spazio per una visita. Ad ogni buon conto, il numero telefonico dove raggiungerci è lo 02.84161700 oppure via mail a : cup@isico.it
Cordialmente
La segreteria di Isico

Commento di Marinella
Il 03/01/2021 alle 19:25

Buongiorno,
Vorrei porre alcune domande che mi ronzano nella mente…. Onde evitare di trasmettere dubbi e perplessità alla mia bambina cui, a sette anni, è stata riscontrata una scoliosi dorso lombare di 22 gradi. Ce ne siamo accorti a causa di un’asimmetria delle anche e degli angoli della taglia. La bambina non presenta gibbo tanto che inizialmente si pensava ad un atteggiamento scoliotico, ipotesi tradita dalla radiografia da cui è emersa una lieve rotazione vertebrale. Le è stato prescritto un corsetto Cheneau e fisioterapia per rafforzare ed allungare la muscolatura essendo la bambina piuttosto esile. Infatti tutto sembra nato da un apparato muscolare sproporzionato rispetto alla crescita scheletrica. Abbiamo iniziato il nostro percorso con il corsetto da una decina di giorni. Lei si lamenta del dolore ma soprattutto del suo sentirsi diversa dalle compagne di scuola. Immagina e spera che il percorso di cura possa risolversi in un anno e mezzo circa…. Mentre io leggo spesso che il percorso non si concluderà prima della maturità ossea che avviene generalmente intorno ai 16-18 anni. La cosa mi fa molta paura ed il pensiero mi tormenta, soprattutto perché lei stessa dice che la sua infanzia sarà triste per via del corsetto che la rende diversa……ed io mi sento un carnefice che la sottopone ad una tortura cinese ogni volta che le infilo il bustino e glielo allaccio stretto mentre lei mi dice che le fa male e non riesce a respirare…. Inutile dire che io cerco di starle vicina, consolarla, dirle che si tratta di uno strumento di cura come l’apparecchio per i denti o gli occhiali, che serve alla sua salute….. Ma sappiamo tutti che il corsetto a sette anni…. Non è come gli occhiali o l’apparecchio, è molto più ingombrante e limitante, soprattutto, è molto meno visto. Nella sua scuola lei è l’unica ad indossarlo per esempio! E lei ne soffre.
Detto ciò…. Vengo alla mia domanda….. Posso sperare che una correzione della curva fino a 15 gradi per esempio….. Determini la possibilità di togliere il corsetto tra due/tre anni? Magari proseguendo con gli esercizi ed i controlli periodici? Oppure anche abbassando la curva sotto il limite indicato per la prescrizione d corsetto di 20 gradi….. Dovrà comunque continuare ad indossarlo?
Cosa posso aspettarmi nella migliore delle ipotesi? E cosa posso fare per ottenerlo? Vorrei evitare alla bambina l’infanzia e l’adolescenza segnate interamente da questa esperienza….. Se posso….. Leggendo i vostri consigli mi hanno colpito molto le parole del Prof Stefano Negrini che, a mio avviso molto puntualmente, ha sottolineato l’importanza di tenere sempre a mente la psiche dei bambini e la loro serenità
Cosa fare allora? Ho consultato diversi specialisti ed alcuni mi hanno consigliato di far indossare per ora meno ore il corsetto, onde evitarne un rifiuto, per aumentare il numero delle ore durante la spinta puberale. Altri, al contrario, hanno suggerito una terapia più aggressiva al momento, con maggior numero di indossamento del corsetto per ridurre un po’ alla volta e portarlo meno anni. Qualcuno suggerisce di farlo indossare di giorno perché la patologia si cura sulle tre dimensioni ed in presenza di forza di gravità e che la notte non ha alcun valore l’uso del corsetto. Qualcun altro dice che sia meglio di notte perché meno di impatto psicologico e comunque efficace come di giorno. Insomma…. Cosa fare? Un genitore che vuole fare il meglio per il proprio bambino…… Non sa cosa fare…. Troppe opinioni diverse e teorie in contraddizione tra loro. Impossibile porre domande ai medici cui ci si è rivolti in quando si sentono messi in discussione nella loro professionalità e nel loro essere dei luminari e reagiscono male. Che brutta sensazione uscire da una visita con un medico che hai scelto e non essere sicuri di cosa si stia facendo. Diventa difficile capire a chi affidarsi e come comportarsi nell’interesse psico – fisico del proprio bambino.
Perdonate lo sfogo, la situazione della mia bambina è meno drammatica di altre lo so….. Ma I figli non sono mucchi di ossa dritte o storte…. E ciascuno vuole preservare al meglio delle sue possibilità la serenità e la salute del proprio bambino. Vi ringrazio anticipatamente ed augur a tutti un Felice Anno Nuovo.

Commento di Il team di Isico
Il 02/02/2021 alle 08:42

Rispondono alla Sig.ra Marinella il Prof. Stefano Negrini e la psicologa Dott.ssa Irene Ferrario

La risposta del Prof. Stefano Negrini
La sua storia mette il dito in una delle piaghe in generale della medicina ed in particolare del trattamento della scoliosi. E’ uno degli insegnamenti che spero ardentemente il COVID lascerà non solo a noi medici e scienziati, ma anche a tutta la popolazione che purtroppo negli anni si è lasciata affascinare da teorie senza alcuna prova scientifica, in Italia (da Stamina per le gravi neuropatie dei bambini al metodo Di Bella per il tumore) ma anche nel mondo (i no-vax su tutti).

Un vecchio adagio dice: “La tragedia della scienza è quante splendide teorie sono state rovinate da pochi spregevoli fatti”. Le nostre teorie personali non sono scienza, perché scienza è prendere atto dei fatti (e questo autorizza, ad esempio, a smentire totalmente e con grande forza chi sosteneva che il “virus era clinicamente morto” durante l’estate). Non avere la scienza alla guida delle nostre scelte è l’errore più grosso che si possa fare in salute, anche nel caso della scoliosi. Vale per i medici così come per i pazienti.

Esiste poi però l’interpretazione dei dati scientifici, che provoca ulteriori scollamenti tra chi pratica la medicina. Ci sono ambiti in cui gli scollamenti sono piccoli perchè ci sono tante e forti prove scientifiche, ed altri ambiti in cui la distanza è tanta tra i clinici, e ci sono ancora tante teorie perchè ci sono ancora poche evidenze scientifiche – ed è questo il campo della scoliosi e delle deformità vertebrali, ancora di più per il trattamento non chirurgico. Abbiamo pubblicato qualche anno fa la difficile situazione della ricerca non chirurgica prima di contribuire alla fondazione di SOSORT – la Società Scientifica mondiale che ben 3 di noi in ISICO hanno presieduto per un anno nei suoi 15 anni di vita, testimoniando quanto la nostra struttura si stia impegnando nel far crescere le conoscenze scientifiche nel campo. La prima risposta al suo intervento quindi è: scienza, ne abbiamo bisogno tutti di più. A livello personale un genitore è più tutelato se si rivolge a chi pratica scienza e non teorie.

C’è poi un’altra (triste) considerazione rispetto al nostro paese. E’ dimostrato che ci vogliono dai 5 ai 10 anni prima che i nuovi risultati della ricerca diventino clinica quotidiana. Per chi non parla inglese questo tempo raddoppia. Ecco, forse nessuno ci ha mai pensato, ma verificare se il proprio medico è in grado di leggere l’inglese consente anche di capire se può essere aggiornato sugli ultimi risultati della ricerca, pubblicati in inglese e non in italiano.

Poi c’è l’aggiornamento, oggi in Italia obbligatorio per legge in sanità, che però non tutti praticano con la giusta convinzione e regolarità, soprattutto se è “collaterale” alla loro pratica professionale principale. E’ dimostrato che le conoscenze raddoppiano in meno di 5 anni: come dire che se non ci si aggiorna si è completamente fuori dalla scienza in pochissimo tempo. Come si può pensare di continuare a fare il medico con quello che si è imparato all’Università tanti anni fa? Ecco perchè si deve apprezzare un medico che invia da un altro specialista (ma anche un medico di famiglia) ogni volta in cui si senta inadeguato ad affrontare una certa situazione clinica. Orgoglio professionale oggi non dovrebbe essere affrontare tutto, bensì indirizzare correttamente il paziente tutte le volte che le richieste escono dagli ambiti delle nostre reali competenze. Ovviamente obbligo professionale è anche affrontare tutto quanto rientra nel proprio ambito di competenza e farlo al meglio. Eco allora un’ulteriore risposta: guardate la sala d’attesa e verificate di che cosa di occupa realmente e principalmente il medico da cui siete andati.

Ancora, ci sono gli interessi personali e professionali. Qualche anno fa, da Presidente di SOSORT, parlavo a tavola con il Presidente della SRS (la società mondiale più vecchia sulla scoliosi, dedicata soprattutto alla chirurgia) – un bravissimo clinico e chirurgo con buona pratica anche non chirurgica.
Mi disse: “Vedi, la differenza tra te e me è che i tuoi casi complicati (scoliosi chirurgica che si cerca di strappare al tavolo operatorio) sono invece i miei casi semplici (perché facili da operare)”. In pratica mi stava dicendo che lui studia tutti i casi che io non studio, ma anche che io studio quelli che non studia lui. Come può oggi un chirurgo della scoliosi essere aggiornato quanto un professionista che dedica la sua vita ed il suo studio al trattamento non chirurgico della scoliosi? Oltretutto è anche una questione di “passione” e di “interesse”. In questo senso, come stupirsi che un chirurgo dica di fronte ad una certa situazione “io mia figlia la opererei” mentre un non chirurgo dice “io mia figlia non la opererei” – questo la dice lunga su come, di fronte alle scelte difficili in medicina, si debbano sempre sentire più opinioni e poi capire quello che ognuno sente corretto fare per se stesso, ed ancor di più per i propri figli.
Quindi altra risposta è: sentiti i pareri, qual è la scelta che lei “sente più corretta” tenendo presente i vari fattori che ha potuto conoscere ed approfondire?

In questa lunghissima lista, ci sono poi gli aspetti personali. Fa male sentire che ci sono colleghi che si “offendono” quando i pazienti chiedono qualcosa!
“Shared decision-making” – decisioni condivise con il paziente, “personalized medicine” – medicina personalizzata, sono parole chiave di una medicina moderna. Parlare e condividere le scelte con il paziente non è scaricarsi dalle proprie responsabilità, ma supportarle tutte fine in fondo sapendo che cosa il paziente preferisce ed è disposto ad accettare. Ci si deve dotare di strumenti moderni di comunicazione e condivisione delle informazioni. Solo un paziente informato adeguatamente (ed in parte questa responsabilità è anche sulle spalle del paziente) sarà soddisfatto, perchè sarà in grado di capire i pregi e i limiti della terapia che si sta affrontando. E se “Doctor Google” è spesso disinformante, aiuta però a sviluppare tutte quelle domande a cui un professionista preparato saprà rispondere adeguatamente (e convincentemente) aiutando il paziente a fare le scelte giuste per sé e per il successo terapeutico, che non è mai lo stesso per tutti i pazienti – dipende dalla condizione clinica e dalle scelte che il paziente è disposto a fare. Quindi un’altra risposta è: si fidi del medico che la informa e che le risponde.

Infine la fiducia. Il rapporto medico paziente è sempre un rapporto umano basato sulla relazione, e se questa relazione non c’è, se manca anche solo da una delle due parti, allora le scelte non saranno mai ponderate sulle necessità della persona ma saranno solo scelte tecniche. Spero che si esca gradualmente da questa lunga fase della medicina in cui i pazienti non sono malati ma malattie, in cui il medico è solo un tecnico della malattia, oltretutto con l’obbligo del risultato.
Spero che il COVID abbia insegnato almeno questo – che in medicina il risultato non è mai garantito, e che ci sono fattori umani enormi che non si possono mai trascurare. I medici o gli infermieri dei reparti COVID che parlavano con parenti disperati e offrivano i telefonini per videochiamate sono una testimonianza per entrambi i lati di questa immaginaria barricata che abbiamo creato quando si è preteso di rendere la medicina solo una questione tecnico. La medicina è un fatto pienamente umano. Sono di più le malattie che non possiamo “sanare”, mentre possiamo sempre “curare” tutti i pazienti, offrendo loro il massimo della tecnica, ma anche tutta l’umanità di cui hanno bisogno.
La medicina oggi non è più quella solo in grado di tenere la mano del paziente e confortarlo, al contempo però non deve essere neanche quella spersonalizzata a cui tutti insieme l’abbiamo ridotta nel corso del ‘900. Ecco quindi la risposta finale: fiducia, e relazione, e guardarsi negli occhi, e condivisione. Insomma, un rapporto interpersonale. Questo è determinante quando si deve affrontare un lungo viaggio insieme come nel caso della scoliosi. Implica però anche una scelta da parte del paziente, un vero e proprio atto di fiducia che ad un certo punto va fatto – dopo aver finito la giusta fase esplorativa. Non scegliere, mantenere il germe del dubbio, continuare a verificare con ulteriori opinioni le scelte operate, porta alla confusione che è nemica di un buon risultato.

Mi rendo conto di essermi dilungato, ma il suo intervento conteneva troppi spunti importanti per non affrontarli tutti e bene. Auguri a lei ed alla sua splendida bambina, che certamente non è e non sarà mai un “mucchio di ossa dritte o storte”. Un bacio a sua figlia che non conosco, ed una pacca sulla spalla a lei per il viaggio da affrontare e per il ruolo di genitore che dovrà sostenere in questi anni. Le sia di conforto il fatto che chi affronta per anni la scoliosi e riesce ad affrontarla bene, contando sull’aiuto di persone preparate ed umane, cresce più forte non solo nel carattere, ma anche negli strumenti per affrontare la vita. Le difficoltà si possono superare con la costanza e l’aiuto di chi ci vuole bene ma anche di chi ha le competenze per farlo, con scienza e coscienza ed umanità.

La risposta della dr.ssa Irene Ferrario
Cara Marinella,

ha ragione: trovare un equilibrio tra il benessere psicologico dei propri figli e quello che è necessario fare per la loro salute non è sempre facile, soprattutto se gli specialisti a cui ci si rivolge si contraddicono tra loro, generando nei genitori confusione invece di fiducia. È vero che in questi casi non si sa più come comportarsi e si perde di vista il senso della terapia che si sta seguendo. Infatti, lei scrive, di sentirsi “un carnefice che la sottopone ad una tortura cinese ogni volta che le infilo il bustino” quando, in realtà, si sta prendendo cura di sua figlia. È vero che il corsetto non è come l’apparecchio ortodontico o gli occhiali, è più ingombrante e soprattutto non è d’uso comune, cosa che ci porta ad essere più diffidenti nei suoi confronti. Per questo è importante cercare di rendere “normale” il più possibile il corsetto non solo con chi lo deve indossare, ma anche con gli amici, i compagni di classe e i familiari. Chi porta il corsetto non è qualcuno da compatire e i genitori che supportano i figli in questo percorso non sono degli aguzzini.

Normalizzare e socializzare il corsetto aiutano a ridurre la sensazione di sentirsi diversi e ad affrontare con maggiore serenità gli anni dell’adolescenza. Ricordiamoci però che la sensazione di sentirsi diversi è comune a tutti gli adolescenti, corsettatti e non!

Non è il corsetto in sé a rovinare l’infanzia o l’adolescenza, ma è il modo in cui lo si vive che può costituire un problema. Questo però per fortuna si può modificare. A volte si riesce a farlo da soli, altre volte può essere utile confrontarsi con uno psicologo per trovare il supporto necessario a riposizionarsi rispetto alle difficoltà che ci si trova a dover affrontare.

Posso immaginare la sua difficoltà di fronte all’incertezza della terapia. Le auguro di trovare lo specialista giusto a cui affidarsi con fiducia per la cura di sua figlia.

Commento di Giusi
Il 09/05/2021 alle 22:26

Buongiorno. Mia figlia di 15 anni ha avuto la diagnosi di scoliosi 20° cobb a dicembre 2019. Causa covid la visita ,prenotata inizialmente per il 9 marzo 2020, è slittata ad aprile 2021. Conseguenza: doppia curva a s italica di 45/50 °.
Le è stato confezionato un corsetto chenau molto asimmetrico visivamente che non riescè a nascondere vestendo con il conseguente rifiuto a portarlo fuori casa. In realtà le fa male in vari punti e lo mette pochissimo anche in casa. Dovrebbe portarlo 24 ore ma lo porta molto meno. Volevo quindi sapere se i corsetti che fate voi sono poco visibili una volta vestiti e il costo delle cure presso i Vs. Centri
Grazie

Commento di Daniela
Il 08/08/2021 alle 21:32

Finite le ferie porterò la mia bambina nel vostro centro di Pescara per una visita accurata. Sono sicura al 99 % che mia figlia abbia la scoliosi in quanto presenta tutti i sintomi: fianchi e spalle leggermente asimmetrici, gibbo lombare sx, triangolo della taglia diverso nei due lati. Insomma è storta. La mia pediatra insiste che trattasi di atteggiamento, perché sia sdraiata che nella manovra di Adam’s, la colonna vertebrale appare dritta. Ma se fosse un atteggiamento scoliotico, il gibbo non dovrebbe esserci, giusto? O potrebbe, come pensa lei, trattarsi del muscolo più sviluppato a causa di questo atteggiamento? Mia figlia pratica karate da 3 anni ed è una bambina esasperatamente attiva, tanta bici, corsa, nuoto, pattini… Tanto da aver sviluppato una muscolatura piuttosto accentuata sia nelle gambe, che nell’addome che nella regione lombare della schiena.Muscolatura assente invece a livello di braccia e trapezio (lei è alta ma molto esile). Potrebbe questo influire sulla postura o addirittura, essere deleterio per una eventuale scoliosi?

Commento di Luigi Barbarossa
Il 24/09/2021 alle 09:04

Buongiorno Daniela,
da ciò che descrive fa pensare che sua figlia possa avere la scoliosi dato che presenta vari segni di positività alla scoliosi quali l’asimmetria dei fianchi, l’asimmetria delle spalle e il gibbo(nel caso specifico lombare).
Soprattutto il gibbo, dal punto di vista estetico, è l’espressione tipica della presenza di una scoliosi strutturata e non di un atteggiamento scoliotico.
Il test di Adams, infatti, serve a verificare l’entità della rotazione vertebrale in corrispondenza delle curve e si utilizza solo per valutare questo parametro; non si faccia ingannare dal fatto che la schiena di sua figlia possa sembrare allineata quando è flessa in avanti durante l’esecuzione del test di Adams: talvolta i processi spinosi, che sono la porzione di colonna in evidenza durante la flessione in avanti, possono essere allineati, mentre la parte di vertebra sottostante(che non è visibile) può essere disallineata dalla parte della curva.
Talvolta, al contrario, una eterometria degli arti inferiori può far manifestare una prominenza da un lato che può confondersi con un gibbo lombare.
Difficilmente un muscolo possa essere talmente sviluppato rispetto al controlaterale da creare una situazione di torsione apprezzabile nel test di Adams; spesso è il contrario, cioè che una torsione portata dal gibbo possa mettere più in evidenza un muscolo rispetto al controlaterale.
Il fatto che sua figlia sia una tipa molto attiva è un fattore molto positivo, in quanto una muscolatura ben allenata aiuta a mantenere un buon sostegno; invece se sua figlia ha degli arti superiori più esili rispetto alla parte bassa del tronco non rappresenta assolutamente un problema per la scoliosi, dato che facendo sport avrà la muscolatura del tronco ben allenata; consideri anche che, facendo Karate da 3 anni, anche gli arti superiori saranno di sicuro ben allenati.
Tutto ciò che descrive è da verificare e approfondire tramite una visita medica presso un fisiatra specializzato sulle deformità vertebrali.
Le consiglio inoltre, per approfondire l’argomento, di collegarsi presso il sito “screening.isico.it” per eseguire una semplice e rapida valutazione e verificare se,rispetto alle patologie di scoliosi e dorso curvo, sia opportuno un approfondimento specialistico.
Spero di essere stato esaustivo
Luigi Barbarossa

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