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Il ruolo del fisioterapista in ISICO

10 ottobre, 2025 (12:16) Di: Luigi Barbarossa

Il team multidisciplinare è alla base del trattamento riabilitativo in ISICO: questo si traduce, nella pratica clinica, in una sinergia fra diverse figure di professionisti. Solo in questo modo possiamo assicurare ai pazienti un percorso riabilitativo personalizzato e completo per la cura delle patologie vertebrali.

Il cuore di questo approccio è la collaborazione tra medico, fisioterapista, tecnico ortopedico e psicologo, in cui anche il paziente e la sua famiglia sono parte attiva del percorso. Questo lavoro in team, fatto di riunioni, comunicazioni dirette ed indirette (colloqui, e-mail, report sul diario clinico del paziente ecc.) e formazione comune, basato su un uso intenso della tecnologia, si svolge tutto dietro le quinte. I pazienti non lo vedono, ma è alla base di un lavoro in concerto che è il carattere distintivo della qualità percepita dai pazienti e della crescita scientifica e tecnica costante di ISICO.

Ogni professionista ha un ruolo specifico, ma tutti condividono un obiettivo comune: garantire al paziente un trattamento personalizzato, efficace e fondato su evidenze scientifiche. Altrettanto importante nella filosofia ISICO è l’aspetto umano e relazionale, che è parte integrante dell’efficacia del trattamento. Per questo, all’interno del team, è essenziale una comunicazione coerente e condivisa.

In questo contesto, il fisioterapista ISICO ricopre un ruolo centrale. Dopo la visita medica, in cui vengono prescritti gli esercizi specifici SEAS – e, se necessario, il corsetto – il fisioterapista entra in contatto diretto con il paziente, diventando un punto di riferimento costante durante tutto il percorso terapeutico.

Spesso si immagina che il fisioterapista si limiti a insegnare gli esercizi specifici e a correggerne l’esecuzione. In realtà, il suo compito va ben oltre: è guida, motivatore e sostegno emotivo per il paziente e la sua famiglia, soprattutto nei momenti di fatica o calo di motivazione, inevitabili in un percorso riabilitativo che può durare anni e coinvolgere bambini o adolescenti.

Il fisioterapista è inoltre la figura che vede più frequentemente il paziente, il che gli consente di monitorare costantemente la situazione clinica: se emergono, attraverso i test, segnali di peggioramento, difficoltà nell’utilizzo del corsetto o dubbi da parte del paziente, si confronta tempestivamente con il medico di riferimento o con lo psicologo del team. Questo lavoro di rete permette di intervenire in modo rapido ed efficace, adattando il trattamento alle esigenze specifiche del momento.

Ad esempio, il fisioterapista potrebbe consigliare un controllo medico più ravvicinato, oppure confrontarsi con lo psicologo ISICO per gestire al meglio problematiche correlate all’età o valutare un suo intervento diretto in accordo con il medico. Lo psicologo di ISICO tiene conto, infatti, non solo della patologia ma anche di emozioni e sentimenti in questo particolare momento della vita.

Analogamente, se il corsetto provoca fastidio o problemi di adattamento, si confronta con il tecnico ortopedico o il medico sull’eventuale necessità di apportare modifiche personalizzate, garantendo così il comfort e l’efficacia del dispositivo.

Essere fisioterapista in ISICO significa dunque non solo possedere competenze tecniche ed umane specifiche, ma anche lavorare in squadra, partecipare attivamente a confronti multidisciplinari, seguire follow-up periodici, contribuire alla costruzione di un percorso condiviso, reattivo e centrato sulla persona.

In sintesi, il fisioterapista ISICO è una figura chiave: non solo un esperto di esercizi, ma un alleato del paziente, che con competenza, empatia e spirito di collaborazione aiuta a trasformare il trattamento in un vero percorso di cura.

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