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Affidabilità della spinometria nel sostituire la RX nella diagnosi e il controllo nel tempo della scoliosi.

4 novembre, 2022 (10:28) Di: Carmelo Pulici

Ad oggi, la diagnosi della scoliosi si basa sulla valutazione clinica e sulla conferma all’esame radiologico. Il monitoraggio della progressione della scoliosi prevede spesso frequenti valutazioni radiologiche, con conseguenti rischi associati all’esposizione radiologica soprattutto in fase di crescita.

Sebbene sia stata recentemente sviluppata una indagine radiologica a basso dosaggio di radiazioni (EOS Imaging System, proposta anche ai nostri pazienti) la possibilità di sfruttare metodi privi di radiazioni per monitorare la scoliosi e la sua progressione rappresenterebbe un vantaggio.

“Sono stati sviluppati numerosi sistemi basati sulla topografia della superficie posteriore del tronco come alternativa alla radiografia normale, con lo scopo di ridurre l’esposizione del paziente alle radiazioni ionizzanti e che siano in grado di riprodurre accuratamente l’angolo di Cobb – spiega il dott. Carmelo Pulici, fisiatra di Isico – Tra questi la spinometria, realizzata mediante il macchinario Formetric che utilizza la rilevazione della superficie mediante rasterstereografia (ST), si è diffusa sempre di più come alternativa senza radiazioni nella valutazione della deformità vertebrale.

Sfruttando una luce strutturata, questa tecnica ci permette di ricreare un’immagine 3D approssimativa della forma della colonna vertebrale”.
Come funziona? La rastereografia proietta linee di luce bianca parallele sulla schiena del paziente. La forma tridimensionale del dorso distorce queste linee, producendo uno schema luminoso curvo rilevato da una telecamera. Viene quindi costruito un modello tridimensionale della schiena e della colonna vertebrale. La ST cattura i pazienti nella loro postura normale e abituale, evitando alcuni dei cambiamenti posturali innaturali indotti dal posizionamento del paziente davanti alla macchina a raggi X.

Tuttavia, la ricerca ha dimostrato che le misurazioni diagnostiche tra radiografia (angolo di Cobb) e ST non sono purtroppo correlate in modo affidabile (1;2).

“Poiché la determinazione dell’angolo di Cobb è la base per il trattamento clinico della scoliosi, la ST non ha dimostrato di essere un sostituto diagnostico efficace rispetto alla radiografia tradizionale – continua il dott. Pulici – Nello specifico, recenti studi hanno dimostrato come la ST non soddisfi la soglia di precisione richiesta per essere utile come strumento diagnostico primario (dove presenta un’accuratezza moderata) né nel monitoraggio della progressione della curva (accuratezza bassa)”.

L’affidabilità, inoltre, si riduce ulteriormente nel caso di utilizzo del corsetto dove il rimodellamento del tronco fa sì che non ci sia più corrispondenza tra quanto osservato dall’esterno e quanto stia realmente accadendo all’interno del corpo.

La spinometria risulta invece essere più affidabile nel misurare e monitorare nel tempo le alterazioni delle curve sagittali della colonna vertebrale (lordosi e cifosi). “Aggiungiamo anche che l’ST potrebbe essere presa in considerazione per poter effettuare lo screening precoce di prevenzione per la scoliosi in ampie popolazioni (ad esempio, in contesto scolastico) come propongono alcune ricerche – conclude il dott. Pulici “. (2).

Inoltre, poiché si è dimostrato essere in grado di riconoscere la presenza di deformità della colonna vertebrale (ma non sufficientemente accurato per quantificarlo).

 

  1. Multicenter Comparison of 3D Spinal Measurements Using Surface Topography with Those From Conventional Radiography
  2. Is rasterstereography a valid noninvasive method for the screening of juvenile and adolescent idiopathic scoliosis? 

Commenti

Commento di Rosa Battaglia fisiatra
Il 04/11/2022 alle 14:29

Grazie, i vostri aggiornanenti sono sempre utilissimi per orientare al meglio i nostri comportamenti e le scelte terapeutiche, secondo le più recenti evidenze scientifiche.

Commento di Giovanna
Il 30/11/2022 alle 12:47

Buongiorno mia figlia indossa un corsetto artbrace da settembre per 15 ore al giorno, lei lo indossa in orario extra scolastico, dalle 16alle 7 Dovendo fare la prima radiografia in corsetto, quante ore prima deve indossarlo affinché la radiografia mostri un risultato attendibile? Grazie se potrete rispondermi.

Commento di Isico
Il 02/12/2022 alle 08:35

Buongiorno Signora,
La sua domanda è molto importante perché durante il percorso con il corsetto, le radiografie sono fondamentali per verificare l’efficacia della terapia stessa e la fase di crescita e di conseguenza adattare la prescrizione nel tempo.
A questo riguardo abbiamo preparato questo nuovo Post del Blog per dare delle chiavi di lettura per interpretare le richieste del vostro medico specialista, e alcuni stratagemmi per ottenere buoni risultati nella terapia.
Speriamo di esserle stati utili e Vi facciamo un grosso in bocca al lupo per il vostro percorso.
Isico

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