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Una schiena perfettamente dritta? – Cosa rara  

18 gennaio, 2021 (12:32) Di: Luca Selmi

Una schiena dritta e un corpo perfettamente simmetrico sono rari tanto quanto la scoliosi,  che colpisce non oltre il 5% della popolazione. La scoliosi è dovuta a fattori diversi che influiscono sulla forma e sullo sviluppo della colonna vertebrale nei tre piani dello spazio. La causa? Nella maggior parte dei casi sconosciuta al momento.

Quello che conosciamo bene, però, è il suo tipico comportamento. Infatti, una scoliosi lasciata libera sfrutterà la crescita ossea per peggiorare. Fondamentale, per minimizzare le conseguenze, diventa quindi una diagnosi precoce e un trattamento efficace, guidato da mani esperte in materia.


Diamo due numeri: quando curare la scoliosi? 

Ciò che caratterizza la pericolosità di una scoliosi è la sua ampiezza (misurata in gradi Cobb) e l’età di crescita ossea della persona (segno di Risser).

In maniera sintetica ed essenziale per quel che riguarda l’ampiezza:

  •  0° – 10° Cobb → nessuna scoliosi
  • 10° – 15° Cobb → scoliosi di bassa entità
  • 16° – 34° Cobb → scoliosi di media entità
  • 35° – 44° Cobb → scoliosi di media / severa entità
  • 45° o più gradi Cobb → scoliosi di severa entità

Per quel che concerne la crescita ossea, invece, abbiamo una scala che va da 0 a 5 (maturazione completa).

Le fasi in cui la scoliosi sfrutta maggiormente la crescita per peggiorare sono quelle in cui questa “accelera” ed avanza velocemente. Questa fase la si incontra mediamente tra gli 11 e i 13 anni per il sesso femminile e tra i 12 e i 14 per il sesso maschile e corrisponde al passaggio dal livello 0 al livello 1 della scala di Risser.

Le fasi successive, ovviamente, non sono esenti da pericolo, ma nella maggior parte dei casi la velocità della crescita si riduce progressivamente, così come il rischio di progressione della scoliosi.

 

0°-10° Cobb: anche se c’è asimmetria si può stare tranquilli? 

Se il paziente presenta una radiografia con una curva inferiore ai 10 gradi Cobb, non verrà diagnosticata alcuna scoliosi o prescritta alcuna terapia, bensì dei controlli periodici sino a fine crescita o sino a che il medico non ritiene che la crescita residua non rappresenti un rischio di peggioramento

Tuttavia dall’immagine sarà visibile una asimmetria della colonna e non sono rari i casi in cui pazienti e genitori si spaventano davanti ad una seppur minima curvatura.

Il “non simmetrico” stona: sentirsi dire che non è necessario intervenire spesso non convince o in qualche modo delude.

“Non siamo fatti con lo stampino!”

Una colonna perfettamente dritta e un tronco perfettamente simmetrico sono probabilmente rari tanto quanto la scoliosi.

Spesso dico ai miei pazienti “non siamo fatti con lo stampino”, proprio per spiegare in parole semplici come ognuno di noi presenterà, in maniera più o meno visibile, delle asimmetrie.

Pensiamo a tutto ciò che nel nostro corpo è doppio. Se andassimo a misurare nel dettaglio la lunghezza e le dimensioni di mani, piedi, braccia e gambe quasi certamente noteremmo delle piccole differenze.

E’ alquanto comune, ad esempio, che in relazione a una differente lunghezza degli arti inferiori (tipica durante la crescita) si evidenzi una proporzionale inclinazione del bacino e, conseguentemente, della colonna vertebrale.

In questo caso, però, la scoliosi sarà “funzionale” al mantenimento dell’equilibrio del corpo e dunque da considerarsi un utile compenso che il più delle volte non presenta un rischio di peggioramento durante la crescita.

 

Qual è il vero obiettivo?

Simmetrico e dritto = in salute

L’equazione non è sempre vera e soprattutto la presenza di asimmetrie non implica possibili problemi di salute.

Funzionale = in salute

Il vero obiettivo è proprio questo e va messo in chiaro fin da subito: non dobbiamo ricercare una colonna perfettamente dritta, bensì una colonna che funziona nel migliore dei modi e con un’estetica il più possibile nella norma.

Questo deve farci riflettere su quanto siamo abituati a pensare che un’asimmetria fisica sia per forza un problema o un motivo di sofferenza del corpo.

Molto spesso non è così. Infatti, la nostra fisiologia lascia spazio alle asimmetrie, il vero fattore da considerare è come il sistema corpo lavori nel suo insieme, integrandole nei suoi complessi sistemi.

Un’asimmetria sarà un vero problema quando pone il corpo in una condizione di disequilibrio. Questo, sotto l’effetto della forza di gravità (e della crescita ossea residua), potrà incorrere in un progressivo incremento e quindi sarà necessario intervenire.

 

Conclusione

In conclusione non bisogna allarmarsi al primo segno fuori posto. Parlando di scoliosi e in generale di patologie della colonna vertebrale, un validissimo strumento è lo screening, solitamente messo a disposizione dal medico o dal fisioterapista.

In pochi minuti, con una valutazione esclusivamente clinica (ovvero senza il bisogno di radiografie) verranno raccolte tutte le informazioni necessarie per capire se indirizzare la famiglia verso un approfondimento diagnostico, oppure, nel migliore dei casi, poter sedare una preoccupazione.

Isico vi mette anche a disposizione un tutorial per fare un primo screening esplorativo a casa vostra. Trovate tutte le informazioni a riguardo seguendo questo link.

Commenti

Commento di Giulia
Il 10/02/2022 alle 00:23

Mia figlia secondo questo articolo rientrebbe nel gruppo del “niente terapia” eppure ha nove anni e già fa posturale, rialzo al piede sinistro e busto (solo di notte). Qualcosa non mi torna, mi aiutate a capire? Riporto di seguito il referto della radiografia:
Segni di rotoscoliosi, con angolo di Cobb della curva principale sinistro-convessa di 8° e fulcro in L2; lieve curva dorsale di compenso. La scoliosi è secondaria a modesto dislivello pelvico, misurabile in circa 6mm per probabile ipometria dell’arto inferiore sinistro. L’appiombo si colloca leggermente a sinistra del sacro. Cartilagini d’accrescimento floride (Risser 0). Lieve accentuazione della lordosi lombare. Non segni di listesi. Classe di dose: II

Commento di Fabio Zaina
Il 14/02/2022 alle 09:46

Gent.ma Sig.ra Giulia,
la scoliosi è definita tale quando la curva supera i 10°. L’indicazione all’uso del corsetto invece riguarda le curve intorno ai 20°. Lei riporta una misurazione di 8° fatta dal radiologo di 8°, ma è possibile che il collega che ha in cura sua figlia abbia misurato diversamente, e che le valutazioni siano diverse per via dell’errore di misura.
Ovviamente la prescrizione non dipende solo dalla radiografia ma anche da quadro clinico complessivo, ma da quanto scrive certamente vale la pena approfondire la scelta terapeutica fatta con chi vi sta seguendo
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di Giulia
Il 16/02/2022 alle 12:41

Buongiorno dottore, e grazie per il riscontro. No, non è stato rilevato errore nel referto (l’ortopedico non ha rimisurato…). Ho capito che ha un approccio “di prevenzione” perchè mi ha detto che con il busto vuole evitare che peggiori. Ma è veramente così? Ho fatto visitare mia figlia da un secondo ortopedico che, oltre ad avermi conferimento quanto dice lei in merito a come si definisce scoliosi, ci ha detto che il busto in questa fase non serve assolutamente a niente se non ad appesantire la bimba. Dai venti gradi in su “forse” può avere un effetto terapeutico, ma ora non previene proprio niente. Quindi consiglia osservazione dopo 6 mesi e lastra dopo 1 anno. Sto cercando di capire quindi come procedere visto che sono scuole di pensiero molto diverse. Magari le metto il busto solo il pomeriggio? Lei lo soffre tanto la notte… Inoltre sta facendo ginnastica posturale che a mio parere le fa molto bene. Secondo lei come è opportuno procedere?

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