Il blog di Isico dedicato alla scoliosi
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Domani non faremo più tutto quello che facciamo oggi.

29 ottobre, 2013 (14:25) Di: ISICO

Riprendiamo le parole di una lettrice, madre di una paziente e medico. E sotto il nostro commento.
Grazie!

Gent.mo Dr. Romano,
leggendo questo suo bellissimo post, così incisivo, chiaro, “ragionato”, non ho potuto fare a meno di pensare che sì, forse l’ostacolo maggiore al progresso scientifico è proprio la “pigrizia mentale”, l’adagiarsi su convinzioni radicate, più o meno basate sull'”esperienza” piuttosto che sull'”evidenza”, nella certezza adamantina che ciò che ciascuno pensa, crede, propone, sia la “Verità” assoluta. Dico questo da medico, madre di due ragazze affette da scoliosi, la più grande seguita presso ISICO ormai da due anni e trattata con corsetto ed esercizi (peraltro con buoni risultati!). Non è stato facile per me affrontare la patologia di mia figlia, con una scoliosi di 33° alla diagnosi. Ho consultato “esperti” del settore (io mi occupo di malattie infettive, per me la patologia vertebrale era un campo sconosciuto!), tra cui un importante chirurgo vertebrale, che ovviamente, in quanto “chirurgo”, ha proposto subito l’intervento, sostenendo, con invidiabile certezza, che “i busti non servono a niente!”
Recentemente, dovendo rifare il busto a mia figlia per la quarta volta (crescono in fretta i ragazzi!) ho chiesto ad un collega ortopedico la prescrizione per il rimborso ASL. La prescrizione l’ho avuta (…non si rifiuta un favore ad una collega!), ma accompagnata da una valanga di commenti colmi di supponenza e rivelatori di profonda ignoranza: “ma quanti anni ha tua figlia? 15? E ancora le metti il busto?? E lo porta da due anni!! Ma ti rendi conto che le hai rovinato l’adolescenza? IO ho lavorato nel settore per anni, sapessi quanti gessi IO ho fatto, quanti corsetti IO ho prescritto, e non servono a niente!!” E per finire, lapidario: “Se fosse MIA figlia non la sottoporrei mai a questa tortura!”
Io, fortunatamente, sono una persona equilibrata, ho fatto la scelta di affidarmi a professionisti seri, dopo essermi attentamente documentata, e perciò sono ben salda nella mia decisione, certa di aver offerto a mia figlia quanto di meglio la scienza medica offra oggi, evitandole i rischi di un intervento. Ma mi domando, quanto danno facciamo NOI medici, quando sputiamo sentenze, convinti di essere i depositari della “Verità”, trincerati dietro le nostre piccole certezze, per la paura di dover cambiare prospettiva, per la pigrizia di non aggiornarci, per il timore di dover “dimostrare” ciò che diciamo, anziché nasconderci dietro il dito del “è così perché lo dico IO!”
Mi perdoni il lungo sfogo, ma vivendo la realtà medica dall’interno, e da oltre vent’anni ormai, mi rendo conto sempre di più che quelle “sacche di renitenza” di cui lei parla, costituite da coloro che considerano un reato di “lesa maestà” il mettere in dubbio le loro monolitiche convinzioni, sono tutt’altro che marginali!
Un cordiale saluto e buon lavoro!
Stefania

Commenti

Commento di Stefano Negrini
Il 29/10/2013 alle 14:41

Per parte nostra, come tanti altri colleghi medici che cercano costantemente di migliorare e lavorare sempre meglio in tutti i campi della medicina, sappiamo solo una cosa: che domani non faremo più tutto quello che facciamo oggi.

    In 10 anni di Isico abbiamo:
    – inventato lo Sforzesco
    – Pensionato il Lyonese
    – importato in Italia lo SpineCor
    – adottato il PASB
    – introdotto nella clinica quotidiana il Thermobrace
    – verificato che gli esercizi veramente servono
    – rivoluzionato gli esercizi per chi porta il corsetto
    – resi più ‘funzionali’ e meno noiosi gli esercizi per la scoliosi
    – modificato il modo di visitare chi ha la scoliosi
    – ‘inventato’ e sviluppato la valutazione del fisioterapista

    Questo e altro sulla clinica quotidiana.

    Fuori:
    – pubblicato oltre 150 articoli scientifici sulla letteratura medica più seria
    – contribuito a fondare la società scientifica mondiale del settore
    – molto altro ancora, compreso aver sviluppato questo blog.

Quindi cerchiamo sempre di migliorare e cambiamo continuamente. E i nostri pazienti sanno che certezze assolute non ne abbiamo: ci muoviamo con sicurezza e corretta ma decisa precauzione sulle sabbie mobili di una patologia infida, con tutti i possibili appigli delle conoscenze attuali, cercando di accompagnare il meglio possibile all’approdo adulto dei ragazzi che ci crescono tra le mani e delle famiglie che hanno diritto alla serenità anche affrontando la malattia.

Commento di Caterina
Il 29/10/2013 alle 22:27

Scusi Professore ma… cosa significa “PENSIONATO IL LYONESE”? ….Allora chi lo porta per 21…22….ore al giorno, lo fa….per “niente?”. Io, in quanto mamma … spero e credo… nei metodi correttivi (corsetto, rieducazione posturale, potenziamento muscolare ) altrimenti… mia figlia avrebbe già subito l’intervento chirurgico.

Commento di Adria
Il 31/10/2013 alle 17:47

Sono la mamma di Enrico (15 anni) che oggi per la prima volta ha indossato il corsetto!! Aiuto!!!! Accetto tutti i vostri suggerimenti-

Commento di Stefano Negrini
Il 05/11/2013 alle 11:07

Gentile Signora,
non voglio generare ansia: il Lyonese è un ottimo corsetto. Personalmente l’ho definito sino a 6-7 anni fa la “Ferrari” dei corsetti. Poi ci è capitato di sviluppare il corsetto Sforzesco, che abbiamo dimostrato essere più efficace del Lyonese ed altrettanto efficace quanto un gesso: in pratica un gesso che si può mettere e togliere. Ed è poi stata un’evoluzione naturale: gradualmente abbiamo smesso di usare il corsetto Lyonese, che non ha trovato più spazio visto che era il più efficace di tutti ed ora ne avevamo uno ancora più efficace. Per le curve meno impegnative, ne usiamo un altro meno pesante sia dello Sforzesco che del Lyonese. Quindi, non si preoccupi: sua figlia sta usando un corsetto estremamente efficace. Ovviamente rispettando le 4+1 regole di Sibilla: se ben prescritto, ben costruito, ben portato, accompagnato da buoni esercizi, e se seguita da un team terapeutico completo ed affiatato.
Cordiali saluti ed auguri
Stefano Negrini

Commento di barbara
Il 14/11/2013 alle 12:57

buona sera ho 37 anni ho dall’età di 14 anni una scoliosi di
42° gradi dorsali e 50° lombari trattata da ragazzina con gesso, busto
fino a 18 anni presso il don gnocchi di roma
Ho convissuto per 20 con dolori diventati ormaiparte della mia vita.
Dal 20 agosto soffro per una forte sciatalgia e facendo risonanza ho 4 Con rotazione importante delle vertebre disidratazione, etc etc
ernie di cui 3 espulse.
In questi 2 mesi e mezzo la sciatalgia è stata trattata inizialmente con
antidolorifici (voltaren e muscoril) poi con
bentelan…massofisioterapista… e ora blocchi epidurali.
A tutt ora il dolore che si irradia dall anca all alluce non si è ancora
passato.
Ho un autonomia senza dolore in piedi di circa 20 minuti.
Vi prego di darmi alcune informazioni o qualche medico a cui rivolgermi.
Grazie

Commento di ANNA
Il 18/11/2013 alle 21:33

Salve mi chiamo Anna ho portato lo sforzesco per 5 anni e durante la terapia pultroppo ho tralasciato la ginnastica,… ora a 22 anni ho 30 gradi di lombare e 23 di dorsale…. ora vorrei riprendere a fare qualche esercizio di ginnastica correttiva, sono di Verona e non saprei a chi rivolgermi…. inoltre sul web ho trovato il metodo EXTENSOR ne avete gia’ sentito parlare? volevo sapere cosa ne pensavate…
dai video che ho visto sembra funzionare…
accetto tutti i vostri suggerimenti,
Cordiali Saluti,
Anna

Commento di viviana
Il 18/11/2013 alle 21:57

Buonasera Barbara,
spero possa risponderle un medico. Da parte mia volevo solo chiederle come va e come è andata in questi anni con l’attività fisica.
Cordiali saluti e auguri.

Commento di barbara
Il 19/11/2013 alle 18:14

Sig.ra Viviana ho fatto fino a 25 anni ginnastica posturale e nuoto…diciamo che esteticamente non si vede la mia scoliosi.. ho poi abbandonato l’attività fisica se non sporadicamente…facendo periodicamente massaggi da un massiofisioterapista…convivo comunque da sempre con i dolori “normali” ma questa volta la sciatica e le tre ernie espulse mi stanno facendo morire.
la ringrazio per l’interessamento e le invio i miei più cordiali saluti

Commento di elena
Il 22/11/2013 alle 16:32

sono una mamma disperata…. oggi al — hanno praticamente chiuso il caso di mai figlia, ha una scoliosi seria ma nn sono mai riuscita a sapere di che grado è…come tutte le adolescenti (ha 13 anni mia figlia) nn sono riuscita a farle portare il busto lionese oggi mi dicono che e da operare …. ho prenotato alla isico spero che mi aiutino loro… e voi!!!!

Commento di Raffaella (osolemio23@hotmail.com)
Il 22/11/2013 alle 18:00

Cara Elena, vai tranquilla che in Isico sei in buone mani, noi da 3 anni ci troviamo benissimo (anche mia figlia era da operare, ma è migliorata tanto)
E’ assurdo che non abbiano misurato i gradi di tua figlia (o non te li hanno voluto dire) ma non c’è da meravigliarsi, non ci sono riportati neanche nella mia cartella clinica dell’intervento (sono stata operata a 13 anni) 🙁
Se vuoi confrontarti e parlare un po’ scrivimi pure all’email sopra, intanto ti mando un abbraccio <3
Raffaella

Commento di nonna vanna
Il 23/11/2013 alle 11:45

volevo fare una domanda: è proprio indispensabile fare le lastre tutti gli anni per il controllo della scoliosi? Grazie Vanna

Commento di Giuseppe Palestini
Il 25/11/2013 alle 14:06

Di che scoliosi parliamo signora Vanna? età e gradi di cobb? nella maggioranza dei casi,(non scoliosi con angolo al di sopra di 50 gradi di cobb)e in presenza di almeno una radiografia iniziale, è sufficiente una valutazione con Spinometria Formetric, che potrà essere fatta anche mensilmente.

Palestini Giuseppe Fisioterapista

Commento di Fabio Zaina
Il 25/11/2013 alle 15:16

Cara Nonna Vanna,
si, è proprio indispensabile. Con la visita è possibile capire se vi siano miglioramenti o peggioramenti, ma non è possibile capire quanto sia cambiata la radiografia. E per esperienza, quando non c’è un adeguato controllo fatto con regolari radiografie, ci si trova spesso delle brutte sorprese.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di Giuseppe Palestini
Il 25/11/2013 alle 21:01

Ovviamente, Dottor Zaina, se parliamo di problematiche degenerative della colonna ( osteoporosi,artrosi,cedimenti vertebrali, ecc) occorre per forza di cose una radiografia, se parliamo esclusivamente di scoliosi, come la signora Vanna accenna, e se vi sono i requisiti che ho esposto, un esame soggettivo e specialmente oggettivo come la Spinometria, può essere sicuramente sufficiente.
Se però la signora Vanna ama citare il suffisso “nonna” 🙂 probabilmente occorrerà valutare altri elementi della colonna oltre alla citata scoliosi ( o comunque alterazioni posturali ), e la radiografia risulterà purtroppo necessaria.

Palestini Giuseppe Fisioterapista

Commento di nonna vanna
Il 26/11/2013 alle 09:36

Grazie per le gentili risposte. La domanda era per mia nipote che ha 11 anni e porta il corsetto! quindi mi è chiaro che si devono fare. Un caro saluto Vanna

Commento di Sabrina Donzelli
Il 26/11/2013 alle 10:59

Cara signora Barbara,
Per poter esprimere un giudizio sulla situazione sarebbe indispensabile la visita. In generale, sulla base di quanto ha scritto, posso dirle che è possibile che la sua scoliosi abbia un ruolo da protagonista nel generare i sintomi che lei racconta. Le terapia che ha fatto finora, erano prevalentemente rivolte al sintomo dolore, ma non al sostegno delle curve. In questi casi spesso bisogna anche intervenire sul sostegno della colonna vertebrale. L’esercizio specifico mirato, eseguito con regolarità per almeno 8-9 mesi, riesce in molti casi a influire sulle cause del dolore, garantendo un migliore controllo dei sintomi, più duraturo nel tempo. Da quanto racconta il suo sembra decisamente un problema complesso, nel caso i sintomi non cambiassero in maniera significativa e o sufficiente, anche dopo aver fatto esercizi specifici con regolarità, diventa allora opportuno sentire anche il parere di un chirurgo vertebrale.
Le faccio tanti Auguri
Sabrina Donzelli

Commento di barbara
Il 26/11/2013 alle 17:17

Gentilissima Dott.ssa Donzella ho prenotato una visita presso il vostro centro a Roma sperando di avere risposte e consigli precisi in quanto mi sono accorta che il trattamento delle scoliosi e patologie vertebrali è molto confuso. Nessuno ti dice la stessa cosa e mi sembra di navigare in un oceano. La ringrazio per la sua risposta e mi faccio tanti auguri

Commento di stefania
Il 26/11/2013 alle 18:38

Prendo spunto dalla domanda di nonna Vanna: anche le mie due ragazze necessitano di monitoraggio radiografico annuale per la loro scoliosi. A tale proposito vorrei chiedere se la tecnologia radiologica EOS, di cui si parla anche sul vostro sito, comporta un vantaggio significativo in termini di esposizione alle radiazioni,e, in caso affermativo, se lo standard qualitativo è sovrapponibile nelle diverse strutture che dispongono di tale metodica. Per noi che abitiamo al centro-sud, infatti, risulterebbe più comoda la sede dell’Istituto Neuromed di Pozzilli (IS) rispetto a Milano. Grazie. Stefania

Commento di Giuseppe Palestini
Il 27/11/2013 alle 21:28

Riporto il link nel quale vengono riportati studi di validità della Spinometria Formetric nel monitoraggio delle scoliosi e delle alterazioni posturali ( in presenza dei requisiti che ho riportato sopra): http://www.hakomed.it/studi.php

Palestini Giuseppe Fisioterapista

Commento di Fabio Zaina
Il 28/11/2013 alle 14:53

Caro Palestini,
mi spiace contraddirla. Le attuali linee guida internazionali danno indicazione alla ripetizione delle radiografie e non solo per le scoliosi oltre i 50°, ma tutti quei casi che si trovano in età evolutiva!!!! Il Formetric non sostituisce affatto la radiografia. Perché? Perché non ci fa vedere la conformazione delle vertebre, non ci fa vedere la maturità ossea (che è fondamentale per la gestione della terapia), non ci fa vedere i cambiamenti della curva (quello che misura il Formetric è una “stima” di quello che dovrebbe essere la curva sulla base delle misurazione fatte dalla superficie della schiena). Noi lo abbiamo presso molti dei nostri centri, ma lo utilizziamo solo per le ipercifosi, e per le scoliosi in prima visita, ma con finalità di ricerca. Stiamo lavorando a un grosso progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea che si chiama Scolio-See (http://www.scolio-see.eu/), dovrebbe permetterci di interpretare meglio i dati del Formetric per ridurre il numero delle radiografie durante il monitoraggio della scoliosi. Ma oggi siamo ancora alla fase preliminare di raccolta dati, quindi è prematuro parlare di un utilizzo standard del Formetric in queste situazioni (e men che meno per spendere i soldi dell’esame ogni mese!!!)
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di Salvatore Minnella
Il 02/12/2013 alle 10:40

Cara Stefania,
la metodologia EOS, utilizzata dai macchinari di ultima generazione nell’esecuzione delle radiografie, permette un notevole risparmio del quantitativo di raggi X da impiegare: circa 9/10 per l’esattezza. Posso inoltre tranquillizzarla sul fatto che lo standard qualitativo è identico in tutte le sedi in cui essa è disponibile. Pertanto può certamente recarsi presso il centro di Pozzilli, che peraltro noi già consigliamo ai nostri pazienti residenti nelle regioni meridionali.
In bocca al lupo per tutto,
Salvatore Minnella

Commento di stefania
Il 02/12/2013 alle 18:35

Grazie Dr. Minnella per la cortese risposta. Un saluto e buon lavoro.
Stefania

Commento di nonna vanna
Il 05/12/2013 alle 10:01

Ho seguito la discussione sulle radiografie, mi sembra di avere capito che la metodologia EOS sia equivalente a quella in uso comune. Vorrei sapere se è cosi e se potete indicarmi nomi di centri e ospedali a Bologna, o nei pressi, che le eseguano. Grazie Vanna

Commento di Fabio Zaina
Il 05/12/2013 alle 14:35

Cara Nonna Vanna,
la EOS non è affatto equivalente alle altre radiografie!
Fare 10 EOS frontali + laterali (questo esame è sempre in 2 proiezioni) equivale in termini di radiazioni assorbite a 1 sola radiografia frontale fatta in digitale. Quindi la differenza è veramente enorme.
Attualmente esistono solo 2 apparecchi di questo tipo in Italia, uno a Milano all’Istituto Humanitas di Rozzano con cui Isico ha fatto una convenzione per i propri pazienti e uno a Pozzilli (IS), vicino a Cassino. Ne esiste poi una a Nizza in Francia.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di nonna vanna
Il 06/12/2013 alle 11:19

Ringrazio il dott. Zaina per la gentile risposta, volevo chiarire che per “equivalenti ” intendevo la lettura delle lastre quindi il referto. Infatti ero interessata per fare risparmiare alla mia nipotina delle radiazioni. Purtroppo vedo che le possibilità di fare le radiografie con il metodo EOS sono molto limitate. Saluti Vanna

Commento di Monica
Il 01/08/2016 alle 19:30

Buonasera
Vorrei ringraziare tutti gli specialisti di Isico per la loro sensibilità nella continua ricerca di corsetti che pur “costringendo” la vita di un adolescente la rendono sicuramente più sopportabile e sono ben lontani da una diffusa mentalità arcaica di prescrizione di vere e proprie gabbie….. Ringrazio in particolar modo i dott. Negrini, Minnella,Lusini e Romano i quali ci seguono in questo lungo percorso che mi auguro si concluda nel miglior modo possibile
Cordialmente
Monica

Commento di Luigina
Il 04/06/2017 alle 22:16

Ci sono altri centri in italia (rozzano pozzilli)dove poter fare rx eos?

Commento di Sara
Il 23/11/2017 alle 13:36

Vorrei sapere se ad oggi ci sono altri centri oltre a Rozzano e Pozzilli, dove si fanno radiografie con sistema EOS.
Grazie

Commento di V.
Il 12/02/2019 alle 17:37

Buon pomeriggio, sono una ragazza di 27 anni con una scoliosi di cui non so dire il grado ma abbastanza evidente ad occhio nudo. Ho lavorato per un mese, per sei ore al giorno, senza avere mal di schiena ma solo mal di piedi. Facevo due pause di mezz’ora circa. Adesso, dopo due mesi, ho ripreso lo stesso genere di lavoro, in piedi per 6 ore al giorno e con una pausa pranzo di 30 minuti. Quando ho il turno di pomeriggio, non posso fare una pausa di mezz’ora, al massimo posso sedermi cinque minuti ogni ora ma non è abbastanza. Infatti oltre al mal di piedi, ho anche male nella parte bassa della schiena. L’azienda vieta di sedersi, anche per 5 minuti. Infatti se per caso dovesse passare un responsabile, rischio licenziamento. Il mio è un lavoro di promoter in stend. La mia domanda è se stando all’impiedi, la scoliosi può peggiorare? Un tre anni fa, ho fatto una visita ed è stato detto che si é fermata. Ma io temo che possa sempre peggiorare. In attesa di risposta, saluti V.

Commento di Salvatore Minnella
Il 18/02/2019 alle 03:58

Cara V.,
Il peggioramento della scoliosi non è correlato con una posizione particolare del suo corpo, quindi nemmeno con lo stare in piedi.
È chiaro però che lo stare in piedi per molto tempo durante la sua attività lavorativa, senza la possibilità di potersi riposare anche solo per pochi minuti, potrebbe peggiorare i sintomi potenzialmente correlati con la sua scoliosi, ossia il mal di schiena.
Se è da molto tempo che non fa un controllo, il consiglio è di verificare la situazione della sua colonna mediante una visita approfondita con uno specialista in patologia vertebrale.
Sarà poi chi la visiterà ad impostare, nel caso c’è ne fosse bisogno, un programma riabilitativo volto ad aumentare la capacità della sua schiena ad eseguire le attività della vita quotidiana ed a stabilizzare la sua scoliosi.
Le faccio un grosso in bocca al lupo,
Salvatore Minnella

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