Il blog di Isico dedicato alla scoliosi
Cerca nel blog

Nonostante la terapia non ho ottenuto risultati: perché?

12 febbraio, 2020 (08:44) Di: Antonella Napolitano

Succede che nonostante i pazienti abbiano perfettamente aderito alla terapia proposta (con corsetto ed esercizi), il risultato finale non sia quello atteso e non ci siano apparentemente miglioramenti considerevoli. Perché?

Partiamo col ribadire qualcosa di scontato.
La scoliosi è una malattia che può colpire con vari gradi di gravità e, come ribadito più volte, è una patologia a eziologia ignota: non si conoscono le cause, ma grazie alla ricerca scientifica se ne continua a studiare l’evoluzione e la terapia.

Grazie alla vasta letteratura scientifica a nostra disposizione in questo campo, siamo oggi in grado di monitorare la scoliosi e la sua evoluzione in fase di crescita ossea e spinta puberale: momento considerato più critico della fase di evoluzione di questa patologia.

La terapia conservativa, che comprende gli esercizi fisioterapici specifici e il corsetto, ha l’obiettivo di contenere il peggioramento della scoliosi durante la crescita, per prevenire problemi in età adulta e per cercare di scongiurare la necessità di un intervento chirurgico molto invasivo.

Ogni curva scoliotica ed ogni paziente possono presentare un diverso rischio di peggioramento della scoliosi: non ci sono però elementi per prevedere questo rischio, solo degli indicatori che dicono se è più o meno probabile, ma sempre di probabilità si tratta. Il compito dell’equipe medica impegnata nella diagnosi e nel trattamento è allora quello di un continuo monitoraggio e adattamento della terapia stessa. Non vogliamo infatti correre il rischio né di essere troppo aggressivi né di sottovalutare e adottare una terapia non efficace.

L’altro fattore essenziale ai fini della riuscita della terapia è quella che viene definita come “adesione” del paziente alla prescrizione, in pratica la sua capacità di essere costante e preciso nell’esecuzione della terapia a lui prescritta.

Quanto incidono questi due fattori sul risultato?
Abbiamo fatto qualche anno fa una ricerca sui pazienti “estremi”, ossia quelli con i migliori e peggiori risultati, definiti come una variazione superiore a 20° in meglio o in peggio (meno del 3% del totale).
Abbiamo riscontrato che il 100% di quelli che avevano ottenuto eccezionali risultati lavoravano al meglio sia con il corsetto che con gli esercizi. Ma abbiamo anche rilevato che il 50% di quelli con i risultati peggiori avevano aderito perfettamente alla terapia. In queste situazioni il trattamento non è riuscito ad arrestare una scoliosi particolarmente aggressiva, ma grazie all’adesione alla terapia ne ha rallentato il peggioramento che sarebbe stato ben più marcato se non si fosse fatto nulla. E qui ci ricolleghiamo a quanto detto nelle prime righe: non ci sono miglioramenti apparenti, tuttavia una scoliosi che peggiora poco ma sarebbe peggiorata molto senza il trattamento ha ottenuto un grande successo.

Cosa chiediamo quindi ai nostri pazienti? Essere pienamente collaboranti nel trattamento e presentarsi regolarmente ai controlli per non correre il rischio di ottenere risultati deludenti, pur essendosi curati.

 

 

Commenti

Commento di Caterina
Il 13/02/2020 alle 15:25

Ma una scoliosi grave 40-45 gradi in età adulta con trattamento adesso di soli esercizi fisici pur rimanendo costante la gradazione ,cosa altro potrà fare per evitare peggioramenti ulteriori ad un’età più avanzata ???? E a cosa può contattarmi scorrere?? Grazie

Commento di Luigi Barbarossa
Il 27/02/2020 alle 10:58

Cara Caterina,
dalle evidenze scientifiche al momento disponibili si riscontra che la storia naturale di una scoliosi di 40-45 gradi in età adulta può tendere ad un peggioramento che può essere tra il 1/2 grado e 1 grado ogni anno – ma ovviamente non è detto che questo accada: l’unico modo per saperlo è monitorarla nel tempo, cosa che si deve sempre fare per una scoliosi che supera i 30°. Il motivo principale di un eventuale peggioramento è dovuto alla forza di gravità che più trova una struttura deforme e più è incisiva verso il peggioramento.
Una volta accertata la tendenza al peggioramento, gli esercizi terapeutici che vengono proposti devono tendere il più possibile al controllo e alla gestione del sostegno della colonna e dell’autocorrezione nella vita quotidiana per evitare principalmente la tendenza, che ha la struttura, a collassare nella direzione delle curve presenti.
È inoltre importante che la correzione sia attiva, in modo tale da consentire sia la ripetizione che il mantenimento della stessa nella vita quotidiana.
L’attività sportiva è altresì importante dato che mantiene la muscolatura in allenamento e spesso ci assicura di mantenere un buona flessibilità della colonna nel corso degli anni
Se gli esercizi non fossero sufficienti a contenere il peggioramento, occorre valutare come intervenire consultando un medico specialista nel trattamento della scoliosi
Spero di esserle stato utile
Luigi Barbarossa

Scrivi un commento