Il blog di Isico dedicato alla scoliosi
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I corsetti “importabili”

14 dicembre, 2006 (23:00) Di: Stefano Negrini

Purtroppo a volte mi capita di vedere dei ragazzi con addosso dei corsetti incongrui: inutili (e questo non è eticamente accettabile) oppure intollerabili (che danno fastidio inutilmente, che si vedono troppo per niente). Mi rendo conto che per dei genitori o dei ragazzi è impossibile capire se il corsetto va bene, se si vede troppo, se da troppo fastidio. Ci sono però dei consigli che si possono dare per capire se quanto fatto può andar bene:
– vi siete rivolti ad un medico esperto di patologie della colonna nel bambino?

– il medico vi ha consigliato un tecnico di fiducia?
– il medico ha scritto come deve essere costruito il corsetto, o ha delegato tutto al tecnico ortopedico?
– il tecnico vi è sembrato esperto di patologie della colonna?
– per costruire il corsetto è stato fatto un calco del tronco (in gesso, oppure con un laser sul computer)?
– al momento della consegna, il tecnico ha controllato BENE il corsetto, chiedendo dove dava fastidio e cercando di sistemarlo, verificando anche che le spinte fossero adeguate?
– il medico vi ha fatto un collaudo vero, guardando se il corsetto era tollerabile e spingeva bene?
– infine, ultimo ma non meno importante: fidatevi delle vostre impressioni. Vi sono sembrate persone competenti, attente, precise, ed umane?
Questo non è un decalogo, sono solo alcuni suggerimenti senza pretesa di completezza, e non tutti i requisiti devono essere necessariamente soddisfatti: l’importante è, leggendoli, non avere qualche impressione sbagliata. Se avete dei dubbi, prima di cambiare strada, per non correre il rischio di “cadere dalla padella alla brace”, raccogliete informazioni dal vostro pediatra o medico di famiglia, da amici medici, dai fisioterapisti o tecnici esperti di scoliosi, da chi già porta un corsetto, da amici e conoscenti, su Internet: nessuna di queste fonti è totalmente attendibile, tutte possono avere degli interessi o delle informazioni distorte. In ogni caso un altro consulto medico non fa male, ma siate pronti a sentirvi dire che quanto è stato fatto è sbagliato, perchè è purtroppo uno “stile” non deontologico di molti, troppi medici, che fa del male solo ai pazienti: se succede comunque abbiate qualche diffidenza in più verso chi vi sta parlando…. Comunque, se avete dei riscontri positivi dagli altri, e delle impressioni positive vostre, e l’elenco di cui sopra non è stonato, allora fidatevi, perchè purtroppo è l’unica cosa che un genitore può fare: raccogliere informazioni e fidarsi.
Il corsetto è una terapia difficile, ma metterlo addosso inutilmente o malamente è solo una cattiveria. E non c’è niente di peggio che essere cattivi con i bambini ed i ragazzi.

Commenti

Commento di mamma preoccupata
Il 09/03/2007 alle 22:05

che mostro: corsetto milwaukee.
da alcuni giorni lo indossa la mia bambina di 10 anni.
non vi dico la tragedia e la quotidianità di affrontarla. comunque forza e coraggio . con una scoliosi di 42° e la fisioterapia è distrutta però non ha voluto rinunciare al nuoto. due volte a settimana non fa male . Sarà vero?
un aiuto e bacioni .
mamma preoccupata

Commento di sara
Il 08/04/2007 alle 21:07

anche al mio bimbo di cinque anni dopo due visite da due ortopedici pediatrici mi avevano prescritto il milwaukee e un leggero plantare ma io non ero per niente convinta.Ho parlato allora con una mamma di un bambino con scoliosi grave la quale mi ha detto che suo figlio nonostante la gravità non aveva mai portato quel corsetto “mostruoso” e in più mi ha dato l’indirizzo internet di ISICO, bene, ho scritto una mail un sabato sera e al lunedi mattina avevo già la risposta!!!ho preso subito appuntamento e morale della favola mi hanno fatto una visita ( una signora visita!!!) e ora il mio bimbo porta per diciotto ore il corsetto cheneau senza nessun tipo di problema.Il mio consiglio è quello di non fermarsi subito provi a fare una visita all’ISICO vedrà che si sentirà soddisfatta e anche la bambina sarà più serena.saluti

Commento di ragazza felice
Il 27/05/2007 alle 15:27

Sono una ragazza di 12 anni (quasi 13) alla quale è stata diagnosticata una curva di 38°, non molto alta, ma secondo alcuni medici dovevo mettere il corsetto milwaukee. ero preoccupatissima, nn lo potevo sopportare…avevo paure, perchè essendo 1 ragazza timidissima nn sopportavo ke mi prendessero in giro…dopo aver consultato alcuni medici e essere andati al centro ISICO mi hanno detto ke il corsetto milwaukee nn era necessario perchè avrebbe avuto effetti collaterari (x es eliminare il “gibbo”) e ke bastava mettere il corsetto sforzesco (mi pare ke si kiama così) però a tempo pieno. vedendo alcuni video di questo sito ho accettato l’idea perche il bustino non si vedeva molto e potevo condurre una vita normalissima. adesso ke mi sono confidata con le mie amike sono davvero felice. quindi il messaggioi è:
NON FERMATEVI ALLA PRIMA VISITA, MA ANDATE AVANTI A CERCARE VIE DIVERSE. magari il verdetto può essere uguale ma almeno potete dire “ci abbiamo provato.” certo adesso dovrò rinunciare a mettere vestiti e magliette alla moda ma sicuramente quando sarò grande nn rimpiangerò il busto…
ma una piccola domanda:
si puo affezionare al busto??? vedo mio nonno ke lo deve togliere dopo 3 mesi e non lo riesce a togliere. ma come si fa?????? un saluto

Commento di carla
Il 20/05/2008 alle 12:04

buongiorno, sono la mamma di una ragazzina di 11 anni con una brutta scoliosi due anni fa al mare mi sono accorta che la sua schiena non era più “normale” l’ho fatta visitare da un bravo ortopedico che dopo aver visto le radiografie (25°) le ha subito prescritto un corsetto da portare almeno 14 ore al giorno, premetto che a genova per confezionare un corsetto ci vogliono 2 mesi (tempo perso ???) finalmente arriva, lo porta per un pò poi …… cresce, altra visita altri mesi di attesa per averne un altro e così via fino alle lastre successive dove si riscontra un notevole aggravamento della scoliosi siamo finiti a 45° e ben 4 MESI!!!! per un nuovo corsetto, alla visita di controllo ci viene detto che ormai è troppo avanti e che si deve passare al gesso per almeno 6 mesi ma che comunque sarà inevitabile l’intervento. ora mi chiedo cosa ho sbagliato? se avessero confezionato i corsetti in tempi brevi sarebbe stato lo stesso? e la ginnastica che tanto leggo ma nessuno mi dice di fare? la mia piccina deve rassegnarsi alla “carcassa” come la chiama lei e rimanere “brutta” per sempre?

Commento di Fabio Zaina
Il 29/05/2008 alle 16:34

Cara Signora Carla,
purtroppo la terapia della scoliosi è lunga e complessa e sono molti i punti deboli che possono portare ad un risultato lontano da quello sperato. Il tipo di corsetto (non intendo dire come si chiama, ma come è stato realizzato), il dosaggio in termini di ore durante le quali è portato ogni giorno, gli esercizi di accompagnamento (che purtroppo non sono sempre prescritti e quando prescritti non sono sempre quelli giusti), l’aggressività della scoliosi (che a volte supera le capacità della terapia), e come in tutte le faccende umane un po’ di fortuna. Un paio di mesi per avere un nuovo corsetto sono un tempo “fisiologico”, e non sono un grosso problema. L’importante è che non si smetta di colpo di portare il corsetto vecchio in attesa di quello nuovo, perché chi interrompe improvvisamente la terapia ha quasi sempre dei significativi peggioramenti. 4 mesi invece sono decisamente troppi.
La situazione che descrive ora con 45° di curva è sicuramente importante, ma non si può affrontare il trattamento con gesso o corsetto che sia dando già per scontato l’intervento. Partire già sconfitti non porta da nessuna parte. E’ necessario credere in quel che si fa, e tutti nell’equipe terapeutica devono crederci: medico, fisioterapista, tecnico ortopedico, famiglia e soprattutto la paziente. Solo così è possibile fare tutto il meglio e magari evitarsi un intervento che può sembrare inevitabile. Peraltro, voglio dirlo ancora una volta: di scoliosi non si muore, quindi l’intervento deve essere una scelta del paziente condivisa con in medico e con la famiglia. I rischi e le possibili complicanze dell’intervento sono tali da non poter “imporre” una scelta del genere ai pazienti. Quello che noi medici dovremmo fare è dare correttamente tutte le informazioni (basate sulla scienza e non solo sulle nostre personali opinioni) ai pazienti e alle famiglie e poi gli strumenti perché si possano curare nella maniera migliore possibile. E chi non si vuole operare di scoliosi deve avere un’alternativa!
Pertanto signora, le faccio un grosso in bocca al lupo, nella speranza che sua figlia abbia tutto il meglio e soprattutto la possibilità di scegliere.

Commento di piera
Il 20/06/2008 alle 18:23

ho una figlia di 14 anni che porta il corsetto da tre anni i primi due anni siamo state curate a roma e lei peggiorava sempre di più. poi un giorno ho sentito parlare il prof. negrini, sono partita alla volta di milano e abbiamo cominciato la cura. claudia è migliorata tanto da 38 porta il corsetto per 23 ore, fa la ginnastica che le prescrive il centro, ogni tre mesi partiamo da roma e andiamo a milano. sono fiera di mia figlia perchè con trenta gradi al sole lei va al mare fa sport esce con gli amici ….e il corsetto è sempre con lei. La guardo con gli occhi di mamma ma so che per il suo bene lo deve portare e poi lei dice che non è così brutto

Commento di Aury disperata
Il 30/11/2008 alle 15:54

Oh uffa….. So che è per il mio bene ma il corsetto faccio proprio un’enorme fatica a portarlo. E’ un corsetto cheneau (io ho la scoliosi sx-convessa dorso lombare 20 gradi) e lo dovrei portare circa 23 ore su 24 (esagerato). Ho letto tante testimonianze e ho visto che spesso il problema è l’aspetto estetico.. Il mio corsetto si vede poco: si vedono le alette che sporgono vicino alle spalle, si vede nel sedere quando cammino, si vede quando mi provo a piegare o mi siedo. Però io me ne frego abbastanza: il grosso problema è che mi dà un fastidio terribile!!! Per dormire, fin dalla prima volta, non c’è stato praticamente nessun problema, ma portarlo in piedi o seduta è un trauma!! Dà un fastidio terribile, è due settimane che cerco di portarlo almeno in casa, ma non mi riesco ad abituare… La causa è che arriva troppo alto sotto le ascelle… Le mie spalle così stanno su come se fossi una giocatrice di rugby (esagerando, chiaramente, ma stanno comunque su e si vede), una più su dell’altra perchè il busto da una parte non è possibile abbassarlo perchè deve contenere la spinta di compenso; e di conseguenza le braccia non pendono giù normalmente ma stanno più larghe non toccando i fianchi… Poi fa male, spinge troppo!! Non riesco a scrivere bene, e soprattutto non riesco ad allacciarmi le scarpe… Quando sto in piedi o seduta (soprattuttto seduta) devo stare con le braccia per aria perchè se no mi dà un fastidio e un dolore immenso… Per non parlare di pianoforte, che non si riesce a suonare con le spalle alzate!!! C’è qualcuno che ha gli stessi problemi con questo busto? Come li avete risolti? Per favore aiutatemi!!

Commento di giuls
Il 08/01/2009 alle 22:48

cara aury, io porto il corsetto da due anni.. devo dire che le cose che sento dire in giro (che riesci a fare qualsiasi sport, qualsiasi movimento e che riesci a dormire bene) nel mio caso, non sono x niente vere.. poi ho un carattere che non mi aiuta, se credo in una cosa devo provarla io stessa per riuscire a cambiare la mia idea; ed anche dovendolo portare solo 14 ore mi concedo delle ore di libertà.. detto sinceramente io lo metto solo per non dar “problemi” ai miei genitori, perchè se fosse per me l’avrei già rotto in due! l’unico consiglio che ti posso dare è: trovati un motivo valido che ti possa spingere a portarlo e segna sul calendario i giorni che passano.. ti renderai conto che il tempo scorre davvero veloce.

Commento di Stefano Negrini
Il 12/01/2009 alle 16:52

Cara giuls,
rispondo a te ma in realtà rispondo anche a tanti altri che hanno scritto in questi mesi.
I corsetti non sono tutti uguali. Anche se portano lo stesso nome.
Siamo abituati a pensare che la prescrizione del medico indichi qualcosa di molto preciso, perchè siamo abituati a pensare alle medicine. Se un medico prescrive un’Aspirina, questa può essere fornita su tutto il territorio nazionale da qualunque farmacista e si avrà sempre lo stesso prodotto.
Nel campo dei corsetti siamo invece in un campo artigianale. Quando un medico prescrive un corsetto è come se prescrivesse un mobile. Se prescrive un corsetto “Cheneau” oppure un corsetto “Lyonese” è come se prescrivesse “una credenza” oppure “un tavolo da cucina”. Tutti possiamo andare da un artigiano costruttore di mobili (in questo caso da un tecnico ortopedico, che lavora sempre su misura e mai sul pre-confezionato che non ha alcun senso nelle deformità vertebrali) che ci può dare un mobile (prescrizione di un corsetto) oppure una credenza (prescrizione di uno Cheneau). Poi tutto dipenderà dal mobiliere, come farà il mobile (e che mobile ?), oppure la credenza. I medici più avanzati scrivono anche quante spinte, dove localizzate, quanto alte etc: è come se scrivessero quante ante della credenza, quanti cassetti. Ma c’è ancora una discrezionalità enorme da parte del mobiliere.
Ecco perchè in questo campo gli esperti hanno definito a livello internazionale che vale solo la collaborazione diretta tra un medico ed un tecnico ortopedico: solo così si avrà un prodotto esattamente corrispondente alle necessità del paziente. E gli esperti hanno pure definito che i due devono lavorare insieme regolarmente, che si devono confrontare caso per caso per poter arrivare a dare il prodotto migliore al paziente. Questo articolo sta per uscire e lo troverete sulla rivista internazionale Scoliosis (www.scoliosisjournal.com) tra qualche settimana (c’è anche una parte per i pazienti per riconoscere l’équipe che lavora bene…).
Detto questo, è evidente che non tutti i corsetti sono uguali. Noi personalmente crediamo fermamente che la tollerabilità del corsetto sia un obiettivo da perseguire, così come la sua minor visibilità in assoluto. Così come il fatto di riuscire a fare sport, a dormire bene, a muoversi liberamente con gambe e braccia dipende essenzialmente da come è fatto il corsetto. Ci sono corsetti che impediscono anche solo di stare seduti a scuola… inaccettabile da tutti i punti di vista.
E’ per questi motivi che non usiamo più alcuni modelli di corsetti visibili, ingombranti, spesso dolorosi (in particolare Milwaukee e Cheneau 2000, che non possono essere modificati in modo da non creare difficoltà): procurano danni psicologici e rendendo più difficile l’indossamento impediscono che vengano portati come si deve.
Quindi i risultati sono nettamente peggiori ed il numero di pazienti “persi”, ossia che non si curano (o non si curano come si deve) aumenta. E’ il motivo per cui abbiamo importato in Italia lo SpineCor, perchè se riusciamo ad ottenere con una fasciatura che non si vede risultati analoghi al corsetto rigido, allora perchè non facilitare il paziente ? Anzi, è un dovere farlo. Va comunque detto, sullo SpineCor, che è più efficace degli esercizi, ma meno del corsetto rigido, quindi va usato solo in casi non particolarmente gravi e ben selezionati.
Quindi, se fate fatica a portare il corsetto perchè si vede molto, o perchè vi fa male, per prima cosa rivolgetevi al vostro medico per sapere se si può fare qualcosa di meglio; poi verificate se vi dà retta, se vi spiega perchè il corsetto è fatto così. E poi tenete conto che come in tutte le opere artigianali c’è chi è in grado di fare la Gioconda e chi fa fatica anche a fare un cartello stradale: ossia, la mano conta eccome.
Noi di ISICO ci serviamo di un certo numero di officine ortopediche sul territorio nazionale, e sappiamo benissimo che ognuna di loro ha i suoi pregi maggiori o minori. Ma sappiamo anche chi è in grado di fare la Gioconda e chi fa un lavoro ottimo (in ogni caso un artista, altrimenti non lo vorremmo con noi), ma non è Leonardo da Vinci.
Auguri e soprattutto curati…
Ciao
Stefano Negrini

Commento di Giuly
Il 21/01/2010 alle 03:00

Io ho tutti e tre i tipi di scoliosi perché guai a farsi mancare qualcosa! Ho portato il milwaukee classico per 10 anni, togliendolo solo una volta a settimana per pochi minuti. Ad ogni controllo non me l’hanno mai allargato dicendomi che, nel mio caso, il busto doveva fungere da gesso, per la gravità della scoliosi. Cosi’ io crescevo ma dal fondoschiena in giù, sopra ero un fiammifero perché ero intrappolata! Il risultato è stato che per poco non morivo soffocata perché si stavano comprimendo i polmoni contro il torace e non racconto il resto!!! Dopo 10 anni di sofferenze fisiche, comprese le piaghe e crisi respiratorie, cambiai ortopedico e misi il milwaukee dimezzato per altri 3 anni.
Tutto sto papello per dirvi che bisogna stare attenti. Scegliete con criterio dei bravi medici e sopratutto dei bravi tecnici ortopedici. Controllate sempre i busti man mano che i figli crescono.

Commento di Marina Maglia
Il 09/03/2010 alle 15:51

Mia figlia Arianna ha 14 anni, indossa da 15 giorni un corsetto Milwaukee prescrittole al ……….Il dottore le ha detto che la ginnastica correttiva non serve a nulla e che il nuoto è la cosa giusta, tutti gli stili eccetto la rana. Ma qui a Catania tutti sostengono il contrario; mia figlia e anche noi siamo confusi, dobbiamo continuare la correttiva o rischiamo di danneggiare la sua schiena? Oppure tornare al nuoto?

Commento di emanuela c
Il 10/03/2010 alle 08:12

Messaggio per Marina
Ciao, anche mia figlia è in cura al ……. Il mio medico è ……. Anche a mia figlia hanno detto che la correttiva è inutile e che può fare qualsiasi sport. Mia figlia gioca a pallavolo. Per il nuoto, ho sentito dire che per scoliosi forti non è consigliato. Dopo un anno di corsetto abbiamo deciso comunque di intraprendere un percorso di correttiva . Ci è stata consigliata proprio dalle insegnanti di ed. fisica e di pallavolo, che da ragazze hanno portato busti e corsetti!!! Ciao

Commento di mammaeli80
Il 10/03/2010 alle 09:40

Salve una domanda per Marina, sono la mamma di un bimbo di 15 mesi, affetto da cifoscoliosi. Porta un bustino milwaukee per 22 ore al giorno e tutti mi stanno consigliando di portarlo al ……percio mi chiedevo cosa lei ne pensa. In queste situazioni complicate per noi genitori non e’ semplice capire di chi ci si puo fidare.
Grazie mamma eli

Commento di Fabio Zaina
Il 12/03/2010 alle 11:20

Cara Signora,
la terapia che le è stata proposta funziona, ma era il top dal punto di vista scientifico negli anni settanta!
1. Oggi in campo internazionale il Milwaukee (che pure è efficace nel migliorare la radiografia) non è più utilizzato, perché è più difficile da portare per i ragazzi, crea maggiori problemi psicologici perché è più difficile da nascondere, rende la schiena troppo dritta vista di profilo e questo è uno svantaggio dal punto dell’equilibrio della colonna (Dio ci ha fatti con cifosi e lordosi, non con la schiena dritta come un palo della luce!), non rimodella le deformità del tronco e i gibbi. Gli esperti di SOSORT hanno pubblicato un Consensus su questo argomento alcuni anni fa ed è emerso che un solo esperto lo usa ancora ma solo di notte, proprio per la difficoltà del portarlo nella vita quotidiana (http://www.scoliosisjournal.com/content/1/1/11).
2. Negli anni settanta era stato pubblicato un lavoro che dimostrava una scarsa efficacia degli esercizi nel frenare la scoliosi. Oggi, a distanza di 30 anni sono usciti moltissimi lavori sull’efficacia degli esercizi sia da soli che in associazione al corsetto. Inoltre gli esercizi sono raccomandati in associazione al corsetto dalle Linee Guida Italiane per il trattamento non chirurgico della Scoliosi, che sono state stese con la partecipazione tra gli altri degli esperti della SIOT (la Società Scientifica degli Ortopedici Italiani) e della SIMFER (la Società Scientifica dei Fisiatri) http://www.gss.it/lineeguidasimfer/lineeguidasimfer.htm.
3. IL NUOTO NON CURA LA SCOLIOSI! Ormai lo scrivo sul blog quasi quotidianamente. Il nuoto come tutti gli sport, non cura un bel niente. E’ utile per i ragazzi con la scoliosi fare sport per uno sviluppo più armonico del corpo, per i vantaggi psicologici dello stare in gruppo e perché i polmoni hanno bisogno di essere allenati per ovviare ad alcune limitazioni funzionali indotte dalla scoliosi. Per quanto riguarda il nuoto si possono fare tutti gli stili, a meno che ci siano anche altri problemi alla colonna che peraltro nel suo intervento non nomina.

Quindi la terapia proposta è certamente efficace, ed è il modello di trattamento che è stato seguito a livello mondiale per tanti anni, ma oggi, per fortuna, sappiamo fare qualcosa di meglio.
A meno che sua figlia abbia una curva scoliotica molto alta e difficile da gestire con un corsetto basso si può con buona probabilità scegliere un corsetto meno invasivo (per la testa) e più modellante (per la schiena). Peraltro, noi non usiamo il Milwaukee neanche nelle curve più alte, ma utilizziamo un corsetto basso con a metà del collare del Milwaukee che si può mettere e togliere a piacere, in modo che i ragazzi possano uscire con il corsetto camuffato al massimo.
Gli esercizi sono importanti, ma non tutti gli esercizi vanno bene allo stesso modo.
Il nuoto non è un’alternativa agli esercizi, ma uno sport come tanti.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di Rossella
Il 16/03/2010 alle 13:26

Caro dott. Zaina,
sono nuova su questo forum e ho letto 3 volte il suo intervento e anche i documenti sui link.
Confesso che sono allibita, ovviamente non per lei ma per alcuni suoi colleghi!
il figlio della mia amica del cuore ha portato per due anni il busto milwaukee (non nel 1970 ma nel 2008-2009), che secondo l’ortopedico che l’aveva in cura era l’unica soluzione; solo per le mie tante insistenze ha cambiato ortopedico e adesso porta un altro corsetto piu’ basso che gli ha completamente cambiato in meglio la vita (oltre ad avere ridotto la curva della scoliosi meglio del milwaukee!).
La cosa mi aveva coinvolto direttamente e emotivamente perché io ho portato per 11 anni (non so se rende l’idea…), dagli 8 ai 19 (parlo degli anni 80) il busto milwaukee e adesso ne paghero’ per tutta la vita le conseguenze: infanzia e adolescenza rovinate psicologicamente e socialmente; schiena dritta come una scopa; zero muscolatura alla schiena e difficoltà anche a fare movimenti normali per tutti; dolori continui al collo; problemi ai denti dovuti alla mentoniera risolti con lunghe e dolorose cure dentistiche; due parti difficilissimi e mi fermo qui.
Adesso leggo da lei che questa era la terapia degli anni 70, quindi non solo superata nel 2010 ma anche nel 1980, quando ho portato io il busto!
Pensi che a me l’hanno fatto portare 24 ore al giorno per 11 anni, lo toglievo 5 minuti solo per fare la doccia e non mi è MAI stata prescritta alcuna ginnastica!
La mentoniera (che evidentemente era fatta male e troppo alta e stretta) mi ha spostato la mandibola e dai 13 ai 17 sono stata costretta a portare un apparecchio ai denti che mi impediva completamente di parlare.
Non so se il mio sia un caso limite di mala sanità, forse molta colpa ne hanno avuta anche i miei genitori, che erano già anziani e poco istruiti, ma si rende conto che i medici che mi hanno curata sono dei suoi “colleghi”?
Ma non è possibile fare in modo che certi incompetenti di medici la smettano di fare danni?
Mi scusi tanto lo sfogo e un caro saluto a tutti.
Rossella

Commento di emanuela c
Il 16/03/2010 alle 14:18

“CARISSIMI DOTT. ZAINA E NEGRINI,
COSA DEVO FARE SE A MIA FIGLIA SARA’ PRESCRITTO IL MK PER CURARE LA CURVA DORSALE?
ESISTONO ALTRI CORSETTI CHE DANNO BUONI RISULTATI PER QUESTO TIPO DI CURVA ?
DEVO CAMBIARE MEDICO, E SENTIRE ALTRI PARERI?
SONO SEMPRE STATA OTTIMISTA E HO SEMPRE INCORAGGIATO MIA FIGLIA, MA ADESSO STA ANDANDO IN CRISI.
MI HA MOLTO SPAVENTATA LA MAMMA CHE E’ INTERVENUTA NEL BLOG QUESTA MATTINA, CHE HA PARLATO DI UNA DIAGNOSI E INTERVENTO NON CORRETTI A SUO FIGLIO.
NON SO COSA FARE.”

Commento di Stefano Negrini
Il 16/03/2010 alle 21:32

Cara mamma Eli,
cerchi con calma e viaggi per trovare l’Istituto ed il medico che più le ispirano fiducia. La storia della scoliosi di un bambino piccolo può essere terribile se non viene seguita al meglio e le strutture che lo sappiano fare quasi mai si trovano sotto casa.
Un consiglio di fondo: purtroppo ormai nel campo della scoliosi i “vecchi Istituti” di lunga tradizione, quelli che da sempre vengono consigliati, non sono necessariamente i migliori per un trattamento conservativo non-chirurgico. Chi cura con la chirurgia raramente ormai è anche un grande esperto di trattamento conservativo (ovviamente, ci sono, ma la chirurgia richiede una tale dedizione esclusiva oggi, esattamente come il trattamento conservativo – ossia non chirurgico – che è molto difficile fare al meglio entrambi): vanno cercati gli esperti di trattamento conservativo, che dedichino tempo e risorse a questo, che si siano circondati di un team di esperti di fiducia in grado di fare i corsetti al meglio ed anche gli esercizi quando sarà il momento (non ora, ovviamente, in un bambino piccolo…).
Auguri, ma soprattutto non si fermi alla prima persona e scelga con calma e con sensibilità di madre. Non si spaventi per i viaggi, perché ne va della salute di suo figlio…
Stefano Negrini

Commento di chiara
Il 17/03/2010 alle 06:39

Navigando in internet, tra i vari gossip e i ritrovamenti in facebook di vecchi compagni di scuola che rimpiangono i tempi in cui facevano merenda con pane e nutella, guardando hallo spank in tv; dopo tante cavolate insomma…sn incappata in questo blog. Per almeno un’ora ho letto quante più testimonianze possibili e mi sn sentita vicina ad ogni storia, ad ogni persona, perché era come rivivere la mia di storia. Non ho avuto una scoliosi grave: ma l’ho vissuta come tale. All’ inizio, a nove anni, mi fu diagnosticata una scoliosi dorso-lombare ad s italica di 25 gradi che dopo un po’ aumentò di qualche grado, ma che, a 17 anni si stabilizzò a 10 gradi. In mezzo ci fu di tutto: il mitico ed inossidabile milwaukee (che quando lo portai io era già superato), le immancabili lezioni di nuoto con un maestro che non sopportavo e a 40 km da casa, io che vivevo in un paesino sperduto del bellunese e la totale mancanza di dialogo, affettività e complicità cn i miei. Ovviamente i miei mi fecero portare il busto, fare nuoto e ginnastica come un’ imposizione: così avevano detto i medici che erano laureati, perciò poche lamentele e zero comprensione (e carezze). Effettivamente la situazione era vagamente kafkiana, la solitudine ha pesato cm un macigno, più di tt i busti che ho cambiato! Ho sofferto più per l’ambiente chiuso e anaffettivo che per il busto in sé (alla fine dei conti, questo è il mio bilancio). Ho letto le varie testimonianze, anche molto dolorose, di scoliosi infantili o di uomini affetti da ipercifosi gravi e altre patologie correlate; di donne che, per una scolisi nn curata bene, sono in pena per la loro vecchiaia (scusate se nn cito i nomi), e allora mi dico che nn mi posso lamentare, perché a me, in fondo, è andata bene. Entrare in questo blog è stato come entrare nel mio cuore, nn avevo più ripensato a quegli anni, ne ho parlato pochissimo anche alle amiche o al fidanzato del momento…ma sapevo che era necessario tornare indietro, e nn di certo per intristirmi. So che nn mollerò questo blog, la certezza me la dà il mio cuore (che ho imparato ad ascoltare) e chissà che questa piacevole scoperta mi porti ad approfondire certi argomenti, a rimettermi a studiare…perché nn si finisce mai di imparare. E’ stato emozionante per me leggere i messaggi di queste ragazze, piccole donne, che si danno coraggio a vicenda per continuare a portare il busto: sono così piene di forza, di vita e dotate di autoironia ( io ho impiegato una vita a conquistarla!). Grazie per le emozioni che mi avete dato leggendovi…niente sembra sprecato qui, tutto utile.

Commento di emanuela c
Il 17/03/2010 alle 08:29

Dott. Zaina, ho letto questa mattina la risposta alla mia domanda.
La ringrazio di cuore e spero di poter scegliere bene per mia figlia.
Buona giornata .
Emanuela

Commento di mammaeli80
Il 18/03/2010 alle 15:09

Carissimo Dottor Negrini, ho letto ora la sua risposta e la ringrazio nuovamente; propio ieri ho parlato per ben due ore con due genitori che avevano la loro figlia seguita da voi e questo mi ha fatto molto bene. Parlare e confrontarsi tra genitori è utile per capire tante cose. Come avevamo gia pensato io e mio marito ci stiamo organizzando per prendere un’appuntamento con lei per vedere cosa ne pensa o magari per darci la via giusta da seguire. La ringrazio nuovamente mamma eli

Commento di emanuela c
Il 18/03/2010 alle 17:11

Oggi sono andata con mia figlia alla visita di controllo, responso dopo un anno di corsetto cheneuax: miglioramento di 1 ° nella curva lombare, nessun miglioramento, nè peggioramento in quella dorsale. Quindi CX di giorno e MK di notte. Secondo il dottore è un successo che non ci sia stato un peggioramento. Non so cosa pensare…..Accetto suggerimenti, grazie
Emanuela

Commento di emanuela c
Il 18/03/2010 alle 19:30

Buona sera Dott. Negrini sono la figlia di Emanuela Contini. Oggi con i miei genitori siamo andati a fare questa odiosa visita e mi hanno detto disperatamente di mettere il mw.
Mia madre mi stressa e crede che io non ce la posso fare, ma io ce la farò.
Ma il mio problema è che ho paura di questo corsetto; ce la farò, farà male???
Ciao e grazie

Commento di Stefano Negrini
Il 23/03/2010 alle 11:41

Chiara,
grazie mille per le tue parole a nome di tutti i frequentatori del blog e per noi di Isico, che il blog abbiamo voluto. Auguri !
Stefano Negrini

Commento di Fabio Zaina
Il 23/03/2010 alle 12:11

Gent.ma Rossella,
comprendo il suo disappunto ma devo fare alcune precisazioni. Il corsetto di Milwaukee, che in alcune parti d’Italia è ancora molto prescritto, è stato un pilastro della terapia della scoliosi anche dopo gli anni settanta, fino a tutti gli anni ottanta e novanta. Progressivamente, ad esso si sono affiancati altri corsetti, come lo Cheneau, e come il Lionese. Quindi essere stati curati negli anni ottanta e anche novanta con un corsetto Milwaukee è sicuramente un’alternativa migliore rispetto a quanto sarebbe accaduto trascurando la scoliosi. Quindi non deve buttarsi giù e non deve valutare con le conoscenze di oggi la terapia che ha affrontato in passato. E’ stata curata con le migliori competenze del tempo e ritengo sbagliato pensare ad un caso di malasanità. Dobbiamo sempre ricordare che quello che è aggiornato oggi, domani non lo sarà più, verrà modificato o sostituito. E questo a mio avviso deve essere considerata una fortuna, perché andiamo sempre avanti.
Per i sintomi che riferisce oggi, non sono in grado di esprimere un giudizio attendibile dato che non l’ho visitata e non conosco con precisione la sua storia clinica, ma non darei la colpa di tutto al corsetto. E in ogni caso, oggi penso sarebbe possibile darle una mano almeno per migliorare la muscolatura della schiena e per migliorare anche i disturbi al collo.

Il mondo della terapia della scoliosi oggi è in fase di grande cambiamento e poco per volta si stanno facendo dei grandi passi avanti. Stanno cambiando i corsetti, stanno migliorando le conoscenze sull’efficacia e sui limiti degli esercizi, sono nati strumenti come lo SpineCor che ci permette una via di mezzo tra le situazioni in cui bastano gli esercizi e quelle in cui serve il corsetto rigido, o come lo Sforzesco, che ci ha permesso di mandare in pensione il gesso. Ma il cambiamento in atto non può essere paragonato alla rivoluzione francese, durante la quale in pochi giorni e mesi tutto un mondo è cambiato. Nel campo della medicina i cambiamenti sono più lenti, poco per volta i medici cambiano le loro abitudini e si mettono a usare strumenti nuovi. In questo modo le cose vanno avanti. Ma per mettersi ad usare strumenti nuovi i medici hanno bisogno di conoscerli e imparare a gestirli. Fino al 2004, anno di nascita di SOSORT (www.sosort.mobi), mancava un punto d’incontro e di discussioni per chi si occupava della scoliosi in maniera non chirurgica. Oggi abbiamo la possibilità di confrontarci e di discutere e con questo migliorare le conoscenze e soprattutto, di diffonderle. Come Centro ISICO abbiamo avviato un Master, iniziato il mese scorso, proprio sul trattamento della scoliosi. Con il GSS (www.gss.it) facciamo periodicamente dei corsi di aggiornamento per divulgare quello che impariamo e quanto di nuovo emerge dai meeting internazionali. Tutto questo, lentamente, sta cambiando le cose. Il processo di “pensionamento” del Milwaukee è iniziato da un po’ di anni, ma ci vorrà ancora un po’ di tempo per poterlo completare.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di Stefano Negrini
Il 23/03/2010 alle 12:17

Cara Emanuela,
una volta che la terapia è decisa, una volta che siete convinti, allora la si affronta: tutto si può fare, visto che comanda la testa.
Il Milwaukee non fa male, anzi: l’unico suo problema è la visibilità, ma rispetto ad altri corsetti spinge di meno e fa sentire meno il caldo d’estate. Quindi, su con la vita e dimostra a tua mamma che si sbaglia (non sai quanti genitori cambiano idea sui loro ragazzi solo quando li vedono “all’opera” nel confrontarsi con la malattia: scoprono che hanno una volontà di ferro, che sono più forti di loro, e poi li ammirano per questo): le paure di tua madre possono essere dettate dal fatto che ti conosce, oppure possono venire da come reagirebbe lei stessa, e tu hai un’occasione unica per dimostrarle di che pasta sei fatta. Coraggio.
Ciao ed augurissimi
Stefano Negrini

Commento di Rossella
Il 06/04/2010 alle 13:08

Grazie davvero Dr. Zaina e Dr. Negrini per le risposte e le precisazioni!
Ovviamente a me la parola busto Milwaukee evoca sentimenti anche irrazionali e quindi le vostre precisazioni mi sono servite a razionalizzare la cosa.
Solo per completezza e non per rivangare il passato però devo dire che io davvero sono stata curata male e con dei busti fatti male, anche a detta di altri ortopedici che poi hanno continuato a prescrivere lo stesso busto.
Infatti i miei primi busti (fino a 15 anni circa) avevano una mentoniera troppo alta che mi ha schiacciato la mandibola.
Poi mi hanno spiegato che il mento non deve appoggiarsi al poggia-mento, mentre per il mio ortopedico il busto doveva spingere in su la testa.
(Scusate se non mi spiego bene, ma non conosco i termini medici giusti).
Quindi oltre al busto ho dovuto portare anche un apparecchio ai denti che mi impediva di parlare (a scuola durante le interrogazioni lo dovevo togliere, tanto per dire….) praticamente fino ai 17 anni.
Oltre al dolore fisico potete capire i miei problemi sociali: ma ho letto tanti commenti in questo blog e sono sicura che in tante capiscono cosa ho passato.
A proposito: è vero che per sopportare quel busto bisognava essere molto remissivi e infatti io purtroppo lo sono stata (ora non piu’), quindi il problema psicologico per me è stato una somma di varie cose.
Venendo ad oggi: sto cercando di fare delle sedute di fisioterapia con un bravissimo fisiatra, ma purtroppo a 38 anni con figli, lavoro, marito e problemi vari è difficile essere costanti, anche se sto meglio (o meno peggio) adesso rispetto a quando avevo 25 anni. Detto questo a 38 anni so che è impossibile ricostruire la muscolatura che non si è sviluppata negli 11 anni che sono stata ingabbiata 24 ore al giorno in quell’orribile corazza di metallo e cuoio.
Ancora grazie per l’attenzione e la comprensione.
Rossella

Commento di chiara
Il 06/04/2010 alle 17:05

Cara Rossella,
intanto un in bocca al lupo per le sedute di fisioterapia che stai facendo e ovviamente per la tua schiena. Io ho portato il busto Milwaukee dai 9 anni e mezzo fino ai 14, nei due anni successivi un corsetto lombare (pensa che ho rimosso pure il nome!), che per me fu come una manna.
Se devo ricriminare qualcosa, nel mio caso, è stata la scarsa comunicazione tra medici, genitori e figlia. I primi tempi del corsetto facevo le visite ogni 3 mesi all’ospedale e ogni volta mi capitava un ortopedico diverso, con una propria visione della scoliosi…tanto che la mia scoliosi di 25 gradi peggiorò un pò.
Pensa che anch’io ho portato l’apparecchio fisso per i denti due anni (poi uno mobile che per mia fortuna tenevo il pomeriggio e di notte) e, a 14 anni, tolta la corazza Milwaukee mi misi gli occhiali (che ovviamente ho ancora).
Cm hai capito, anch’io nn mi sn fatta mancare niente, anche se in maniera diversa da te: aggungi poi che abitavo in un piccolo paesino di montagna e capirai quanto mi sentissi aliena! La cosa che mi fa piacere di questo blog e dei medici Isico è che il fattore psicologico è tutt’uno con la cura: se viene trascurato, cm accadeva in passato, ci possono essere delle ripercussioni psicologiche; il minimo è dimenticarsi di quel lungo periodo cn la “corazza”.
Io, visto che nn avevo altro sfogo, cominciai ad andare male a scuola…ed ero una secchiona alle medie! Cosa vuoi, se presa per il giusto verso questa esperienza può servire a qualcosa, lo voglio sperare…Se non altro, a comunicare (anche solo in questo blog) tra noi “vecchie” (tnt xdire, ho qualche anno meno di te) che abbiamo portato il busto e magari a sdrammatizzare. Penso che faccia piacere sentire un incoraggiamento “virtuale” a chi si trova a combattere cm te; anche se mi rendo conto che è una minuscola goccia…ciao e buona fortuna.
Chiara

Commento di donatella
Il 07/04/2010 alle 08:55

Gentilissimo Dott NEGRINI,
mi chiamo Donatella e sono la mamma di una bambina di nome Federica.
E’ la prima volta che scrivo sul suo blog e le scrivo perché spero in una sua risposta. La storia di mia figlia ha inizio il 14 /11/2006, aveva da poco compiuto 4 anni, quando le è stata diagnosticata una scoliosi destro-convessa dorsale, con fulcro a livello di D9 ed angolo di circa 33°. Lievissima sovraelevazione dell’emibacino destro. Il 10/12/2008 è stata eseguita un ulteriore radiografia alla colonna vertebrale che evidenzia una riduzione della curva scoliotica ad ampio raggio dx convessa del tratto dorsale che in atto presenta valori angolari di circa 18°.obliquità statica del bacino, con risalita dell’ala iliaca sx rispetto alla controlaterale. Le ultime, invece, 22/01/2010 eseguite nelle proiezioni ortogonali ed in ortostasi evidenziano una scoliosi a doppia curva (“S” italica) destro convessa dorsale e sinistro convessa lombare con valori angolari rispettivamente di circa 37° e 29° normali le curve sagittali della colonna. Bacino sostanzialmente in asse. Ad oggi, da circa 4 anni, mia figlia porta un corsetto Cheneau fatto dalle …….. e lo porta sempre (notte compresa) tranne le ore di scuola. La domanda che le vorrei porre è ad oggi mia figlia dopo gli enormi sacrifici che lei in primis sta facendo sta ottenendo dei risultati? Sta peggiorando? E se si io cosa posso fare per aiutarla? Lo so la strada è lunga mi dicono .adesso da circa un mese frequenta per la prima volta una palestra correttiva. Cosa posso fare di più di quello che è stato fatto? La prego di rispondermi. In attesa saluto l’intero blog e Lei dott Negrini.

Una mamma disperata ma fiduciosa

Commento di Stefano Negrini
Il 09/04/2010 alle 12:16

Gentile Signora,
è proprio impossibile rispondere in un modo attendibile ad una domanda di questo genere, perché solo una visita può’ consentire di sapere come è realmente la situazione.
Mi colpiscono però due cose del suo intervento:
Lei cita l’officina ortopedica ‘che la sta seguendo’ e non il medico. Come mai? La responsabilità’ del trattamento e’ solo ed esclusivamente del medico, che sceglie dei validi collaboratori che eseguono parte del lavoro di cui pero’ il medico SI ASSUME la responsabilità attraverso un controllo (collaudo nel caso del corsetto) dell’operato del suo collaboratore (veda in questo senso le Linee Guida internazionali del trattamento che trova a questo indirizzo (http://www.isico.it/lineeguida/default.htmlineeguida/LineeGuidaScoliosi.pdf )).
Può essere che lei citi l’officina solo per un caso, o può essere che sia indicativo di una carenza che non può/deve esserci (e di certo non per ‘colpa’ dell’officina, che certamente lavora al meglio).
Riferisce di un peggioramento dopo un miglioramento iniziale. O sua figlia è entrata in pubertà (ed allora si può spiegare) oppure è cambiato qualcosa in peggio (corsetto, uso del corsetto, ore di indossamento, periodo di ‘pausa’ o di ‘vacanza’ che non si doveva fare, corsetto portato largo o diventato piccolo…). Tanti fattori possono aver provocato il peggioramento, ma è improbabile che sia colpa della scoliosi se all’inizio ha risposto alla terapia e non si è in pubertà. Ed il fatto che dica improbabile, non vuol dire impossibile, perché le garantisco che ne ho viste tante…
Spero che questo le possa essere utile per migliorare le cose e che non sia troppo generico o magari del tutto inappropriato. Come al solito le risposte sono generali nella speranza che possano essere utili a più persone con lo stesso problema, e non possono essere specifiche senza quella conoscenza approfondita del singolo ragazzo che solo il suo medico può’ avere.
Tanti cari auguri.
Stefano Negrini

Commento di donatella
Il 09/04/2010 alle 21:02

Gent.mo Dott Negrini,
inizio ringraziandola infinitamente per avermi risposto, questo a conferma di quanti mi hanno detto del suo essere molto sensibile a chi come me combatte ogni giorno con la scoliosi. Non è stato però molto esaudiente nel rispondermi e capisco il perché ed è proprio per questo che ho prenotato la visita della bambina presso il suo centro l’11 maggio. La ringrazio anticipatamente ed un saluto agli amici del blog

Commento di Federica
Il 10/04/2010 alle 10:57

Mi chiamo Federica e ad ottobre compio 15 anni. Tutto è iniziato a gennaio quando il mio dottore mi disse di fare una visita x la schiena xk aveva rilevato una lieve scoliosi; in quel momento nn mi preoccupai più di tnt … Poi dopo aver fatto i raggi andai alla visita e la fisiatra mi diagnosticò una scoliosi dorsale di 25′ gradi ed una al livello delle scapole di 15 gradi e mi ordinò un corsetto chenau abbinato alla ginnastica correttiva … Da quel giorno nn ero più felice e nn volevo nemmeno vedere il corsetto e mi rifiutavo di fare la terapia … Poi cn l’aiuto dei miei genitori mi convinsi ed adesso sn circa pochi giorni che porto il busto e nn lo sopporto ed ho paura di peggiorare nn so cosa fare aiutatemi…

Commento di Debora
Il 10/04/2010 alle 14:29

Cara Federica, sono Martina e ho 14 anni, quasi 15. Anche a me è stata diagnosticata una scoliosi di 29° la curva lombare e 20° quella dorsale. Il Dottor Zaina mi ha fatto mettere un corsetto Sforzesco (quindi peggio del tuo). All’ inizio neanche io volevo saperne niente di mettermi il busto, ma i miei genitori mi hanno comunque convinta almeno a provarci. In seguito il Dottor Zaina ha anche accettato di farmelo portare “soltanto” 18 ore al giorno (dato che inizialmente aveva detto che dovevo portarlo 23 ore), quindi posso evitare di andarci a scuola. Ora sono quasi 15 giorni che porto il busto e non posso certo dirti che all’inizio sia stata una passeggiata, ma è stata come una montagna da scalare: era come se ogni giorno mi proponevo un traguardo da raggiungere, dovevo resistere ogni giorno qualche ora di più e alla fine ci sono riuscita perché ora riesco a portarlo tranquillamente anche tutto il giorno, se voglio. Prima che tu possa abituartici, però deve passare come minimo una settimana. Ma non ti preoccupare: passa tutto, l’importante è pensare alla propria salute. Il vero problema, però, per me è stato il fatto di farmici vedere dagli altri e la paura di non essere accettata. Posso dirti che confidarti con le tue amiche può essere molto utile, anche se, a dire la verità, all’inizio non si sono accorte di niente e gliel’ho dovuto far notare io. Loro mi hanno incoraggiato ad andare avanti e ne sono stata felicissima!!! Per quanto riguarda il fatto che il busto si nota, non è vero. Un consiglio che però ti posso dare per nasconderlo meglio è di farti vedere sempre sicura di te e decisa della scelta che hai fatto di metterti il busto per qualche anno anzichè soffrire per i dolori il resto della tua vita. Ieri ho superato anche un’altra prova: ci sono andata a scuola! E ti dirò che non tutti si sono accorti che indossavo il busto. Ma quelli che l’hanno notato non si sono fatti tanti problemi e quindi la cosa non mi è pesata molto. Poi come mi dice sempre mia madre, questo è un ottimo aiuto per capire le amicizie vere da quelle false. Incontrerai certamente qualche stupido che forse ti prenderà in giro o ti renderà questa fatica ancora più pesante, ma non ti preoccupare perché, come ha anche detto il Professor Negrini, lo stupido resterà sempre stupido, invece la tua scoliosi andrà a migliorare. Un grandissimo in bocca al lupo a te e a tutte le altre ragazze che si sono messe da poco il busto! CORAGGIO CHE LA POSSIAMO FARE!!!

Commento di annateresa
Il 20/04/2010 alle 16:41

Caro Dott. Negrini
Ho scoperto solo oggi l’ISICO. Io ho 52 anni e una scoliosi lombare con gibbo che adesso è di 67 °. A 20 anni la curva era di 45 °. Lei pensa che potrò fare qualcosa per arrestarla? Io lavoro in ufficio e penso che lavorare al computer mi stia danneggiando. Ho letto che non tutta la ginnastica è utile anzi che può peggiorare la scoliosi. Mi dia se può un consiglio.
Grazie

Commento di Simona
Il 28/06/2010 alle 18:54

Gentilissimo Dott Negrini,
oggi in base a radiografia della colonna, a mia figlia di 13 anni è stata diagnosticata una scoliosi a doppia curva D/L sin D10 – L3 30° e D dx D4-D10 16° e prescritto un corsetto cheneau con pelota di spinta d/L sin D10 – L4 e lombare dx D5 -D10, vorrei essere confortata, se possibile, sulla correttezza della prescrizione. Grazie

Commento di Stefano Negrini
Il 02/07/2010 alle 09:37

Gentile Signora,
è impossibile farlo, perché le scelte operate non dipendono solo da una radiografia, ma da mille altri fattori che possono essere visti solo con una visita ed una valutazione completa.
Non solo: lo Cheneau non è uguale per tutti ed in tutto il mondo. Un corsetto non è un farmaco: è un’opera di artigianato che dipende dall’interazione continua tra un medico ed il tecnico ortopedico che lo costruisce, dal collaudo che viene fatto, e dalla collaborazione in un team più ampio che nel nostro caso comprende anche i fisioterapisti
Ed ancora, la terapia dipende dalle ore d’uso, dalle indicazioni che si danno rispetto alla vita quotidiana, dagli esercizi, da come si riuscirà a far portare il corsetto, dalle parole che vengono spese. Ed ancora: dai tempi d’uso nel proseguo della terapia (ossia non solo nei primi mesi), dai ritmi di liberazione dal corsetto, da tutte quelle mille scelte che vengono fatte e gestite in continuazione per una terapia che dura qualche anno.
La terapia della scoliosi è un mix di tutto questo…
Cordiali saluti ed auguri a sua figlia
Stefano Negrini

Commento di cat
Il 02/07/2010 alle 16:00

Gentile Dott. Negrini, sono una ragazza di 14 anni. Avendo la scoliosi mi avete prescritto il corsetto chenau. Mi trovo abbastanza bene, ma adesso che è arrivato il gran caldo nn riesco proprio a portarlo!!! C’è un metodo per sentire meno il calore? Mi rendo conto che magari è più costoso però nn si potrebbe fare il corsetto di un materiale più leggero? Poi, devo ammettere che bado molto al valore estetico e a non fare notare quando vado in giro il mio corsetto così col passare del tempo mi sono fatta alcune domande: come mai non lo fate color carne( so che nn cambierebbe un gran chè ma almeno se ti si alza un po’ la maglietta nn si nota il bianco e sembra pelle!)? Non si potrebbero fare i ganci lateralmente e di forma diversa? (per intendersi quelli che si usano per i pattini o per gli scarponi da sci) che si noterebbero decisamente meno e aumenterebbe la voglia di metterlo soprattutto d’estate che nei vestiti è più visibile?
Grazie:)

Commento di Stefano Negrini
Il 08/07/2010 alle 09:17

Cara cat,
è il mio sogno quello di riuscire a trovare una ditta con cui costruire del materiale diverso per fare i corsetti. Il problema non è il costo, è che proprio non esiste un materiale che garantisca nello stesso tempo la rigidità necessaria e la traspirabilità oltre a poter essere indossabile… Per quanto riguarda i corsetti color carne, una volta li facevamo perché il materiale era di tipo diverso: potrebbe essere in effetti un’idea a cui non avevo mai pensato (né mi era stata proposta): proverò a vedere che si può fare. Comunque, in generale non piacevano perché sotto la maglietta si vedevano anche di più se uno ne indossava una chiara. Quindi, vantaggi e svantaggi… Per le chiusure, di lato si noterebbero ancora di più che sull’addome, dove sono attualmente. E creerebbero più problemi per correggere al meglio. Quindi su quello poco da fare, purtroppo… Ma anche qui stiamo cercando altre soluzioni, non siamo fermi, stai tranquilla (e ti posso dire che i nostri corsetti, confrontati a tanti altri che si vedono in giro, hanno veramente una vestibilità ottima perché sono anni ed anni che ci lavoriamo sopra).,
Mi raccomando, rispetta le ore prestabilite. Altrimenti succede che poi si ripeggiora. Scegli bene le ore della giornata, usa l’aria condizionata, ma non togliere il corsetto, altrimenti in pochi giorni vanifichi mesi di sforzi. La norma è che, se non si fa quanto concordato con il medico, si peggiora; poi ci sono quelli sfortunati che in quel periodo incappano pure in una spinta della scoliosi, e riescono a peggiorare veramente tanto, e quelli fortunati che magari non perdono nulla. Ma quando di salute si tratta non ci si può basare sulla fortuna…
Ciao
Stefano Negrini

Commento di graziella
Il 16/07/2010 alle 15:25

Gentile Dott. Negrini, sono una mamma con un ragazzo di 16 anni, con scoliosi dx convessa d11/l5 bacino slivellato nel piano trasversale con testa femorale a sinistra+accentuata lordosi lombare, dal 2009 porta il corsetto+plantari, poi per il corsetto abbiamo dovuto rifarlo per avvenuta crescita, ma adesso da un paio di mesi non lo mette più come prima solo la notte, ma a volte lo toglie, ha fatto pure ginnastica posturale adesso no più, ora penso a settembre. La mia domanda è così facendo può peggiorare?? Con una cosa che nell’ultimo controllo fatto ha avuto dei miglioramenti. Grazie.

Commento di Maria
Il 18/07/2010 alle 18:53

Gentile signora Graziella, io sono la mamma di un ragazzo di quasi 17 anni con una scoliosi dorso-lombare di 29 gradi, scoperta da solo 6 mesi. Lui il corsetto doveva metterlo solo la notte, ma l’ha fatto solo i primi mesi, ora non lo vuole neanche vedere. Ma la scoliosi di suo figlio di quanti gradi è?
Anch’io ho paura che possa peggiorare, capisco la sua preoccupazione e so che a questa età è dura riuscire a farli ragionare, speriamo solo che data l’età con la fine della crescita si arresti anche l’evoluzione della scoliosi….

Commento di Fabio Zaina
Il 22/07/2010 alle 12:11

Gent.a Sig.ra Graziella,
le rispondo al posto del Dott. Negrini che in questo periodo è assente.
Non abbiamo elementi sulla base del suo post per prevedere il rischio di peggioramento della scoliosi di suo figlio. Possiamo solo dire che se non si seguono le indicazioni che vi ha dato l’ortopedico, correte dei rischi. Dato che suo figlio sta crescendo e che per questo avete rifatto il corsetto, il rischio di peggioramento esiste.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di biba
Il 09/09/2010 alle 18:06

Salve a tutti adesso che arriva l’inizio della scuola io ho molta paura….ho paura di essere presa in giro da qualcuno pero’ lo devo mettere se voglio continuare a nuotare tutti i giorni e non posso permettere alla scoliosi di impedirmi di fare cio’ che amo…ma so anche se arrivero’ a scuola con una faccia preoccupata tutti mi chiederanno e so che sbaglio ma io non ho nessuna intenzione di dirlo! Lo sa gia’ la mia migliore amica che lo porta anche lei…ma agli altri non voglio dirlo! Lo so che sbaglio, ma non so cosa fare altrimenti!

Commento di papa michele
Il 30/10/2010 alle 19:53

Salve a tutti sono il papà di una bambina di cinque anni scampata al Milwaukee grazie al Centro Negrini e presto comincera ad indossare un Cheneau. Io vorrei capire una cosa perché con tutti i problemi che può dare un Milwaukee,ci sono ancora dei medici che si ostinano a prescriverlo. Io non riesco a capirlo. Ma i medici delle strutture pubbliche si aggiornano in qualche modo? E posso assicurare che chi ha prescritto il Milwaukee a mia figlia dicono sia molto esperto, grazie e grazie ancora che ci siete.

Commento di Stefano Negrini
Il 08/11/2010 alle 11:22

Caro papà Michele, intanto, grazie per i complimenti.
A proposito di Milwaukee: in medicina non esiste mai la medicina migliore, ma solo la “meno peggio” (mi scusi il pessimo italiano, ma rende l’idea…).
Tutti i trattamenti hanno effetti positivi ed effetti negativi. Ogni medico pesa questi effetti nella sua testa, secondo le proprie conoscenze e secondo le proprie scale di priorità, e ne scaturisce la prescrizione. In realtà poi si dovrebbe aggiungere un altro “peso”, che è quello delle priorità dei pazienti: ma acquisirle richiede di parlarne con calma, e spesso questo è difficile ed il tempo manca. C’è infine un’ultima variabile medica, che è quella della conoscenza specifica del trattamento che si applica, che si mischia con l’abitudine: la prima è una qualità positiva (se non si conosce una terapia, meglio non applicarla), la seconda no (perché significa solo resistenza al miglioramento professionale).
Dopo la premessa generale, andiamo più nello specifico.
C’è chi pensa che il Milwaukee sia più indicato nei bambini piccoli perché impatta meno negativamente sullo sviluppo della cassa toracica. Noi rispondiamo che è sufficiente cambiare il corsetto in tempi più rapidi seguendo la crescita del tronco del bambino, e far fare esercizi specifici, per minimizzare questo impatto negativo sulla crescita (non evitarlo purtroppo).
C’è poi chi pensa che il bambino piccolo soffre il corsetto di meno dell’adolescente, quindi che se ne possa usare tranquillamente uno più invasivo. Qui noi rispondiamo che il bambino ne soffre tanto quanto l’adolescente: solo, si lamenta di meno. Quindi, la “cattiveria” secondo noi è anche maggiore, perché ce la si prende di più con il più debole.
C’è chi pensa che certe curve si correggono solo con il Milwaukee. Su questo non siamo d’accordo, e siamo in ottima compagnia, dato che i massimi esperti mondiali di SOSORT la pensano anche loro così.
Queste sono alcune delle considerazioni che si contrappongono. Quindi, come vede, non si tratta solo di ostinazione, ma proprio di convinzioni.
In pratica, noi la pensiamo così; ma altri la pensano diversamente. Il paziente ha poi diritto di scegliere.
Una considerazione a parte merita invece il dibattito pubblico/privato che lei ha introdotto, tutto sommato come una considerazione a latere, ma che non posso non commentare.
La maggior parte di noi di Isico ha lavorato sino a pochi anni fa nel pubblico, e l’ha fatto esattamente con la stessa coscienza e lo stesso impegno che mettiamo oggi nel privato. Le posso dire che i medici degli ospedali pubblici si aggiornano spesso tanto quanto quelli del privato, e che anzi in molti casi lo fanno di più (le garantisco che c’è un privato che non è sinonimo di qualità, ma piuttosto di voracità…). Noi abbiamo lasciato il pubblico solo dopo una lunga e difficile riflessione personale perché non riuscivamo più a coniugare un lavoro fatto bene con le mille pastoie burocratiche, amministrative, ed economiche che il lavoro pubblico impone: e ci è costato il prezzo di non poter più trattare tutti i pazienti, perché non tutti si possono rivolgere al privato.
Quindi, non generalizziamo. Così come non è vero che il privato è fatto solo di disonesti che pensano solo al guadagno ed il pubblico solo di persone che non si aggiornano, altrettanto non è vero che il privato è fatto solo da persone che studiano e si aggiornano ed il pubblico di persone sante totalmente dedite gratuitamente al servizio dei pazienti. Difendiamo invece tutti medici aggiornati, dovunque essi lavorino: nella relativa “facilità” del privato, dove ci si possono scegliere i percorsi migliori e più adeguati, ma al prezzo di farli pagare ai pazienti; oppure nella “difficoltà” del pubblico, dove i vincoli sono tantissimi e spesso insormontabili, e curare bene il proprio paziente diventa una corsa ad ostacoli, gratuita ma a volte talmente difficile che non si riesce ad arrivare in fondo nel modo migliore per il paziente.
Cordiali saluti
Stefano Negrini

Commento di Stella
Il 09/02/2011 alle 00:47

Buonasera a tutti.. a 13 anni ho avuto una brutta scoliosi di 50° dorsolombare dx con bacino ruotato.. Mi sono fatta curare al centro — .

Ho tenuto il gesso fisso alla schiena 9 mesi e poi ho iniziato a portare il corsetto Lionese mobile.. Prima potevo toglierlo un’ora al giorno.. poi via via tre ore, sei ore ecc.. AVREI DOVUTO farlo in realtà.

Dopo un anno di questa tortura ho avuto un totale rifiuto della mia malattia.. e il corsetto ho iniziato a metterlo sempre di meno.. anche perchè dopo il gesso non avevo ottenuto i risultati sperati. La mia scoliosi è diminuita di pochi gradi e il mio difetto estetico ( ho un fianco molto più sporgente dell’altro di almeno 10cm) è rimasto molto evidente.

Mi ritrovo a 21 anni abbastanza incavolata per questa cosa. L’esperienza del gesso è stata abbastanza dura da sopportare psicologicamente.. l’umiliazione, il non potersi mai fare una doccia, il non poter piegarsi.. è stato un incubo.
Di conseguenza appena tolto il gesso ho avuto il rifiuto del corsetto.

Cosa abbastanza capibile per una ragazzina di 13 anni.. tornassi indietro forse affronterei la questione con più maturità.

Ma il punto è un altro: questi gessi, questi corsetti.. mi sembra che non risolvano la situazione, più che altro la STABILIZZANO. Ma i problemi rimangono.
Mal di schiena.. Continua fisioterapia.. Ansia per il futuro.. ” se mi fa male la schiena a 20 anni a 50 anni sarò piegata in due??”

L’unica soluzione mi sembra l’operazione a questo punto anche se so che è molto rischiosa e pesante! Qualcuno di voi ne sa qualcosa?

Grazie mille

Commento di Raffaella
Il 09/02/2011 alle 11:17

Cara Stella,
adesso hai 21 anni, abbastanza per essere matura e prendere delle decisioni in merito alla tua salute, alla tua vita, dunque il primo consiglio che ti do è quello di prendere un appuntamento con il centro Isico più vicino a te, alla tua età ancora qualcosa si può fare per ottenere dei miglioramenti sia estetici che strutturali
E’ vero che il corsetto è una palla, il gesso anche peggio ma credimi l’operazione non è da meno, anzi! C’è il rischio legato all’anestesia, si rimane con la schiena rigida che impedirà di fare molte attività (non è vero che si può fare tutto, io ho dovuto rinunciare a moltissime cose che avrei voluto fare, in primis il lavoro che sognavo) e in età avanzata possono sorgere ulteriori problemi (come un’ernia del disco cervicale che mi sono “beccata” a 29 anni)
Certo, questa è la mia esperienza, operata a 13 anni senza aver mai portato un corsetto in vita mia (i miei non mi avevano mai fatto visitare), mesi e mesi di immobilità e gesso, non per tutti sarà così e oggi l’intervento è molto migliorato ma potessi tornare indietro col cavolo che mi sarei fatta operare, mia figlia che porta da 5 anni il busto ha una vita normale, è felice, non ha mai rinunciato a nessuna festa, nessun vestito carino e ha diversi corteggiatori (ha 14 anni)
Il percorso Isico è impegnativo, con corsetto ed esercizi ma i risultati sono spesso ottimi, con buone speranze di arrivare in età matura con meno problemi e meno possibilità di un peggioramento invalidante, anche se ovviamente non si potrà guarire del tutto (ma neanche io ho la schiena diritta, le due curve ridotte ci sono ancora e il mal di schiena pure!)
Auguri, se vuoi puoi scrivermi
Ciao, Raffaella

Commento di giorgia
Il 24/02/2011 alle 21:46

Buonasera…io ho 13 anni e metto il corsetto padula .. solo che la notte non riesco a dormire quindi è da 2 mesi che non lo metto più!!! Come posso fare per metterlo ma riuscire a dormire??? Esiste uno sport che faccia andare via una scoliosi idiopatica lombare!???

Commento di Stefano Negrini
Il 04/03/2011 alle 10:00

Cara Giorgia
anche se può sembrare un paradosso, l’unico modo per non avere dolori con il corsetto di notte è portarlo. Infatti, il corsetto all’inizio fa una lotta con la colonna vertebrale per raddrizzarla, facendole una certa violenza, e questo provoca dolori. Ma se tu continui a portarlo con assiduità cercando di superare i fastidi e resistendo, ad un certo punto il corsetto vince la lotta per te, ed i dolori passano. Infatti, ogni volta che togli il corsetto la colonna tende a tornare alla sua posizione di partenza. Se lo togli per tanto tempo, la colonna ritorna completamente storta come all’inizio (anzi, tende a peggiorare in una certa fase di crescita). Se invece lo togli per poco tempo non consenti mai alla colonna di ri-stortarsi completamente, ed ogni volta la lotta tra il corsetto e la colonna si sposta sempre di più a favore del corsetto (sei tu che fai spostare la bilancia…) ed alla fine il corsetto vince, i dolori non ci sono più, e tu sei sulla strada per migliorare ed avere un buon risultato.
Dico sempre alle mie pazienti: è come buttarsi nell’acqua fredda. Se uno entra e poi esce poi rientra e poi riesce e così via, continua ad avere freddo, si congela e di certo non si gode il bagno. Stessa cosa con il corsetto: se si mette e toglie in continuazione i dolori continuano ed il risultato non c’è.
A questo punto, se sono due mesi che non lo porti, allora vai a fare il controllo perché probabilmente il corsetto sarà anche da aggiustare, soprattutto se non l’hai portato (sperando che tu non sia peggiorata !).
In quanto allo sport, se ti curi puoi fare di tutto. Ma non esiste uno sport che curi la scoliosi: quindi, fai la terapia, altrimenti la scoliosi può peggiorare. Il corsetto dopo qualche tempo lo butterai vita e te lo dimenticherai, mentre la schiena te la terrai per il resto della tua vita !
Auguroni, e coraggio!
Stefano Negrini

Commento di Fede
Il 18/03/2011 alle 11:46

Ciao sono Federica,
ho 14 anni e porto un corsetto Cheneau da 7 mesi. All’inizio è stata durissima accettare questo corsetto ed inoltre il medico me lo ha prescritto il giorno prima del mio compleanno!
I medici mi hanno detto che sarei riuscita a fare tutto quello che facevo prima (correre,fare sport ecc…) indossandolo…..però x me è difficile, mi fa male la spalla perché è troppo alto, il seno, ed è importabile.Prima ero 20 gradi dorsale, 18 lombare, una iperlordosi accentuata, l’arto sinistro leggermente più corto, gibbo dorsale 6 e lombare 4. Ho cominciato a frequentare 2 volte a settimana la palestra — dove in 4 mesi con molto impegno ho raggiunto i 16 dorsali e 16 lombari, gibbo dorsale 4 e lombare 2. Adesso però con la scuola e gli impegni invece di 20 ore lo porto 15/16 ore, spero di non peggiorare. Il corsetto mi fa più male di prima perché sta diventando piccolo!!!

Commento di Fabio Zaina
Il 23/03/2011 alle 10:28

Cara Fede,
se il corsetto sta diventando piccolo e ti fa male non indugiare, torna dal tuo medico per fartene prescrivere uno nuovo. Ci vuole sempre un po’ per avere il nuovo corsetto ed è bene non interrompere la terapia.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di Tonia
Il 09/09/2011 alle 08:11

Salve a tutti sono la mamma di una bambina di poco più di nove anni a cui è stata diagnosticata una scoliosi toracolombare di 22° gradi con il seguente programma:busto cheneau con spinta toracolombare dx L2-T9 sinistra T7-T5 per 23/24 ore al giorno + Kinesi (respirazione, tono muscolare autoregolazione, respirazione cifosizzante, propriocezione). Gentile Dott.Negrini vorrei sapere cosa pensa di questa prescrizione considerando soprattutto il numero delle ore.Grazie……infinite.

Commento di Giovanni
Il 12/09/2011 alle 06:40

Buongiorno a tutti,
mia figlia di 12 anno ha una scoliosi di 35/40 gradi.
Al —- le hanno prescritto un corsetto Milwaukee da portare 18 ore al giorno.
Dalla prescrizione, circa 20 gg, la bambina ha compreso il suo problema e, ovviamente solo in casa, porta il busto senza problemi.
Adesso inizierà anche a fare nuoto per 2 sedute a settimana, come suggerito dall’ortopedico per irrobbustimento del torace.
Esegue tutti i giorni, indossando il busto, esercizi per un poteziamento muscolare: dorsali, pettorali e addominali bassi. (è una mia idea perché a domanda il medico ha detto: può fare tutto purché indossi il busto per il tempo indicato.
Adesso inizia la scuola e sono preoccupato per il tempo che dovrà passare senza busto.
Vi chiedo: sarebbe utile un corsetto leggero da idossare nelle ore di scuola?
Vi ringrazio per l’aiuto che date tutti noi.
Saluti
Giovanni

Commento di Stefano Negrini
Il 26/09/2011 alle 08:50

Gentile signora, noi in quasi tutti questi casi usiamo la fasciatura elastica SpineCor che può vedere sulla home page del nostro sito, proprio per ridurre l’impatto sia fisico che psicologico, con ottimi risultati (90% dei casi evitiamo il corsetto rigido). Chiaramente non si può farlo sempre, ma questo si può sapere solo con una visita. E ovviamente gli obiettivi della terapia devono essere ben chiari e condivisi, sapendo anche che magari in spinta puberale (tra 1-2 ma forse anche 3-4 anni) la necessità del corsetto rigido si potrebbe ripresentare… Comunque, da quello che lei descrive la terapia (ovviamente se il corsetto è fatto bene – e questo dipende sempre da una buona collaborazione tra tecnico e medico, con un collaudo vero e non solo “burocratico”) è al massimo un po’ sovradosata, di certo non sottodosata. Quindi al massimo è più pesante di quel che dovrebbe essere, ma cautelativa nel senso di un risultato migliore.
Cordiali saluti ed auguri
Stefano Negrini

Commento di Tonia
Il 27/09/2011 alle 14:13

Grazie per gli auguri e soprattutto per la sua risposta..Dott.Negrini mi piacerebbe molto che mia figlia venisse visitata da lei ma consideri che io abito a Bari ed i chilometri che ci separano sono davvero tanti.
Comunque le ore che mia figlia dovrà indossare il corsetto sono passate da 23/24 a 18/24 considerando che la radiografia fatta dopo 5 mesi mostrava un incremento di circa solo 2°.La bambina sta già iniziando a portarlo e ieri l’ha messo per la prima volta fuori casa e mi creda non è facile……..Avevo già visto il sistema spinecor sul vostro sito ma non mi è chiara una cosa :il risultato è lo stesso del corsetto rigido?
Il sacrificio ad indossarlo è lo stesso?
Le chiedo ,inoltre, di indicarmi qualcuno della mia zona che possa seguire mia figlia nel migliore dei modi e da tutti i punti di vista:ortopedico, tecnico e riabilitativo .(Collaudo vero e non solo burocratico che cosa significa?)
La ringrazio dell’aiuto che date a tutti….

Commento di Stefano Negrini
Il 04/10/2011 alle 13:12

Gentile Tonia,
il sistema SpineCor è meno efficace del corsetto rigido (o meglio, gli studi dimostrano che è più efficace di alcuni corsetti rigidi – fatti male – e meno di altri – fatti bene). Gli studi (ma anche la nostra esperienza) documentano pure che i fastidi sono presenti anche con lo SpineCor, perché si tratta sempre di qualcosa che si ha addosso “per dovere” e non “per piacere”: se una signora porta scarpe a punta con tacco alto che gli fanno male ai piedi, ma le ha scelte per essere più bella, allora non ci sono problemi. Sottoponete alla stessa tortura qualcuno “per curarsi”: o è molto motivato, oppure non le porta proprio… Comunque, dal punto di vista “tecnico” il tronco nello SpineCor cresce bene (infatti non c’è praticamente bisogno di fare esercizi di accompagnamento), mentre con il corsetto rigido si devono fare degli esercizi specifici per poter compensare ed eliminare i problemi che quest’ultimo provoca. Quindi, come in caso di malattie respiratorie, se è possibile usare la Tachipirina si usa quella, in casi più gravi si usano gli antinfiammatori, ed in altri ancora più importanti gli antibiotici, così per la scoliosi si possono usare in progressione gli esercizi, lo SpineCor o il corsetto rigido. Tutta una questione di obiettivi da conseguire e di bilancio costi/benefici.
Collaudo burocratico significa fare una firma senza neanche guardare il corsetto, senza toccare l’interfaccia corpo del paziente/corsetto, senza parlare con il ragazzo per motivarlo e spiegargli che cosa gli succede/succederà, senza dare i consigli necessari per una terapia così impegnativa. Veda anche le Linee Guida di SOSORT per avere altre idee in merito (http://www.isico.it/clinica/scoliosi/33-criteri-sosort.html).
Ovviamente non le posso consigliare nessuno senza far torto a tanti altri.
Auguri
Stefano Negrini

Commento di Daniela
Il 11/10/2011 alle 17:18

Per Tonia,
io sono della Provincia di Lecce, da un anno periodicamente vado al Centro Isico di Milano per mia figlia di 16 anni. Non le nascondo i sacrifici, ma fino ad ora ne è valsa la pena.
Auguri
daniela

Commento di Eleonora
Il 17/02/2012 alle 17:06

Ciao a tutti, io ho 14 anni e sono nuova all’ISICO! Devo dire che qui è molto meglio rispetto a prima (ortopedico indifferente) sono molto più gentili e comprensivi!! Porto un corsetto Boston che è veramente importabile, ingombrante e mi fa sembrare un baule non rispettando per nulla le mie forme! Ora mi ritrovo con questo corsetto che non mi è servito praticamente per nulla!!! E con una scoliosi di circa 30°devo mettere lo Sforzesco !! L’ho visto ma non so bene come sia! Io faccio una vita molto impegnativa tra mezzi, scuola tosta e sport!! Volevo capire se questo corsetto non sia troppo scomodo o qualcosa di simile!! Comunque lo dovrei portare circa 23 |24 ore e certo sono pronta a migliorare mettendocela tutta!!! Qualcuno che magari l’ha tenuto mi può dire se è portabile!!!!! Grazie a tutti e grazie all’ISICO!!!!1 🙂 🙂 🙂

Commento di sandy
Il 10/06/2012 alle 23:15

Buonasera, vorrei sapere dai dottori se è possibile cercare di placare il dolore provocato dal corsetto nei primi tempi (almeno per riuscire a dormire!) mediante l’uso di antidolorifici o magari cerotti che agiscono localmente sulla zona in cui agisce la spinta. Grazie

Commento di Fabio Zaina
Il 12/06/2012 alle 10:46

Cara Sandy,
si, è possibile, ma normalmente non è necessario. Il segreto è cercare di indossare il corsetto il più a lungo possibile fin da subito, in modo che la schiena si adatti in fretta. Normalmente in 2-3 giorni ci si abitua.
Stringi i denti e vedrai che andrà tutto bene
Fabio Zaina

Commento di Monia Lusini
Il 12/06/2012 alle 10:59

Cara Sandy,
in genere i dolori da corsetto si risolvono spontaneamente nel giro di una settimana 10 giorno, giusto il tempo di abituarsi alle spinte e alla rigidità dell’ortesi. Se sono dei dolori specifici in punti particolari come fianchi o costole allora sarebbe meglio tornare in officina ortopedica per controllare che il corsetto non prema su tali punti con aree di irritazione cutanea. Se invece sono dolori generici in attesa di abituarsi al corsetto al massimo si può assumere una semplice TACHIPIRINA 1cp (da 500 0 1000 mg in base al peso e all’età del ragazzo/a) con effetto antalgico al bisogno (ovviamente sempre che non ci siano allergie ed attenzione a non assumere più di 3 compresse al giorno!).

Cordiali saluti
Monia Lusini

Commento di claudia
Il 22/06/2012 alle 22:08

Ciao, io sono claudia e ho una scoliosi di 22°, il corsetto ho incominciato a usarlo da poco. All’ inizio non ero daccordo sull’uso del busto, ancora oggi non sono molto contenta, mi stressa l’ idea di usarlo d’ estate, anche perché io soffro molto il caldo, e non voglio soffrire, ma, dovrò fare un sacrificio. Qualcuno di voi mi sa dire come farò a sopportarlo?? Raccontate.

Baci
Claudia 😀

Commento di Raffaella – osolemio23@hotmail.com
Il 25/06/2012 alle 16:01

Cara Claudia, portere il corsetto è una questione di abitudine, i primi tempi è dura ma poi diventa “normale”, te lo dice una che è stata ingessata come un salame per mesi e che ha una figlia adolescente che è imbustata da 6 anni!
Se hai la possibilità di avere un condizionatore sarebbe l’ideale, procurati tante magliette da mettere sotto il corsetto così ce l’hai sempre pulita e fresca
Tieni duro e vedrai che sarai molto molto felice di avere la schiena più dritta e un fisico più bello ! Un bacio, Raffaella

Commento di Alessandra
Il 15/11/2012 alle 11:18

Buongiorno, indosso regolarmente un corsetto sforzesco da quasi sei mesi ed ultimamente sento di nuovo fastidio alla spinta a cui mi ero abituata. E’ normale? Grazie

Commento di Fabio Zaina
Il 15/11/2012 alle 18:14

Cara Alessandra,
queste sensazioni diverse che riferisci sono probabilmente dovuta ad un tuo cambiamento fisico, che è normale durante la crescita, e che cambia il modo in cui il corsetto ti veste. Contatta il tuo medico e prenota un controllo corsetto perché potrebbe essere il momento di cambiarlo.
Fabio Zaina

Commento di Alessandra
Il 15/11/2012 alle 22:07

Grazie per la risposta. In realtà la mia crescita dovrebbe essersi conclusa, dal momento che sono in età adulta. Altre possibili cause? Grazie ancora

Commento di Fabio Zaina
Il 20/11/2012 alle 11:07

Cara Alessandra,
potrebbe essere che sei nella prima fase di correzione e che il corsetto ti ha modellata, andando quindi a cambiare gli appoggi sulla schiena. Oppure potrebbe essere un cambiamento di peso, sia nel senso dell’incremento che di un calo.
Ma come già detto, meglio sentire il tuo medico, sul blog è difficile risponderti appropriatamente.
Fabio Zaina

Commento di andrea d
Il 22/11/2012 alle 11:27

Buongiorno, è stato prescritto a mia figlia di 10 anni un corsetto milwaukee da portare solo di notte per una leggera scoliosi cervico dorsale dovuta ad una malformazione (sindrome di Poland incompleta) che si accompagna a ipoplasia del pettorale e slivellamento scapolare (scoliosi congenita con scapola alta). Pensate ci siano alternative meno traumatiche? La scoliosi non è peggiorata in questo ultimo anno a livello radiografico, anche se la bimba è quasi in fase di sviluppo puberale. grazie

Commento di Sabrina Donzelli
Il 22/11/2012 alle 14:37

Gentile Andrea,
la scoliosi si può curare con ottimi risultati con corsetti diversi dal Milwaukee, che permettono una ricostruzione armoniosa del piano sagittale oltre ad una correzione delle curve scoliotiche. Certo talvolta nelle curve molto alte è necessario aggiungere al corsetto un emicollare, di solito chiediamo ai ragazzi di indossarlo solo in casa. Talvolta gli esercizi possono anche essere sufficienti, purché specifici ed eseguiti con regolare assiduità. Quindi la risposta è che esistono tante e varie alternative, ma una visita specialistica è l’unica occasione per valutare e discutere le varie opzioni terapeutiche specifiche per ciascun caso.
Le faccio tanti auguri
Sabrina Donzelli

Commento di Ilaria Modesti
Il 13/03/2013 alle 13:06

Buongiorno! Oggi a mio figlio è stata riscontrata con radiografia una leggera scoliosi con cifosi non grave, l’ortopedico di un noto Ospedale per bambini gli ha prescritto un busto antigravitario da portare da 8 mesi a max 3 anni (se va male dice lui) per minimo 12 ore (è possibile così poco?). Sino all’estate lo dovrà portare anche di più, anche 20 ore, ma poi dice col caldo, volendo quando sta al mare quindi dalle 9 fino alle 18 (per 2 mesi) può evitare di portarlo ma poi dalle 18 e tutta la notte lo dovrà portare chiaramente. A settembre lo porterà a tutto regime. Ho paura che peggiori così facendo, mi posso fidare? Leggo di ragazzi che, sotto indicazione del medico, lo portano anche 12 ore ma poi peggiorano. Che devo fare? Rispondetemi per favore!

Commento di Alessandra
Il 28/03/2013 alle 11:42

Buongiorno, c’è un modo per evitare che si formino delle piccole cisti all’altezza della spinta del corsetto? Grazie

Commento di Daniela
Il 10/07/2013 alle 23:45

Buonasera a tutti, sono la mamma di una bimba di 7 anni con scoliosi dorsale e angolo di 29 gradi di recente diagnosi. Ci siamo affidatia quello che sembra un ottimo centro toscano e abbiamo ritirato da poco il corsetto tipo Cheneau modificato p. La bambina e’ meravigliosa e tenta di metterlo con coraggio, mentre io e mio marito, di nascosto, soffriamo come cani. Il punto e’ che questo corsetto le da fastidio sotto le ascelle e la bimba assume una posizione innaturale tipo “petto in fuori” per capirci. Ci hanno detto testualmente che deve portarlo 36 (si proprio 36) ore al giorno. Mi chiedo e vi chiedo: meglio lo Cheneau classico, lo Sforzesco o semplicemente dobbiamo arrenderci a vedere nostra figlia intrappolata in quell’armatura di plastica? Scusate lo sfogo e grazie se vorrete rispondermi. Una mamma triste.

Commento di Sabrina Donzelli
Il 15/07/2013 alle 14:54

Cara Sig.ra Daniela,
indossare un corsetto a tempo pieno, non è facile, soprattutto i primi giorni, ma se si hanno ben chiari in testa i motivi per cui si affronta questa faticosa terapia, si riescono a fare cose inimmaginabili. Mi permetta però, una precisazione fondamentale, un corsetto efficace deve correggere la scoliosi, ma deve anche essere portabile. Ovvero deve essere aderente, poco visibile e soprattutto non deve dare fastidio, i movimenti delle gambe e delle braccia devono essere liberi e i ragazzi devono riuscire a stare seduti senza problemi. Se sua figlia ha delle difficoltà è meglio che vi rivolgiate al medico e al tecnico ortopedico che vi ha fornito il corsetto.
Ciò che distingue un corsetto dall’altro, più che il nome e/o i materiali che vengono usati per costruirlo è il team terapeutico che lavora con alcuni corsetti piuttosto che con altri, condividendo gli obiettivi terapeutici e le teorie biomeccaniche che stanno alla base della correzione delle curve, e i compromessi che devono essere fatti per garantire che i ragazzi portino il corsetto come prescritto. Il team terapeutico è costituito dai ragazzi con le loro famiglie, dal medico, dal tecnico ortopedico, dal terapista esperto di patologie vertebrali e in alcuni casi anche dall’educatore, laureato in scienze motorie che spesso segue i ragazzi nell’esecuzione regolare degli esercizi.
La fiducia nel team a cui ci si è affidati, è fondamentale, ma se ci sono delle perplessità relative alla terapia, la prima strada da perseguire è il confronto con gli esperti, se poi le risposte ricevute non fossero sufficienti allora è utile sentire un altro parere. Spero di averle chiarito un po’ le idee, vi faccio tanti auguri.
Sabrina Donzelli

Commento di Miriana
Il 31/07/2013 alle 14:47

Ciao sono Miriana, ho 14 anni è ho la scoliosi da quando ero piccola. Da piccola ho usato il corsetto Boston, per un anno, poi non ne ho più avuto bisogno, e sono continuata ad andare a controllo, ma in questi tre ho deciso di lasciar perdere.
Ultimamente ho peggiorato, e così sono andata a fare una lastra, e ho scoperto di avere una scoliosi dorsale sn-convessa di circa 20° e lombare dx-convessa di circa 15 ° con rotazione metamerica, questa mi declina a sinistra di circa 4mm e i miei arti inferiori non sono simestrici… Vorrei un corsetto per modificare la postura scorretta della mia schiena, così magari non avrò neanche più dolore alle ginocchia camminando… Me lo potrebbero prescrivere?

Commento di Maria Elisa
Il 01/08/2013 alle 10:12

Buongiorno,
sono Maria Elisa, mamma di Greta di anni 11, di Imperia.
La mia domanda e’ questa: il corsetto SFORZESCO viene prescritto solo ed esclusivamente dalla ISICO o anche dalle strutture pubbliche??

Commento di Greta
Il 01/08/2013 alle 22:11

Ciao a tutti! Sono molto felice di sapere che ci sono altre ragazze e ragazzi che hanno il mio stesso problema: la SCOLIOSI!
Io abito a Imperia e mi sono accorta che avevo la scoliosi quando ero in piscina:
mi sono piegata per farmi asciugare i cappelli e… ecco qui il mio gibbo!
Sono stata visitata dal dottor — , ma io e miei genitori non siamo rimasti molto soddisfatti… ci ha fatto aspettare 4 ore nella sala d’aspetto per poi farmi visitare solo 2 minuti! Ero infuriata! Dopo un anno e mezzo che ho portato il corsetto Lyonese il dottore ci dice una cosa scioccante… dovevo portare il busto in gesso!!! Abbiamo chiesto informazioni su questo busto in gesso e poi è uscito fuori che, questo busto era FISSO! Quindi niente doccia, niente igiene, in poche parole siamo svenuti. Prima di mettere questo busto in gesso i miei genitori hanno voluto sapere da altri dottori se era necessario metterlo oppure no. Abbiamo cercato su internet, e il destino ci portò a trovare questo sito… ISICO, in cui sto scrivendo il mio commento. Siamo andati a Milano per farmi visitare dal dottore Fabio, davvero bravo! In confronto al — , dove lavora il dottor — è completamente un altro mondo: i dottori? Bravissimi e accoglienti, che NON mi hanno fatto aspettare 4 ore, ma una psicologa mi ha fatto vedere diversi video di ragazze e ragazzi che portavano il busto sforzesco… mi ha fatto sentire proprio a mio agio: vedere quelle ragazze portare il busto sforzesco senza problemi mi ha messo felicità e gioia nel cuore! Ho letto tutti i commenti… se volete, posso rispondervi, ma voi potete scrivermi? Mi piacerebbe tanto conoscervi 🙂

Commento di Mamma Rossana rossanadalcanto@libero.it
Il 01/08/2013 alle 22:30

Buonasera,sono la mamma di una ragazzina di 13 anni,una settimana fa abbiamo fatto la prima visita a Parma con il dott Minnella che vista la curva di 38°e la controcurva di 23° ci ha prescritto il busto sforzesco x 23 ore al giorno.Mia figlia è abituata al corsetto cheneau che indossa da quando aveva 8 anni,senza risultati,ma certamente nn è abituata alle 23 ore giornaliere.Adesso stiamo sbrigando le pratiche e tra le ferie e tutto l’avventura non inzierà che a settembre.Mi piacerebbe scambiare esperienze,consigli e quant’altro con altre persone pazienti del dott Minnella o comunque in cura presso Isico anche in privato,grazie a tutti.

Commento di Greta
Il 01/08/2013 alle 23:02

Ciao a tutti, sono Greta e ho 11 anni. Sono felice di sapere che altri ragazzi e ragazze hanno il mio stesso problema… la SCOLIOSI! Io abito a Imperia. Mio papà si è accorto in piscina, quando mi sono piegata per asciugarmi i capelli che avevo la scoliosi e quanto si vedeva il mio gibbo! Inizialmente sono stata visitata al — … io e miei genitori non siamo rimasti molto soddisfatti: ci hanno fatto aspettare 4 ore per poi farmi visitare in 2 minuti! Che delusione! Adesso sto portando il busto Lyonnese e per fortuna non mi lamento. La visita successiva è stata terrificante: il dottore ci ha detto che siccome ero peggiorata avrei dovuto portare il busto in GESSO! Siamo rimasti scioccati! I miei genitori, non essendo sicuri mi hanno fatto visitare a Milano al centro ISICO dal dottore Fabio Zaina.
I dottori? Favolosi, accoglienti e bravissimi. Ora devo indossare il busto sforzesco, 23 ore su 24, ma sono sicura che lo sopporterò, dopotutto lo porto per il mio bene! Il mio consiglio è metterlo, anche se può dare fastidio! Io da subito l’ho indossato senza lamentarmi 20 ore su 24 svolgendo tutti i miei lavori quotidiani e andando in palestra… quindi forza e coraggio perchè da grandi saremo delle MODELLE! Ho letto tutti i vostri commenti e sono disposta a rispondervi… voi mi potete scrivere? Mi piacerebbe conoscervi! Ciao 🙂

Commento di Imma Esposito
Il 02/08/2013 alle 11:33

Buongiorno sig. Rossana, io sono una paziente del dott. Minnella e volevo rassicurarla sia riguardo al corsetto sforzesco che il centro Isico. Io credo e mi permetto di dirlo, che nessuno o forse pochissimi medici si occupino con tanta dedizione al trattamento conservativo della scoliosi, quindi stia tranquilla, sua figlia è in buone mani. Come dice sempre il dott.Negrini curare questa patologia è il risultato di un lavoro di squadra e in Isico le assicuro che si è nel posto giusto.
Riguardo il corsetto sforzesco, i primi giorni saranno un po’ difficili, ma nel giro di una settimana ci si abitua. E’ molto aderente al corpo e per questo spesso non lo si nota e poi si possono fare molte più cose di quanto si pensi tenendolo addosso. Io faccio sport con tutta tranquillità (lo indosso 23h su 24h) e se non fosse per l’ora libera in cui mi lavo e faccio gli esercizi fisioterapici, non lo toglierei proprio:-))

In bocca al lupo!

Commento di renèe
Il 02/08/2013 alle 16:37

ciao Greta, mi chiamo Renèe, ho 13 anni appena compiuti e come te sono una paziente del mitico dott. Zaina. porto da tre mesi e mezzo il busto cheneau e mi trovo molto molto bene. hai ragione quando dici che ISICO è tutto un altro mondo! Io ho addirittura rischiato di portare un busto con la mentoniera a causa di un “medico” superficiale. Il mio fantastico corsetto lo indosso per 23 ore al giorno ma ormai fa parte di me tanto che a volte dimentico anche di toglierlo! Non dare retta alla gente che anche su questo blog dice che i corsetti sono inutili e insopportabili lotta con tutte le tue forze e la scoliosi un giorno sarà solo un lontano ricordo! In bocca al lupo e se vuoi scrivimi!

Commento di Mamma Rossana rossanadalcanto@libero.it
Il 04/08/2013 alle 10:25

Grazie della risposta Imma Esposito è da molto che hai inziato il trattamento? gli esercizi vanno eseguiti ogni giorno nell’ora di libertà?Dopo tanto girovagare sono convinta anch’io di essre approdata nel posto giusto,il dottor Minnella ha visitato mia figlia come mai nessuno aveva fatto prima, con professionalità e umanità e x la prima volta sono rimasta soddisfatta da una visita x questo e anche grazie alle tante testimonianze del blog ho deciso con fiucia di affidare a lui il futuro della schiena di mia figlia.Ciao!

Commento di Imma Esposito
Il 06/08/2013 alle 11:54

La prima visita l’ho fatta a Febbraio scorso. Anch’io come lei rimasi molto soddisfatta della professionalità e umanità dei medici e dei collaboratori di Isico. Pensi che solo una volta approdata nel centro mi resi conto che finalmente ero nel posto giusto per curare questa patologia. Gli esercizi li svolgo ogni giorno nell’ora libera e alcuni li eseguo anche in corsetto, e devo dire che già solo dopo tre mesi, la mia schiena si è irrobustita tantissimo e sta cambiando in favore di un estetica gradevole. Mi creda, a volte la cosa importante è solo credere in quello che si fa, perchè senza la fiducia in noi stessi non si va da nessuna parte. I medici che ho consultato in precedenza mi liquidavano in 5 minuti e mi davano tutti pareri contrastanti. Quindi signora coraggio, sua figlia ha bisogno di lei più che mai in questo momento difficile della sua vita. Se ha altri dubbi può scrivermi all’indirizzo: immagreenfinger@alice.it

Saluti,
Imma Esposito

Commento di Sabrina Donzelli
Il 06/08/2013 alle 14:39

Gentile Signora Maria Elisa,
il corsetto Sforzesco ha lo stesso codice burocratico del corsetto Lyonese, perciò può essere prescritto, autorizzato e collaudato anche da struttura pubblica.
I corsetti, dal punto di vista tecnico-pratico, sono prodotti artigianali, la loro costruzione e la loro progettazione deriva da una serie di studi e teorie biomeccaniche su cui ciascuno specialista del trattamento conservativo della scoliosi basa la propria formazione ed esperienza. Nel mondo della scoliosi esistono diverse scuole, fondate da massimi esperti mondiali, che nel corso della loro professione hanno condiviso le proprie teorie e lavorato nella ricerca del corsetto con il massimo potenziale correttivo della scoliosi.
Alcuni anni fa gli esperti mondiali nel trattamento della scoliosi in occasione di uno dei congressi annuali hanno discusso e redatto le linee guida per la gestione dei corsetti
Queste linee guida richiedono che il corsetto debba essere progettato, costruito e collaudato da un team che abbia molta esperienza nella gestione del corsetto prescritto. Quindi la risposta alla sua domanda non è così semplice, il corsetto Sforzesco è nato dall’esperienza del Prof Negrini e del tecnico Marchini, che hanno condiviso oltre 20 anni di lavoro insieme, questo corsetto offre una correzione nei tre piani dello spazio, in maniera armonica, ovvero cercando sempre un giusto equilibrio tra il corretto equilibrio sagittale e la correzione della scoliosi nel piano frontale e nel modellamento del gibbo oltre che dell’estetica globale del tronco. Isico organizza regolarmente corsi per tecnici e medici per trasmettere le conoscenze e insegnare ad utilizzare questo potente mezzo terapeutico, ma come capita spesso anche in altri ambiti, la sola teoria non basta e l’esperienza fa la differenza e questo vale sia per i medici che per i tecnici ortopedici, se poi le conoscenze vengono condivise lavorando tutti insieme, tecnici, medici, terapisti, laureati in scienze motori, genitori e ragazzi allora i risultati sono garantiti. Tornando alle linee guida, per garantire il miglior risultato possibile, viene raccomandato che ciascuno specialista prescriva e utilizzi il corsetto con il quale ha la massima esperienza. Quindi chi ha esperienza e formazione con lo Sforzesco lo può prescrivere a ragion veduta e sfruttare il suo potenziale correttivo nella lotta contro la scoliosi!
La Saluto Cordialmente
Sabrina Donzelli

Commento di Greta
Il 06/08/2013 alle 15:11

Ciao Renèe!
Grazie per avermi risposto, volevo chiederti una cosa:
prima di mettere il corsetto Cheneau, come ti sentivi? Io ero abbastanza giù di morale, ma poi dopo averlo indossato tanto tempo mi sono abituata, tanto che anche a me succedeva di dimenticarmi di toglierlo! In questo momento lo sto indossando 20 ore su 24, ma il 2 settembre andrò a Vigevano a fare l’impronta per mettermi (FINALMENTE) un busto che spero farà guarire i miei 45° di scoliosi.
Quanti gradi hai di curva? Ciao, da Greta 🙂

Commento di annamaria
Il 06/08/2013 alle 16:12

Scusate l’ignoranza, ma dato che ho saputo che ci sono diversi modi per prendere l’imprenta del corsetto, volevo chiedere se ci sono differenze tra il tradizionale calco in gesso e quello fatto a laser

Commento di renèe
Il 06/08/2013 alle 18:01

ciao Greta ma da quanto tempo porti il busto? la mia scoliosi è lieve infatti ho iniziato con 18° ed ho fatto soltanto ginnastica ad isico per un anno e mezzo. In poco tempo però sono cresciuta molto in altezza e la mia scoliosi è passata da 18 a 30°. Il dott. Zaina disse che potevo scegliere se indossare lo spinecor o il corsetto rigido cheneau (più efficace) . anche se lo sconforto iniziale è stato molto forte mi sono pian piano abituata all’ idea tanto che il giorno del collaudo ero serena . l’ho sentito subito mio perché è comodo e riesco a vestirmi normalmente e a fare tutto ciò che facevo prima . dopo un mese dall’ averlo indossato ero già molto migliorata e il 26 settembre a pescara spero che Zaina mi scali qualche ora dato che lo indosso 23 ore su 24.
ciao Greta teniamoci in contatto!!

Commento di Greta
Il 06/08/2013 alle 20:00

Sai Renèe, mi fa molto piacere che tu mi risponda immediatamente…
così posso sapere informazioni sulla tua scoliosi, a me interessa sapere i pareri delle altre ragazze/i sulla loro scoliosi:D
Anch’io sto andando a fare ginnastica correttiva per la schiena, il mio prof. è molto serio, ma allo stesso tempo molto simpatico: mi fa ridere sempre quando vede che sono giù di morale! Inoltre mi corregge se faccio male un esercizio, così la prossima volta l’esercizio che ho sbagliato sarà corretto:) Quando sono andata a Milano per essere visitata dal dottore Fabio Zaina, ci hanno avvisato che la mia ginnastica procede bene, ma dovrò eseguire gli esercizi che mi dirà il dottore…
per me non c’è nessun problema! Anzi, sono felice perchè so che gli esercizi che dovrò fare daranno frutti… grazie ISICO:D Comunque anche io sono d’accordo a tenerci in contatto: potrai dirmi tutte le novità sulla tua schiena!

Commento di Alessandra Negrini
Il 07/08/2013 alle 10:13

Ciao Imma,
mi ha fatto piacere leggere quello che hai scritto, soprattutto la percezione che hai avuto che in ISICO si lavori in squadra (tutti noi con te e la tua famiglia) e che questo aiuti a ottenere risultati migliori. Un piccolo appunto: da come scrivi sembra che tu faccia gli esercizi nella tua ora “di libertà” dal corsetto, mentre non dovrebbero intaccarla. Eseguire gli esercizi impostati in ISICO, che quindi aiutano a realizzare gli obiettivi del trattamento in corsetto, è come indossare il corsetto non solo perchè li esegui nella posizione di autocorrezione, che è molto simile a quella in cui ti mette il corsetto per correggerti, ma perchè ti danno stimoli che aiutano a mantenerla anche quando non lo indossi, e questo è prezioso per il futuro, quando le ore di indossamento diminuiranno sempre più fino a poterlo eliminare del tutto. (Attenzione però: questo non vale per chi fa esercizi diversi, senza autocorrezione, seguiti presso altri centri: si deve chiedere al proprio medico).
Goditi quindi in pieno la tua ora senza corsetto e fai pure gli esercizi in un altro momento della giornata: non solo è permesso, ma è consigliato!
Buone vacanze!
Alessandra Negrini

Commento di Imma Esposito
Il 07/08/2013 alle 11:25

Salve dott.ssa Negrini, in effetti mi sono espressa male. Quando parlavo dell’ora di libertà e perchè io preferisco toglierlo di sera e quindi dopo aver svolto gli esercizi in corsetto eseguo subito dopo tutti gli altri, e solo alla fine faccio iniziare la mia ora libera. Per ciò che riguarda l’autocorrezione, ha proprio ragione, essa stimola non solo il corpo ma anche la mente! La ringrazio per la sua attenzione e auguro una buona “pausa” estiva anche a lei.

Imma

Commento di Mamma Rossana rossanadalcanto@libero.it
Il 07/08/2013 alle 21:12

Anche a me come alla signora Annamaria piacerebbe conoscere la differenza tra calco in gesso e con il laser,mia figlia ha sempre fatto quello in gesso,forse potrebbe dirci qualcosa chi ha fatto quello con il laser?

Commento di stefania
Il 08/08/2013 alle 13:24

Carissime Rossana e Annamaria,
mia figlia Eleonora è in cura da due anni presso Isico con corsetto Sforzesco, ed in questo periodo abbiamo cambiato tre corsetti e siamo in attesa del quarto. Per i primi due è stato preso il calco in gesso, che consiste nel “fasciare” il busto con bende gessate che in brevissimo tempo solidificano e vengono tagliate e rimosse ottenendo così il calco del tronco. Il metodo è solo un pò fastidioso perchè comporta un po’ di “imbrattamento” col gesso e bisogna fare una doccia subito dopo, ma niente di che! Il metodo con laser, o cad-cam, che è stato usato l’ultima volta, è ovviamente molto più comodo perchè consiste in una “scansione” con laser del tronco (un po’ come quegli apparecchi che “leggono” i codici a barre) che dura pochi secondi e acquisisce in tempo reale il contorno del tronco inviandolo ad un terminale per l’elaborazione. Veloce, pulito e indolore! Per quanto riguarda l’accuratezza e l’attendibilità, credo che in mani esperte non ci sia alcuna differenza tra i due metodi.
Un saluto affettuoso e in bocca al lupo!

Commento di Cristina
Il 08/08/2013 alle 19:03

Salve Dottoressa,sono la mamma di una ragazzina di 12 anni ,che da quando ne aveva 6 fa danza 6 ore alla settimana. Da un anno l’insegnante aveva la sensazione che avesse una spalla piu alta dell’altra , ma facendola vedere sia al pediatra che ai medici sportivi periodicamente ,nessuno di loro aveva riscontrato nulla di strano. Ieri ci siamo decisi a farle fare una radiografia da portare all’ortopedico domattina …e come temevamo è stata riscontrata ,”testualmente” : Lieve scoliosi a doppia curva dorso lombare ,destro-convessa,con rotazione dei corpi vertebrali sul proprio asse principale.Gradi Risser 0 .Sbilanciamento del Bacino per innalzamento dell’emibacino di mm10 .
….Può aiutarmi a capire la gravità…secondo lei dovrà mettere un bustino ? e se si , tutto il giorno ? potrà continuare a ballare ? Sono un pò preoccupata per la reazione che potrà avere …… spero che riesca ad accettare la situazione ..e che riesca a curarla al meglio e prima possibile …. mi sento molto ignorante in materia e mi scuso per le mie domande forse inappropiate ….
La ringrazio in anticipo =)

Commento di Cristina
Il 09/08/2013 alle 11:44

l’ORTOPEDICO stamattina ha confermato la scoliosi e ha prescritto a mia figlia un plantare di 1 cm da portare nei prossimi 6 mesi fino alla prossima visita di controllo….. basterà? potrebbe peggiorare?…. help….

Commento di Giuseppe Palestini
Il 11/08/2013 alle 10:10

Mi permetto di esprimere una mia opinione: alcuni ortopedici purtroppo creano danni posturali ai pazienti; la scoliosi non si corregge con i rialzi, l’atteggiamento posturale non si corregge con i rialzi, i rialzi non vanno messi in età di sviluppo se non in casi selezionati; l’osso cresce maggiormente in lunghezza se sottoposto a trazione, mettendo un rialzo sotto l’arto (ipoteticamente) più corto, sarà aumentato il carico sullo stesso, quindi si ridurranno le possibilità che il medesimo posso raggiungere, per la spinta di accrescimento, l’altezza dell’altro; tra l’altro è stato citato dal radiologo l’altezza del bacino e non delle teste femorali, per cui non sono stati nominati elementi sufficienti per diagnosticare una eterometria. Inoltre ha letto lo studio di ISICO su rialzo e postura?

Giuseppe Palestini
Fisioterapista

Commento di Stefania
Il 11/08/2013 alle 19:54

Cristina, non vorrei spaventarti, ma se tua figlia ha veramente la scoliosi il plantare non serve a nulla, e sei mesi di ritardo per l’inizio di una terapia efficace potrebbero essere davvero troppi! Non so quanti anni ha tua figlia, né di quanti gradi è la sua scoliosi (avete fatto una radiografia e l’ortopedico l’ha misurata? ), ma
ogni caso
un controllo presso uno specialista in patologie vertebrali io lo farei di corsa! Mia figlia è seguita presso ISICO da due anni, con buoni risultati. Se hai dei dubbi non esitare a chiedere, e in bocca al lupo per tutto!

Commento di Fabio Zaina
Il 12/08/2013 alle 07:54

Gent.ma Annamaria,
non ci sono grosse differenze tra un corsetto realizzato su calco in gesso e uno realizzato con lo scanner. Entrambe le metodiche permettono di rilevare con precisione le forme e le misure della schiena per la quale realizzare il corsetto. A prescindere dal metodo, quindi, il tecnico modifica l’impronta realizzata (o manualmente o virtualmente sul pc), e dopo tali modifiche realizza il corsetto che viene poi provato e aggiustato ulteriormente sul paziente. La scelta della metodica dipende essenzialmente dal tecnico che deve realizzare il corsetto: alcuni preferiscono lo scanner e il lavoro al pc, altri preferiscono il gesso. Ciò che fa veramente la differenza tra un buon corsetto e uno mediocre non è quindi il modo di rilevare l’impronta della schiena ma la capacità del tecnico di progettare il corsetto sulla base delle indicazioni del medico che lo ha prescritto.
Segnalo per completezza di informazione che alcuni usano lo scanner solo per prendere le misure, andando poi a scegliere il corsetto in base a un database. Altri prendono le misure con calibro e metro e utilizzano un simile database. Queste ovviamente sono le pratiche meno affidabili perché il corsetto non è realmente fatto su misura.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di renèe
Il 17/08/2013 alle 19:32

ciao Greta come va? Sono tornata ieri dalla mia prima vacanza con il corsetto! Sono stata a Londra con i miei genitori e un folto gruppo di amici. in aeroporto avevo paura da passare sotto i metal detector perché pensavo che suonassero tanto che avevo con me dei certificati medici e invece niente nessun problema! che bello! Inoltre il clima londinese è ideale per noi “imbustati” fresco e secco. Raccontami se anche tu sei stata in vacanza e forza la vita è bella e merita di essere vissuta alla grande anche da imbustati! Baci.

Commento di Greta
Il 18/08/2013 alle 22:34

Ciao Reneè, spero che durante la tua vacanza a Londra ti sia divertita!
Io, purtroppo quest’anno andrò solo nella mia casa in montagna, sempre in Liguria.
Ovviamente mi divertirò lo stesso 🙂 Un altro motivo per cui non andrò in vacanza, è perché il 2 Settembre andrò a Vigevano a farmi fare il calco del nuovo busto (sforzesco). Comunque a Luglio sono stata a Gardaland e a Moviland…
mi sono divertita un sacco! Quando inizierò la scuola dovrò fare ginnastica con il busto (perché lo potrò togliere solo un’ora)…a me, se devo dire la verità non m’importa, perchè i video che ho visto in questo sito mi hanno dato molto supporto :D, ma anche perchè sono una bambina forte!
A presto, Greta.

Commento di Greta
Il 20/08/2013 alle 20:44

Ciao Renèe, ti sei divertita a Londra?
Spero di sì:) Io quest’anno non sono potuta andare in vacanza perchè il 2 settembre andrò a Vigevano a fare l’impronta del nuovo busto (sforzesco) e quindi voglio cercare di metterlo il più possibile. Comunque a Luglio sono stata a Gardaland e a Moviland… wow, 2 parchi contemporaneamente come si fa a non divertirsi 🙂 Vorrei sapere dove abiti. Ciao Greta 😉

Commento di Sabrina Donzelli
Il 21/08/2013 alle 10:35

Cara Cristina,
La scoliosi è caotica e spesso imprevedibile. Si stimano dei rischi, ma basandosi sulla storia naturale della scoliosi, sulle conoscenze derivate dalla ricerca, e sfruttando le terapie che hanno dimostrato efficacia la scoliosi si cura nella maggior parte dei casi. La spinta puberale è un momento di crescita delicato per il peggioramento della scoliosi. Questa è la fascia d’età in cui si trova sua figlia, esiste quindi il rischio che la scoliosi di sua figlia peggiori.
Il monitoraggio oggi 3-6 mesi, ( ovvero la terapia che vi ha prescritto l’ortopedico a cui vi siete rivolti) è il provvedimento terapeutico più semplice e meno invasivo, si usa di solito nelle scoliosi più lievi, l’osservazione permette di accorgersi in maniera tempestiva di un eventuale peggioramento permettendo l’intervento terapeutico più appropriato. La terapia della scoliosi può essere rappresentata da una sequenza di gradini, in cui il più basso è l’ osservazione, poi ci sono gli esercizi specifici e successivamente i corsetti e infine la chirurgia per i casi più gravi. In questo modo si sceglie la terapia meno invasiva ma con maggior margine di efficacia.
Come avrà intuito, la scoliosi è un patologia complessa ecco perché gli specialisti esperti in questo ambito si orientano tra le scelte terapeutiche e le stime dei rischi. Oltre alle conoscenze di base, anche l’esperienza ha un ruolo fondamentale. L’ideale è che poi le scelte terapeutiche vengano discusse e condivise con i ragazzi e loro famiglie. Infine è dimostrato che la condivisione degli obiettivi da parte di tutto il team terapeutico sia altrettanto importante.
Non avendo visto le radiografie non avendo visitato la sua bimba non posso esprimere giudizi sulla vostra situazione, ma posso darle qualche consiglio utile per orientarsi meglio:

  • affidarsi a un medico esperto di scoliosi; (questo non lo dico io ma le linee guida internazionali) perché l’esperienza permette di orientarsi meglio nelle scelte terapeutiche e nella stima dei fattori di rischio.
  • affrontare i problemi uno alla volta senza preoccuparsi di cosa potrà accadere nei prossimi mesi. Se siete seguiti da un esperto si affronteranno le difficoltà un passo per volta.
  • se non è convinta di una prescrizione senta altri pareri specialistici, ma si ricordi che la terapia della scoliosi non è mai univoca, spesso situazioni identiche possono essere approcciate con modalità diverse, ecco perché è importante la discussione e la condivisione delle scelte terapeutiche con i ragazzi e le loro famiglie.

Per la danza non si preoccupi…Qualsiasi cosa succeda non sarà necessario interromperla. I ragazzi hanno bisogno di fare attività fisica qualsiasi essa sia, essa è talmente importante che gli eventuali piccoli rischi legati allo specifico tipo di attività diventano insignificanti. Spesso l’attività sportiva deve essere adattata per seguire la terapia, ma non dovrebbe essere mai vietata a priori!
Spero di averle dato qualche informazione in più!
Vi faccio tanti auguri!
Sabrina Donzelli

Commento di renèe
Il 22/08/2013 alle 19:34

Ciao Greta, come stai? Io sto molto bene anche se andare via da Londra mi è un po’ pesato! è una città bellissima e interessante dove si possono fare tante cose e visitare musei e monumenti davvero splendidi. Purtroppo le vacanze terminano prima o poi e ci si prepara ad affrontare la quotidianità. Sono contenta che anche tu ti sei divertita perché tutto ciò ti aiuta a essere più serena. Ho letto che il 2 andrai a Vigevano, mentre io il 26 andrò a Pescara dal mitico dott. Zaina per la visita di controllo. E’ la prima che faccio da quando ho indossato il corsettino e spero che tutto vada bene. Sono stata sempre molto costante ed ho fatto tutto ciò che mi hanno detto di fare. Vivo vicino Bari e a Pescara c’è il centro Isico più vicino a me. Sono su Facebook se vuoi puoi contattarmi. Ciao Greta a presto!

Commento di Greta
Il 27/08/2013 alle 18:12

Ciao Renèe, come è andata la visita? Spero bene. Io sono ancora troppo piccola per iscrivermi a Facebook, quindi non posso contattarti 🙁 ma comunque è iscritto mio papà 🙂 come ti chiami veramente? Te lo chiedo per sapere che nome vero deve mettere mio papà per contattarti. Per fortuna mancano pochi giorni per andare a Vigevano… non vedo l’ora! Voglio assolutamente fare il calco del nuovo busto ( in modo di metterlo il prima possibile ). Oggi mia mamma è andata a prendere i libri per le medie ( devo andare in prima media )… caspita, QUANTO SONO SPESSI!!! Adesso sono già 17, ma ne mancano ancora sette!!! Be’, se mi impegnerò a studiare otterrò buoni risultati 😉 spero di andare bene a scuola. Tu che classe fai? Cordiali saluti, Greta.

Commento di renèe
Il 29/08/2013 alle 18:57

ciao Greta, che bello leggere le tue mail! L’ultima volta che ti ho scritto non sono stata molto chiara: la visita la farò il 26 settembre. Magari l’avessi già fatta, avrei un pensiero in meno! La tua è molto più vicina ma vedrai che tutto andrà bene. Anch’io mi sono organizzata con i libri aspetto soltanto quello di spagnolo e poi avrò terminato. quest’anno frequenterò la terza media quindi farò gli esami e non ti nascondo che ho già un po’ di paura. Hai ragione quando dici che sono spessi e pesano sulle nostre povere spalle già provate! Purtroppo è così……Il mio nome è proprio Renèe Ventura non dovrebbe essere difficile trovarmi dato che nella foto di copertina sono insieme ad altre amiche, abbracciata ad un enorme pupazzo inglese. Ti saluto e spero di avere presto tue notizie. Baci.

Commento di Sabrina
Il 08/09/2013 alle 15:52

Care Greta e Renèe, sono Sabrina ed ho quasi docici anni. Ho letto le vostre storie e somigliano incredibilmente alla mia. Abbiamo tante cose in comune, prima tra tutte la necmica scoliosi. Sono anche io paziente del dr. Zaina e indosso lo SpineCor da circa due anni. A giorni inizierò la seconda media e sarò felice di ritrovare tutti i miei amici. Il corsetto per me non è mai stato un grosso problema, ho sempre fatto tutto e non ho mai pensato di non piacere a qualcuno, in fondo noi restiamo ciò che siamo anche se corazzati da un “aggeggio infernale”. Lo SpineCor dovvrebbe essere tra i corsetti più sopportabili ma non vi nego che i fastidi ci sono. In questi due anni la mia scoliosi è migliorata molto, sono passata da 28° a 14° e spero di continuare così. Mi piacerebbe un sacco potermi confrontare con voi magari ritrovandoci qui per sostenerci a vicenda. In bocca al lupo per tutto. Sabrina

Commento di Greta
Il 08/09/2013 alle 21:09

Ciao Sabrina, grazie per avermi scritto 🙂
io, per ora, indosso il corsetto Lyonese, ma fra qualche settimana lo cambierò sostituendolo con un corsetto sforzesco. Spero che la tua scoliosi si placa… Ciao Greta 😀

Commento di Greta
Il 08/09/2013 alle 21:16

Ciao Reneè, come stai?
Io bene, lunedì scorso sono andata (finalmente) a Vigevano per fare il calco del nuovo busto. In onore di questo corsetto abbiamo fatto un giro al castello Sforzesco … che bello! Non vedo l’ora di indossarle il nuovo busto , sperando che, al più presto, ci siano dei buoni risultati! Ciao Greta 😀

Commento di renèe
Il 09/09/2013 alle 19:02

ciao Sabrina, è un piacere “conoscerti”! Anche a me inizialmente è stato proposto lo Spinecor ma mia madre decise insieme al dott. Zaina di farmi indossare lo cheneau perché stavo crescendo velocemente e per farmi avere risultati nel più breve tempo possibile. Tra poco farò la prima visita di controllo e non nego di essere un tantino preoccupata anche se penso di essere migliorata. A quali fastidi ti riferivi prima? mi piacerebbe sapere qualcosa in più dello spinecor dato che mi sembra un un po’ complicato da indossare! Ti saluto e in bocca al lupo……. A presto!

Commento di renèe
Il 09/09/2013 alle 19:07

ciao Greta! Tutto bene? Quando avrai il tuo amico nuovo di zecca? Stai tranquilla vedrai che i risultati ci saranno sicuramente e saranno ottimi. Siamo delle dure (in tutte i sensi) e riusciremo a sconfiggere la scoliosi! un salutone ciao Greta a presto!

Commento di Sabrina
Il 10/09/2013 alle 20:44

Care Greta e Renèe, anche io sono contenta di fare la vostra conoscenza. Mi aiuta molto sapere di non essere sola. I fastidi dello SpineCor non riguardano il momento di doverlo indossare,io lo faccio da sola in maniera automatica, ma è bruttina tutta la parte inferiore che mi povoca sempre irritazioni all’inguine. Ho necessità di doverlo sistemare spesso perchè tende a risalire e devo toglierlo ogni volta che vado in bagno. Un altro mio fastidio è che la notte riposo male, primo perchè mi sento tirare da tutte le parti e poi perchè penso sempre che possa spostarsi e perdere la sua correzione. Per il vestire si nasconde facilmente, anche se mi obbliga ad avere sempre magliette accollate e a volte sento tanto la mancanza di top, vestitini e canotte. Fortuna che l’estate sta finendo e le felpe aiuteranno a non avere questi pensieri. A presto ragazze!

Commento di Marika
Il 11/10/2013 alle 19:44

Buonasera, sono una mamma disperata, perchè sono appena andata a ritirare le radiografie della colonna vertebrale dei miei figli ed ecco cosa è risultato:
mio figlio Fabio, 14 anni a novembre, scoliosi dorso- lombare sinistra convessa. Vertebra limite superiore: D11; vertebra limite inferiore: L4; vertebra apicale L2; angolo di Cobb: 23 gradi ; obliquità statica del bacino + 8 mm a destra.

Mia figlia Irene, 17 anni a dicembre : scoliosi ad S italica destro convessa dorsale di gradi 25 e sinistro convessa lombare di gradi 31. Bacino in asse. Voglio precisare che mia figlia era partita, all’ età di 13 anni con una curva dorsale di 17 gradi e lombare di 32 gradi. Ha indossato il corsetto lyonese per tre anni e mezzo seguendo scrupolosamente tutte le indicazioni del medico. Dalle radiografie dello scorso anno risultava un notevole miglioramento : la curva lombare era scesa a 20 gradi mentre la dorsale era sempre 17 gradi, tanto che il medico a maggio di quest’ anno, le aveva prescritto di mettere il busto solo di notte e di non metterlo per niente per tutta l’ estate. Ora però al controllo annuale radiografico è risultato questo repentino peggioramento. Come è potuto accadere? Si può ancora rimediare e fare scendere la scoliosi al di sotto dei 30 gradi o è troppo tardi visto che mia figlia ha quasi 17 anni? Anche mio figlio deve indossare il busto? La prego dott. Negrini mi dia una risposta esauriente perchè non so più cosa fare. Abbiamo seguito scrupolosamente e alla lettera tutte le prescrizioni e fatti tutti i controlli annuali e semestrali, siamo stati due volte a Bologna a fare il corsetto ( capirà che dalla Sicilia non è una passeggiata), ma ora che abbiamo scoperto il peggioramento e che anche mio figlio ha la scoliosi siamo veramente scoraggiati ; due figli con la scoliosi sono veramente troppo difficili da gestire !!! La ringrazio in anticipo.

Commento di Martina
Il 13/10/2013 alle 13:07

Buongiorno a tutti!
Mi chiamo Martina, ho 21 anni e porto il corsetto da ottobre 2011. Inizialmente avevo una scoliosi dorso lombare di 42°, adesso è diminuita di una decina di gradi e indosso il busto per 18 ore. Vorrei sapere se come attività fisica posso fare arti marziali, in particolare Muay Thai, due volte a settimana a livello non agonistico. Grazie mille!!

Commento di Monia Lusini
Il 15/10/2013 alle 12:14

Buongiorno Martina,
lo sport non agonistico fatto due volte a settimana è assolutamente utile per il nostro corpo, e data la tua scoliosi non sussiste alcuna controindicazione.
Cordiali saluti
Monia Lusini

Commento di Jessica
Il 07/12/2013 alle 16:06

Buongiorno a tutti,
Mi chiamo Jessica, ho 12 anni e devo portare il corsetto. Ho sempre avuto un atteggiamento scoliotico ma mai una scoliosi vera è propria. Recentemente ho cambiato dottore perché l’altro non sembrava competente; il nuovo dottore mi ha misurata tutta poi a guardato la radiografia e ha detto che non ci siamo(la radiografia è piuttosto vecchia, 7 mesi fa). Sono ritornata con la radiografia nuova è il dottore ha detto che sono peggiorata di 9° in 7 mesi e che quindi devo portare un corsetto per 20 ore al giorno di fila. Volevo chiederle se è normale che debba portare il corsetto per così tanto tempo anche se ho solo 21° di scoliosi. Specifico che ho anche una cifosi che il dottore definisce piuttosto pericolosa perché sono solo al 40% della crescita e quindi potrei diventare molto alta e la mia colonna incurvarsi ulteriolmente ( sono alta 1.64 cm). Volevo inoltre chiederle ,visto che devo portare il corsetto anche ha scuola, come posso fare per farlo vedere il meno possibile; perché ho paura che i miei compagni mi prendano in giro. Il problema è che non so neanche come si chiama il corsetto, mio padre mia a solo detto che è di plastica nella parte bassa e che ha delle “cose” in alto che mi arrivano dove ci sono le scapole. Grazie in anticipo!!!

Commento di Martina
Il 08/12/2013 alle 15:16

Buongiorno Jessica.
mi chiamo Martina,ho 9 anni e sto portando il busto.Sono una bambina viziata,perchè mi lamento del busto.Adesso l’ho appena messo,però devo prenderci l’abitudine,come ho fatto con l’apparecchio.La mia maestra dice che se l’avrò messo bene come dice il dottore,quando lo toglierò avrò un fisico come quello di una modella.Il dottore dice che lo devo tenere 24 ore su 24,ma di toglierlo quando faccio la doccia,quando devo andare a danza e quando devo fare palestra a scuola.Ciao Jessica daMartina

Commento di anita
Il 01/01/2014 alle 22:43

Ma il corsetto sforzesco è passato dal servizio sanitario nazionale?

Commento di stefania
Il 02/01/2014 alle 21:41

Gent.le Sig.ra Anita,
sì, il corsetto sforzesco (che porta anche mia figlia) è rimborsato dal SSN, in quanto ha lo stesso codice del Lyonese. Quando i medici di ISICO le fanno la prescrizione, viene indicata anche la dicitura che l’ortopedico della ASL deve indicare sul modulo per l’autorizzazione al rimborso.
Spero di esserle stata utile; un saluto.
Stefania

Commento di valeria
Il 05/02/2014 alle 23:29

Salve..mi chiamo valeria..e ho 16 anni..da due anni a questa parte mi è stata attribuita come diagnosi:Marcata scoliosi idiopatica strutturata dorsolombare destra con compenso dorsale sinistro in fase evolutiva…ho cercato qualcosa su i vari forum e non ho trovato molto al riguardo..all inizio della mia ”terapia” ho portato due busti fissi..ognuno per 2 mesi e mezzo..e poi ho cominciato con i vari busti mobili….adesso dovrei andare a fare il 4!! Per quanto riguarda la gravità adesso non ricordo…ma penso di non essere arrivata nemmeno ai 30°.. ho cominciato a doverlo portare quasi tutto il giorno…avendo prima 3 ore libere..poi 6…poi 9…e adesso 12…ho ottenuto grandiosi risultati anche perché ho sempre rispettato gli orari..anche se dal punto di vista estetico i risultati non sono dei migliori..una spalla piu alta dell altra..stessa cosa per il bacino e per le scapole..la mia unica preoccupazione è che ultimamente non riesco a sopportare 12 ore di fila senza busto….e trovo ”pace” da sdraiata..devo dire che effettivamente ho smesso di fare attività sportiva da un anno per vari problemi personali potrebbe essere questo uno dei motivi? Ho paura di non potermene piu liberare.. poi volevo togliermi una curiosità…con la maternità che rischi ci sono? Ho il timore di perdere tutti i sacrifici fatti in questi anni..dato che in alcuni post ho letto che spesso la colonna puo subire un collasso….grazie del tempo che ha dedicato….a presto:)

Commento di Stefania
Il 13/02/2014 alle 18:26

Salve,
mi chiamo Stefania e ho quasi 38 anni sono affetta da scoliosi dorsale dx convessa e lombare sx convessa di circa 30°da quando avevo 11 anni che, con busto lionese e attività fisica, è rimasta stabile fino a poco tempo fa e non mi ha mai provocato dolori di schiena. Da circa 4 anni invece ho iniziato ad avere un dolore lombare cronico e l’ultimo medico che mi sta seguendo mi ha fatto fare una lastra da cui emerge un peggioramento della curva D12-L4 che adesso è circa 35°(angolo di Cobb D1-D11 21°). Oltre alla fisioterapia mi ha detto che devo metter un corsetto Cheneau con spinta dorsaleD1-D11 e lombare sx D12-L4 con barra di pressione dorso-lombare. dovrei cominciare a metterlo alla notte per poi arrivare a portarlo 11 ore al giorno e forse più. La mia domanda è: alla mia eta (38 anni) è ancora utile portare un corsetto di questo tipo? Ovviamente anch’io, come tanti, in adolescenza l’ho odiato e mi ha procurato diversi problemi di autostima e il solo sentirlo nominare mi fa venire i brividi. E’ proprio l’unica soluzione per scongiurare un peggioramento? Un anno e mezzo fa ho anche avuto un bambino: può essere la causa del peggioramento? Ho cercato di essere sintetica ma spero di avere fornito dati sufficienti per avere una risposta.
Grazie
Stefania

Commento di Salvatore Minnella
Il 19/02/2014 alle 11:01

Cara Stefania,
senza una valutazione diretta della sua situazione clinica ed un’ altrettanto attenta valutazione del quadro radiografico non è semplice darle una risposta. In generale possiamo dire che il suo peggioramento non è con certezza ascrivibile alla sua gravidanza ed a conferma di ciò lei stessa riferisce che i dolori sarebbero cominciati circa quattro anni fa, mentre la gravidanza l’ha avuta un anno e mezzo fa. Nelle scoliosi dell’adulto inoltre alcuni dati in letteratura dicono che il corsetto rigido, indossato solo di notte, tende a stabilizzare la curva, ma noi di Isico comunque preferiamo non utilizzarlo, in quanto esso non ha più un significato correttivo ed è generalmente mal tollerato, come presidio antalgico. Un ottimo strumento invece, a nostro modo di vedere, a scopo antalgico, risultano essere gli esercizi fisioterapici specifici, che se prescritti in maniera consona ed eseguiti con costanza e regolarità, per almeno sei mesi, hanno una buona efficacia nel controllo del dolore e nella stabilizzazione della curva scoliotica. Infine tenga conto del fatto che cinque gradi di differenza, nella misurazione tra la radiografia precedente e l’ultima fatta, sono nel range dell’errore di misura stesso, per cui non è detto che la sua scoliosi sia realmente peggiorata, bisogna prendere in considerazione anche l’ipotesi che sia in realtà stabile. In ogni caso noi teniamo sotto controllo l’andamento della scoliosi nell’adulto ripetendo la radiografia ogni 3 o 4 anni.
Sperando di averle chiarito i dubbi, Le auguro un grosso in bocca al lupo.
Salvatore Minnella

Commento di salvatore
Il 19/02/2014 alle 14:58

ciao tutti o 73 anni e dal mese di novembre 2013 che mi e venuto un dolore alla schiena mai avuto problemi dopo 3 mesi di visite ortopediche e non ricordo piu’ le varie medicine ingurgitate dagli antidolorifici al cortisone faccio la risonanza magnetica si scopre una ciste che fa una compressione del sacco durale con una diagnosi formazione espansiva posteriore a livello di l4-l5 con compressione del sacco durale consiglio intervento chirurgico asportazione della ciste ed eventuale artrodesi l4-l5 qualcuno mi sa dire es il problema si risolve e la ripresa e lunga ? un grazie a tutti salvatore.

Commento di SIRENA27
Il 28/03/2014 alle 21:21

Io sto portando un corsetto ortopedico ormai da 2 mesi.
I miei compagni di classe lo sanno e nn mi hanno mai preso in giro.nn voglio mentirvi é stato difficile accettare e adattarmi a questa cosa ma c’è lo fatta.
Avevo una scoliosi a 18 gradi ora la scoliosi nn c’è lo più ma però proprio x questo lo devo tenere ancora se no torna come prima.

Commento di IRENE74
Il 02/05/2014 alle 12:11

Ho una domanda da fare.
Mio figlio nuota a livello agonistico.
Praticamente tutti i giorni 2 ore al giorno, ha 14 anni.
Mi hanno detto che deve portare il corsetto 18 ore al giorno. E che questo non inciderà sulle sue prestazioni.
Ma è vero???
E soprattutto no esiste alternativa al corsetto??

Commento di Martina
Il 04/05/2014 alle 19:11

Ciao,sono Martina. Ho 12 anni e devo portare il busto Lionnese 18 ore al giorno, Sono un po’ triste perché, poiché lo devo portare a scuola, mi vergogno di quello che penseranno i miei compagni. Non c’è un modo per non farlo vedere?

Commento di Sabrina Donzelli
Il 12/05/2014 alle 14:02

Gentile signora Irene,
stia tranquilla, una terapia con corsetto, per quanto impegnativa non intacca le prestazioni sportive.
Inoltre se le motivazioni per cui è necessario affrontare questo tipo di terapia vengono condivise con i ragazzi, e la terapia viene affrontata con la dovuta serenità e consapevolezza, si riesce a fare davvero tutto!
Per ogni singolo caso sarà possibile trovare tutti i compromessi terapeutici possibili, a volte esistono compromessi e alternative al corsetto rigido, altre no, a volte si trova il compromesso del dosaggio, come potrebbe essere successo a suo figlio, che ha una prescrizione di corsetto con un tempo di indossamento parziale. Nella terapia con corsetto, lo sport e le passioni dei ragazzi devono essere preservate il più possibile, ma bisogna anche considerare tutti i rischi correlati con l’evolutività della scoliosi.
Dalle domande che ci pone, mi sembra che non vi siano chiare le reali motivazioni per cui è necessario intraprendere questo tipo di terapia. Se ha dei dubbi, allora perché non chiedere un ulteriore consulto?
Cordialmente
Sabrina Donzelli

Commento di Stefania
Il 24/09/2014 alle 00:49

Salve! Anche io, purtroppo ho portato anche se solo per un anno il corsetto milwaukee, e vorrei fare una domanda, è possibile che questo corsetto possa portare dolore o spostamento della mandibola. I Dolori alla mandibola li ho ancora adesso dopo anni di distanza.

Commento di francesco
Il 24/09/2014 alle 16:03

Ciao pure io anni fa ho portato il milwaukee e secondo il mio dentista qualche problema c’è. ..se vuoi ne parliamo in privato

Commento di Cristina
Il 26/02/2015 alle 13:22

A mia figlia M. fu prescritto un corsetto lionese nel 2003 quando aveva 12 anni. Quello fu per noi l’ inizio di un’ esperienza molto dolorosa che ancora oggi turba le nostre vite.
Inizialmente M. non voleva portare il busto e questo per noi genitori era comprensibile; anche noi nel nostro cuore non accettavamo questa “corazza”…
Eravamo però consci che con il corsetto nostra figlia sarebbe presto migliorata e così ci furono da parte nostra grandi insistenze e anche alcuni litigi. Finalmente M. cominciò a portare il busto più regolarmente. Dopo pochi mesi però il suo corpo cominciò a piegarsi in modo molto più grave della scoliosi che era stata diagnosticata. I medici eseguirono tanti esami (ad es. la biopsia muscolare) per arrivare alla conclusione che erano intervenute delle gravi ripercussioni psichiche: mia figlia si era calata così tanto nel busto da non poterne più fare a meno, praticamente stava in posizione eretta solo col busto.
Alcuni mesi dopo, grazie all’ aiuto di una brava fisioterapista mia figlia riuscì a recuperare la posizione eretta. Il busto intanto aveva fatto il suo dovere e la scoliosi era notevolmente migliorata ed il medico ortopedico ne prescrisse la sospensione (da sostituire con tanta fisioterapia e tanto sport).
Nel momento in cui il busto venne allontanato mia figlia cominciò a richiederlo con molta insistenza. Non ne aveva più bisogno ma lo voleva intensamente.
Seguirono alcuni anni molto bui in cui M. venne seguita da psicologi e psichiatri.
Ora mia figlia ha 23 anni, lavora ed è abbastanza indipendente ma chiede ancora il busto. Dice che solo col busto potrà stare bene da un punto di vista psicologico anche se ne è terrorizzata da un punto di vista pratico. Rivuole un modello lionese uguale a quello che le era stato prescritto nel 2003: dice che solo portandolo sempre 24h/24 potrà risolvere i suoi problemi psicologici.
Lo psicologo e lo psichiatra che la curano ci dicono di accontentarla e di farle avere un nuovo busto.
Vi scrivo perché ho incontrato per caso il vostro sito e sono rimasta piacevolmente colpita per l’ esperienza e l’ attenzione che dimostrate ai bisogni dei vostri giovani pazienti. Sono convinta che se ci fossimo rivolti ad un centro come il vostro le cose sarebbero andate diversamente.
Vi chiedo:
– è possibile portare un busto lionese anche da adulti e con una scoliosi già guarita? Per quanto tempo ?
– quali controindicazioni ci potrebbero essere ?
– noi ricordiamo che il busto lionese limitava molto i movimenti di mia figlia; esiste la possibilità di costruirlo permettendole di farle fare la vita normale di una giovane donna di 23 anni ?
– infine, avete incontrato nella vostra esperienza casi simili ?
Vi ringrazio tanto e vi saluto.

Commento di Bruno
Il 05/09/2015 alle 16:53

Salve a mia figlia 13 anni e’ stato diagnosticato quanto segue: curva scoliotica D dx convessa di 19′ Cobb con VVLL D5 D11 e VAP D8 D9 con cifosi di 30′ Cobb ma Rx con AASS in elevazione di circa 110′ e lordosi di 74 ‘ cobb. SI CONSIGLIA CORSETTO TIPO CHENAU 21 ORE AL GIORNO ; PELOTTA PNEUMATICA POST.CORS. CON ANBINATA GINNAST. CORRETT. DA FARE 4 VOLTE SETT. IN E FUORI CORSETTO. DOMANDA ? Ho sentito.parlare di terapia alternativa con manipolazione . Che mi dite ? Sembra una tecnica nuova ed efficace. Mia figlia nn accetta l idea di indossarlo anche se verra’ fatto con calco su misura su lei. Se serve pero’ la costringero’ in ogni modo ma volevo capire se la tecnica di manipolazione puo’ essere una alternativa. Grazie se mi aiuterete.

Commento di Paola
Il 08/09/2015 alle 13:48

Salve a tutti. Sono turbata dal commento della signora cristina ma penso che il suo sia un caso molto privato, Spero che le cose migliorino e le faccio un caloroso saluto. Mia figlia adesso ha 13 anni porta il corsetto da quasi due. Questa esperienza e molto dolorosa x i ragazzi e la famiglia. Io ho costretto mia figlia con litigi guerre e anche con tanti sensi di colpa ( da parte mia) ha portare il corsetto. La notte la guardo ancora malgrado sia passato del tempo dormire, con il corsetto e non mi fa piacere…….. Ma… Sta meglio e migliorata e si vede. Io dico che il corsetti sono strumenti di tortura ma meno male che esistono perche spero che poi mia figli abbia una vita serena e senza ho pochi mal di schiena. Un abbraccio ha tutte le famiglie che vivono questa esperienza in particolare a tutti i ragazzi.

Commento di Fabio Zaina
Il 10/09/2015 alle 10:23

Gent.mo Bruno,
le manipolazioni non rappresentano una terapia nuova per la scoliosi. Da decine di anni esistono terapeuti che le propongono come approccio alla scoliosi. Tuttavia, nonostante sia una pratica “antica”, non ne è mai stata dimostrata l’efficacia.
Non sono in grado di dirle sulla base dei pochi dati riportati nel suo post se la scoliosi di sua figlia richieda necessariamente un corsetto. Forse potrebbe essere una situazione nella quale gli esercizi basterebbero a bloccare l’evoluzione, ma questo si può capire solo con una visita. Quindi se nutrite dei dubbi, fate una ulteriore visita da un medico esperto nella terapia della scoliosi. Ma sulla base delle attuali conoscenze, affidarsi alle manipolazioni con la speranza di evitare un corsetto è un salto nel buio, con il quali si potrebbero fare dei grossi danni.
In bocca al lupo!
Fabio Zaina

Commento di Maddalena
Il 12/09/2015 alle 17:14

Salve ! sono Maddalena e a mia figlia Erika che ha 15 anni è stata diagnosticata una scoliosi a s italica dorsolombare di circa 30°,a breve metterà il corsetto cheneau ma nel frattempo ,come attività fisica, sta praticando pilates, vorrei sapere prima di tutto se è indicato per la scoliosi e se sono sufficenti 3 volte alla settimana o è il caso che ne faccia di più? grazie e cordiali saluti .

Commento di Monia Lusini
Il 16/09/2015 alle 09:58

Buongiorno Sig.ra Maddalena,
il pilates è un’attività fisica, non una cura per la scoliosi. Pertanto se a sua figlia Erika piace, lo può tranquillamente continuare con la stessa frequenza che ha fatto sino ad ora. Intensificarlo non ha alcun senso correttivo per la scoliosi. La terapia sarà il corsetto associato agli esercizi specifici da svolgere costantemente.
In bocca a lupo
Monia Lusini

Commento di Enzo Longo
Il 09/10/2015 alle 10:19

Buongiorno Dottore
Mia figlia di 13 anni ha una scoliosi di 14 gradi
Ed ultimamente si è evoluta da lombare a dorso lombare tant’è’ che l ortopedico ha prescritto un busto diverso passando dallo cheneau
Al lionese a seguito dell accrescimento staturo ponderale.
Le chiedo cortesemente se è corretta questa prescrizione e se è più efficace un busto realizzato mediante calco in gesso rispetto ad un busto realizzato con scansione laser
La Ringrazuo molto

Commento di Fabio Zaina
Il 13/10/2015 alle 10:28

Gentilissimo Signor Longo,
quello che lei scrive mi lascia molti dubbi. E’ molto raro che si prescriva un corsetto per una curva di 14° a meno che inizialmente la situazione non fosse peggiore; è infatti possibile, se proprio di 14° si tratta, che siano il risultato di un miglioramento o che siano il risultato in corsetto. In rari casi una curva lieve richiede un corsetto, ma di norma per finalità estetiche più che per un vero motivo di salute. Anche il passaggio dallo Cheneau al Lionese non dovrebbe essere correlato al cambiamento di curva: entrambe queste curve possono essere curate sia con uno Cheneau che con un Lionese, anche se sarebbe spesso si può utilizzare solo un corsetto basso (come il PASB o altri). Mi chiedo quindi se non abbiate capito male le motivazioni per le quali il medico ha cambiato corsetto. Purtroppo sulla base del vostro post non si possono dare delle risposte assolute, ma soltanto degli spunti di riflessioni. Per un parere personalizzato e appropriato sul caso di sua figlia l’unica strada percorribile resta quella della visita specialistica con un medico esperto di scoliosi.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di Ricciardi Claudia
Il 18/10/2015 alle 09:12

Salve dott.Le chiedo per gentilezza se può aiutarmi a capire come posso aiutare mio figlio,che gli è stata diagnosticata una ipercifosi,negli ultimi 4 anni ho sempre effettuato radiografie ,ma senza evidenziare nulla ( se non un atteggiamento.curvo)
Il ragazzo ha 15 anni ed è alto 1. 88 ,e l ultimo medico che ho consultato ,gli ha prescritto per 1o 2 gg.a settimana esercizi di postura ,dicendo che ormai mio figlio ha quasi completato la sua crescita e non pensa che si possa risolvere il problema .
Sono solo tentatativi.
La prego intanto se può tranquillizzarmi ,e se ritiene in seguito mi organizzo per portarlo da lei .Grazie mille.

Commento di Ricciardi Claudia
Il 18/10/2015 alle 09:17

Attendo risposta dal dott.Zaina
Appena può, grazie dottore.

Commento di ilaria
Il 19/10/2015 alle 14:15

Brava Eliana, è esattamente cosi’: difficile ma non cosi tragico! Hai detto tutto quello che avrei voluto dire io che sono mamma di asja che porta il corsetto!!!! Anch’io attendo quel periodo quando lo dovrà portare solo di notte….e arriverà! Certo che arriverà!!!!!!!!

Commento di Fabio Zaina
Il 22/10/2015 alle 11:45

Gent.ma Sig.ra Ricciardi,
purtroppo non sono in grado di risponderle in maniera precisa sulla base del suo post.
Il dorso curvo di un quindicennne può sicuramente migliorare, a condizione di utilizzare gli strumenti adeguati. Quale siano gli strumenti adeguati dipende però dai dati riscontrati in visita e dai dati radiografici. Bisogna infatti capire se vi sia solo un problema di cattiva postura ormai strutturato o anche un problema di crescita delle ossa, oltre ovviamente a valutare quanto la schiena sia rigida.
Mi rendo conto che quanto le sto dicendo è un po’ generico, ma non si può fare di più su questo blog.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di Anna
Il 25/10/2015 alle 22:38

salve dott.mia figlia ha 12 dopo rx di colonna risulta che ha rotoscoliosi lombare sinistro-convessa con slivellamento in alto della cresta iliaca sn e del tetto acetabularie sn circa mm.3.che cure deve fare ginnastica postulare ,fisioterapia …..attendo la sua risposta appena puo.con rispetto grazie mille

Commento di Silvia Morelli
Il 28/10/2015 alle 12:26

Buongiorno Professor chiedo scusa per il disturbo, mi chiamo Silvia Morelli e ho una figlia di 12 anni a cui è stata
diagnosticata una scogliosi dorso lombare :
gibbo lombare sin 1,2 (15°) e dorsale dx 1,0 (8°)
RX : L4 – T11 sin 28 ° + T10 – T5 dx 21° RO
le è stata prescritta fisioterapia che sta facendo e corsetto sforzesco x 23 ore al giorno, vorrei avere un parere in merito all’indicazione data per cortesia.
Grazie mille.
Silvia

non le scrivo per diagnosi via mail solo x chiederle se non ci sono problemi ulteriori se aspetto fine novembre .

Grazie e perdoni se le ho fatto perdere tempo.

Buona giornata.

Silvia Morelli

Commento di stefania
Il 06/02/2016 alle 10:58

Buongiorno Dott. mia figlia ha 15 anni ha una scoliosi severa curata inizialmente da corsetto portato 18 ore su 24 successivamente 24 su24 perché peggiorata.in seguito ha dovuto mettere un busto di gesso portato per 4 mesi ora dalle lastre fortunatamente la curva è migliorata notevolmente a questo punto passerà al corsetto lionese che dovrà portare per circa 6 mesi 24 su 24 e questa volta non mi farò più impietosire nel concederle di toglierlo troppo volte cosa che io e mio marito abbiamo fatto con il primo sbagliando il messaggio che vorrei lanciare a tutti i genitori è di essere noi per primi il punto fermo per i nostri figli perché i tempi per guarire o migliorare la scoliosi sono brevi legati al termine della crescita scheletrica quindi mamme e papà stingiamo i denti e incoraggiamo i nostri figli facendogli portare il corsetto.
Un saluto e grazie.

Commento di Marianna colafati
Il 12/04/2016 alle 22:50

Buonasera dottore.
Mia figlia di 13 anni ha una scoliosi dorso lombare di rispettivamente 18 e 26 gradi. Le è stato consigliato un corsetto pasb per 18 ore al giorno con supporto di esercizi quotidiani. Pratica nuoto agonistico per due ore al giorno dal lun al ven. Secondo il suo fisiatra potrà continuare a praticarlo senza problemi e anzi, le permetterà di mantenere un buon tono muscolare nonostante il corsetto. Sarà veramente così o continuando a nuotare renderà inefficaci i benefici del corsetto rischiando di peggiorare? La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità.

Commento di Cheikh
Il 18/04/2016 alle 18:44

Il 18/04/16 alle 18:39
Buon giorno dottore
Ho 16 anni appena compiuti e ho una scoliosi dorso-lombare sinistro convessa con accentuazione della cifosi dorsale e lo scoperto oggi andando dal mio dottore. Il dottore mi ha detto che sono venuto troppo in ritardo e che dovevo venire 6 anni prima. Volevo chiederle che in questi 6 anni questa scoliosi può avermi bloccato la crescita in altezza? Perché io sono basso per la mia età

Commento di Fabio Zaina
Il 19/04/2016 alle 14:59

Gent.ma Marianna,
gli allenamenti di nuoto possono diventare dannosi nel momento in cui impediscono di portare il corsetto per un numero adeguato di ore. Ma se sua figlia porterà bene il corsetto, e se il corsetto sarà stato correttamente realizzato, non ci saranno problemi legati alla sua attività sportiva. Una volta il nuoto era considerato la panacea per la schiena, ora viene spesso demonizzato. La verità sta nel mezzo, e gli estremismi non sono mai utili!
Un grosso in bocca al lupo a lei e a sua figlia!
Fabio Zaina

Commento di Monica
Il 20/04/2016 alle 09:01

Buon giorno dottore,

Mia figlia di 15 anni deve fare una visita fra pochi giorni probabilmente per fare il busto. Lei ha una scoliosi di 32 gradi ma ancora al risser 2. sembra che il problema principale e lombare. Abbiamo letto tanto sui diversi busti. Alla fine siamo molto confusi. Sembra che alcuni credono in quelli asimetrici tipo Cheneau e altri sono piu simetrici. Sono filosofie diverse o dipende dal tipo di scoliosi presente? Grazie

Commento di Francesca Di Felice
Il 27/04/2016 alle 11:51

Caro Cheikh,
la scoliosi potrebbe avere un ruolo negativo sulla statura qualora determini un piegamento laterale della schiena di grande entità. Questa influenza, dunque, potrebbe essere clinicamente visibile nei casi molto gravi, nei quali vengono “mangiati” alcuni cm (3-4 o più), se, invece, la scoliosi è lieve, questo non avviene. Per quanto riguarda il tuo caso, è possibile che tu non abbia ancora finito di crescere, oppure, qualora anche i tuoi familiari non siano particolarmente alti, è possibile che ci sia un “progetto”, determinato da fattori genetici, che porti alla realizzazione di una statura non particolarmente elevata. Non avendo informazioni sul tuo caso specifico, non posso fornirti commenti ulteriori; se avessi modo di parlarne con lo specialista che ti ha visitato, sicuramente avresti delle indicazioni relative alla tua personale situazione e, in base alle informazioni relative all’entità della scoliosi ed alla crescita residua, decidere cosa valga la pena fare.
In bocca al lupo.
Francesca Di Felice

Commento di Alessandra Negrini
Il 27/04/2016 alle 12:17

Gentile Marianna,
è stato dimostrato che i ragazzi che indossano il corsetto e fanno attività fisica regolare a livello amatoriale hanno risultati migliori rispetto a quelli che fanno vita sedentaria. Inoltre, nessuno studio ha dimostrato che la pratica di uno sport agonistico – nuoto compreso – possa avere un impatto negativo sui risultati dei ragazzi trattati con corsetto. Concordiamo quindi con il parere del fisiatra: lo sport non solo non le fa del male, ma può solo farle bene.
La saluto
Alessandra Negrini

Commento di Fabio Zaina
Il 02/05/2016 alle 11:12

Gent.ma Monica,
se un busto è fatto bene, ed è portato bene, che sia asimmetrico o simmetrico cambia poco. Noi preferiamo fare corsetti simmetrici perché riteniamo importante a parità di risultato, dare ai nostri pazienti dei corsetti più facili da camuffare sotto i vestiti. In ogni caso, sottolineo che in realtà anche i nostri corsetti sono asimmetrici, ma lo sono solo internamente laddove devono correggere, mentre fuori sono piuttosto simmetrici.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di pietro
Il 06/06/2016 alle 16:01

buon pomeriggio. sono Piero e vi contatto da Bari. da un radiografia alla mia bambina di 9 anni, le è stata riscontrata una scoliosi di 25 gradi dopo la visita dall’ortopedico. le è stato prescritto il corsetto milwakee da portare circa 15 ore al giorno, per cominciare. dopo averlo visto io e mia moglie siamo rimasti di stucco. vi chiedo
1. se ci sono delle tecniche differenti che permetterebbero un miglioramento,
2. se volessimo tentare per alcuni mesi, una tecnica diversa, quella dei plantari dinamici, quanto potrei rischiare in termini di peggioramento? voi non provereste questa strada prima di traumatizzare una bambina di soli 9 anni? grazie tante

Commento di Chiara
Il 06/06/2016 alle 18:00

Salve sono Chiara mamma di una bimba di quasi 12 anni da circa 6 mesi porta il visto gli anno riscontarto una scoliosi io volevo sapere se era possibile portala a visita da voi geazie

Commento di Gianluca
Il 06/06/2016 alle 23:25

Buonasera Dottori, da qualche giorno, a nostra figlia di quasi 10 anni è stata diagnosticata una scoliosi ad “s” “italica sinistro convessa del tratto lombare con valore angolare di circa 14 gradi e curva di compenso dorsale. Si evidenzia un disallineamento delle creste iliache di 5mm con il sinistro più basso del controllaterale”. Il consulto medico con un ortopedico operante nel settore pediatrico, ci ha portati a dover gestire una serie di dubbi. Il medico ci ha prescritto un corsetto di tipo Cheneau da far indossare di notte per circa 10 ore al giorno alla bambina, da affiancare ad una seduta settimanale di terapia posturale Mezienes. Il medico inoltre ci ha invitati a non far modificare le abitudini attuali di nostra figlia, neanche quelle sportive. Qui il primo grande dubbio! Nostra figlia pratica nuoto da 6 anni e da 1, a livello agonistico, con 6 sedute settimanali da 2 ore ciascuna, con una buona parte nuotate a stile libero. A) l’applicazione del corsetto è prematura? B) la pratica del nuoto con questi carichi può peggiorare la situazione? Siamo in difficoltà nel trovare la giusta chiave di lettura sulle precauzioni da prendere e gli interventi da fare, soprattutto dal punto di vista psicologico per la bambina. Vi ringraziamo anticipatamente per la risposta che ci darete.

Commento di Fabio Zaina
Il 09/06/2016 alle 14:37

Gent.mo Gianluca,
è difficile darle una risposta personalizzata. Sappiamo ormai con certezza che il nuoto non è terapeutico per chi soffre di scoliosi, ma non possiamo neanche affermare con certezza che faccia male. L’applicazione del corsetto, se guardiamo solo i gradi radiografici da lei descritti, è al limite della sua indicazione, e la scelta di metterlo o no dipende anche da altri fattori e dati che si possono raccogliere solo durante la visita.
Per quanto riguarda il Mézières, si tratta di una quelle terapie tanto diffuse quanto “misteriose”, perché nessuno ha mi dimostrato che possa realmente aiutare i pazienti che soffrono di scoliosi.
Il consiglio è quindi di riparlare con il vostro medico per avere chiarimenti sui punti che non vi sono chiari. Se ciò non dovesse bastare potreste eventualmente sentire un secondo parere, premurandovi di rivolgervi a un medico esperto nel trattamento non chirurgico della scoliosi.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di Fabio Zaina
Il 09/06/2016 alle 14:49

Gent.mo Sig. Pietro,
Il suo dubbio è condiviso da molti lettori di questo blog, e quella che lei pone è una domanda cruciale per ogni genitore che sta cercando con tutto l’amore possibile la migliore scelta per la salute del proprio figlio o figlia, spesso e volentieri basandosi su sensazioni e poche incomplete informazioni. Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza nell’interesse suoi e di tutti i lettori.
il corsetto Milwaukee fa parte della storia della terapia della scoliosi. E’ stato per qualche decennio il corsetto più usato al mondo (anni ’50-’70), ma ormai è quasi del tutto abbandonato salvo poche eccezioni, in particolare nei bambini sotto i 10 anni o in curve a livello cervicodorsale. I motivi sono ampiamente discussi in altri post di questo blog.
I plantari sono fantascienza: nessuna prova della loro efficacia, ma appassionano tanto, e alimentano grandi speranze. Esistono ormai da molto tempo, ma nessuno ha mai pubblicato dati circa la loro efficacia. Viene da chiedersi perché per il corsetto si è stati tanto rigorosi da pubblicare decine anzi centinaia di studi per capire se veramente possa servire, mentre per i plantari si va sulla fiducia e nessuno si sia preso la briga di studiarli. Forse perché in fondo non funzionano ma sono un bel business?
Ogni tanto arriva nei nostri ambulatori qualche ragazzina che ha messo i plantari al posto di busto ed esercizi: non ne abbiamo ancora vista una che non sia peggiorata. Inoltre, l’uso dei plantari è assolutamente sconsigliato dalle attuali linee guida per la cura della scoliosi.
Ciò detto, tra un residuato della storia della medicina (il Milwaukee), e la fantascienza (i plantari), ci sono delle vie di mezzo moderne e supportate da prove e documentazioni di efficacia: gli esercizi specifici, i corsetti elastici e i corsetti “bassi” (quelli che arrivano sotto le ascelle per intenderci).

Riguardo al discorso di traumatizzare, che condividiamo pienamente, è fondamentale che, chi prende in carico i ragazzi con la scoliosi, abbia sia le giuste competenze tecniche che le indispensabili capacità umane per supportare le famiglie in un percorso molto delicato. Non è tanto lo strumento che si sceglie, ma come ci si confronta, come si concordano gli obiettivi e la strada da percorrere, e da come ci si relaziona con il medico, il fisioterapista e il tecnico ortopedico.

In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di Michele
Il 13/06/2016 alle 10:53

Gentile Dott.Zaina volevo chiederle,nel giovane adulto in presenza di cifosi è possibile parlare di corsetto?
Grazie!

Commento di Sara
Il 19/06/2016 alle 17:48

Salve a tutti,
A mio figlio di 6 anni è stata diagnosticata una scoliosi idiopatica di 25*. A breve indosserà il corsetto per 16-18 h giornaliere.
E’seguito dal Dott. Minnella, al quale riponiamo molta fiducia, ma vorrei conoscere qualche esperienza di genitori alle prese con una casistica simile per avere qualche consiglio su come affrontare questo grande cambiamento di vita. Un caro saluto a tutti. Grazie

Commento di Paolo
Il 04/08/2016 alle 08:52

Buongiorno a tutti, a mia figlia von scoliosi di 32 gradi e’ stato prescritto un corsetto Artbrace da portare per 20 ore al giorno. Lo abbiamo preso da un paio di giorni e sta provando ad indossarlo come prescritto. Oltre agli altri più sopportabili fastidi,ha il maggior problema sotto le ascelle, alte, che premono e non le consentono di tenere le braccia in una posizione più normale, sembra un po’ un robot e fanno male. Il dottore non ha fatto molto caso a questo aspetto ed il tecnico dice che quando la schiena si raddrizza (effetto cavatappi) il fastidio diminuirà e non ci sarà più. Siamo un po’ confusi, la tollerabilità per una bambina di 10 anni dovrebbe essere una priorità. È proprio come dice il tecnico o si può pensare di ridurre l’altezza in corrispondenza delle ascelle?
Grazie e un saluto a tutti

Commento di Fabio Zaina
Il 04/08/2016 alle 12:44

Gent.mo Paolo,
è corretto tenere gli ascellari un po’ alti, soprattutto nel primo corsetto. Ma in questa sede non è possibile dire se nel caso specifico di sua figlia l’altezza sia corretta o meno. Questo dovrebbe stabilirlo il vostro medico valutando il corsetto indossato.
In bocca al lupo.
Fabio Zaina

Commento di Paolo
Il 04/08/2016 alle 16:46

Grazie per la cortese e tempestiva risposta.
Un cordiale saluto

Commento di Marco Lagna
Il 16/11/2016 alle 19:11

Salve a tutti, mio figlio Dario di anni 13 porta il busto cheneau da circa un anno e mezzo. Dopo l’ultima visita mi è stato riferito dallo specialista che il busto andava sostituito con uno nuovo in quanto il ragazzo è cresciuto.
In mattinata mi sono recato al distretto sanitario di competenza con tutta la documentazione necessaria per poter usufruire delle agevolazioni del nostro servizio nazionale e mi è stato riferito che prima di autorizzare il nuovo busto…devo far fare a mio figlio la visita di invalidità altrimenti in busto lo devo pagare….Gentile dottori di Isico a voi risulta questa novità?

Commento di Fabio Zaina
Il 25/11/2016 alle 10:18

Gent.mo Sig. Lagna,
le cose non stanno affatto così. Il Sistema Sanitario Nazionale paga direttamente il corsetto a tutti i minorenni affetti da scoliosi con una curva per la quale ci sia indicazione a questo tipo di trattamento. Non c’è necessità di avere o richiedere alcun tipo di invalidità.

Il Decreto del Ministero della Sanità 27 agosto 1999, n. 332 è piuttosto preciso nell’indicare gli aventi diritto:
“i minori di anni 18 che necessitano di un intervento di prevenzione, cura, e riabilitazione di un’invalidità permanente. I minorenni non devono essere riconosciuti invalidi per ottenere gli ausili di cui hanno bisogno….”

In bocca al lupo!
Fabio Zaina

Commento di Rossella
Il 26/11/2016 alle 18:56

Buonasera a tutti! Mi chiamo Rossella e ho 19 anni. Porto il busto da quando avevo 11 anni e ancora non l’ho tolto, però vorrei fare un po’ di attività fisica…pensavo di acquistare un tapis roulant… secondo voi farebbe male alla schiena? (Premetto che ho una scoliosi a S con la curva lombare di 52°)

Commento di Massimo
Il 27/11/2016 alle 17:06

Buon pomeriggio,
qualcuno ha provato gli indumenti sottobusto in bambù?
Come si comportano rispetto al Dryarn?
Grazie e buona domenica
Massimo

Commento di Elena
Il 01/12/2016 alle 08:57

Buongiorno Massimo, mia figlia, 14 anni, porta il busto da 2 anni ( 23 ore su 24), le maglie di bambù sono le migliori, secondo lei. Inutile dire che ha provato tanti tipi, ma con le maglie di bambù suda meno e ha meno prurito. Devo dirti che hanno un costo elevato rispetto ad altre maglie e si bucano facilmente. Ma sono le uniche che mia figlia indossa adesso e io sono contenta di averle trovate.

Commento di Alessandra Negrini
Il 12/12/2016 alle 14:11

Cara Rossella,
puoi utilizzare senza timori il tapis roulant, non ci sono controindicazioni nè al cammino in piano e in pendenza, nè alla corsa, sia indossando il corsetto che nelle ore di libertà. Alla tua età l’attività fisica praticata regolarmente ha un impatto positivo sulla colonna vertebrale, aiutando a mantenere un tono muscolare e una flessibilità che contribuiscono alla sua funzionalità.
Ti saluto
Alessandra Negrini

Commento di Rossella
Il 15/12/2016 alle 19:27

Grazie Dottoressa!! Io mi sono sempre chiesta una cosa e vorrei che lei mi rispondesse…
Io AMO lo sport, e se la mia colonna me lo permettesse, farei tutti gli sport del mondo…purtroppo devo adeguarmi ai miei 52° lombari e resto ferma con il corsetto
Spesso ho sentito dire che con il passare del tempo curve come la mia tendono a peggiorare a causa di uno scivolamento delle vertebre a sua volta causato dalla forza di gravità! Ma se io da adesso in poi inizio ad tonificare i muscoli della colonna correndo e camminando a passo svelto (con il tapis roulant appunto) e inoltre imparo ad assumere una posizione eretta sia da seduta che in movimento, il peggioramento si evita?? Se per il resto dei miei anni adotto questo stile di vita, la colonna resterà stabile? O peggiorerà comunque?? Le confido che sono disposta a tutto pur di evitare l’intervento! Anche perché non ho dolori…faccio una vita normale a quella degli altri! Grazie in anticipo!

Commento di Alessandra Negrini
Il 03/01/2017 alle 10:48

Cara Rossella,
malgrado la presenza della scoliosi la tua colonna ti permette di praticare la maggioranza degli sport, solo se dovessi fare agonismo è opportuno consultare lo specialista che ti segue.
Avendo 52° di curva, è estremamente probabile che la tua scoliosi peggiori col passare degli anni, seppur lentamente. Lo sport contribuisce a mantenere quel tono muscolare che riduce le probabilità di “collassare”, cioè cedere gradualmente in direzione della tua curva, determinando nel lungo periodo l’aggravamento della scoliosi. Lo sport da solo potrebbe non essere sufficiente a frenare questo processo, per questo motivo è importante che tu tenga la situazione sotto controllo anche una volta terminata la terapia, con controlli medici e radiografie ogni 4-5 anni. Se si accertasse la tendenza a peggiorare, per stabilizzare la colonna e cercare di evitare la chirurgia sono utili esercizi fisioterapici specifici per la scoliosi, che un fisioterapista esperto in questo campo potrà insegnarti perchè tu li esegua con regolarità. Affinchè siano realmente efficaci, questi esercizi dovranno comprendere un movimento complesso di correzione della curva, che tu dovresti prendere l’abitudine di ripetere anche nella vita quotidiana, fino a riuscire a mantenerlo in modo spontaneo.
Infine, chi ha la scoliosi non è più predisposto di chi ha la schiena allineata ad avere mal di schiena, solo se i dolori compaiono risulta più difficile ridurli.
Ti saluto
Alessandra Negrini

Commento di tiziana
Il 13/11/2017 alle 21:42

Gentili dottori, mia figlia di quasi 14 anni, presenta una scoliosi idiopatica dell’adolescente lombare sinistro convessa, Cobb 23-24°
Il centro scoliosi ci ha lasciato scegliere tra il busto Chenau e il PASB sottolineando che il secondo potrebbe correggere la sua scoliosi mentre il primo congelerebbe solo la situazione della schiena di mia figlia.
Non sappiamo cosa fare, nemmeno quello che ci aspetta e abbiamo bisogno di un vostro parere

Commento di Monia Lusini
Il 15/11/2017 alle 13:19

Buongiorno Sig.ra,
come può immaginare senza una visita clinica e una valutazione radiografica è impossibile darle il nostro parere. La scelta del corsetto ed il relativo dosaggio dipendono da più fattori: entità della curva, tipologia, crescita ossea, estetica del tronco. Da quanto ci scrive, entrambi i corsetti hanno la capacità di lavorare bene su una tipologia di curva bassa come quella che ci indica, dipende sempre da come viene confezionato il corsetto e dalle ore di indossamento.
Se vorrà un nostro parere più specifico prenoti una visita nel centro più vicino a lei chiamando il nostro Centro Unico Prenotazione e cercheremo di chiarire al meglio i suoi dubbi.
Cordialmente
Monia Lusini

Commento di alex
Il 19/05/2018 alle 12:56

Gentilissimi dottori, sono capitato su questo blog per cercare informazioni, come tutti credo, vi prego di contattarmi tramite email, in modo da parlare privatamente di una questione per me molto delicata e traumatica riguardo i miei problemi di salute, leggendo i commenti, la mia premura è di parlare personalmente con i gentilissimi Dottori Fabio Zaina e Stefano Negrini, spero in un vostro riscontro il più presto possibile, grazie infinitamente.

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