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Prevenire è meglio che curare? Indubbiamente si!

19 febbraio, 2015 (11:12) Di: Massimiliano Vanossi

Nessun medico e nessun operatore sanitario si può dichiarare contrario a questa affermazione. La prevenzione è l’insieme di azioni finalizzate a eliminare o almeno ridurre il rischio che si verifichino eventi non desiderati. Sono tante le campagne sanitarie dedicate alla prevenzione: dalle malattie veneree, trasmissibili per via sessuale, fino ai fattori di rischio ormai documentati su stili di vita scorretti, come un regime alimentare ricco di grassi e il fumo.

Di fronte però a una patologia come la scoliosi, che si nasconde molto bene dietro gli stili di vita più comuni, corretti o scorretti che siano, e soprattutto si cela nella fase più pericolosa che è quella della crescita, cosa possiamo fare per cercare di prevenire e ridurre  i possibili danni?

Prevenzione in questo caso significa individuare il problema nei tempi opportuni – cioè presto! – e per riuscirci lo strumento fondamentale è lo screening.

Gli screening sono indagini sanitarie che prevedono la rilevazione di alcune misure, utili per evidenziare segni della possibile presenza di una patologia in un gruppo di persone potenzialmente a rischio.  Attualmente a livello Europeo non esistono normative sulla prevenzione della scoliosi con interventi di screening, che in Italia si realizzano per lo più grazie a iniziative estemporanee di Asl, scuole, genitori, singoli professionisti, ecc.

Nel campo delle deformità vertebrali lo screening è utile per individuare tempestivamente  l’insorgenza della patologia e di conseguenza impostare una corretta terapia, migliorandone  sensibilmente i risultati.

I due test utilizzati sono il test di Adams e la misura delle frecce.

Il primo consiste nel far flettere anteriormente il busto del paziente in avanti, con il capo chino, le braccia rilassate e gli arti inferiori estesi: così facendo, si evidenziano i gibbi che si devono misurare nel punto in cui c’è il maggior dislivello tra i due lati della schiena. La misurazione dei gibbi si effettua con il metodo di Bunnell, utilizzando uno scoliometro per determinare l’angolo di rotazione del tronco.

La misura delle frecce si ottiene  con il paziente in piedi, rilevando la distanza in millimetri tra le vertebre C7 e L3, ed il filo a piombo. Le misure vengono prese servendosi di un righello rigido.

Chi deve eseguire lo screening?

Lo screening non è abitualmente eseguito da personale medico. Lo screening può essere svolto da operatori sanitari o non sanitari opportunamente addestrati da un esperto in patologie vertebrali. Lo screening viene perfezionato  dando a tutti i soggetti che sono risultati positivi ai test,  l’indicazione di effettuare una visita di controllo con un medico specialista in patologie vertebrali.

A questo punto, dopo la visita, il medico avrà la possibilità di prescrivere una opportuna indagine radiografica per inquadrare correttamente la situazione e organizzare l’eventuale trattamento.

Lo scenario più adatto per eseguire lo screening delle deformità vertebrali è quello scolastico. Un esempio concreto e positivo di questa importante azione è la collaborazione che si è creata tra l’istituto Pavoni, scuola media secondaria di primo grado di Tradate  “Paolo VI”  e ISICO. Ormai è il terzo anno consecutivo che vengono eseguiti screening con l’esame di circa 300 giovani alunni. In questo modo i genitori possono essere informati in modo tempestivo della eventuale presenza di  segni di possibili deformità vertebrali e della conseguente necessità di fare un approfondimento con una visita medica specialistica.

Commenti

Commento di Benedetta
Il 20/02/2015 alle 15:07

Salve a tutti,
Domani mattina ho una gita con la scuola di 5 ore e visto che per me è una cosa importante e dovrò stare seduta scomodamente a terra, vorrei porre andare senza busto. Volevo sapere se è una cosa tanto grave visto che ho 3 ore libere al giorno, sono sempre puntuale nel rimettere il corsetto dopo le ore stabilite e a volte ne faccio anche meno. Rispondetemi prima di domani per favore … Ci terrei molto, un bacio ❤️

Commento di Fabio Zaina
Il 20/02/2015 alle 17:36

Cara Benedetta,
per quel giorno puoi concederti un piccolo sconto in più e andare in gita senza corsetto.
Come regola generale, però, ti ricordo che è importante fare tutti i giorni la pausa e farla della stessa durata. Evitare di toglierlo in alcune giornate per poi toglierlo più a lungo in altre non funziona!
Buona gita.
Fabio Zaina

Commento di Maria Chiara
Il 23/02/2015 alle 14:03

Buona sera ho 29 e ho portato il busto in gesso (2) e poi quello lionese da 15 anni fino a 20 circa (notte).Ho una scoliosi idiopatica (T7-T12 =28 e T12-L4=26 in AP).In breve dopo il mio ciclo sono stata bene e lo sono tuttora 😉 della scelta.Il seguito degli anni ho vissuto lasciandomi dietro questa esperienza che mi segnato tanto,soprattutto nell affrontare la vita di tutti giorni (con occhi diversi e piu’ profondi).A seguito lavoravo ( come assistente ad anziani) e studiavo conducendo una vita normale ,sono ingrassata ,poi feci una dieta perche ebbi poi fastidio al ginocchio dx e poi ho iniziato la corsa.Essa mi dato uno stato di benessere totale come non mi era mai capitato.Ho corso fino a 17 km ( 10 km in un ora e 5 minuti).Un altro grande fattore nella era il mio compagno ( maratoneta) che mi dava tanta energia.Oggi causa lavoro con anziani ( infermeristica sarebbe stata piu’ leggero e poi e’ quello il mio desiderio ma non sono entrata alla facolta’ a numero chiuso a Napoli,proseguo cmq il mio volontariato ,il mio lavoro e gli studi in scienze politiche) ho avuto una lombalgia acutaa dx da spondilatrosi e (ptrotusione discale L1-L2 ed L5-S1).Attualmente ho una lordosi toracica con cifosigiunzionale toracolombare.Cio’ mi ha fatto fermare in tutto.Sembra essere ritornata un po’ indietro…credetemi non avrei perso tempo qui a scrivere ma avrei preferito correre qlk km e tenermi in forma.A giorni alterni passeggio.Devo fare fisioterapia perche’ sembro un tronco!Non conoscevo ISICO e poi 14 anni fa almeno io a casa non avevo ancora il pc.Scrivo perche’ io volevo sapere, se possibile, dal prof.Stefano Negrini se posso continuare la mia corsa e qualche consiglio per il futuro.
In bocca al lupo a tutti ragazzi e ricordate che tutto quello che si fa per l altro non e’ mai inutile.La diversita’ ha il suo punto di forza ,bisogna solo tirarlo fuori.Grazie ragazzi perche’ anch’ io oggi leggendo i vostri scrittti,ho tirato fuori una parte di me.Lottate,lottate e lottate perche’ prima o poi vincerete!
Scusate gli errori!

Commento di Alessandra Negrini
Il 26/02/2015 alle 12:08

Cara Maria Chiara,
l’unico motivo per cui devi evitare di correre è se questa attività ti provoca mal di schiena, durante lo sforzo o dopo. La corsa non nuoce alla scoliosi, ma è uno sport che comporta un discreto impatto sulla colonna vertebrale, per cui non tutti gli adulti la tollerano. Se questo fosse il tuo caso, devi trovare altri tipi di attività fisica che non ti creino problemi. Ma anche se in questo periodo devi evitare di correre per i dolori, in realtà puoi riprovare più avanti nel tempo e verificare se davvero la tua schiena non lo tollera o se si trattava di un problema momentaneo. Unica precauzione: se sai di essere fuori allenamento, nelle prime uscite alterna cammino e corsa, limitando inizialmente la corsa a pochi minuti e aumentando gradualmente. A volte la schiena non ha problemi e si lamenta solo perchè iniziamo un’attività intensa per cui non eravamo sufficientemente allenati!
Spero di averti chiarito le idee
Alessandra Negrini

Commento di Maria Chiara
Il 27/02/2015 alle 11:45

Grazie d.ssa Negrini!infinitamente….E’ stata molto chiara.Seguiro’ il suo preziosissimo consiglio di ricominciare molto gradualmente,poi sara’ la mia schiena a guidarmi.Mi sento piu’ sollevata adesso.Vorrei ancora ringraziarla con tutto il cuore.
Maria Chiara Trinchillo

Commento di Elena Petru
Il 14/03/2015 alle 04:25

Vorrei ringraziare il Dot. Negrini per la sua risposta e vorrei ringraziare il team di ISICO per questo blog. Ho passato un periodo molto difficile, non avrei mai creduto di poter provare tanta sofferenza.Ma vorrei trasmettere coraggio a tutte le mamme che, come me, sentono la durezza del corsetto quando abbracciano il proprio figlio. Abbiamo passato momenti difficili al inizio,mia figlia ha pianto e mi ha chiesto perché è capitato a lei. Abbiamo parlato tanto e posso dirvi mamme che passo dopo passo, la situazione è migliorata. Adesso mia figlia è felice come prima, ride, canta e balla e ha deciso che il corsetto e il suo migliore amico perché la aiuta, o almeno prova, a fermare la sua scoliosi, quindi a evitare l’intervento. Non voglio minimalisare niente, ci sono state notti in bianco, pianti, pelle irritata(crema alla calendulla, non poteva sedersi ne sul divano ne sulla sedia.I nostri figli sono forti, ma hanno bisogno di noi, del nostro amore e il nostro appoggio e della verità.Tenete duro, il sole arriva sempre. Grazie ancora di cuore a Dot. Negrini, per me le sue parole sono state un raggio di luce nel buio della scoliosi .

Commento di nana
Il 01/05/2015 alle 00:17

Salve a tutti,
Porgo una domandina ai medici competenti
Io ho scoperto di avere una scoliosi a quasi fine crescita..
15 anni (i dottori mi dicevano che ero vecchia ahah)
Se ci penso erano solo 4 anni fa e ho finito solo due anni e mezzo fa..
tuttavia anche se in quel periodo sono stata male ora non ci faccio
nemmeno piu tanto caso alla mia schiena.
ho iniziato che avevo 45 gradi e finito il trattamento con 28 o 18..
Non ricordo piu nemmeno
il mio dottore mi ha salutato dicendomi che ci saremo rivisti quando
sarei stata incinta e che non devo fare niente se non normale attività fisica

Ora .. secondo voi è utile che faccio una radiografia cosi tanto per
.. non so nemmeno per cosa, sono curiosa se è successo qualcosa
o cosi giusto per essere in allerta se ce stato un cambiamento..
diciamo per pura curiosità e per conoscere il mio stesso corpo

lo so che le radiografie costano soldi e non sono prorio salutari
ma in questo caso cosa mi consigliate di fare,
non sto dicendo di una cosa urgernte .. anche fra un annetto o anche
due o tre ; è/può essere utile???

Comunque ringrazio tanto tutti voi dottori (della schiena)
per la passione e lavoro che fate per far raddrizzare le schiene
di tutti noi “storti”

Commento di nana
Il 01/05/2015 alle 00:23

È utile se vado a salutare il dottore che mi ha seguito
o un altro (visto che mi sono trasferita) visto che questo
mi ha lasciata dicendomi invece di arrivederci, a speriamo di non rivederci haha?
E se vado magari mi presento con una bella lastra..
questo è un dubbio che mi torna ad intervallo una paio di mesi e via
haha non sto andando a cercare la scoliosi!!

Commento di Fabio Zaina
Il 14/05/2015 alle 11:05

Cara Nana,
tutti quelli che hanno avuto una scoliosi trattata con il corsetto dovrebbero fare qualche controllo ogni tanto, anche se il risultato è stato eccellente e la curva si è molto ridotta.
Normalmente, consigliamo un controllo ogni 4-5 anni se la curva è sotto i 25°, ogni 2 anni se la curva è intorno ai 30°, un controllo all’anno se supera i 40°. La radiografia da sola non basta mai, anche perché chi te la misura se non vai a fare la visita? In linea di massima la radiografia è utile ogni 4-5 anni, come dato che integra quelli della visita.
In bocca a l lupo.
Fabio Zaina

Commento di Andrea
Il 12/08/2015 alle 14:26

Buongiorno a tutti .. sono il padre di un ragazzo di 13 anni a cui e’ stata diagnostica una scogliosi adolescenziale idiopatica, per ora in forma lieve. Piuttosto che attendere l’evoluzione della malattia, per intervenire in seguito, pensavo che potesse essere utile la fisioterapia. Ho letto molto nel blog, ma non ho ancora trovato testimonianze di genitori che abbiano, tramite una fisioterapia specifica, bloccato oppure migliorato la tendenza della malattia.
Qualcuno puo’ farmi avere la propria testimonianza?
Grazie Andrea

Commento di Alessandra Negrini
Il 26/08/2015 alle 11:07

Gentile Andrea,
qualcuno potrà anche scriverle una testimonianza, ma considerato che la scoliosi è una malattia che in fase di crescita non deve essere nè sovrastimata nè sottovalutata, il racconto di un altro genitore da solo non è la via più adatta per prendere la decisione di avviare un trattamento con esercizi. A volte persino un medico esperto, magari però solo di chirurgia, se esprime semplicemente il suo parere e non è confermato da studi autorevoli e attendibili, potrebbe essere fuorviante.
Recentemente sono stati pubblicati degli studi seri in cui sono stati confrontati ragazzi con scoliosi che hanno fatto regolarmente esercizi terapeutici specifici (SEAS o Schroth), con ragazzi che hanno fatto altri trattamenti o nessun trattamento. I risultati hanno confermato che gli esercizi sono efficaci nel ridurre la scoliosi in alcuni casi, in altri stabilizzarla, in altri ancora rallentarne l’evoluzione. In pratica, c’era una differenza significativa in positivo tra i pazienti trattati con esercizi SEAS o Schroth, e i pazienti trattati con altri metodi o semplicemente non trattati.
Tenga presente che gli esercizi sono il secondo gradino del trattamento della scoliosi. Il primo è la semplice osservazione (verificare a intervalli di tempo regolari se una scoliosi presente ma molto lieve tende a evolvere). Se la scoliosi è più importante o se tende a evolvere durante la crescita, si può ricorrere agli esercizi specifici. Ma se la scoliosi è più importante, o evolve in modo più significativo, allora sono necessarie terapie più invasive come il busto o, in casi rari, la chirurgia.
Non conosco l’entità della scoliosi di suo figlio. Posso solo dirle che se è presente, per quanto lieve, finché suo figlio è in crescita è essenziale far visite di controllo regolari (ogni 4-6 mesi) dallo specialista della colonna vertebrale che l’ha preso in carica. Sarà lui a decidere l’opportunità di avviare una terapia specifica.
Spero di esserle stata d’aiuto
Alessandra Negrini

Commento di Andrea
Il 03/09/2015 alle 00:11

Ciao,sono un ragazzo di 14 a cui è stata diagnosticata una roto scoliosi sx convessa e le creste iliache leggermente deformate e ho anche le scapole alate.come faccio a curarla?

Commento di Sabrina Donzelli
Il 04/09/2015 alle 11:53

Caro Andrea,
Chi ti ha fatto questa diagnosi? Non ti hanno prescritto nulla?
O hai semplicemente hai fatto una radiografia e hai letto questo nel referto? In questo ultimo caso, allora meglio fare una visita, per capire se è necessario fare qualcosa. In effetti una scoliosi lieve a crescita quasi finita non è meritevole di trattamento.
Tieni presente che uno slivellamento delle creste iliache o una rotazione del bacino, così come le scapole sporgenti, sono spesso varianti anatomiche normali e non associate a deformità importanti della colonna.
Ma solo con una visita si possono chiarire tutti questi aspetti.
Spero di averti chiarito un po’ le idee.
In bocca al lupo per tutto
Sabrina Donzelli

Commento di Monia Lusini
Il 01/10/2015 alle 10:47

Ciao Andrea,
come prima cosa fai una visita specialistica in modo da quantificare il problema e capire con il medico se hai bisogno di iniziare una terapia o se è solo da tenere sotto controllo.
In bocca a lupo
Monia Lusini

Commento di Michela
Il 07/03/2016 alle 12:29

Buon giorno a tutti sono una mamma di una bambina di 6 anni, da circa tre anni mia figlia è seguita da un medico fisiatra per un accentuazione dell’ antiversione femorale con Trelat di 20 gradi dal piano del letto, ora passati tre anni( con visite periodiche circa una volta all’ anno )il medico nell’ ultima visita fatta il 1 febbraio mi dice che: l’ anti versione femorale ora è a 35 gradi dal piano a sinistra e a 30 gradi a destra ma che c’è la comparsa di modesto gibbo Lombare sinistro di 3 mm , curve sagittali nella norma, non eterometrie AAII. Mi spiega che il gibbo è un campanello d’allarme per lo sviluppo di una scoliosi,e che per il momento va tenuto sotto controllo ogni tre mesi , come attività fisica mi consiglia di far continuare a mia figlia la danza classica che cura tutta la postura.Ci terrei tanto a un vostro parere, grazie MIchela.

Commento di Elena
Il 08/03/2016 alle 09:48

Cara Michela, sono la mamma di una ragazza che è diventata paziente di Isico circa 7 messi fa. Posso darti solo un consiglio :prenota una visita da Isico e vedrai che tua figlia sarà in buone mani. Fidati, sono veramente bravi e a me dispiace tanto di non essere andata da loro appena aver saputo della malattia di mia figlia. Io sono andata da professor Negrini e posso dire che ogni giorno lo penso e lo ringrazio (tra me e me )per quello che ha fatto per mia figlia.L’unico interesse di Isico è la salute dei suoi pazienti e la loro professionalità e competenza non ha limiti. Spero che andrà bene per voi, saluti e in bocca a lupo.

Commento di Alessandra Negrini
Il 08/03/2016 alle 14:51

Gentile Michela,
è davvero difficile darle un parere con così pochi dati e soprattutto senza aver visto sua figlia. Un gibbo di 3 mm è molto lieve, ai limiti della norma, ma se sono presenti altre asimmetrie del tronco che confermano il rischio che si tratti di vera scoliosi, allora i controlli ogni 3 mesi potrebbero essere sufficienti a questa età in cui la crescita è ancora lenta e l’età dello sviluppo è lontana.
La saluto
Alessandra Negrini

Commento di Paola
Il 08/03/2016 alle 15:32

Ciao a tutti, sto valutando per mia figlia di 8 anni con scoliosi lieve, lo spine cor. Qualche mamma potrebbe parlarmi della sua esperienza? Grazie!

Commento di Lisa
Il 23/05/2016 alle 15:49

Buongiorno, sono la mamma di una ragazzina 15 enne a cui è stato prescritto il corsetto lionese da indossare durante i compiti e di notte, per una scoliosi dorso lombare di 20 gradi e gibbo di 12 mm, con risser 1. Il corsetto sarà pronto martedì. L’ortopedico è stato molto vago sul numero di ore (almeno 12 immagino, forse 15?) se continuative o no perché in realtà i compiti non vengono fatti prima di dormire e soprattutto non ci ha detto se deve iniziare con tutte le ore da subito. Grazie alla vostra esperienza potete gentilmente rispondermi? Ho letto sul blog che le ore sarebbe meglio fossero consecutive, non ho trovato però indicazioni sul l’inizio della terapia. Può essere un buon piano iniziare il primo giorno con un’ora ed aggiungerne una alla volta? Quantomeno al pomeriggio, di notte invece ho letto che bisogna abituarsi e basta. Grazie

Commento di Alessandra Negrini
Il 27/05/2016 alle 13:44

Gentile Lisa,
è bene che a tutte queste domande risponda il medico che ha prescritto il corsetto, per due motivi: il primo è che conosce bene la situazione clinica e radiografica di sua figlia e gli obiettivi della terapia, il secondo che è controproducente che ci siano contrasti tra le indicazioni di questo medico e quelle di qualsiasi altro specialista nel campo, sia che si tratti di medico o fisioterapista o tecnico ortopedico o altro: abbiamo appurato con l’esperienza e con studi che l’hanno confermato che la presenza attorno ai ragazzi in cura di una intera equipe che dà e conferma gli stessi messaggi al ragazzo aiuta notevolmente la sua collaborazione alla terapia. Quindi non cerchi altrove le risposte, ogni specialista le darebbe le proprie, ma vada direttamente alla fonte e incoraggi sua figlia a osservarle.
Spero di essere stata d’aiuto
Alessandra Negrini

Commento di Lisa
Il 04/06/2016 alle 16:35

Grazie Dottoressa Negrini, purtroppo non sono riuscita a parlare nè personalmente nè telefonicamente con l’ortopedico che ha prescritto il corsetto, l’ospedale dove andiamo è lontano e speravo di trovare qui indicazioni generiche. Mia figlia ha portato il busto 4 ore i primi due giorni e tutta la notte a partire dal terzo giorno, per un totale di circa 10 ore giornaliere. Per fortuna non le da fastidio e in pochissimo tempo dorme già in qualunque posizione. Quando avrà la visita di controllo a settembre vedremo se questo impegno avrà dato qualche frutto. Cordiali saluti

Commento di Rosetta
Il 29/06/2016 alle 17:21

Buongiorno,
7 mesi fa è stata diagnosticata una lieve scoliosi a mia figlia, allora di 12 anni appena compiuti, asimmetria dei triangoli della taglia e gibbo di 4-5mm. Il medico ortopedico disse che bisognava solo aspettare e che la ginnastica correttiva non serviva a nulla anzi poteva anche far peggiorare la scoliosi. Non prescrisse nessuna radiografia. Nei 6 mesi successivi la bambina ha fatto solamente nuoto, una volta alla settimana.
A un recente controllo un altro ortopedico ha visitato la bambina con referto: rotazione dorsale distale a dx e prossimale a sx e L sinist con 1° di rotazione scoliometer disassamento bisacromiale più alta sx. Asimmetria triangoli della taglia. L’aspetto è di una iniziale scoliosi idiopatica dell’adolescenza in fase evolutiva.
La dr.ssa ha quindi previsto la terapia con corsetto da settembre, dopo controllo radiografico, di 14 ore al giorno.
Il referto delle radiografie: deviazione scoliotica sinistro convessa del rachide con fulcro al passaggio dorso lombare, associata a modesta rotazione metamerica. Ridotte le fisiologiche curvature, specie la cifosi dorsale. Modesta asimmetria del bacino con ala iliaca dx più alta della controlaterale di circa 5-6mm. Risser 0.
Ovviamente non vedendo le radiografie è difficile, ma vorrei sapere se
con questi dati la prescrizione del corsetto per 14 ore al giorno può avere un significato o potrebbe essere utile intraprendere un protocollo di esercizi SEAS. La bambina non ha ancora avuto menarca.
Grazie e cordiali saluti

Commento di Monia Lusini
Il 05/07/2016 alle 10:00

Buongiorno Sig.ra Rosetta,
purtroppo senza una valutazioni clinica e radiografica precisa non è possibile darle una risposta. Mi sembra di capire che si tratta di una scoliosi di live-media entità e il protocollo del trattamento va dalla sola osservazione, agli esercizi specifici a corsetto+esercizi. Dipende tutto dalla clinica e dalla radiografia per scegliere la giusta terapia per sua figlia. Sicuramente dovendo ancora affrontare la spinta puberale è necessario monitorarla nel tempo e dosare il trattamento sulla entità della patologia.
Le faccio i miei più sinceri auguri
Monia Lusini

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