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Scuola: come tutelare la schiena dei nostri figli

12 settembre, 2014 (15:21) Di: Alessandra Negrini

E rieccoci a preparare tutto l’occorrente per il nuovo anno scolastico: eliminiamo i libri “vecchi” per far posto a quelli nuovi, facciamo scorta di quaderni e fogli protocollo, matite, penne, gomme e bianchetti, diario, astuccio anche se… negli ultimi giorni quella che manca più di tutto è la voglia di ripartire!

Mentre le preoccupazioni principali dei ragazzi riguardano la componente umana (con chi sarò in classe? Cambierà la prof di matematica? Con chi farò la strada fino a scuola?), il pensiero dei genitori, soprattutto se i figli hanno problemi alla colonna vertebrale, ancora più se indossano il corsetto, va al peso dello zaino, alla tracolla che distribuisce il carico in modo asimmetrico, alle posizioni scorrette mantenute a scuola e a casa per fare i compiti e studiare, e non da ultimo allo sport da scegliere. Temono che l’investimento in termini di tempo, energie e denaro fatto per curare la schiena del figlio, sia vanificato da tutti questi fattori che lo possono danneggiare.

Allora, quali sono le scelte migliori per aiutare i nostri ragazzi a combattere contro scoliosi, ipercifosi e mal di schiena anche nel periodo scolastico?

E’ giusto preoccuparci perché non possiamo controllare che posizioni assume il ragazzo a scuola, certi che le più comode siano anche le più scorrette? Sì e no: è vero che i nostri figli trascorrono 5 o 6 ore seduti sedie non certo ergonomiche, appoggiati a banchi raramente adattati alla loro altezza. Ma è anche vero che proprio perché sono obbligati a star seduti per tante ore consecutive, i ragazzi, che di energie ne hanno tante, a scuola non stanno fermi: si girano a scambiare 2 parole con il compagno dietro, poi si abbassano a cercare qualcosa nello zaino, poi scrivono 2 parole, poi controllano l’ora… stanno certamente più fermi a casa, dove ci sono meno distrazioni e non solo i compiti, ma anche il cellulare, la televisione e i videogiochi a catturare la loro attenzione, immobilizzandoli per ore nella stessa posizione. Quindi, valutiamo insieme a loro come assumere posture migliori a casa, incoraggiandoli a cambiare il più spesso possibile posizione, e preoccupiamoci meno per quando non sono sotto i nostri occhi.

E quegli zaini stracarichi? Meglio indossarli in modo simmetrico, meglio evitare la tracolla, meglio accorciare gli spallacci, meglio eliminare il materiale inutile… ma se i ragazzi indossano lo zaino per non più di 10-15 minuti, non preoccupiamoci più di tanto se la moda sembra cospirare contro la salute della schiena: non sarà di certo lo zaino a far peggiorare la scoliosi o a provocare il mal di schiena. A meno che ogni volta che mettono lo zainetto compaia il dolore: allora è il caso di parlarne con il proprio pediatra e fare eventualmente una visita specialistica”

E lo sport? Non esiste lo sport ideale e non esiste lo sport controindicato. Solo se è presente una patologia di una certa importanza e il ragazzo pratica agonismo allenandosi con assiduità (4-5 volte alla settimana), è bene informare lo specialista. Attenzione allo sport agonistico esasperato, dove l’obiettivo è il risultato più che la crescita sana! Qualunque sport praticato a livello amatoriale sarà prezioso per compensare le lunghe ore di sedentarietà forzata tra scuola e studio e per migliorare la capacità di sopportare il carico dello zaino. E a maggior ragione se la scoliosi obbliga il ragazzo a curarsi con esercizi e corsetto, lasciamolo totalmente libero di scegliere lo sport che preferisce.
Alessandra

Per approfondimenti suggeriamo due articoli: Gli zainetti a scuola e A scuola con il corsetto

Commenti

Commento di ELISA ANTICHI
Il 25/09/2014 alle 12:41

l’AVVENTURA DI ELISA CON IL SUO SCHELETRO……….Ciao, io sono la mamma di Elisa e anche io mi sono accorta, grazie alla maestra di danza, che mia figlia era affetta da scogliosi, curva italica ad S , quasi 42 gradi. Un colpo. Non ho dormito per notti , pesando perchè proprio alla mia ELISA. CiI SIAMO RECATI ALL’ISICO di Vigevano .FANTASTICI, MESSO IL CORSETTO ……………………..23 ore al giorno e poi via via che le cose miglioreranno si ridurranno le ore. MIA FIGLIA ELISA è fantastica, porta il corsetto tutte le ore che deve , lo toglie solo per fare DANZA . ALLA DANZA non rinuncia. Fa ginnastica correttiva al centro motorio di Imperia dove Valeria, Caterina la supportano fisicamente e psicologicamente. E’ DURA MOLTO DURA ma l’importante è farla sentire come gli altri , LEI E’ COME GLI ALTRI e i suoi compagni di classe la fanno sentire a proprio agio senza farle pesare nulla……………………….Dopo 3 mesi che indossa il corsetto è gia cambiato qualcosa, logicamente la sua postura è cambiata perchè il corsetto le sostiene la schiena . ma soprattutto visivamente quando lo toglie si vede la differenza.RINGRAZIO L’ISICO anche se vorrei che facesse più pubblicità nelle scuole. E’ vero non si conosce ancora la natura e la provenienza della scogliosi, senz’altro familiarità ma BISOGNA ASSOLUTAMENTE COMBATTERLA, è come una qualsiasi malattia con l’unico problema che a volte non si vede. E’ SEMPRE IMPORTANTE ESSERE SUPPORTATI DALLA FAMIGLIA, noi le stiamo vicino e facciamo cosa fa lei se lei deve rinunciare rinunciamo anche noi, ma le fai tranquillamente ginnastica a scuola, si veste da sola , fa la SUA AMATA DANZA , e prosegue la sua vita . Cosda è cambiato ha una seconda pelle , “IL SUO SCHELETRO” così lo chiamiamo ,………………….ma io le dico sempre diventerai DRITTA, BELLA CON TANTO PORTAMENTO . Forza Ely Love……………………….SEI UN MITO

Commento di Virginia
Il 27/09/2014 alle 14:36

Buongiorno a tutti, c’è una cosa che vorrei chiedere ai medici di Isico: quando si fa la prima radiografia senza corsetto ( nel caso di mia figlia sarà a novembre dopo 4 mesi del vostro sforzesco indossato 23 ore ) bisogna togliere il corsetto appena prima di eseguire i raggi oppure bisogna fare la radiografia dopo la pausa? Io non ho ben capito e mi sembra abbastanza importante.
Grazie in anticipo a chi mi risponderà.

Commento di Monia Lusini
Il 30/09/2014 alle 11:31

Buongiorno Sig.ra Badano,
la radiografia deve essere eseguita dopo la pausa giornaliera. Portando il corsetto 23 ore su 24 in realtà la pausa è talmente ridotta che farà la radiografia appena tolto il corsetto, progressivamente, quando le pause saranno più lunghe allora sarà importante eseguirle dopo la pausa effettiva.
Cordiali saluti
Monia Lusini

Commento di Virginia
Il 30/09/2014 alle 13:35

Ringrazio molto la dottoressa Lusini per il chiarimento, temevo di non aver capito bene. Grazie ancora, attendiamo con ansia il controllo di novembre.

Commento di Cinzia
Il 04/02/2015 alle 14:48

Salve, ho 40 anni e sono una mamma di un bimbo di quattro anni. Un po’ di tempo fa ho notato che quando mio figlio indossa la maglietta che riporta il nome della scuola sul dorso, all’altezza delle spalle, questa scritta appare storta.
Sul momento non mi sono preoccupata più di tanto… mi sembrava prematuro per un bimbo così piccolo. Tuttavia, poiché io ho una scoliosi che ho “curato” indossando il corsetto dai 13 ai 18 anni, comincio a temere che anche mio figlio possa avere lo stesso problema. Sarebbe consigliabile farlo visitare sin da adesso da uno specialista ?
Grazie
Cordiali Saluti
Cinzia

Commento di Fabio Zaina
Il 10/02/2015 alle 10:43

Cara Sig.ra Cinzia,
anche se le scoliosi che si manifestano già a 4 anni non sono frequenti, meglio togliersi ogni dubbio e vivere sereni, quindi, si, faccia la visita!
In bocca al lupo!
Fabio Zaina

Commento di Laura
Il 27/09/2015 alle 17:18

Ciao,
leggendo il post “A scuola? Sì, ma in movimento!” del Dott. Fabio Zaina, mi ritornano in mente mille e uno ricordi, e rifletto un attimo..

Cara ginnastica, dove sei finita? Sei rimasta intrappolata sotto i banchi, schiacciata tra un quaderno e l’altro, incastrata fra la cattedra e la lavagna.
Diffidando della tua diversità ti hanno vista come un’ estranea, un’ ospite indesiderata e anche se presente nel registro, un sacco di volte eri assente all’appello!

Senza considerare lo sport che abbiamo praticato di sera, penso al semplice movimento in classe: sinceramente un po’ scarso per i bambini che per loro natura si muovono continuamente: letture da seduti, interrogazioni da seduti.. la tanto attesa ricreazione trascorsa in aula e il pomeriggio del rientro settimanale raramente passato in cortile.
Poche pause insomma, quei necessari minuti di moto son stati inghiottiti in qualche tabellina o persi nelle rime di una vecchia poesia. Con un “Vietato star fermi” appenderemo a caratteri cubitali assieme alle lettere dell’alfabeto i consigli che invitano a muoverci, in modo da leggerli e rileggerli più volte e magari seguirli, almeno ogni tanto.

In particolare tra questi ricordi dai tratti tragicomici ci sei proprio tu, bizzarra e affascinante lezione di educazione fisica, che ci hai accompagnato timida e nascosta dalle elementari alle superiori, amata dai piccoli e spesso odiata dai ragazzi se abbandonata in balìa di ” Fate quello che volete” o di strani esercizi richiesti improvvisamente in vista degli scrutini.

E invece sai, sei talmente ricca che hanno inventato delle regole per tutte le varie discipline, che da un salto ad un tuffo lasciano spazio alla fantasia.
Praticata da soli, in gruppo, in squadre, rilassante come una passeggiata al mare, pensa poi che straordinaria, bella chiassosa in una partita di basket e silenziosissima nel pilates, tanto da sentire solo il nostro respiro.
Mens sana in corpore sano…

Preziosa ginnastica.. così forte da far riscaldare, dimagrire, perdere il fiato; tanto generosa da scolpirci, così portentosa e insostituibile, ma troppo sottovalutata a scuola, dove ti hanno affidata a maestri non tuoi, che non ti conoscono e che non possono farti conoscere, dove ti hanno rubato le tue ore e impedito di liberarti in una palestra a volte inesistente.. ti chiediamo scusa! Riprenditi i tuoi spazi, i tuoi tempi, i tuoi insegnanti, i tuoi giochi!

Credo che la frase dello scrittore W. Burroughs, riferita al viaggio, al gusto della scoperta e dell’avventura, ben si adatti anche a questo argomento, a noi che non ci muoviamo mai abbastanza: “La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili”.

Commento di mattia
Il 29/09/2015 alle 11:01

Buongiorno,
dopo un operazione di completa ingessatura del busto, esiste la possibilità di non far portare lo zaino al ragazzo operato? Esiste qualche articolo di normativa o qualche regolamento scolastico in questione?

Grazie

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