Il blog di Isico dedicato alla scoliosi
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Il colloquio dopo la prima visita

3 aprile, 2013 (12:43) Di: Lorenza Vallini

Avete appena fatto la vostra prima visita in uno dei nostri ambulatori. Siete usciti, magari siete già a casa, e arrivano i dubbi. Vi vengono in mente le domande che avreste voluto fare, sono tante, eppure in quel momento non c’erano. Eravate presi dalle informazioni date, da lui, il nuovo compagno di vita quotidiana, scomodo e antipatico, e da mille paure: gli amici, come giocare a calcio o ballare e le corse in bicicletta, come fare la prima doccia e riuscire a riposare come sempre.
Cose del tipo: “Non ho ben capito… il corsetto? Dove lo faccio? Quanto lo tengo ? Quando e per quanto tempo posso toglierlo? La ginnastica, il video …”. E ora la prescrizione: “Cosa faccio?”
Lo sappiamo: il momento della prima visita è delicato e importante per voi ragazzi e per i vostri genitori. Per questo e tante altre ragioni, al termine di ogni incontro, qui in Isico, quando possibile organizziamo un incontro con uno dei nostri fisioterapisti.
Uno di noi sarà a vostra disposizione per rispondere a tante domande: insieme leggeremo la prescrizione e la diagnosi che il medico vi ha consegnato. La rivedremo punto per punto, rispondendo a tutte le domande e ad eventuali dubbi sulla patologia, sul percorso riabilitativo da intraprendere e sugli obiettivi futuri.
Vi daremo esatte indicazioni da seguire se necessario, per la procedura di  costruzione e consegna del corsetto. Infine vedremo insieme brevi filmati di pazienti che già hanno iniziato il vostro stesso percorso…A volte si raccolgono sorrisi, a volte qualche lacrima, credo sia normale, ma sono convinta che insieme possiamo affrontare al meglio questa nuova sfida della vita.

Lorenza Vallini

Commenti

Commento di Fabrizio
Il 04/04/2013 alle 14:12

Ciao,
sono il papà di una bimba i 6 anni a cui hanno “consigliato”, per una scoliosi con una curvatura di 20°, un corsetto tridimensionale brevettato dal Gaslini (l’M.M.G. Maguelone Modificato Genova). Purtroppo in rete non ho trovato nessuna informazione? C’è qualcuno che ha usato questo corsetto? Con quali risultati?Grazie mille

Commento di Alessandro
Il 02/05/2013 alle 15:29

Salve a Tutti,

ho quasi 32 anni e sono nuovo della scoliosi in quanto mi è stata diagnosticata tardi durante una visita per un lavoro. Con l’occasione della campagna “Schiena in salute” ho effettuato una spinometria formetric presso un centro autorizzato.

Il dottore prima di visitarmi ha detto che effettivamente io ho un po di scoliosi ed il referto è stato il seguente:

sul piano frontale: bacino in asse sul piano frontale. Flessione laterale del tronco sn pari a 19mm

sul piano sagittale: Flessione antero-posteriore pari a 6mm. Cifosi Dorsale pari a 46,6°. Lordosi lombare pari a 41,8°. Freccia cervicale pari a 52mm freccia lombare pari a 27mm

sul piano trasversale: rotazioni vertebrali sn massime a livello t7 pari a 8°

Conclusioni: dall’analisi effettuata si evidenzia atteggiamento scoliotico dorso lombare associato ad antepulsione del tronco e ad anteposizione del capo. Per l’eventuale valutazione vertebrali si consiglia valutazione con metodica radiologica.

La schiena non è particolarmente “storta” ma sfortunatamente ho la costola sinistra un po sporgente (come se fosse un bozzo) e credo sia dovuta agli 8° gradi di rotazione vertebrali (tra l’altro il medico facendomi piegare ha detto che ho un po di gibbo sulla parte destra).

Quello che mi chiedo io è:
-Vale la pena fare una radiografia? Non l’ho mai fatta ed il dottore dice che quegli 8° potrebbero essere anche 10/12 su una radiografia
– Avendo 32 anni non posso comunque far della ginnastica mirata per provare a migliorare qualcosa? Mi pare di aver capito ho un atteggiamento scoliotico ed in più una scoliosi vera e propria a livello t7 ma comunque entrambe “lievi”.

Per le vostre esperienze è totalmente impossibile migliorare l’estetica di quella costola derotandola in qualche modo o c’è solo la toracoplastica?

Commento di Daniela Salomoni
Il 04/05/2013 alle 08:19

Ciao,
sono Daniela mamma di Gaia di 14 anni.Porta il corsetto lionese da quattro anni, scendendo da 18 ore giornaliere a 16 e poi a 12.Ora lo indossa solo di notte per cui per 7 ore.Ha una scoliosi di 27° come partenza individuata a 10 anni ed oggi ha raggiunto e mantenuto i 25°.
Ieri abbiamo effettuato una visita presso uno studio dentistico odontostomatologico in quanto Gaia fatica a respirare e in internet ho trovato che occlusioni dentali e scoliosi sono correlate.
Con la visita si rileva che il naso non è in asse con la bocca e gli occhi, mentre il mento devia esattamente dalla parte opposta.
Durante l’ultima visita dal nostro ortopedico abbiamo chiesto come mai Gaia soffrisse di torcicollo da sempre e il medico evidenzia due scatti della mascella quindi ci rimanda dal dentista che mi indica come i denti siano ormai diritti dopo l’apparecchio e che è la sua struttura scheletrica che è storta.
Cambiato dentista e dopo due ore di visita ho capito che la sua scoliosi è dovuta probabilmente al parto in quanto Gaia era incastrata sotto le mie costole con la testa e per estrarla anche con cesareo hanno dovuto spingerla con due sonori colpi che hanno compresso il cranio sulla colonna.
La diagnosi non è ancora non bene individuata in quanto mancano tanti esami da fare, tipo non abbiamo mai eseguito esami del sangue per rilevare la saturazione ossea, anche il dosaggio ormonale non è mai stato fatto.Mi domando se sono esami che necessitano realmente o no.
Inoltre mi si dice che sarebbero opportune sedute da un osteopata per aiutare anche la scoliosi.
E mettere un bite per evitare la lussazione della mascella come rilevato dalla visita.
Insomma mi domando ma tutti medici, e intendo fisiatra ortopedico fisioterapista e dentista avranno anche tutti lavorato bene ma mai nessuno è partito dalla fonte per elaborare il problema quando si era in età in cui si poteva ottenere risultati.Ora Gaia è in età in cui le ossa non sono più così malleabili da poterle correggere se non con interventi, si perché il problema da cui siamo partiti che era il non respirare correttamente si rileva una deviazione a sinistra del setto che si corregge solo chirurgicamente.
Sono arrabbiata e carica di dubbi.
So perfettamente che la scoliosi non si recupera ma non è solo la schiena che si sta deformando e la cosa mi preoccupa molto.
Vi chiedo se voi avete delle esperienze con cui posso confrontarmi e chiarire molte mie titubanze.

Grazie mille
So che sono confusionaria nell’esporre, ma aspetto una vostra risposta.

Daniela

Commento di Sabrina Donzelli
Il 06/05/2013 alle 13:51

Caro Alessandro, in un adulto scoliosi lievi come è verosimile che sia la sua, non danno particolari problemi e non devono essere sottoposte a trattamenti specifici o accertamenti radiologici. Se lamenta dei dolori alla schiena allora il discorso è diverso e una visita specialistica sarebbe consigliabile, ma non è detto che i dolori siano causati esclusivamente dalla scoliosi. Quindi non è necessario fare radiografie e se ha disturbi alla schiena faccia prima una visita. Per quel che riguarda le asimmetrie del torace ed il loro impatto estetico di solito sono entità tale da non avere un impatto sulla vita quotidiana, (ad esempio in spiaggia in costume nessuno lo nota), e l’obiettivo esclusivamente estetico non sempre giustifica un atto chirurgico e i suoi rischi. I corsetti non sono efficaci nel modellamento estetico oltre una certa età e comunque si tratta di una terapia impegnativa che spesso non vale la pena affrontare.
Cordialmente
Sabrina Donzelli

Commento di Alessandro
Il 06/05/2013 alle 16:35

Grazie Dott.ssa Donzelli
le faccio altre due domande:

1) E’ vero che se una spinometria da circa 8° gradi di massima rotazione difficilmente una radiografia ne darà molti di più? Il medico che me l’ha fatta ha detto che massimo ci può essere un errore di 4/5°

2) Anche se la mia scoliosi fosse lieve e la curva ben compensata, non si potrebbe almeno provare qualche ginnastica tipo SEAS per mantenerla in forma?

Commento di Sabrina Donzelli
Il 10/05/2013 alle 10:36

Caro Alessandro,
la spinometria come tutti gli esami che prevedono l’analisi della superficie del tronco, non sono ancora in grado di fornirci dei dati direttamente correlabili con la morfologia interna della colonna vertebrale. Offrono un’analisi dettagliata della superficie e spesso quello che da fuori sembra lieve è lieve anche radiograficamente, soprattutto negli adulti. Con una visita ed eventualmente una radiografia si potrà affermare con maggiore certezza l’entità della sua scoliosi e l’eventuale necessità di terapia.La terapia nell’adulto si fa solo per le curve con potenziale evolutività o in caso di dolori alla schiena, altrimenti per mantenersi in forma basta fare attività fisica regolare.
Cordialmente
Sabrina Donzelli

Commento di stanizzi luigi
Il 29/05/2013 alle 00:16

salve,sono il papà di Alessia di 10 anni a cui è stata diagnosticata una scoliosi toracolombare sinistra di 15 gradi ,gibbo 6,4 ,lombalgia in ipertensione lombare.le hanno prescritto il corsetto di tipo cheneau da portare solo di notte per almeno tre anni , al momento ci hanno detto che la ginnastica correttiva non serve ,mia figlia pratica pallavolo 2 volte alla settimana e secondo il fisiatra è sufficiente questo, però vuole vederla ogni 3 mesi per controllarne l’evoluzione.noi siamo di lecco e siamo andati all’istituto eugenio medea (la nostra famiglia ) di bosisio parini ,il dottor Fraschini che ha visitato mia figlia è il responsabile del centro scoliosi dell’istituto ,siamo andati da lui sotto consiglio del pediatra, sembra una persona professionale e preparata,però la paura di sbagliare c’è sempre e non vorremmo ritrovarci a dover affrontare una scoliosi più grave,quindi vorrei un consiglio anche da voi e inoltre chiedo se c’è qualcun’altro che è stato in questo istituto e come si è trovato,per noi è comodo perché è a pochi chilometri di casa però è ovvio che per prima cosa guardo la salute di mia figlia e se fosse necessario farei dei sacrifici anche a spostarmi. grazie

Commento di Salvatore Minnella
Il 30/05/2013 alle 10:10

Caro Sig. Luigi,
per chiarire il quadro clinico di sua figlia e stabilire dunque con precisione quello di cui avrebbe bisogno, secondo noi, dal punto di vista terapeutico, sarebbe ovviamente necessaria una visita; in quanto il solo dato dei gradi radiografici non è sufficiente. Le posso solo accennare che per noi il primo step terapeutico è sempre l’esercizio specifico correttivo e che, quando riteniamo opportuna la prescrizione del corsetto, non la facciamo mai per meno di 18 ore all’inizio.
Lo specialista a cui lei si è rivolto avrà però senz’altro valutato bene la situazione e scelto il migliore percorso dal suo punto di vista.
Le faccio pertanto un grosso in bocca al lupo per tutto
Salvatore Minnella

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