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Quando la terapia cambia: dallo SpineCor al corsetto rigido

17 ottobre, 2017 (15:38) Di: Lorenza Vallini

Scoprire che la propria figlia/o ha la scoliosi crea sicuramente un primo iniziale turbamento e mette nelle condizioni di fare delle scelte, dopo la prescrizione di una terapia col corsetto. In alcuni casi quel corsetto può essere uno SpineCor.

Lo SpineCor è un corsetto correttivo a tutti gli effetti, di tipo elastico, formato da un cinturone come base di appoggio e da 4 fasce elastiche, che il terapista regola in base al paziente e alla sua situazione clinica.

Lo SpineCor non sostituisce altri tipi di corsetto, ma è uno degli strumenti per correggere la scoliosi.

Viene tipicamente prescritto nei casi in cui gli esercizi potrebbero non essere sufficienti a frenare l’evoluzione della curva scoliotica, ma la situazione non è così seria da richiedere il corsetto rigido

Ha vantaggi e svantaggi come spesso abbiamo ripetuto , non da meno l’aspetto economico che certo non sottovalutiamo: è sempre una scelta, fatta consapevolmente considerando tutte le alternative e condivisa con chiarezza in tutti i dettagli con i genitori.
Proviamo a capire cosa succede se si passa a un altro tipo di trattamento nel corso della terapia e a valutare i motivi.

Lo SpineCor viene consigliato soprattutto nei bambini piccoli che probabilmente hanno davanti anni di terapia considerata l’attesa della fine della crescita, in questi casi solitamente i gradi non sono molti, intorno ai 25°/30° e c’è una buona elasticità della colonna. Risulta comunque un trattamento efficace anche nell’età adolescenziale e pre adolescenziale.

Soprattutto nella prima fascia di età è facile intuirne i vantaggi: i movimenti sono estremamente liberi, la schiena può crescere e svilupparsi in correzione sfruttando il movimento mantenendosi attiva ed in correzione in modo più armonico rispetto al corsetto rigido. Poter dare al corpo la possibilità di crescere senza questi inconvenienti e mantenendo sotto controllo la scoliosi non può che essere positivo e vantaggioso.

Fino a quando si mantengono questi equilibri, ossia crescita del ragazzo e contenimento della scoliosi, la terapia prosegue con lo SpineCor.

Ricordiamo sempre che non esiste “la terapia” per la scoliosi e come spesso si è detto in questo blog purtroppo non esiste una pillola in grado di raddrizzare la schiena.

Esistono diverse “armi” per sconfiggere la scoliosi, gli esercizi specifici, i corsetti elastici (come lo SpineCor), i corsetti rigidi, i super rigidi… tutti, se ben dosati e ben prescritti, hanno la loro efficacia.

La scoliosi va seguita e monitorata con attenzione in tutte le sue fasi e bisogna dare a ognuna di queste il giusto trattamento, cauti quando serve, “tosti” quando la situazione clinica cambia: non c’è una scelta giusta o sbagliata in assoluto, c’è sempre la scelta più idonea in quell’esatto momento con quella curva, con quell’età, con quella crescita e con quei gradi.

Le cose possono peggiorare? A volte sì, anche se si è fatto tutto come il medico ha prescritto, d’altra parte è importante non sottovalutare mai la scoliosi: perdere settimane indossandolo meno o non indossandolo affatto può essere un rischio di peggioramento, a volte invece non si può fare nulla contro il peggioramento delle curve, la schiena prende potenza e le fasce non contengono più a sufficienza.
Tuttavia questo non è un fallimento ma un nuovo gradino da affrontare, fa parte della terapia: si usa l’arma giusta nel momento giusto, né troppo prima né troppo dopo.

Quando si rende necessario il cambiamento, per quanta delusione possa creare, è importante capire che fino a quel momento si è seguita la terapia migliore per il paziente… non si è “perso tempo”, si sono avuti altri vantaggi utili tanto quanto il recupero di qualche grado della curva.

Passare da uno SpineCor a un corsetto rigido non è un segnale negativo: molto spesso, soprattutto nei piccoli, è un passaggio quasi obbligato, dosando lo strumento adatto nelle varie fasi sfruttando al massimo le caratteristiche dello stesso.

Infine i genitori: lo sappiamo non è facile, ma provate a non temere questo passaggio per i vostri figli, ci siamo noi, medici e terapisti, a prepararli cercando di rendere il tutto meno traumatico. E spesso i vostri figli vi sorprenderanno dicendovi loro stessi quanto il cambiamento non sia stato difficile.

Commenti

Commento di Francesco
Il 02/02/2018 alle 11:53

Buongiorno Dottoressa, ma è possibile utilizzare contemporaneamente sia lo spinecor che il corsetto? Mi spiego meglio: mia figlia 14 anni ha una scoliosi dorso lombare di 21° e da pochi giorni indossa un corsetto chenau 18 ore al giorno. Mi chiedevo se fosse possibile alternare il corsetto con lo spinecor, in modo che il primo venga indossato nelle lunghe ore passate in casa e il secondo a scuola o il sabato pomeriggio quando esce. Grazie dell’attenzione.

Commento di Alessandra Negrini
Il 07/02/2018 alle 12:49

Gentile Francesco,
no, non è possibile usarli entrambi, perché hanno meccanismi di azione completamente diversi e in contrasto: il corsetto rigido sostiene e lo SpineCor richiede una buona muscolatura per contrastare la tensione delle fasce. Il rischio è quello che lo SpineCor risulti peggiorativo, perché il sistema nervoso fatica ad adattarsi a situazioni così differenti.
Sua figlia ha la fortuna di avere molte ore di libertà dal corsetto e potrà usufruirne quando esce con le amiche.
La saluto
Alessandra Negrini

Commento di Angelo
Il 24/10/2020 alle 23:05

Buongiorno Dottoressa,
Vorrei sapere cosa ne pensa, anche se so che Isico non utilizza il corsetto “providence notturno”, cosa ne pensa, per una scoliosi lombare di 20° circa, alternare spinecor di giorno e povidance di notte.
Grazie anticipatamente

Commento di Alessandra Negrini
Il 03/11/2020 alle 10:00

Gentile Angelo,
il corsetto SpineCor è un corsetto dinamico, che non obbliga ma invita alla correzione, esercitando sul tronco forze in compressione per stimolare nei pazienti reazioni in direzione opposta, ottenendo così il rinforzo della muscolatura. Tutto questo è in netta contrapposizione con l’azione dei corsetti rigidi, che forzano passivamente verso la correzione e riescono così ad essere più efficaci, purtroppo determinando una perdita di forza muscolare. La migliore prevenzione di questo indebolimento sono gli esercizi fisioterapici specifici da abbinare allo sport.
Il corsetto Providence è asimmetrico e ricerca una ipercorrezione (per questo motivo si usa nelle curve uniche e mobili), facendo assumere una posizione che rende impossibile le attività della vita quotidiana, quindi è finalizzato esclusivamente all’uso notturno.
Per i motivi sopra elencati una delle controindicazioni del corsetto SpineCor è proprio aver indossato in precedenza un corsetto rigido: la muscolatura abituata a una correzione passiva non reagisce ma subisce le spinte delle fasce correttive, provocando potenzialmente un peggioramento della scoliosi. A maggior ragione, due mezzi di correzione così diversi non possono essere abbinati.
Spero di aver chiarito i suoi dubbi.
Alessandra Negrini

Commento di Teresa
Il 17/03/2021 alle 09:03

Buongiorno dottoressa, ho letto che recentemente il corsetto Providence notturno ha avuto più evidenza nei risultati e quindi dai vari articoli online sembra accreditato. È corretto? Ha forse un’efficacia solo relativamente a certi tipi di curve?
Grazie

Commento di Alessandra Negrini
Il 29/03/2021 alle 10:52

Gentile Teresa,
ho controllato la letteratura sull’efficacia del corsetto Providence, pubblicata su riviste indicizzate.
Una premessa è doverosa: diversi studi hanno dimostrato l’efficacia della terapia in corsetto, primo tra tutti uno studio multicentrico condotto negli Stati Uniti, in Iowa , che ha definitivamente confermato che il corsetto può ridurre in modo significativo il peggioramento della scoliosi adolescenziale e il rischio di dover ricorrere alla chirurgia per arrestarla. Proprio in questo studio il fattore maggiormente correlato all’efficacia della terapia in corsetto era il numero di ore di indossamento nella giornata (verificato in modo certo con sensori di temperatura applicati ai corsetti). Maggiore il numero di ore, migliori i risultati. I ragazzi che hanno indossato il corsetto 6 ore o meno ogni giorno, hanno avuto un risultato uguale a quello ottenuto dal gruppo di controllo, quindi a chi non l’aveva indossato del tutto.
Possiamo ragionevolmente pensare che chi indossa il corsetto solo la notte lo tenga per una media di 8 ore, quindi poco oltre questo limite sotto al quale non c’è nessun risultato. Questo già è sufficiente a far nascere qualche dubbio sull’efficacia del corsetto indossato esclusivamente di notte in presenza di scoliosi di grado medio-elevato durante le fasi di maggior rischio evolutivo, quindi durante il periodo di crescita più rapida durante l’adolescenza e nel periodo immediatamente successivo (popolazione dello studio condotto in Iowa).
Esistono due tipi di corsetto ad uso escusivamente notturno: il Charleston e il Providence, che portano la colonna vertebrale in ipercorrezione (in una posizione asimmetrica che è possibile mantenere solo da distesi), potenziando così l’effetto correttivo che risulta superiore a quello dei corsetti standard usati indossati solo di notte. Dagli studi condotti emerge che i corsetti Charleston e Providence sono particolarmente adatti in presenza di curve lombari e dorso-lombari.
Un gruppo di specialisti dell’Ospedale Rizzoli di Bologna ha pubblicato di recente una revisione sistematica sull’efficacia dei corsetti notturni confrontata a quella dei corsetti ascellari classici (TLSO), perchè ad oggi gli esperti sono in disaccordo sul loro uso. Ruffilli e i suoi colleghi hanno affermato che gli articoli presenti in letteratura che hanno confrontato l’efficacia dei corsetti notturni rispetto ai TLSO hanno una qualità metodologica talmente bassa (quindi possono presentare diversi errori) che non è possibile trarre conclusioni certe.
Alla luce di tutti questi dati, le posso dire che questi corsetti hanno un certo grado di efficacia, ma al crescere delle curva è probabile che i corsetti a tempo pieno siano superiori. Speriamo che a breve studi ben disegnati possano darci le risposte che cerchiamo.
Spero di averle chiarito, la saluto.
Alessandra Negrini

Commento di Teresa
Il 01/04/2021 alle 14:02

Grazie mille, molto più che esaustiva e gentilissima!

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