Il blog di Isico dedicato alla scoliosi
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Paese che vai…

11 luglio, 2017 (14:30) Di: Michele Romano

Tra le caratteristiche della scoliosi c’è la particolarità di non prevedere un solo tipo di trattamento. Di conseguenza la terapia può essere molto diversa a seconda della gravità delle curve, passando dal semplice monitoraggio della sua evoluzione, nelle situazioni più lievi, fino a un impegnativo intervento chirurgico, nei casi più gravi.

Fra questi due estremi c’è un’ampia gamma di strumenti intermedi: corsetti correttivi di variegate gamme e metodi di esercizi di molteplici concetti.

Io mi considero un uomo davvero fortunato.

Sono un inguaribile curioso e amo viaggiare. Grazie al sempre maggior interesse dei miei colleghi  verso l’approccio con esercizi di Isico, svolgo una parte della mia attività professionale insegnando il nostro modo di lavorare in numerosissimi paesi all’estero.

Ho potuto così raccogliere tante informazioni dei differenti metodi di esercizi e ascoltare numerose testimonianze di pazienti ma anche di medici e fisioterapisti che trattano la scoliosi in paesi lontani dal nostro, fino alla maturazione di un quadro complessivo della situazione internazionale.

Facendo sempre riferimento a un ragionamento globale e sintetizzando, posso dire che il trattamento di questa patologia non è trasversalmente coerente. In alcuni paesi, l’incoerenza si traduce con un deciso scostamento dalle poche certezze scientifiche che abbiamo a disposizione oggi. In altri, l’incoerenza è un eufemistico sinonimo di irragionevolezza.

E’ comprensibile che tutte le nostre abitudini siano condizionate dagli usi del paese dove viviamo. Questa regola diviene meno comprensibile quando le abitudini sono quelle legate alla cura delle malattie. In questo caso dovrebbe prevalere l’unica ragionevole certezza che possiamo avere, ossia la conoscenza. E la conoscenza deriva dagli studi scientifici e non dalle tradizioni orali e dagli usi e costumi locali. Poiché mi riferisco solo ai paesi di cultura occidentale, includendo anche quelli che, a torto o a ragione, del tutto o in parte, questa cultura l’hanno assorbita, non è semplice capire perché per una patologia come la scoliosi le strategie sono così diverse a seconda del paese.

Nei paesi anglosassoni si usano molto le manipolazioni (anche in Italia, in misura decisamente minore).

Fino ad oggi non esistono studi seri che abbiano dimostrato che le manipolazioni funzionano. Eppure si continua a praticarle.

In questi stessi paesi ci sono molti pazienti a cui si insegna il trattamento con il Pilates o lo Yoga. Fino ad oggi, nessuno è stato in grado di dimostrare che servano a trattare la scoliosi (possono forse non far male, forse anche aiutare un po’, ma certo non sono una terapia). Eppure si continuano ad insegnare queste tecniche.

La peggiore situazione, comunque, è quella riferita a aree geografiche dove vengono utilizzate tecniche che non hanno il minimo razionale. Mi sono confrontato con persone che lavorano in ospedali dove ai pazienti vengono applicati impacchi di paraffina o fanno trazioni meccaniche o sono sottoposti a terapie fisiche di magnetoterapia o elettrostimolazioni. Per onestà, non dimentichiamo che sto parlando di tecniche utilizzate anche nei nostri ospedali (alcune anche per la scoliosi) fino a qualche decennio fa, ma che sono state poi cancellate per manifesta inefficacia.

Alla fine, la sensazione conclusiva che mi ha regalato questo affascinante peregrinare è che il trattamento non chirurgico della scoliosi purtroppo è un po’ come il cibo. Presenta grosse variazioni a seconda delle latitudini e delle abitudini consolidate dei vari popoli. Allo stesso tempo ho potuto apprezzare che il posto dove si tratta più efficacemente questa patologia e, guarda caso allo stesso tempo si mangia anche meglio, è proprio il nostro stivale.

 

 

Commenti

Commento di Barbara
Il 17/07/2017 alle 20:17

Buonasera,mi chiamo Barbara e sono la mamma di una ragazza di tredici anni con una scoliosi idiopatica dell’adolescenza pari a 40°di Cobb.Dall’11 marzo 2016 porta il corsetto ortopedico Lionese a tempo pieno che ha solo impedito che la scoliosi peggiorasse ulteriormente.Dall’ultima rx fatta a febbraio però è emerso che il test di risser è 3-4(a febbraio 2016 era 0-1),per cui volevo chiedere se poteva ridurre le ore del corsetto.Inoltre anche se sono consapevole che la scoliosi è una malattia da cui non si guarisce,volevo chiedervi se esistono altre terapie in grado di migliorare la situazione di mia figlia(ad es. gesso o corsetto sforzesco).Infine gradirei sapere se una volta raggiunto il risser5+ si potrà procedere con la dismissione graduale del busto con la certezza che la scoliosi si sia definitivamente stabilizzata.In attesa di una vostra cortese risposta vi porgo i miei più distinti saluti e vi ringrazio.

Commento di Francesca
Il 17/07/2017 alle 22:20

Buonasera a tutti. Mi chiamo Francesca e ho 20 anni. Ho una scoliosi di 32°, volevo sapere se posso eseguire in palestra tutti gli esercizi a corpo libero, e in particolare lo squat senza alcun tipo di peso. Su alcuni siti ho letto che lo squat può gravare sulla scoliosi, ma si parla sempre di squat eseguiti con il bilanciere. Dato che lo eseguo solo con il peso del mio corpo, mi domando se questo potrebbe portare comunque danni alla mia schiena. Grazie in anticipo.

Commento di Alessandra Negrini
Il 21/07/2017 alle 14:57

Cara Francesca,
via libera allo squat senza bilanciere, perché il problema non è lo squat, ma il fatto che per aumentare il lavoro delle gambe si ricorra a un peso che grava anche sulla schiena. In ogni caso, il bilanciere può creare problemi solo se ha un peso eccessivo rispetto alle tue capacità di sostegno della schiena, perché se il peso è adeguato in realtà la rinforza.
Ti saluto
Alessandra Negrini

Commento di Alessia
Il 24/07/2017 alle 12:25

Buongiorno venerdì a mia figlia di 9 anni è stata diagnosticata una scoliosi di 22° con conseguente corsetto Cheneu con pelota dorsale destra derotante. Sono un po’ preoccupata perchè la bimba è molto magra e molto attiva.riuscirà a continuare la sua adorata attività fisica ( calcio ) ??? Le darà molti problemi essendo graciel?
grazie infinite
Alessia

Commento di Barbara
Il 25/07/2017 alle 09:27

Buongiorno mi chiamo Barbara e vi ho scritto un messaggio in data 17/7 ma non ho ancora ricevuto risposta.intanto ho chiamato il CUP per prenotare una visita presso la vostra sede di Napoli che aprirà a settembre.Spero di ricevere al più presto un messaggio di risposta da uno dei medici di isico.grazie

Commento di Alessandra Negrini
Il 26/07/2017 alle 13:48

Gentile Barbara,
la riduzione di ore di corsetto deve essere guidata dal medico specialista che segue sua figlia, perché non si basa solo sul grado di maturità ossea (valutabile con il segno di Risser), ma anche su altri fattori.
Per valutare se sia possibile migliorare ulteriormente la situazione occorre una visita medica accurata. L’efficacia del corsetto dipende solo in parte dal tipo di corsetto utilizzato, ciò che più conta è che sia stato ben costruito, ben controllato e ben indossato.
Non si può avere la certezza che una scoliosi di 40° sia stabile in età adulta, per cui al termine della terapia sua figlia potrà condurre una vita normale, fare attività fisica regolare per mantenere una buona condizione della muscolatura del tronco e fare visite mediche regolari per monitorare che la colonna sia stabile. In caso di peggioramento progressivo (in età adulta, se avviene è molto lento), si può intervenire in modo efficace con esercizi specifici.
La saluto
Alessandra Negrini

Commento di Alessia
Il 27/07/2017 alle 21:38

Salve,sono la mamma di una ragazzina di 13 anni con scoliosi e porta da qualche settimana lo cheneau con spinte claveali,ancora siamo in attesa di collaudo dall’ ortopedico,il mio dubbio è che al momento del ritiro ci è stato detto che dopo qualche giorno le spinte si sarebbero abbassate xké si allunga la colonna vertebrale,ma in realtà queste spinte nn si sono ancora abbassate e ho tanta paura il busto nn sia corretto,ho il terrore che sia sbagliato e faccia l’ effetto opposto.Questo può essere sintomi di quello che temo?attendo risposta e ringrazio in anticipo.saluti

Commento di Barbara
Il 28/07/2017 alle 14:19

Gentile dottoressa Negrini, innanzitutto la ringrazio infinitamente per avermi risposto. La mia vita e quella della mia famiglia è cambiata radicalmente da quando mia figlia Sabrina è costretta a portare il corsetto a tempo pieno per evitare che la sua scoliosi peggiori. Vorrei che almeno durante la stagione estiva avesse qualche ora di libertà in più e potesse andare al mare come tutte le sue coetanee.A settembre verremo presso la vostra nuova sede a Napoli con la speranza che possiate aiutarmi a migliorare la sua situazione.grazie ancora

Commento di Alessandra Negrini
Il 11/08/2017 alle 12:07

Gentile Alessia,
ci possono essere diversi motivi per cui non è successo quello che le avevano prospettato, anche se il corsetto è efficace. Le faccio un esempio: se in questo periodo il bacino di sua figlia si è allargato, il corsetto di conseguenza è leggermente risalito e malgrado sia efficace, le spinte claveari non si sono abbassate. Non esistono regole valide per tutti, ogni ragazzo ha caratteristiche diverse, quindi non darei retta alle affermazioni che non tengono conto della variabilità individuale.
Al tempo stesso, se questo dubbio l’assilla può contattare il tecnico che ha confezionato il corsetto, o il medico che l’ha prescritto: indossare il corsetto è un sacrificio, è essenziale che il corsetto sia efficace.
La saluto
Alessandra Negrini

Commento di Raffaella
Il 26/08/2017 alle 15:25

Buongiorno a tutti. Mi chiamo Raffaella e ho 19 anni. Ho una scoliosi di 32°, sono migliorata tantissimo grazie al corsetto che ho indossato per 10 anni. Vorrei un vostro consiglio dato che sto per compiere una scelta un po’ “controsenso”.
Anche se ho la scoliosi, sono appassionata di sport, per me l’attività sportiva è VITA. Vorrei tanto che questa passione non rimanesse tale ma che un giorno si trasformasse in lavoro. Dato che ho terminato gli studi proprio quest’anno, vorrei iscrivermi alla facoltà di scienze motorie. Vorrei essere un esempio per tutti quei ragazzi che pensano che avere la scoliosi voglia dire rimanere chiusi in casa senza muoversi per paura che ogni singolo movimento possa gravare sulla colonna. Come ho detto prima questa è un po’ una scelta controsenso, fa un po’ strano vedere una ragazza che ha un problema fisico insegnare agli altri attività fisica. L’unico ostacolo è che bisogna presentare il certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica (almeno così ho letto sul sito dell’università) . Voi cosa dite? È una buona idea scegliere questa facoltà? Oppure potrebbero presentarsi delle complicanze?

Commento di Simona
Il 28/08/2017 alle 16:23

Ciao! Sono Simona , ho 53 anni è una grave scoliosi, purtroppo.
Vivo a Roma e sarei andata volentieri a Milano per una visita con il dott. Negrini ma ho saputo che non visita più gli adulti.
A questo punto non so più a chi rivolgermi. Qualcuno può consigliarmi un altro bravo medico a cui affidare la mia dolente schiena?
Grazie!

Commento di Maurizio
Il 14/10/2017 alle 21:44

Buonasera ho notato in mia figlia di 3 anni appena compiuti qualcosa che mi fa purtroppo pensare ad una scoliosi.
Quando si siede il busto tende ad andare da un lato, i fianchi hanno un profilo diverso e nella posizione in cui si controlla la scoliosi sembra effettivamente che un lato sia più sollevato dell’ altro…..sono molto preoccupato anche perché c’ è una sorta di familiarità per quanto riguarda difetti della colonna vertebrale…..
Ha solo 3 anni…..cosa faccio?
Che trattamenti sono possibili a questa età?
Non oso immaginare quanto.possa essere traumatico un corsetto in una fase di sviluppo psicomotorio così importante.
Per favore rispondetemi .

Commento di Laura
Il 15/10/2017 alle 21:01

I trattamenti sicuramente ci sono anche per i più piccini non fermarti al primo ortopedico non so prova a prendere un appuntamento da ISICO

Commento di Fabio Zaina
Il 19/10/2017 alle 13:39

Caro Sig. Maurizio,
da quello che scrive vale sicuramente la pena andare dal vostro pediatra per segnalare il sospetto e poi eventualmente rivolgervi ad uno specialista.
L’augurio che vi faccio è ovviamente che vada tutto bene e che quello che avete notato non sia niente di rilevante, ma vi vorrei tranquillizzare sull’impatto psicologico di un’eventuale terapia. A questa età l’unica possibile strada è il corsetto (a parte i rarissimi casi che richiedono la chirurgia, più unici che rari), ma la strada non è così terribile come può sembrare. I bambini piccoli sono quelli che hanno meno problemi a curarsi, a condizione che papà e mamma siano tranquilli e trasmettano fiducia e serenità. E anche dal punto di vista dello sviluppo motorio le tappe sono acquisite in maniera assimilabile a quella degli altri bambini.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di sara
Il 19/10/2017 alle 17:27

buonasera a mia figlia di 12 anni è stata diagnosticata una scoliosi dorsale destra di 20 gradi e dorso lombare sinistra di 21 gradi con risser 0.Le è stato prescritto lo chenau per 21 ore al giorno,lei pratica ginnastica artistica agonistica per 12 ore settimanali,ci è stato detto che può continuare la ginnastica.
mi chiedo è giusta come diagnosi?
o continuando ginn.artistica non avrà dei miglioramenti col corsetto?
e magari peggiorare grazie per la vostra risposta

Commento di Salvatore Minnella
Il 26/10/2017 alle 13:22

Cara Sara,
Il modo migliore per rispondere ai suoi dubbi è quello di visitare sua figlia e capire di conseguenza qual è il percorso riabilitativo migliore nel suo caso.
A dire il vero in letteratura vi sono alcuni studi, che descrivono la ginnastica artistica come eccessivamente mobilizzante la colonna vertebrale nei soggetti con deformità vertebrale, ma potremmo dire che la controindicazione non è assoluta, data la non eccezionale qualità degli studi in questione.
La cosa più importante è che sua figlia segua senza incertezze la terapia prescritta dal collega specialista, che l’ha visitata e se avete dei dubbi circa la prescrizione parlatene apertamente con lui.
Sperando di esservi stato utile,
Vi invio un grosso in bocca al lupo per tutto.
Salvatore Minnella

Commento di Concetta
Il 03/11/2017 alle 19:09

Buonasera,mi chiamo Concetta ho 13 anni e da 2 mesi porto il corsetto cheneau.Ho una scoliosi di 38 gradi con risser 0 e sicuramente lo dovrò portare per molto tempo.Nonostante ho comprato tubolari sottobusto (Soft-Tube) da qualche tempo ho sempre un forte prurito sia sotto le ascelle e sia dietro la schiena dove il busto spinge maggiormente.Volevo sapere se qualcuno ha il mio stesso problema e come è riuscito a risolverlo.Tanti cari saluti da Concetta.

Commento di sabrina
Il 04/11/2017 alle 18:32

ciao Concetta, io sono la mamma di una ragazza di 18 anni che ha indossato il busto per la prima volta alla tua età..leggendo la tua richiesta ti posso dire che l’ortopedico consigliava di mettere un po’ di talco mentolato. al limite chiedi consiglio al tuo ortepedico. Ciao e buona vita..ricordati il busto non è per sempre!

Commento di Concetta
Il 06/11/2017 alle 20:12

Ciao Sabrina, grazie per avermi risposto volevo sapere se tua figlia è riuscita a portare il busto a tempo pieno(24h) e se con il tempo è riuscita a non farla peggiorare. Io ho grosse difficoltà ad indossarlo vorrei che questo incubo finisse presto. ho bisogno di continui incoraggiamenti da parte dei miei genitori.Spero tanto di sopportarlo fino alla fine.Ho tanta paura!

Commento di Simonetta
Il 07/11/2017 alle 10:03

Buongiorno
mia figlia di 13 anni ha appena iniziato a mettere il corsetto cheneau e dovrà portarlo per 20 ore al giorno. Volevo sapere con quale gradualità è consigliabile iniziare (il nostro medico non ci ha dato delle indicazioni specifiche se non una tempistica di due settimane per arrivare a regime) e se avete consigli per la notte (mia figlia ha provato subito la prima notte ma le mancava il respiro e le bruciava molto nel lato della spinta così, essendo proprio ai primi giorni e per abituarsi un po’, lo sta mettendo solo di giorno, aumentando ogni volta un po’, e con l’intenzione, a breve, di iniziare anche la notte).
Grazie mille per i consigli

Commento di Concetta
Il 08/11/2017 alle 09:52

Ciao Simonetta,anche mia figlia ha 13 anni e porta il corsetto cheneau da 2 mesi. All’inizio è stata davvero dura,anche lei non lo ha portato per tutte le ore indicate, riusciva a tenerlo solo il pomeriggio e la sera. Questo per la prima settimana.Dopo la seconda settimana è riuscita a portarlo non per tutta la notte, lo toglieva intorno alle quattro del mattino.La terza settimana lo ha portato a scuola e poi lo ha tenuto per tutta la notte. E’ molto dura! Considera che ancora oggi non riesce proprio a tenerlo tutte le 24h.Comunque con continui incoraggiamenti lo sta mettendo il più possibile.Vi auguro anche a voi un grosso in bocca a lupo! Speriamo bene!

Commento di Sara
Il 08/11/2017 alle 21:45

Buonasera,
sono una ragazza di 19 anni; quattro anni fa mi è stata diagnosticata una scogliosi dorso-lombare di 26 gradi pertanto ho iniziato ad indossare il corsetto Cheneau 24h su 24. Dopo tre anni e alcune sedute di fisioterapia, la curva si è raddrizzata dunque il corsetto non è stato più necessario. Ora che è passato un anno e mezzo, sento spesso una sensazione di pesantezza che non so se definire vero e proprio mal di schiena ma che è comunque fastidiosa e sento la necessità di quel supporto che mi dava il corsetto. Questo succede ad esempio quando sto in piedi per un po’ di tempo o quando sto seduta alla scrivania, e passa dopo essermi stesa per un paio di ore. Mi sto chiedendo se tutto ciò sia normale, chiaramente non si tratta di un dolore intenso ma di un fastidio generale alla schiena non localizzato però in un punto preciso. Forse è un fastidio con cui dovrò imparare a convivere? o è da considerarsi preoccupante?
Spero tanto in una Vostra risposta, grazie in anticipo.
Sara

Commento di Simonetta
Il 09/11/2017 alle 09:15

grazie Concetta per il tuo supporto, al momento stiamo vivendo alla giornata valorizzando i successi (ogni mezz’ora o ora in più è un obiettivo raggiunto), la notte l’abbiamo rinviata alla prossima settimana (speriamo bene…). Sapere di non essere soli è un grande aiuto grazie e in bocca al lupo anche per tua figlia.

Commento di Sabrina
Il 09/11/2017 alle 10:16

Buon giorno a tutti, sono la mamma di una ragazza di 12 anni che da un mese e mezzo indossa un lionese alto. Lo porta 23 ore e sono orgogliosissima di lei perché non si è mai lamentata. Lo porta senza problemi, lo indossa anche con abiti stretti anche se si vedono i bozzi. Non ha mai smesso l’attività fisica, frequenta l’ora di ginnastica a scuola, va in palestra e frequenta i corsi di ginnastica correttiva il tutto compatibilmente con quello che il Busto le permette di fare. Volevo però fare una domanda agli operatori, ai fisioterapisti o a chi c’è già passato. Durante le ore libere dal corsetto (per il momento mia figlia ne ha solo una e poco può fare) che cosa sarà possibile fare? Potrà fare qualsiasi attività fisica o è controindicato?

Commento di Giorgia
Il 09/11/2017 alle 15:37

Buongiorno , mi chiamo Giorgia ho 13 anni e porto il corsetto Cheneau da tre mesi . Ultimamente quando faccio gli addominali nell’ora di ginnastica noto un forte dolore alla schiena.
Mi chiedevo se gli addominali peggiorassero la scoliosi e se fosse il caso di smetterli di farli .

Commento di Giuseppa Forte
Il 09/11/2017 alle 16:36

Buonasera sono la mamma di Maria, 10 anni, da fine settembre con il corsetto chenau per 22 ore. Devo dire che dopo i primi giorni di disagio la bambina si è immediatamente abituata a convivere con il suo nuovo amico. La sua più grande motivazione è la sua passione per la danza classica che pratica da quando aveva 4 anni. A dicembre avrà un concorso di danza come solista e in gruppo. Il 2 ci saranno gli stage e il 3 il concorso vero e proprio per l’intera mattina. Mi chiedevo come gestire le lezioni di stage che si svolgeranno dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 17.00. Lei durante le lezioni mantiene la correzione. Non so come comportarmi!!!

Commento di simonetta
Il 11/11/2017 alle 14:55

ciao Giuseppa e Sabrina, dopo quanto tempo le vostre figlie sono riuscite a portare il corsetto a tempo pieno? Hanno iniziato seguendo una certa regola? E quando hanno a portarlo di notte? Mia figlia è da una settimana che porta il corsetto ma, per ora, ci limitiamo a qualche ora al giorno. ciao e grazie

Commento di Giuseppa Forte
Il 11/11/2017 alle 15:42

Ciao Simonetta a dire il vero mia figlia lo ha indossato per le ore prescritte già dal primo giorno. Prima lo indossa a tempo pieno prima si abituerà. Coraggio!

Commento di Sabrina
Il 13/11/2017 alle 06:25

Ciao Simonetta, dalla consegna del corsetto al collaudo sono trascorsi 4 giorni. In quei 4 giorni li lei ha fatto le sue prove, un giorno ci ha dormito, un’altro è andata a scuola ecc. Dal giorno del collaudo l’ha portato costantemente, non riuscivo a crederci neanch’io. Serve molta determinazione anche da parte di noi mamme

Commento di Simonetta
Il 13/11/2017 alle 09:12

Ciao Giuseppa e ciao Sabrina,
ho letto le vostre risposte e sono stata sbalordita, le vostre figlie sono proprio brave, complimenti a loro ed a voi. Per noi, ora, il grosso scoglio è la notte: lei prova a tenerlo ma poi, da coricata, lamenta dei grossi dolori nel punto delle spinte (dove in effetti è molto più rossa che durante il giorno) e problemi con la respirazione e, dopo poco e con tanto sconforto, toglie il corsetto. Ammetto che io non insisto troppo ipotizzando che la pelle ed il corpo debbano avere i suoi tempi per abituarsi, ma da quel che mi raccontate voi prima si insiste e prima si supera lo scoglio, giusto? grazie mille per le vostra risposte.

Commento di Sabrina
Il 13/11/2017 alle 10:40

Ciao Simonetta, sono la prima io a stupirmi della forza di mia figlia. A mia figlia è stata diagnosticata la scoliosi circa due anni fa e nonostante oltre 5 ore alla settimana di ginnastica correttiva peggiorava. Fin dall’inizio le avevo palesato la possibilità che un giorno avrebbe avuto bisogno del busto, perciò credo che dentro di lei un po’ ha cominciato a desiderarlo per contrastare il peggioramento e dimostrare che lei è più forte di questa maledetta scoliosi. Ammetto che i primi giorni (lei indossa un lionese altro) sotto le ascelle e al fianco opposto alla spinta era piena di echimosi, ma io con della gomma piuma ho fatto dei cuscinetti per alleviare il fastidio. Ci scherzavamo e dicevamo che era la donna delle spugnetta e pesette. Non penso però che tutto si sia risolto, aspetto sempre la crisi che sono sicura arriverà magari in primavera con i primi caldi, ma vivo alla giornata. Ti faccio tantissimi auguri e un bacio alla tua principessa

Commento di Monia Lusini
Il 13/11/2017 alle 12:32

Buongiorno Signora,
per noi di ISICO generalmente le ore di libertà dal corsetto sono libere e sacre, pertanto è la ragazza a scegliere cosa fare. Ma non sapendo quale sia il caso di sua figlia le consiglio di sentire il suo specialista che conosce sia il quadro clinico che quello radiografico. Per quanto riguarda lo sport, se svolto non a livello agonistico non ci sono particolari controindicazioni; se invece svolge attività sportive di alto livello è sempre bene consultare il proprio specialista che la sta curando.
In bocca al lupo per tutto
Cordialmente
Monia Lusini

Commento di Sabrina
Il 13/11/2017 alle 15:38

La ringrazio moltissimo della risposta, per il momento il problema non si pone visto che ha solo un’ora di libertà, giusto il tempo di una doccia era più una mia curiosità. La ringrazio Monia

Commento di Sara
Il 24/11/2017 alle 07:48

Mia figlia porta il corsetto chenau da tre settimane,e si lamenta di mal di schiena in basso dove ha la spinta soprattutto quando lo toglie.Volevo sapere se è normale e se è una cosa passeggera. Magari mi può rispondere qualche mamma o ragazza che sta facendo lo stesso percorso.Grazie Sara

Commento di Alessandra Negrini
Il 24/11/2017 alle 18:11

Gentile Simonetta,
rispettate le indicazioni del medico a cui vi siete affidati.
Ci sono scuole di pensiero diverse riguardo a come sia meglio avviare la terapia. I medici in ISICO consigliano di iniziare subito con il dosaggio pieno, per abituare più rapidamente il corpo ai disagi provocati dal corsetto e non trascinare in modo eccessivo i fastidi presenti nei primi giorni, che potrebbero spingere i ragazzi a non arrivare al dosaggio pieno prescritto. In realtà, a tutt’oggi non esistono studi che dimostrino in modo inequivocabile quale sia il percorso migliore ai fini dei risultati della terapia.
La saluto
Alessandra Negrini

Commento di Alessandra Negrini
Il 24/11/2017 alle 18:13

Cara Giorgia,
i muscoli addominali sono tra i più importanti del tronco, ma non contribuiscono nè a peggiorare nè a migliorare la scoliosi.
E’ possibile che sia i ragazzi che gli adulti affetti da questa patologia avvertano dolore facendo esercizi che li sollecitano. Una spiegazione può essere che chi ha la scoliosi ha la schiena più rigida rispetto ai coetanei, e se indossa il corsetto questa rigidità potrebbe momentaneamente accentuarsi, per cui il tentativo di flettere la schiena per fare esercizi in cui ci si solleva dal suolo può provocare dolore. Può succedere anche che facendo questo o altri tipi di esercizi mirati al rinforzo dei muscoli addominali, sempre a causa di questa rigidità si sviluppino maggiori tensioni a livello lombare, ma il fastidio dovrebbe essere limitato al momento dell’esercizio e scomparire immediatamente dopo. Ci possono essere altre cause, in ogni caso se avverti dolore solo in questa occasione le escluderei.
Non temere di peggiorare la scoliosi, presenta il problema al tuo professore e trovate delle alternative: è possibile rinforzare questi muscoli in tanti modi diversi, trovatene qualcuno che non ti provochi dolori.
Ti saluto
Alessandra Negrini

Commento di Alessandra Negrini
Il 01/12/2017 alle 17:17

Gentile Sara,
un fastidio per qualche minuto può essere normale, mentre se il dolore è intenso o persistente contatti il tecnico che ha confezionato il corsetto o lo specialista che gliel’ha prescritto, per valutare se intervenire con una modifica della spinta.
La saluto
Alessandra Negrini

Commento di Sara
Il 04/12/2017 alle 09:33

Grazie

Commento di Laura
Il 08/01/2018 alle 22:40

Buonasera, anche mia figlia di 15 anni ha messo da circa tre settimane il corsetto. E’ stata davvero brava in due giorni è andata subito a regime delle 23 ore,nonostante i pruriti e alcuni sfoghi sempre presenti…il nostro problema però è l’attività sportiva. Io sono dell’idea di continuare a praticarla, ne capisco l’importanza e la necessità anche di relazione sociale che comporta nell’andare… ma c’è un ma : pratica pallavolo a livello agonistico, dunque partite e tante ore di alllenamneto settimanale.
Il mio dubbio è legato anche alla sicurezza e alle garanzie formali: se mia figlia cade male e si rompe il corsetto? se si fa male per il corsetto rotto? non sono riuscita a ottenere una presa di posizione dalla società …io nelle pratiche di consegna del corsetto – e dei plantari – ho letto che l’attività agonistica è esclusa, e ho firmato.Questi dubbi ho cominciato ad averli quando l’insegnante di educazione fisica del liceo ha saputo del corsetto e mi ha richiesto immediatamente l’esonero solo per la parte pratica per non avere responsabilità a scuola. Ovviamente non voglio che mia figlia tolga il corsetto durante le tre ore di partita e nelle tre ore di allenamenti – considerando poi docce e trasferimenti -perchè il medico ci ha raccomandato che la continuità nel portarlo nei primi almeno sei mesi è indispensabile…Qualcuno che mi possa aiutare ? un saluto e grazie mille.

Commento di TINA
Il 09/01/2018 alle 14:53

Buongiorno, sono la mamma di due ragazzi di 13 e 14 anni affetti da scoliosi, diagnosticata a 25°. Abbiamo, inizialmente,optato per un corsetto rigido e i ragazzi non lo hanno indossato per molto tempo, fino a terminare in un nulla di fatto. Ho visto questo metodo e ho pensato di provarci, ho la visita il 18/01/18 e spero che mi trovino la soluzione al problema. Grazie e presto.

Commento di Giampiero Pompei
Il 09/01/2018 alle 15:49

Gent.ma Dr.ssa. Mia figlia a febbraio compirà 15 anni. Ha una scoliosi con curva di 45 gradi curata con un corsetto tenuto però molto poco. Mi è stato detto che può abbandonare il corsetto perché tanto non migliorerà più e che tra 8 mesi dovremo fare un ulteriore controllo e decidere se farla operare o meno. Le chiedo gentilmente se a suo parere è meglio farle fare una ginnastica specifica in questo periodo di tribolante attesa o farle ancora indossare il corsetto sperando che abbia ancora un margine di crescita e la gravità della curva possa rimanere stabile. Grazie moltissime per il conforto che date a noi genitori.

Commento di anna maria d’aponte
Il 10/01/2018 alle 12:03

Salve, sono mamma di una ragazzina di 11 alla quale il pediatra ha riscontrato un’asimmetria nella colonna. Abbiamo fatto RX e visita ortopedica.
Il referto dell’ ex parla di deviazione scoliotica convessa ad ampio raggio di curvatura del rachide dorso lombare associata a minima rotazione metamerica
Accenno a megapofisi trasversa bilaterale in c7.

Dal referto dell’ortopedico si legge rotazione metamerica di 4-5°.

Ma figlia si allena per 6/9 ore settimanali a ginnastica artistica.
L’ortopedico ha parlato di corsetto (molto forte) e di molto nuoto.

Sapevo che il corsetto andava prescritto per curvature molto piú importanti.
Cosa mi consigliate? È opportuno sentire il parere di un’altro ortopedico o fisioterapista?
Può continuare i suoi allenamenti?
Grazie per l’attenzione.

Commento di Alessandra Negrini
Il 07/02/2018 alle 12:56

Gentile Anna Maria,
mi permetto di avere delle forti perplessità sulla prescrizione di “molto nuoto”; da anni si sa che il nuoto non è una terapia, addirittura ci sono dubbi che a livello agonistico il nuoto (come anche la ginnastica artistica) possa avere un impatto negativo sulla scoliosi. I ragazzi che indossano il corsetto e fanno sport hanno risultati migliori rispetto a chi non lo pratica, ma ad oggi nessuno ha mai dimostrato che uno sport sia migliore di un altro. Le perplessità invece riguardano un’attività agonistica intensa.
Per questi motivi, è il medico che ha preso in carico sua figlia che deve decidere se accordare il permesso di proseguire con la ginnastica artistica, soprattutto in caso di terapia in corsetto. Se avete dubbi, fate un altro consulto.
La saluto
Alessandra Negrini

Commento di Alessandra Negrini
Il 07/02/2018 alle 12:59

Gentile Giampiero,
con questa entità di scoliosi è improbabile che gli esercizi possano aiutare, anche solo a stabilizzare la scoliosi. Tutto dipende dalla fase della crescita in cui si trova sua figlia, perché a parità di età anagrafica una ragazza di 15 anni potrebbe trovarsi nella fase più critica della crescita, quindi con alte probabilità di peggioramento, o al termine della crescita, quindi in una situazione di maggiore stabilità.
Se non siete convinti del parere dello specialista, potete fare un altro consulto per avere conferma che quella che vi è stata proposta sia la strada migliore.
La saluto
Alessandra Negrini

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