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Da quello che sappiamo oggi lo Yoga non cura la scoliosi

4 febbraio, 2015 (14:29) Di: Salvatore Minnella

E’ appena stata pubblicata una nostra lettera alla rivista che aveva pubblicato di recente uno studio sull’efficacia dello yoga nel trattamento della scoliosi, studio che ha avuto una notevole eco anche su diversi mass media in Italia.
Lo studio era basato su un campione con un esiguo numero di pazienti che erano stati trattati con una singola posizione fissa di yoga tenuta per alcuni minuti durante il giorno, per un periodo medio di circa sette mesi. Gli autori giungevano alla conclusione che lo yoga fosse efficace nel trattamento della scoliosi nonostante le numerose lacune metodologiche presenti sia nell’impostazione che nella conduzione dello stesso. Abbiamo letto con attenzione l’articolo e abbiamo notato subito che i criteri con cui era stato costruito e condotto lo studio non erano del tutto congrui dal punto di vista della metodologia scientifica.
Abbiamo dunque deciso di scrivere una lettera agli editori della rivista, che aveva pubblicato il lavoro, nella quale abbiamo analizzato in dettaglio, punto per punto, tutte queste lacune. Ad esempio il fatto che fossero stati inclusi pazienti con curve di soli sei gradi Cobb, che per definizione non possono essere considerate scoliosi (devono infatti essere presenti minimo 10 gradi di deviazione laterale della colonna vertebrale), oppure il fatto che pazienti adolescenti ed adulti fossero stati inclusi insieme nello stesso campione, o ancora il fatto che fossero state prese in considerazione contemporaneamente scoliosi idiopatiche e degenerative, che sappiamo appartenere invece a due mondi differenti.
Altre lacune importanti dello studio erano date dal fatto che il tempo di controllo dei risultati era poco chiaro con verifiche a breve e medio termine che venivano mischiate assieme ed infine non erano state riportate le valutazioni a fine crescita, fondamentali nel caso si prenda in considerazione la scoliosi idiopatica adolescenziale.
La nostra lettera è stata accettata dall’ editore e proprio alcuni giorni fa abbiamo avuto la conferma della sua pubblicazione sulla rivista. E’ importante notare come anche gli autori dello studio abbiano pubblicato la loro risposta alla nostra lettera, in cui ammettono tutti i limiti dello studio da noi evidenziati e, ripromettendosi di condurre in futuro studi più accurati dal punto di vista scientifico, concludono che il loro è stato solo un tentativo ‘provocatorio e meritevole di ulteriori studi, ma che non fornisce alcuna evidenza definitiva dell’efficacia dello yoga nel trattamento della scoliosi’.
Secondo l’evidenza scientifica esistente, nell’ambito del trattamento conservativo della scoliosi, gli esercizi fisioterapici specifici vanno impiegati come primo step terapeutico, in caso di scoliosi lievi e medio-lievi. L’obiettivo è fermare o limitare la progressione della curva in pubertà, prevenire le disfunzioni respiratorie ed eventuali algie vertebrali e migliorare l’estetica del paziente. Gli esercizi si basano sulla nozione fondamentale dell’autocorrezione del paziente, il quale impara, con l’esercizio specifico appunto, a contrastare la deformità nei tre piani dello spazio, verso cui viene spinta la sua colonna vertebrale.
Da quanto detto deriva l’altra caratteristica fondamentale di tali esercizi: quella di essere ‘costruiti’ specificamente addosso a ogni paziente, perché ogni scoliosi costituisce un ‘mondo a sé’ e va pertanto affrontata con piani fisioterapici personalizzati e individuali. Infine un’ulteriore caratteristica è quella di essere inseriti nel contesto delle attività della vita quotidiana.
Lo yoga, al contrario, non ha finora dimostrato scientificamente alcuna efficacia nel trattamento conservativo della scoliosi. Lo yoga fa parte di quel gruppo di tecniche di movimento alternative che in alcuni casi, soprattutto negli Stati Uniti, vengono usate anche come tecniche di trattamento di problemi di salute. E’ costituito da esercizi o posizioni ripetute, che non contemplano assolutamente il concetto dell’autocorrezione, né sono ‘tagliate’ specificamente addosso a ogni paziente. L’unico obiettivo comune, che alcune posizioni dello Yoga potrebbero avere con gli esercizi fisioterapici specifici citati, è quello di incrementare l’effetto stabilizzante dell’esercizio stesso, ma anche questo resta da dimostrare in termini scientifici.

Commenti

Commento di Stefano
Il 02/03/2015 alle 11:06

Spett.le ISICO, quello che dite è giusto, lo Yoga non cura la scoliosi perché non è nato come cura per la scoliosi…e mi permetto di dire che sarebbe anche limitante considerare lo Yoga come tale. Lo Yoga è infatti una filosofia di vita nata dalla saggezza di antichi maestri orientali detti rishi e che racchiude dentro di sé la via verso un benessere globale dell’uomo. Tratta infatti non solo esercizi fisici (asana) ma anche tecniche di respirazione (pranayama), meditazione, alimentazione, etica, volontariato, pulizia del corpo etc… Lo Yoga non può essere ricondotto a semplici esercizi, in quanto non lo è. La parola Yoga ha un significato e vuol dire “Unione”, non indica gli esercizi. La parte pratica dello Yoga si chiama Hatha Yoga, ovvero le asana o posizioni che assume il corpo. Credo dunque che si dovrebbe usare la giusta terminologia in quanto altrimenti si rischia di fare disinformazione. Inoltre, uno studio fatto solo su una posizione non può assolutamente essere considerato un mezzo per dire se lo Yoga è utile o meno nella scoliosi perché come scritto precedentemente lo Yoga è una filosofia di vita e dovrebbe essere studiata come tale e non su una posizione.

Cordiali Saluti.

Dott. Stefano Iannuzzelli
Chinesiologo – Insegnante di Yoga

Commento di Marta
Il 11/03/2015 alle 11:37

Anche mia figlia Giulia.

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